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Autore: DemoninaSmile    21/01/2011    0 recensioni
Kristen era una ragazza ribelle e testarda, ma dopo la morte della madre, avvenuta da pochi mesi, cambia totalmente modo di vivere e di fare, diventa tranquilla.
Tutto ciò però cambia dopo l'incontro tra lei è un ragazzo, ma non un semplice ragazzo....
(Questa è la mia prima Fanfiction, perfavore leggete e commentate)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9 Marzo
Finalmente.

Apri gli occhi e ringraziai Dio di essere ancora viva, ormai i miei incubi ricorrenti mi stavano facendo diventare scema, la novità è che ora alla fine di ognuno di essi,  io venivo uccisa.
Tutto era cambiato, tutto era diverso, tutto da quel giorno , tutto era diventato scuro e tetro.
Ero felice, avevo una vita fantastica, una famiglia bellissima, amici fidati, voti alti a scuola, e il ragazzo da sogno, tutto era perfetto,  ero davvero felice, ma la mia felicità durò ben poco.

Rimasi nel mio letto a commiserarmi per 20 minuti Quando compresi che era il 9 marzo mi Catapultai giù dal letto e uscii in tutta fretta fuori dalla mia camera, scesi  le scale e raggiunsi la cucina, mi fermai alla porta, in cucina c’erano mia zia e mia sorella Elena,
erano sedute a tavola, facevano colazione,  pensai a quanto fossero importanti loro due per me, loro erano tutto, forse perché non avevo nessun altro al mondo.
" Tanti Auguri kris!" Disse mia zia sorridendomi gentilmente.
“ grazie zia Lu”
Zia Lucy era una persona fantastica, dolce, premurosa, affettuosa, da quando mia madre era morta lei era stata l’unica a prendersi cura di me e di mia sorella minore, avrebbe potuto sbatterci in qualche istituto, invece a voluto tenerci con lei, un grande gesto visto che aveva solo 27 anni.
Insomma La sua vita era in un certo senso appena cominciata, avrebbe potuto costruirsi una famiglia, sposarsi avere dei figli, invece a rinunciato a tutto questo per noi, per questo le sono molto riconoscente.
Lucy era veramente una donna bellissima, aveva dei lunghi capelli color miele e degli occhi verdi da far invidia a chiunque era alta e snella, una tipa davvero forte.
Io Le sorrisi, mi sedetti a tavola con loro, Elena stava zitta  guardava la sua tazza, io la fissavo cercando di farmi notare e di fargli capire che sarebbe stato gentile farmi almeno gli auguri, ma lei nulla continuava a guardare altrove.
" Ehm, Lu senti visto che oggi è il mio compleanno, insomma…”
“ Tu Andrai a scuola, e anche tu” disse lei lanciando un’occhiata fulminea a Elena.
“ avevo gia deciso di andarci oggi” sussurò lei con un filo di voce
“ a Allora c’è l’hai ancora la voce” Dissi io guardandola male
“ Auguri di buon Compleanno e auguri anche per il prossimo, no sai lo dico perché potrei scordarmi di farteli “ mentre lo diceva mi face quel sorrisetto da furbetta che odiavo tanto.
“ Basta ragazze, Kris che regalo desideri ?”
“ io le regalerei un bel cerotto cosi la sera prima di andare a letto se lo potrebbe appiccicare alla bocca e smettere una buona volta di strillare come una gallina per i suoi stupidi incubi insensati”
“ ti preferivo quando tacevi”
“ Scusa Ma proprio non riuscivo a trattenermi”
“possibile che tu non riesca mai ad essere gentile con me”
“che ci posso fare”
“Basta ragazze, smettetela una buona volta, siete sorelle santo cielo, dovreste volervi bene invece vi ringhiate contro ogni volta che vi incontrate”
“Sei solo una mocciosa che non capisce nulla” gli dissi io alzandomi da tavola e facendo cadere la sedia dietro di me.
“ Io sono la mocciosa ho te che appena vedi una foto di mamma caschi in depressione per giorni, o che fai  stupidi incubi che chissà se sono almeno veri o te li inventi per  essere sempre al centro dell’attenzione”
Il silenzio regnò per alcuni secondi in cucina, mia zia si alzò da tavola e prese i piatti che erano sul tavolo e li buttò nel lavandino, si alzò anche Elena e aiutò mia zia a sparecchiare la tavola.
Nessuno diceva nulla, io rimasi in piedi con le mani appoggiate sul tavolo, non sapevo come rispondergli, come poteva dire certe cose, i miei incubi erano reali, non mi inventavo nulla, io odio essere al centro dell’attenzione, e per mia madre, beh  forse era vero quando guardavo le sue foto o mi parlavano di lei, stavo male, ma non ero depressa.
“ non capisci nulla” Dissi infine io, mi girai velocemente e corsi di sopra , non volevo sentire altro.
 

  
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