Film > Sherlock Holmes
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Autore: Haibara Stark    22/01/2011    5 recensioni
« Se dovessi fare un viaggio…dove ti piacerebbe andare? » Non riesco neanche ad avere il tempo di interpretare ciò che ha detto,che un raggio di luce fortissimo mi colpisce in pieno petto [...] « Credo che lei abbia capito che non sono il signor Holmes che s’aspettava» « Indubbiamente » Resto piantato nella mia sedia,a fissarlo,cercando qualcosa che lo rendesse diverso fisicamente dall’uomo che conosco. Niente. Nada. Nichts! | EDIT: Dal 7° capitolo cambio radicale di stile e impostazione di pagina.
Genere: Avventura, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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6. switch and interruptions.

 

POV di Jude.

E’ assolutamente impossibile.
Come può comunicare con noi in questa maniera?
Dovrebbe essere in qualche modo a conoscenza delle nostre tecnologie.
Ma questo è impossibile!

Dei rumori mi riscuotono dai miei pensieri.
Provengono dall’entrata. Qualcuno deve aver chiamato l’ascensore…
I veri tecnici!
Cazzo! Non devono trovarci qui!
Mi volto nervosamente,cercando con lo sguardo una via di fuga,fino a che non scorgo una porta che da sulle scale antincendio.

« Vieni! »

Prendo Holmes per mano e lo conduco velocemente verso l’uscita.
Vi è un cartello che segnala la presenza di un allarme,ma non è il momento di soffermarsi su certi dettagli.
E’ molto peggio se ci beccano con le mani nel sacco.
Spingo la maniglia antipanico e tiro un sospiro di sollievo nel constatare che l’allarme non suona.
Faccio uscire Sherlock,spingendolo con foga e guadagnandomi uno sguardo di disappunto.
Sono già con un piede fuori,quando mi rendo conto che se vedono gli schermi ricondurranno immediatamente la cosa a Robert.
Questo non deve assolutamente accadere.
Torno indietro di corsa.

« Che cosa fai? »

Mi chiede con tono greve Sherlock,tenendo aperta la porta.

« Scendi le scale! Io devo prima fare una cosa »
« Non credere di potermi dare ordini »
« Non mi pare il momento adatto per discuterne! »

Guardo verso l’ascensore.

« Ascolta,devo assolutamente disattivare tutti questi computer. Vai avanti,io ti raggiungo subito »

Senza aspettare risposta,mi lancio alla ricerca dell’interruttore generale del piano.
In questi nuovi edifici hanno installato ad ogni livello un generatore autonomo di elettricità,per il risparmio energetico.
Il problema è che io qua non lo trovo!!
Cazzo,cazzo!
Non posso staccare i pc uno ad uno e poi scappare!
Torno a guardare verso l’ascensore. E’ quasi arrivato.
Sono fottuto.
Improvvisamente vi è un calo di tensione e tutti i computer si spengono.
Gesù ti ringrazio!

« Jude! »

Mi volto di scatto.
Sherlock è sempre sulla porta,che mi aspetta.

« Andiamo! »

Corro verso di lui ed usciamo,chiudendoci la porta alle spalle.

 

*

 
« E’ buffo come tirare giù una leva possa creare così danni »

E’ stato lui. E’ stato Holmes a trovare il generatore e a spegnere i computer,nonostante non sapesse cosa stavo cercando.

« Già. Davvero incredibile »

E’ indiscutibile: lui è un genio!
Dopo questo episodio non permetterò mai più a Robert di parlarne male!
Ora che ci penso…Ne parlerò a Bob di tutta questa faccenda?
Se lo facessi mi prenderebbe per matto!
Direbbe: A forza di leggere quelle stronzate ti dei fottuto il cervello.
E a quel punto io lo pesterei al sangue.
Sì,ci vogliamo molto bene.
Ma come diceva sempre mia madre E’ tutto amor che cresce.
Abbiamo sempre avuto un modo strano di dimostrarci affetto.
Lui dice di odiarmi ed io lo picchio. Sempre stato così.
Ma in realtà ci siamo sempre voluti bene.
Nonostante la differenza di età siamo cresciuti insieme. E non ci siamo mai separati.
Siamo sempre stati l’uno il sostegno dell’altro,in ogni cosa.
Che fosse  lavoro,soldi,famiglia,fidanzata era irrilevante.
Anche nelle situazioni peggiori non ci siamo mai abbandonati.
In questi ultimi anni,però,qualcosa è cambiato.
Più precisamente,qualcosa è cambiato in me…

« Che cos’è quello? »

Scuoto leggermente la testa e mi sporgo per vedere oltre il parabrezza cosa mi sta indicando.
E’ un cartellone dalle dimensioni gigantesche,dove si  pubblicizza la lotta all’omofobia…L’omofobia???
Ingoio a vuoto.

