Crossover
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Autore: Darik    23/12/2005    2 recensioni
Dopo aver sfiorato l'apocalisse, l'umanità sperava che il tempo delle guerre fosse finito... Un cross over tra FMP, due famose serie gonagaiane e un'altra serie, diciamo nascosta. Nota: questo racconto è il seguito di NGE Vs Mazinga.
Genere: Avventura, Azione, Commedia, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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DOPO LA FINE

ANNO 2234

Il cielo era ricoperto da nere nubi temporalesche, che proiettavano ombre fosche sulla ripida scogliera che scendeva a picco nel mare rosso in tempesta.

Un gigantesco e lunghissimo condotto dalle pareti semitrasparenti si snodava come un serpente poco lontano dalla costa.

Improvvisamente dal mare emerse un gigantesco tentacolo di metallo, poi un altro, e un altro ancora.

Infine venne fuori un orrendo mostro grigio dall’aspetto di una piovra con un solo occhio e capace di muoversi sulla terraferma tramite della zampe da ragno.

Nonostante la sua mole, risalì agilmente la scogliera e raggiunse il condotto.

Alzò un tentacolo per distruggerlo, quando dall’alto arrivarono quattro lance nere, che penetrarono la dura pelle corazzata del mostro ma non più di tanto.

Stupito il mostro indietreggiò, mentre dalle nuvole sbucarono delle creature di forma umanoide e con la testa allungata a mo di becco, bianche e munite di ali simili a quelle di un angelo.

Il mostro emise una scarica energetica che estrasse le lance rispedendole violentemente al mittente.

I quattro esseri alati le afferrarono senza problemi e si piazzarono intorno al mostro pronti ad attaccarlo.

La piovra osservò i suoi nemici, poi cominciò ad agitare i tentacoli nel tentativo di spazzarli via, ma erano troppo piccoli e agili per farsi colpire.

Le loro lance si allungarono e colpirono in più punti il mostro, ma non sembravano in grado di infliggergli gravi danni.

La situazione era in stallo, finché il mostro non decise di cambiare strategia: le zampe di ragno si fissarono saldamente sul terreno, e la parte superiore del mostro iniziò a girare su se stessa a velocità crescente, mentre dalla punta dei suoi tentacoli si sprigionò un fumo nero e denso.

In pochi secondi, una gigantesca nuvola nera ricoprì la scogliera, ed era talmente densa che non si vedeva ad un palmo dal naso.

I quattro giganti bianchi rimasero per pochi attimi fermi, come se non sapessero cosa fare.

E quei secondi furono sufficienti perché il mostro, che sembrava vederli benissimo, li afferrasse e cominciasse con grande violenza a sbatterli al suolo.

Ma gli umanoidi bianchi non restavano danneggiati, come se una barriera invisibile li proteggesse.

Allora la piovra ricominciò a girare su se stessa e ad una velocità incredibile li scagliò in pieno mare.

Liberatosi momentaneamente da quegli ostacoli, il mostro rivolse la sua attenzione al condotto, fece scattare in avanti due tentacoli per colpirlo, ma due raggi di colore giallo li tranciarono di netto.

I pezzi di tentacolo caddero al suolo contorcendosi come serpenti.

E dal cielo piombò un nuovo gigante, molto più massiccio e minaccioso dei precedenti, di colore nero e bianco, con una piastra pettorale rossa al cui centro si trovava una gemma rossa con incisa una Z.

Il gigante atterrò in piedi davanti al mostro, ancora ricoperto dalla nube nera.

Sulla parte bassa del viso del nuovo arrivato c’era una griglia, dalla quale scaturì un enorme tornando che subito spazzò via la nube.

Ma la piovra era sparita.

Poi un ombra calò sul gigante, seguita dal mostro che atterrò pesantemente sul nuovo arrivato.

La piovra sembrava aver vinto, però fu presa da improvvise convulsioni, e la sua testa fu sfondata da due oggetti simili a dei missili, che andarono verso l’alto, poi tracciando un arco tornarono indietro e colpirono in pieno il muso della piovra, sfondandolo.

Infine l’intero corpo del mostro cominciò a cambiare colore, diventando di un rosso sempre più acceso, finché non esplose violentemente.

In mezzo al mare di fuoco, emerse vittorioso il titano nero e bianco.

  
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