6. switch and interruptions.
POV di Jude.
Come può comunicare con noi
in questa maniera?
Dovrebbe essere in qualche modo
a conoscenza delle nostre tecnologie.
Ma questo è impossibile!
Dei rumori
mi riscuotono dai
miei pensieri.
Provengono dall’entrata.
Qualcuno deve aver chiamato l’ascensore…
I veri tecnici!
Cazzo! Non devono trovarci
qui!
Mi volto nervosamente,cercando
con lo sguardo una via di fuga,fino a che non scorgo una porta che da
sulle
scale antincendio.
Vi è un cartello che segnala la presenza di
un allarme,ma non è il momento di soffermarsi su certi dettagli.
E’ molto
peggio se ci beccano con le mani nel sacco.
Spingo la maniglia
antipanico e tiro un sospiro di sollievo nel constatare che l’allarme
non
suona.
Faccio uscire
Sherlock,spingendolo con foga e guadagnandomi uno sguardo di disappunto.
Sono già con un piede
fuori,quando mi rendo conto che se vedono gli schermi ricondurranno
immediatamente la cosa a Robert.
Questo non deve assolutamente accadere.
Torno indietro di corsa.
« Non credere di potermi
dare ordini »
« Non mi pare il momento
adatto per discuterne! »
In questi nuovi
edifici hanno installato ad ogni livello un generatore autonomo di
elettricità,per il risparmio energetico.
Il problema è che io qua non
lo trovo!!
Cazzo,cazzo!
Non posso staccare i pc uno
ad uno e poi scappare!
Torno a guardare verso
l’ascensore. E’ quasi arrivato.
Sono fottuto.
Improvvisamente vi è un calo
di tensione e tutti i computer si spengono.
Gesù ti ringrazio!
Sherlock è sempre sulla
porta,che mi aspetta.
*
« E’ buffo come tirare giù
una leva possa creare così danni »
Dopo questo episodio non
permetterò mai più a Robert di parlarne male!
Ora che ci penso…Ne parlerò
a Bob di tutta questa faccenda?
Se lo facessi mi prenderebbe
per matto!
Direbbe: A forza di leggere quelle stronzate ti dei
fottuto il cervello.
E a quel punto io lo
pesterei al sangue.
Sì,ci vogliamo molto bene.
Ma come diceva sempre mia
madre E’ tutto amor che cresce.
Abbiamo sempre avuto un modo
strano di dimostrarci affetto.
Lui dice di odiarmi ed io lo
picchio. Sempre stato così.
Ma in realtà ci siamo sempre
voluti bene.
Nonostante la differenza di
età siamo cresciuti insieme. E non ci
siamo mai separati.
Siamo sempre stati l’uno il
sostegno dell’altro,in ogni cosa.
Che fosse lavoro,soldi,famiglia,fidanzata
era
irrilevante.
Anche nelle situazioni
peggiori non ci siamo mai abbandonati.
In questi ultimi
anni,però,qualcosa è cambiato.
Più precisamente,qualcosa è cambiato in me…
E’ un
cartellone dalle dimensioni gigantesche,dove si
pubblicizza la lotta all’omofobia…L’omofobia???
Ingoio a vuoto.
« Non si viene puniti di
sodomia in questo tempo? »
« N- no. Anzi. Anche se in
alcuni Paesi non è così. Ed anche dove l’omosessualità è riconosciuta e
accettata,alcune persone hanno comportamenti violenti verso i gay »
« Comunque nel complesso non
viene punita »
« No,esattamente »
« Mmh »
Ma di che mi stupisco? E’
Sherlock Holmes!
Ho dimenticato di dirvi che
ci stiamo nuovamente dirigendo a casa. Per essere il primo giorno di
ricerche
ho rischiato anche troppo.
Devo ancora abituarmi
all’idea di poter finire in galera per queste investigazioni…Un
momento. Io
mica c’avevo pensato a questo!!
Non faceva altro che
gesticolare ed imprecare riguardo una leva.
Non se ne è nemmeno reso conto.
Anche se cerca di non darlo
a vedere,mi sono perfettamente accorto che è rimasto sorpreso che sia
riuscito
a trovare l’interruttore prima di lui.
Questo mi compiace,dato che
questo ragazzo è molto sveglio e sembra saperla lunga sulle tecniche
dell’osservazione.
Anche se è passato più volte davanti a ciò che cercava senza
vederlo.
Jude è di nuovo perso nei
suoi pensieri.