« Emm…Quello… »
« Non si viene puniti di sodomia in questo tempo? »
« N- no. Anzi. Anche se in alcuni Paesi non è così. Ed anche dove l’omosessualità è riconosciuta e accettata,alcune persone hanno comportamenti violenti verso i gay »
« Comunque nel complesso non viene punita »
« No,esattamente »

Mi pare di scorgere una scintilla di soddisfazione nel suo sguardo. Ma è solo un attimo.

« Perché ti interessa saperlo? »

Chiedo con finta non curanza,ripartendo allo scattare del verde .

« Mi compiacevo solamente di come la nostra società si sia evoluta anche da questo punto di vista »
« Mmh »

Certo che ha sempre la battuta pronta lui!
Ma di che mi stupisco? E’ Sherlock Holmes!
Ho dimenticato di dirvi che ci stiamo nuovamente dirigendo a casa. Per essere il primo giorno di ricerche ho rischiato anche troppo.
Devo ancora abituarmi all’idea di poter finire in galera per queste investigazioni…Un momento. Io mica c’avevo pensato a questo!!


POV di Sherlock.

E’ stato assai semplice capire cosa stava cercando.
Non faceva altro che gesticolare ed imprecare riguardo una leva.
Non se ne è nemmeno reso conto.
Anche se cerca di non darlo a vedere,mi sono perfettamente accorto che è rimasto sorpreso che sia riuscito a trovare l’interruttore prima di lui.
Questo mi compiace,dato che questo ragazzo è molto sveglio e sembra saperla lunga sulle tecniche dell’osservazione.
Anche se è passato più volte davanti a ciò che cercava senza vederlo.

Adesso stiamo tornando al suo alloggio.
Jude è di nuovo perso nei suoi pensieri.
Chi sa se è a conoscenza del fatto che cambia espressione ogni qualvolta riflette su qualcosa.
Ad esempio,adesso si è fatto terribilmente serio. Le sopracciglia sono leggermente corrucciate e la mandibola è rigida.
Evidentemente qualcosa lo preoccupa.
Distolgo lo sguardo da lui per concentrarlo fuori dal finestrino.
Non riesco a fare ancora a meno di sorprendermi  nel vedere come si è trasformata Londra.
Jude si ferma ad un semaforo e la mia attenzione viene attirata da un’enorme fotografia.
Vi è rappresentata una coppia di uomini che stanno appoggiati guancia a guancia e si tengono per mano. Sotto all’immagine si staglia la frase “No all’omofobia”.
No all’omofobia? Questo vorrebbe dire che in questo secolo non si viene condannati ai lavori forzati per sodomia?
Guardo velocemente il semaforo,per poi voltarmi verso Jude.

« Che cos’è quello? »

Scuote leggermente la testa,ridestandosi dai suoi pensieri,e si sporge appena,per vedere cosa gli sto indicando.
Quando inquadra l’oggetto del mio interesse,sgrana leggermente gli occhi ed ingoia a vuoto.

« Emm…Quello… »
« Non si viene puniti di sodomia in questo tempo? »

Incalzo.

« N- no. Anzi. Anche se in alcuni Paesi non è così. Ed anche dove l’omosessualità è riconosciuta e accettata,alcune persone hanno comportamenti violenti verso i gay »
« Comunque nel complesso non viene punita »
« No,esattamente »

Incredibile! Tutto ciò è splendido! Qui le persone possono amarsi senza bisogno di nascondersi!

« Perché ti interessa saperlo? »

Domanda,cercando di nascondere la sua curiosità.

« Mi compiacevo solamente di come la nostra società si sia evoluta anche da questo punto di vista »

Ed è vero. Non gli sto mentendo.
Ma eviterei di dirgli che è legato ad un fatto personale.

