Siamo
insieme, nell’archivio.
Tu
stai sistemando delle carte.
Finalmente
dopo dieci anni il caso di tua madre si è definitivamente
chiuso, e sei stata proprio tu a chiuderlo.
Dopo
quello che è successo durante l’appostamento, non
posso fare a
meno di guardarti ancora più intensamente, ancora
più dolcemente.
Rivivo
quei 7 secondi.
Eravamo
lì e tu non facevi altro che pensare agli assassini di tua
madre, che in quel momento stavano torturando Ryan ed Esposito.
Eri
preoccupata per loro.
Per
Jenny che aveva appena ricevuto la proposta di matrimonio da Ryan.
Qualche
tempo fa le avevi giurato che non sarebbe successo niente di brutto al
suo
Kevin. E invece qualcosa è andato storto e ti sentivi in
colpa. Ti sentivi male
anche solo pensare a Lanie che aveva appena trovato la
felicità con Esposito, e
se fosse morto, sarebbe stata lei a eseguire l’autopsia.
Non
potevi permetterlo.
Mi hai
dato una pistola ed io ti ho chiesto se dovevo tenerla mentre ti
allacciavi una scarpa.
MI hai risposto:
“Just
keep it. Just in case!”-
Siamo
entrati silenziosamente in quel magazzino. La serranda era alzata
e metà. Ti sei inchinata facendo attenzione a non sbattere o
a fare rumore con
i tacchi.
Eri
bellissima anche nella tensione del momento.
Hai
visto una figura vicino Ryan. Era completamente fradicio e
continuava a tenergli la testa premuta sott’acqua, in quella
specie di vasca
arrugginita. Un altro teneva sotto tiro Esposito.
Continuavano
a gridare contro loro due affinché parlassero, volevano
sapere a che punto erano le indagini, volevano capire quanto tu sapessi
di
quella storia, dell’omicidio di tua madre.
Ti ho
cercato con gli occhi e il tuo sguardo ha incrociato il mio. Ti ho
fatto segno con l’indice di guardare in alto, mi sarei
arrampicato su quelle
travi, dovevi solo distrarre quei due e poi sarei spuntato io alle loro
spalle.
Hai
fatto una faccia preoccupata ma hai capito e hai acconsentito al
piano e finché non sarebbero arrivati i rinforzi, non
avevamo altra scelta.
Non
avevo nessuna intenzione di farti preoccupare, anzi volevo solo
aiutarti come potevo.
Sono
passato dietro numerose scatole, facendo ben attenzione a non
urtare nulla. Era pieno zeppo di tubi arrugginiti e ferraglia varia.
E poi
ho sentito la tua voce e ho avuto un tuffo al cuore. Dovevo sbrigarmi,
non c’era molto tempo.
Parlavi
con quei due ed Esposito ti ha urlato di andare via. Ma tu non
potevi abbandonare i tuoi uomini lì, non potevi abbandonare
i tuoi amici,
coloro che consideri una famiglia.
Non
hai risposto a Esposito, hai guardato in faccia quei due sicari e
hai chiesto loro di lasciarli andare, non era loro che volevano e tu
eri lì, il
loro obiettivo, il loro bersaglio.
Hanno
riso a quella richiesta. È gente che non scherza questa. Ce
ne
siamo resi conto un anno fa, quando abbiamo capito qual era il modus operandi di Conan. Spietato.
Mi
sono arrampicato sulle travi. Avevo dimenticato che soffro di
vertigini, ma per te scalerei l’Himalaya.
Ho
notato che Esposito non visto, era riuscito a liberarsi delle corde
che lo legavano, aspettava solo un tuo segnale.
E
all’improvviso hai gridato: -“Ora!”-.
Era
quello il segnale. Forte e chiaro!
Sono
saltato sopra il primo gorilla atterrandolo, con tutto il mio
peso, disarmandolo, mentre tu hai sparato al secondo uomo, colpendolo
alla
spalla e alla gamba. Esposito si è precipitato verso Ryan
che aveva ancora la
testa dentro l’acqua.
Aveva
le labbra viola, ed eravamo tutti disperati, Esposito in
particolare, non credendo alla possibilità di perdere il suo
partner. E tu non
te lo saresti mai perdonato.
