My
heart will go on E'
una di quelle notti, in Egitto, che si presentano di rado: il Nilo
scorre placido lungo il suo percorso, mentre i giunchi di papiro
vengono scossi lievemente da una brezza leggera che, nel contempo, mi
scompiglia anche i capelli. Mi guardo intorno, deliziato da quel
paesaggio incantevole, ma non posso fare a meno di essere turbato.
Non so perché mi sono recato in quel luogo, solo; posso vedere
distintamente che in quel momento, a palazzo, stanno tenendo dei
festeggiamenti, eppure io continuo a camminare lungo la riva del
fiume, lontano dai falò e immerso nei miei pensieri. Mentre
sto ancora cercando di raccapezzarmi, inquieto, all'improvviso sento
una mano posarsi sulla mia spalla, facendomi sussultare. “Finalmente,
Seth! Ti stavo aspettando!” esclama una voce a me ben nota. Mi
volto di scatto, trovandomi di fronte a una giovane ragazza. Il mio
cuore gioisce nel vederla: anche sotto la flebile luce delle stelle
la riconosco subito. I suoi capelli chiarissimi, quasi bianchi, di
agitano lievi, mossi dal vento, e i suoi occhi blu mi fissano
gioiosi, brillando nell'oscurità. Mi sorride dolcemente,
tranquillizzandomi, ma non posso fare a meno di esprimere la mia
disapprovazione per la sua comparsa improvvisa. “Mi
hai spaventato...” osservo, rimproverandola con lo stesso tono
che si usa quando si sgrida un bambino disobbediente. “Chiedo
umilmente scusa, mio grande e potente sacerdote. Le giuro che non era
mia intenzione.” mi prende in giro lei, abbozzando un inchino
“Se ho l'opportunità di farmi perdonare in un qualche
modo, non deve far altro che dirmelo.” continua con
un'espressione sardonica. Io
le sorrido malizioso. “In
effetti un'idea ce l'avrei...” le sussurro a un orecchio,
cingendola per la vita. Faccio
per sfiorarle le labbra con un bacio, quando Kisara si scosta da me,
ridendo. “Eh,
no, mio caro: prima dovrai prendermi!” esclama. Detto
questo, ecco che inizia a correre a perdifiato tra i giunchi,
incitandomi a seguirla. Io la osservo per un po', irritato e al tempo
stesso divertito dal suo comportamento, indeciso sul da farsi. Da un
lato mi infastidisce l'idea di dover acconsentire a quei suoi modi
infantili, ma non posso certo fingere di non essere entusiasmato da
quel gioco improvvisato: dopotutto, mi sono sempre piaciute le
sfide... Alla
fine, abbandonata tutta la mia dignità e il mio orgoglio,
inizio a rincorrerla, seguendo la sua risata argentina. Kisara è
veloce, certo, ma non abbastanza per me, e in breve l'ho già
raggiunta. La afferro per un braccio per fermarla, trascinandola a
terra. La ragazza si lascia sfuggire un gridolino di stupore, ma non
fa nulla per tentare di sottrarsi al mio abbraccio. Restiamo
immobili, l'uno sopra l'altro, ansimando per la corsa. “Alla
fine mi hai presa...” osserva Kisara non appena riesce a
parlare. “Già.”
ammetto io “Certo che mi hai fatto proprio dannare, ragazzina!”
la rimprovero, iniziando a farle il solletico. “Seth!
