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Autore: __burntlungs    21/01/2011    3 recensioni
   
I'm back :)Ero Liz 14
Los Angeles, Baby.
Nick Jonas ha bisogno di una ragazza che finga di stare con lui, giusto per un paio di settimane, una biondina californiana usa e getta, forse è stufo di ragazze belle e fondamentalmente vuote, robe da una notte e stop, finché non inconta lei, Jillian.
"Non innamorarti di me.” Disse secco.
“Neanche tu.” Gli disse ricambiando lo sguardo.
 “Non hai paura di innamorarti?”
“Non credo nell'amore.”
“Neanche io.”
 Jillian è diversa, non crede nelle favole e ai "per sempre", non ha una vita perfetta e tutto il resto.
“Cosa ti fa credere che io sia diversa?”
“Sembri diversa... Spero che tu lo sia.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera, sono tornata, nuova storia. Spero vi piaccia, buona lettura :D

 
“La tua musica è forte!” Gli disse la ragazza seduta di fronte a lui.
Era bella, senza dubbio: bionda, alta, un fisico mozzafiato, ricca, dalla vita perfetta e invidiabile, ma fondamentalmente vuota, e Nick era stufo di uscire con ragazze del genere.
Guardò Joe disperato che gli strizzò l'occhio.
Era stato suo fratello a trascinarlo a quell'appuntamento a quattro, avrebbe potuto starsene comodamente a casa, a guardare qualche film deprimente alla tv, mentre adesso era costretto ad ascoltare i noiosi e insensati discorsi di Samantha la ragazza che Joe gli aveva presentato.
“Joe devo parlarti un secondo... Scusateci.” Disse alzandosi e facendo cenno a Joe di seguirlo.
Appena furono abbastanza lontani dal loro tavolo, Nick rivolse a Joe uno sguardo d'odio ancor peggiore di quello precedente.
“Che c'è Nick?”
“Cosa?!” Rispose Nick irritato.
“Samantha non è abbastanza carina?”
Nick alzò un sopracciglio.
Joe aveva capito benissimo dove volesse arrivare suo fratello.
“D'accordo, forse non è la ragazza più intelligente di Los Angeles, ma dopotutto non te la devi mica sposare?
Devi trovarti una ragazza: vi fate vedere insieme, la porti alle feste, i giornalisti avranno una storia su Nick Jonas e tu una ragazza con cui divertirti per un po'... Non mi sembra una condanna a morte.”
“No, ma...”
“Sarà solo per un mese, giusto il tempo di rimanere a Los Angeles, poi non la rivedrai mai più.”
“D'accordo ma puoi dire a Samantha di sparire? Troverò qualcun altra, magari con un cervello...”
“D'accordo, le ragazze fanno la fila per te.”
“Che fai non vieni?” Gli chiese rientrando.
“Prendo una boccata d'aria e arrivo.” Gli rispose.
“D'accordo.” Disse un po' sospettoso Joe.
Perché tutte le ragazze che s'interessavano a lui dovevano essere così vuote e superficiali?
Perché tutte le ragazze a cui s'interessava si dimostravano opportuniste e impazienti di finire di qualche copertina di qualche stupido giornale di gossip?
Era da un po' di tempo che non s'innamorava sul serio: battiti accelerati e vuoto allo stomaco.
Aveva avuto un sacco di storielle, durate, se andava bene una sera.
Aveva smesso di credere nell'amore, quello vero, che dura per tutta la vita.
 
“If the heart is always searching can you ever find a home?”
Jonas Brothers -When you look me in the eyes.
 