Chi sa se è a conoscenza del
fatto che cambia espressione ogni qualvolta riflette su qualcosa.
Ad esempio,adesso si è fatto
terribilmente serio. Le sopracciglia sono leggermente corrucciate e la
mandibola è rigida.
Evidentemente qualcosa lo
preoccupa.
Distolgo lo sguardo da lui
per concentrarlo fuori dal finestrino.
Non riesco a fare ancora a meno di
sorprendermi nel vedere come si è
trasformata Londra.
Jude si ferma ad un semaforo
e la mia attenzione viene attirata da un’enorme fotografia.
Vi è rappresentata
una coppia di uomini che stanno appoggiati guancia a guancia e si
tengono per
mano. Sotto all’immagine si staglia la frase “No all’omofobia”.
No all’omofobia? Questo
vorrebbe dire che in questo secolo non si viene condannati ai lavori
forzati
per sodomia?
Guardo velocemente il
semaforo,per poi voltarmi verso Jude.
Quando inquadra l’oggetto del mio interesse,sgrana leggermente gli
occhi ed ingoia a vuoto.
« Non si viene puniti di
sodomia in questo tempo? »
« Comunque nel complesso non
viene punita »
« No,esattamente »
Ma eviterei di dirgli che è
legato ad un fatto personale.
Per quanto sia in gamba,non credo che sia veramente in grado di capire
a
cosa sto pensando osservandomi.
Dal canto mio,invece,posso continuare a
supporre che i suoi pensieri e le sue preoccupazioni ruotino tutte
intorno a
Robert.
E’ possibile che ci troviamo
entrambi ingabbiati nello stesso problema?
*
POV di Jude.
Vorrei preservare
l’integrità dell’appartamento fino – ed oltre – al ritorno di Robert.
« E tu dove dormirai,di
grazia? »
« In camera di Bob »
« Mh »
Riflette.
« Non credi
che sia meglio il contrario? »
« No, non lo credo… »
« Pft,certo. Con la tua
curios- »
Lui sorride,chiaramente
soddisfatto.
« “Come” cosa? »
« Come hai detto! »
« Ho detto che non lo farei »
« Non faresti cosa? »
« Esattamente quello che hai
pensato »
« E cosa avrei pensato?? »
« Che potrei
toccare,spostare o danneggiare qualcosa di mio nipote »
No,shockato è troppo
riduttivo,ma non credo esista termine che renda l’idea del mio stato
attuale.
« Fatto cosa? »
« Non so davvero di cosa
stai parlando »
Sarà anche il più grande
detective mai esistito,ma è davvero snervante!
Ora capisco da chi ha preso
Robert…
Me ne sono completamente
dimenticato!
Cerco di tirarlo fuori,con
insuccesso.
Lo sento tra le dita,ma non
sembra essere intenzionato ad uscire!
Sto iniziando ad
innervosirmi! Anche perché sto facendo la figura del deficiente davanti
a
Sherlock!
Avanti bel bulloncino…Vieni
da papà…
Vengo preso dal panico.
Holmes si alza di
scatto,probabilmente temendo che un incompetente come me possa fargli
perdere
l’unica prova utile – se di questo si tratta.
Eccolo lì! Vicino al divano!
Brutto oggettucolo da
strapazzo!
Mi chino per prenderlo,nello
stesso momento in cui lo fa Sherlock.
Alzo lo sguardo e trovo il
suo a solo qualche centimetro di distanza.
Mi sento avvampare.
I suoi occhi…Sono identici a
quelli di Robert…In ogni sfumatura…
Sono tremendamente belli…
Mi raddrizzo
anch’io,guardandolo spaesato.
Si può sapere cosa accidenti
mi prende?!?!
« Il fatto è che nemmeno io
ho mai visto una cosa del genere »
« Questo perché non è un
bullone »
« E allora che cos’è? »
« Non lo so. Ma intendo
scoprirlo »
A discapito di
quello che
possiate pensare…sono sempre viva!! xD
Mi scuso ancora una volta
per l’attesa u.u
-
Nel
-
Sembra
che il
primo esempio di segnaletica riconducibile al semaforo odierno risalga
al 10
dicembre 1868 quando a Londra fu installato un segnale, derivato da
quelli
ferroviari del tempo, inventato a Nottingham da J.P.Knight, con
indicazioni
tramite cartelli e illuminazione durante l'uso notturno. Il primo
semaforo
moderno è stato invece progettato negli USA e messo in funzione nel