Maledetto!” inveisce lei tra le risate, rotolandosi nell'erba
per sfuggirmi “Smettila per favore!” aggiunge poi quando
non ce la fa più a resistere. Io
obbedisco, e le scosto una ciocca di capelli dagli occhi per poterla
vedere meglio. Resto estasiato. Anche così, con il volto tutto
rosso per le risate e i capelli scompigliati, non credo di aver mai
visto in vita mia una ragazza più bella. E non credo che al
mondo possa esistere una persona più felice di me in questo
momento. “Ti
amo” le sussurro, avvicinando il mio volto al suo per poterla
finalmente baciare. Fortunatamente
questa volta non oppone resistenza, anzi, al contrario chiude gli
occhi e si stringe ancora di più a me, ricambiando il mio
abbraccio. Non appena le nostre labbra si incontrano, però,
ecco che il vento si fa all'improvviso più impetuoso, e non
avverto più il corpo di Kisara tra le mie braccia. Mi guardo
attorno spaventato, cercandola senza tuttavia poterla vedere. Non
capisco quello che sta succedendo, sono così confuso... Mi
alzo in piedi, gridando il suo nome, quando avverto un urlo in
lontananza. Nell'udirlo, mi sembra quasi che il mio cuore abbia
saltato un battito: capisco immediatamente che è lei e, ancora
prima di pensarci, mi sono già precipitato in quella
direzione. La sento piangere, chiedere aiuto... Invoca il mio nome, e
questo non fa altro che angosciarmi ancora di più. Continuo a
correre, ma ogni passo che faccio mi sembra che, invece di
avvicinarmi, mi allontani sempre di più da lei. Incespico
disperato, tentando di raggiungerla, ma ogni mio sforzo è
vano: sento che non riesco più a correre, mi manca il
respiro... “Kisara!”
la chiamo, dando fondo alle mie ultime energie. Provo
a fare un altro passo, ma le gambe non riescono nemmeno più a
reggermi. Esausto, crollo a terra, sentendo che le forze mi stanno
man mano abbandonando. La vista mi si offusca, e non riesco più
a sentire niente, non riesco più a provare niente... Freddo.
Solo freddo. Un grande freddo che si impossessa di me, mi attanaglia,
mi paralizza, mentre vengo inghiottito dalle tenebre... Every
night in my dreams I
see you. I feel you. That
is how I know you go on. Ogni
notte nei miei sogni ti
vedo. Ti sento. E'
per questo che so che continui a vivere. ... spalanco
di scatto gli occhi, rizzandomi a sedere terrorizzato. Ci metto un
po' a capire che quello di prima era soltanto un sogno. Mi passo una
mano sulla fronte sudata, guardando le coperte del mio letto tutte
stropicciate. Un sogno? Più che altro direi un incubo. Il che,
in fondo, non mi sorprende più di un tanto: sono giorni che
non chiudo più occhio e, anche se ci riesco, non posso certo
dire di dormire sonni tranquilli. Far
across the distance and
spaces between us, you
have come to show you go on. Lontano,
attraverso le distanze e
gli spazi tra noi, sei
venuta per mostrarmi che continui a vivere. Sorrido
tristemente. In fondo, questo è il minimo che mi merito. Sono
io la sola ed unica causa della tua scomparsa, Kisara, ed è
giusto che venga punito per questo. Credimi, non c'è secondo
che tu non mi venga in mente, o che non mi senta in colpa. Come non
c'è secondo in cui, d'altro canto, non provi rabbia nei tuoi
confronti. Near,
far, wherever you are I
belive that the heart does go on. Once
more you open the door and
you're here in my heart and
my heart will go on and on. Vicino,
lontano, ovunque tu sia io
credo che il cuore continuerà a battere. Ancora
una volta apri la porta e
sei qui nel mio cuore e
il mio cuore continuerà a battere e a battere. Si
può sapere perché hai rinunciato alla tua stessa vita
per salvarmi? Si può sapere perché ti sei sacrificata
pur sapendo che io sarei stato disposto a fare altrettanto per te?
Che senso ha adesso vivere se tu ora non ci sei più? Sei stata
probabilmente l'unica cosa che abbia reso decente la mia misera e
corrotta esistenza... Love
can touch us one time and
last for a lifetime and
never go till we're one. L'amore
può toccarci una volta e
durare per tutta la vita e
non cessare mai finché non saremo insieme. Non
ti dimenticherò mai: resterai nel mio cuore per l'eternità,
e non avrò pace finché non saremo di nuovo insieme...