Gli
avete praticato la respirazione bocca a bocca, e in quel momento
sono arrivati i rinforzi con l’ambulanza. Ryan è
ancora un po’ sconvolto ma ce
la farà. Esposito è andato con lui in ospedale,
dovrà farsi medicare quel brutto
taglio che aveva sul braccio.
Almeno
non dovrai dire alla tua migliore amica che il suo uomo è
morto.
Non ti saresti data pace se fosse accaduta una cosa simile.
Rimaniamo
solo noi due, in completo silenzio.
Ti
volti e con le lacrime agli occhi mi dici:
-“E’
finita!”-
-“Sì,
Kate, è finita!”-.
Questa
volta ti ho chiamata per nome, ma non sei arrabbiata, anzi stai
ridendo felice.
Non
resisto più. Ti afferrò per un braccio e avvicino
i nostri due
corpi.
Tu
sembri sorpresa di questo mio gesto, ma io non voglio più
tirarmi
indietro, non m’importa se esiste Josh, farò in
modo che ti dimentichi di lui,
farò in modo di conquistarti e se devo, lotterò
per te, perché non ho più nessuna
intenzione di lasciarti andare per vederti fra le braccia di un altro
uomo.
Poggio
la mia mano sinistra dietro la tua schiena e ti avvicino ancora
di più, e in un secondo ti bacio.
Quello
che era iniziato come un tenero e casto bacio si trasforma in
qualcosa di più intenso, più passionale.
Tu
rispondi al bacio e in un attimo le nostre lingue finalmente
s’incontrato,
come se si fossero desiderate a lungo, come se avessero atteso quel
bacio per
molto, troppo tempo.
Lentamente,
dolcemente, ci stacchiamo da quel lungo bacio.
Siamo
entrambi imbarazzati, ma continuiamo a sostenere l’uno lo
sguardo
dell’altra ancora per qualche secondo.
E poi,
come in una scena al rallenty, ti vedo avvicinarti sempre
più,
riprendendo a baciarmi, come se fossi affamata delle mie labbra.
Mi
baci, mi baci appassionatamente, come avessi già immaginato
di
baciarmi altre volte.
Ti
stringo sempre di più a me, e quei 7 secondi sono i
più belli della
mia vita.
Non
voglio lasciarti andare, e continuo a baciarti, a baciare quelle
tue splendide labbra morbide.
Ho
voglia di fare l’amore con te, ho voglia di sentirti mia, non
voglio
più dividerti con nessun altro.
La tua
schiena sbatte contro la macchina e a quel punto ti stacchi
dalle mie labbra, imbarazzata perché neanche tu ti aspettavi
una reazione così
da te stessa.
Probabilmente
il tuo cuore ha capito cosa vuole da qualche tempo e per
una volta la tua mente razionale non si è messa in mezzo.
Riesci
a liberarti del mio abbraccio e scappi da me, e come l’acqua,
non riesco a trattenerti.
Non mi
guardi neanche in faccia, ma mi dici che sarebbe ora di
rientrare al distretto.
Saliamo
in macchina, e mentre ci allacciamo le cinture, le nostre mani
si sfiorano.
Tu
sollevi istintivamente lo sguardo su di me e scopri che io ti sto
già guardando. Ancora più rossa in volto ti giri
di scatto, ma io afferro il
tuo viso e ti costringo a guardarmi di nuovo.
Sto
per parlarti ma tu hai già capito le mie intenzioni e sempre
guardandomi
negli occhi mi rispondi:
-“Non
adesso, Castle. Per favore!”-.
Capisco
che per te è stata una pessima giornata, il caso di tua
madre,
la responsabilità per Ryan ed Esposito, e in più
io ti ho baciata.
Ma la
cosa che più ti pesa è che tu mi hai baciato, e
non ti sei
pentita.
Arrivati
al distretto ti sei barricata nell’archivio, e non ne sei
più
uscita.
Sono
le due del mattino e ormai il distretto è vuoto. Ci siamo
solo noi
due e qualche guardia.
Ok, mi
dico che ti ho lasciato qualche ora di spazio e che è
arrivato
il momento di raggiungerti.
Busso,
ma non mi rispondi, così entro.
Ti
vedo seduta immersa in mille scartoffie, e pagine varie sparse sul
tavolo, casi vecchi che hai già risolto.