 Scese in spiaggia.
Era una delle poche cose che gli piacevano sul serio di Los Angeles.
Era davvero curioso vederla silenziosa, deserta, immobile e buia.
Forse la preferiva così.
Si avvicinò all'oceano, quando si accorse di non essere il solo ad ammirare quello spettacolo così innaturale, ma bellissimo.
Poco distante da lui c'era una ragazza, sulla ventina, almeno così pensò Nick.
Era piuttosto carina, anche se Nick non riuscì a vederla bene, era minuta, aveva i capelli rossi, forse, e stava fumando una sigaretta.
“Lo sai che questa roba fa male?” Le disse avvicinandosi e prendendole la sigaretta dalla mano.
La ragazza si voltò, e finalmente Nick la poté vederla meglio.
Aveva davvero i capelli rossi, raccolti in una coda un po' spettinata, e un tatuaggio sul collo, ma la cosa da cui fu più colpito, senza dubbio furono i suoi occhi: intensi e tristi come non aveva mai visto prima.
Gli occhi di qualcuno che ha lasciato tutti e tutti, gli occhi di chi ha visto i proprio sogni rompersi in mille pezzi, gli occhi di qualcuno che non sogna e non spera più.
Gli rivolse un'occhiata infastidita e poi parlò.
“Lo sai che ci sono cosa che fanno più male?” Disse fredda.
“Lo so.” Disse sospirando Nick.
“Non sei di qui, vero?” Le chiese.
Aveva la pelle troppo chiara per essere californiana.
“E' perché non sono bionda e non ho le tette grosse?” Rispose sarcastica.
“Vengo dall'altra parte dell'America, ma dopo un po' ci fai l'abitudine.” Le disse finalmente guardandolo.
“Sono qui da una settimana e già me ne voglio andare.”
“Ho pensato la stessa cosa appena sono arrivata, volevo andarmene ma... Quando arrivi dalla strada, hai visto praticamente tutto, non ci può essere niente di peggio.” Disse Jillian.
Raccontare la storia della sua vita non era mai piacevole, soprattutto quando gli altri fingevano di capirti e ti diceva “Mi dispiace.” o “So quello che provi.”
Nick notò gli occhi un po' lucidi e l'aria di chi deve aver sofferto molto nel passato, e forse sta soffrendo ancora, non disse nulla.
“Forse il posto da cui vieni tu è migliore di qui, è per questo che ne hai nostalgia.”
“Non centra il posto, è la gente, sei la prima persona che incontro che mi piace.”
Liz abbassò lo sguardo, non era abituata ai complimenti.
“Da quanto tempo vivi qui?”
“Un anno, più o meno.”
“Non ti manca la tua famiglia?”
“E' una storia complicata...”
Era già passato un anno da quando aveva lasciato New York.
“Aspetta... Tu sei Nick Jonas.”
“Indovinato. Vuoi il mio autografo?” Scherzò Nick.
Quante volte aveva già sentito quella frase?
“Tu sei quello casto e puro: niente sesso, niente droga, niente alcool...”
“Così dicono.”
Jillian rise.
“Posso sapere il tuo nome?” Le chiese sedendosi sulla sabbia.
“Jillian... Non so perché tutti mi chiamano Jill.” Rispose sedendosi accanto a lui.
Jill tornò a fissare l'oceano.
“Cosa ci fai qui, Nick Jonas?”
“E' una storia complicata...”
“La mia lo è di più.”
“D'accordo, io ti dirò la mia se tu mi racconterai la tua.”
“Non è una bella storia.”
“Beh, neanche la mia.”
“Va bene, ma inizia tu.”
“No tu...”
“Come vuoi.” Si arrese Jill.
“Beh, quando mi hai chiesto se mi mancasse la mia famiglia... La risposta giusta è che non ho una famiglia. Mio padre se n'è andato quando mia madre era incinta.
Lei mi ha cresciuta da sola, è una donna molto forte, o almeno lo era, poi un giorno ha iniziato a bere, e a tornare a casa alle tre di notte ogni sera con un uomo diverso.
Una sera aveva bevuto davvero troppo, avevo sedici anni e...”
Jill si bloccò, guardando in basso, reprimendo a fatica le lacrime.
“Mi ha spinto, e sono caduta...”
“Certe cose non si dimenticano.” Disse mostrando la cicatrice sul fianco.
“Da quella sera ho deciso di andarmene, di casa almeno, perché volevo finire il liceo...
Appena ho compiuto diciotto anni me ne sono andata, avevo un po' di soldi da parte.
All'inizio non è stato semplice
E' irritante quando la gente finge di capirmi... Ma te l'ho detto, quando vieni dall'inferno, non ci può essere niente di peggio.”
Nick era rimasto in silenzio per tutto il tempo.
C'erano rabbia e freddezza nella voce di Jillian, era una ragazza forte ma allo stesso tempo fragile. La vita le aveva portato via tutto ciò che di più caro aveva.
Qualcun' altro al suo posto avrebbe cercato di farsi compatire, ma Jill era diversa.
“E' irritante quando la gente finge di capirmi.” Nick sapeva esattamente cosa voleva dire.
Aveva il diabete, ed era frustrante quando la gente gli diceva di capirlo, di sapere cosa stava passando, ma non poteva essere così.
Non sai com'è finché non ci sei dentro.
“Te l'ho detto che non era una bella storia. Adesso tocca a te.”
“Beh, sono uscito con una ragazza, in realtà è stato Joe a presentarmela... Si chiama Samantha...”
Jill fece una smorfia.
“Tu la conosci?”
“La bionda senza cervello. Passa il suo tempo in spiaggia, è impossibile non conoscerla. Credo sia la personificazione del detto “biondina svampita”, è per questo che ho i capelli rossi.
Ti credevo più furbo, sai...”
“Lei non mi interessa. E' che... Ho bisogno di una ragazza carina, una che sia del posto, che conosca la gente... Solo finché starò qui, dopo fingerò che non sia mai accaduto niente.”
“Te la scoperai, la porterai alle feste...”
“Esatto...”
“Non hai paura di innamorarti?”
“Non credo nell'amore.”
“Neanche io.”
Nick la guardò ancora, era decisamente diversa da tutte le ragazze che aveva incontrato, o forse tutte le ragazze che aveva incontrato erano ugualmente vuote e insignificanti.
“Sei carina, sai?” Le disse Nick così, d'un tratto.
“Stai cercando di rimorchiarmi, o qualcosa del genere? Credevo che le rock star avessero tutte le ragazze che vogliono...”
“Te l'ho detto, non mi accontento delle bionde con le tette grosse, ne ho viste troppe e, sai il più delle volte sono vuote.”
“Cosa ti fa credere che io sia diversa?”
“Sembri diversa... Spero che tu lo sia.”
“She hates the sun
'Cause it proves she's not alone
And the world doesn't revolve around her soul.” Jonas Brothers -Black Keys.
 
   
 
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