Non so come, non so quando, ma sento che ci riusciremo. La mia anima
continuerà a struggersi finché non potrò rivedere il tuo
sorriso... Oh, adesso la morte non mi spaventa più, perché
so che è solo grazie a lei se un giorno potremo
riabbracciarci. Love
was when I loved you, one
true time I hold to, in
my life we'll always go on. L'amore
è stato quando ti ho amato, un momento vero a cui resto aggrappato, nella
mia vita andremo sempre avanti. Pensavi che per me fosse veramente importante avere il tuo Ka? Che mi
interessasse davvero? Avanti, credevi seriamente che per me fosse più importante il potere rispetto al saperti sana e salva? Sei una stupida, sai bene che ti amavo. Ti amavo e ti amo ancora con tutto me stesso, anche se quando l'ho capito era ormai troppo tardi. Near,
far, wherever you are I
belive that the heart does go on. Once
more you open the door and
you're here in my heart and
my heart will go on and on. Vicino,
lontano, ovunque tu sia io
credo che il cuore continui a battere. Ancora
una volta apri la porta e
sei qui nel mio cuore e
il mio cuore continuerà a battere e a battere. All'improvviso
sento qualcosa rigarmi una guancia. Mi strofino gli occhi, incredulo.
Io, io sto... piangendo? Mi vergogno di me stesso. Cosa penseresti di
me se mi vedessi in questo preciso istante? Probabilmente che sono un
debole. Mi mordo un labbro fino a farlo sanguinare, stringendo le
coperte amareggiato. Già... Un debole, ecco cosa sono. Io un
debole e tu una sciocca. Una bella accoppiata, non trovi? You're
here, there's nothing I fear, and
I know that my heart will go on. We'll
stay forever this way, you're
are safe in my heart and
my heart will go on and on. Sei
qui, non c'è niente di cui abbia paura, e
so che il mio cuore continuerà a battere. Resteremo
per sempre così, sei
al sicuro nel mio cuore e
il mio cuore continuerà a battere e a battere. Alla
fine, rassegnato, scosto con decisione le coperte e scendo dal letto
sospirando. Un'altra notte in bianco... All'improvviso scorgo un
movimento alle mie spalle e mi accorgo che la finestra è
rimasta aperta, facendo ondeggiare le tende di seta al vento.
Raggiungo il balcone e mi appoggio al parapetto, guardando mestamente
verso occidente. Respiro l'aria a pieni polmoni, constatando che
avevo veramente bisogno di una boccata d'aria. A un tratto mi
accorgo, osservando il cielo, che stranamente stanotte le stelle
brillano più del solito. Sorrido, ripensando a una frase che
mi diceva spesso mia madre quando ero piccolo, ossia che gli astri
rappresentano le anime dei defunti... Beh, allora se è
vero Kisara, mia unica stella, mi chiedo da lassù che cosa
stai guardando. Mi
chiedo se mi stai guardando. EVEE:
H^o^la! Innanzitutto ringrazio my friend kelly che mi ha incitato
a pubblicare questa fic! Grazie cara! Inoltre i miei sinceri
complimenti ha chi ha avuto il coraggio e la voglia di leggere questa
orrida shottina! Lo so che non sono affatto portata per le fanfiction
tristi (A dir la verità non sei proprio portata per nessun
genere di fanfic... -__- Nd Seth), ma mi è venuta in mente e
non ho potuto fare a meno di scriverla! Ora, approfitto di questo
spazio per fare un paio di precisazioni: 1
Nell'Antico Egitto si pensava che il Regno dei Morti si trovasse ad
occidente, quindi è per questo che Seth quando è alla
finestra guarda in quella direzione... (Ma va'? -__- Nd Seth) *Evee
stordisce Seth con un cazzotto* 2
Beh, ovviamente la canzone di sottofondo è la
famosissima “My Heart Will Go On” di Celine Dion...
BWAAAHHH!!! ç__ç (Evee entra in una crisi
post-traumatica ripensando a Leonardo Di Caprio in “Titanic”)
Ho trascritto assieme al testo in inglese anche la traduzione in
italiano, ma non sono molto sicura che sia giusta, quindi per favore
non linciatemi se ho sbagliato qualcosa! Detto
questo non mi resta che ringraziare vivamente coloro che hanno
letto e di pregarvi di lasciare anche solo un breve
commento, negativo, positivo (Seee, aspetta e spera! Nd Seth), quello
che volete, non fa importanza... Un enorme kiss a tutti! ^O^