Ti
stai nascondendo da me.
-“Ehi,
ha chiamato Esposito. Ryan sta bene. Rimarrà qualche giorno
ancora in osservazione.”-
Sussulti
appena senti la mia voce. Eri talmente concentrata che non ti
sei accorta della mia presenza lì.
Accenni
a un sorriso, contenta per la salute di Ryan. Hai il viso
stanco, provato da tutta quella giornata.
-“E’
tardi, Beckett. Perché non andiamo a casa?”-
-“Tu
va pure. Io… ho del lavoro da fare.”-
-“Mi
stai evitando…”-
-“…
lo so.”- mi rispondi guardando i numerosi fogli che ti
circondano,
stando bene attenta a noi sollevare lo sguardo, per non dover
incrociare il
mio.
E in
quel momento rivivo quei 7 secondi.
Mi
avvicino a te. Sei di spalle e stai sistemando una scatola. Ti aiuto.
La mia
mano si poggia sulla tua. Tu ti volti.
Dio
quanto sei bella!
Continuiamo
a guardarci negli occhi, nei tuoi fantastici occhi, e poi
com’è
successo qualche ora fa al magazzino, la passione ha il sopravvento. Ma
questa
volta siamo entrambi, entrambi ci cerchiamo, affamati l’uno
dell’altra.
Ti
spingo verso il tavolo, ti prendo in braccio e ti faccio sedere,
facendo cadere a terra tutti i fogli ammonticchiati.
A quel
suono così diverso dai nostri baci, ti desti, come se ti
stessi
svegliando da un sogno.
Sbatti
le palpebre e mi allontani.
-“Rick…
io non… Josh… io e lui…”-
A quel
punto t’interrompo.
-“Non
m’interessa quanto sia perfetto lui. Io sono perfetto per te,
Kate. E se dovrò lottare per te, se ti dovrò
conquistare, puoi dire a Josh che
non avrà vita facile!”-
Ho
visto i tuoi occhi immersi nei miei.
Hai
visto la mia determinazione, la mia voglia di stare con te.
Hai
sorriso. Quel tuo sorriso pazzesco.
Forse
volevi questo. Volevi avere una sicurezza, assicurarti che non
faccia l’idiota.
Avvicini
la tua bocca al mio orecchio e mi sussurri:
-“Ho
già fatto la mia scelta!”-
E dopo
questo mi baci nuovamente. Ho desiderato a lungo questo momento.
I tuoi
baci sono caldi, profondi, intensi.
Lo so,
non è molto romantico fare l’amore
nell’archivio, la nostra
prima volta insieme. Non era così che l’avevo
immaginato. Ma la passione di
entrambi è troppo forte e non riusciamo a trattenerci, a
fermarci.
Ma poi
tu ti stacchi nuovamente da me. Forse ho parlato troppo presto.
-“Aspetta…”-
mi dici ansimando, respirando faticosamente, come se
stessi cercando l’aria che fino poco fa, ti è
mancata.
-“Rick,
aspetta. Io voglio essere corretta con Josh. Non si merita
questo. Puoi aspettare fino domani?”- mi chiedi infine con
uno sguardo
malizioso e mordendoti il labbro inferiore.
-“Ho
aspettato una vita di trovarti. Posso aspettare ancora 24
ore!”-
ti rispondo felice che tu abbia scelto me.
Ci
avviamo insieme all’ascensore per andare a casa. Ormai
è davvero
tardi.
E
mentre le porte si chiudono, io ti bacio un’altra volta, non
riesco a
stare lontano da te per più di due minuti.
Giurerei
di aver visto un agente che ci guarda sbalordito nel vederci
baciare…
ciao ragazzi e ragazze!!!
eccomi qui, sono tornata ma questa volta con una one-shot, in attesa di finire l'altra ff a cui sto lavorando..
ok non so se questo è uno spoiler visto le numerose foto, video e interviste che circolano sulla 3x13...
ovviamente non so come andrà la puntata, questo è come la vorrei io..
bon.. mi pare di aver detto tutto...
come sempre grazie a tutti quelli che la leggeranno e per quelli che troveranno un minutino della propria giornata per lasciare una recensione... ;>
a presto
e sbaciotti a tutti...
kate24