« Mmh »

Non l’ho convinto. Poco male.
Per quanto sia in gamba,non credo che sia veramente in grado di capire a cosa sto pensando osservandomi.
Dal canto mio,invece,posso continuare a supporre che i suoi pensieri e le sue preoccupazioni ruotino tutte intorno a Robert.
E’ possibile che ci troviamo entrambi ingabbiati nello stesso problema?
 

*

 
POV di Jude.

« Per concludere » Apro la porta della mia camera. « Tu dormirai qui »

Gli ho mostrato tutta la casa,facendogli vedere le funzioni base della televisione,dello stereo,del frigorifero e dei fornelli,per evitare che cerchi di scoprirlo da solo mentre sono al lavoro.
Vorrei preservare l’integrità dell’appartamento fino – ed oltre – al ritorno di Robert.

« Questa è la tua stanza »

Afferma,guardando all’interno.

« Sì lo è »
« E tu dove dormirai,di grazia? »
« In camera di Bob »
« Mh »

Riflette.

« Non credi che sia meglio il contrario? »
« No, non lo credo… »

…Perché così sono sicuro che non toccherà niente di suo a parte i vestiti.

« Guarda che non lo farei »
« Pft,certo. Con la tua curios- »

Mi blocco.
Lui sorride,chiaramente soddisfatto.

« Come…? »
« “Come” cosa? »
« Come hai detto! »
« Ho detto che non lo farei »
« Non faresti cosa? »
« Esattamente quello che hai pensato »
« E cosa avrei pensato?? »
« Che potrei toccare,spostare o danneggiare qualcosa di mio nipote »

Sono shockato.
No,shockato è troppo riduttivo,ma non credo esista termine che renda l’idea del mio stato attuale.

« Come diavolo hai fatto? »
« Fatto cosa? »

Sorride sornione.

« Lo sai benissimo! »
« Non so davvero di cosa stai parlando »

Torna in sala,lasciandomi da solo di fronte alla porta della stanza.
Sarà anche il più grande detective mai esistito,ma è davvero snervante!
Ora capisco da chi ha preso Robert…

Entro in sala e lo trovo seduto sul divano. Le mani unite ed un espressione pensierosa sul volto.

« Prima che si accendessero…i computer »

Chiude gli occhi un attimo,per poi puntarli su di me.

« Mi era parso che avessi trovato qualcosa »

Cazzo è vero!
Me ne sono completamente dimenticato!

« Oh! Sì,è così! »

Nella furia ho infilato quella specie di bullone nella tasca destra dei jeans.
Cerco di tirarlo fuori,con insuccesso.
Lo sento tra le dita,ma non sembra essere intenzionato ad uscire!
Sto iniziando ad innervosirmi! Anche perché sto facendo la figura del deficiente davanti a Sherlock!
Avanti bel bulloncino…Vieni da papà…

Tiro con più forza ed il bullone schizza via,rimbalzando più volte sul pavimento.
Vengo preso dal panico.
Holmes si alza di scatto,probabilmente temendo che un incompetente come me possa fargli perdere l’unica prova utile – se di questo si tratta.

Mi guardo intorno,sperando di ritrovarlo in fretta.
Eccolo lì! Vicino al divano!
Brutto oggettucolo da strapazzo!
Mi chino per prenderlo,nello stesso momento in cui lo fa Sherlock.

Rimaniamo immobili,uno di fronte all’altro,le mani tese verso il pavimento.
Alzo lo sguardo e trovo il suo a solo qualche centimetro di distanza.
Mi sento avvampare.
I suoi occhi…Sono identici a quelli di Robert…In ogni sfumatura…
Sono tremendamente belli…

Sbatte le palpebre un paio di volte,interrompendo il contatto visivo,e rischiara la voce,prendendo il bullone ed alzandosi.
Mi raddrizzo anch’io,guardandolo spaesato.
Si può sapere cosa accidenti mi prende?!?!

« Che forma singolare »

Osserva l’oggetto con assoluta attenzione.

« Non ho mai visto niente di simile. Non sempre di manifattura inglese. E pare essere stato fatto con una lega particolare... Certamente non è stato fabbricato nel mio tempo»
« Il fatto è che nemmeno io ho mai visto una cosa del genere »

Intervengo.

« Non esistono bulloni di questo genere qui »
« Questo perché non è un bullone »
« E allora che cos’è? »
« Non lo so. Ma intendo scoprirlo »

Si volta verso di me,tremendamente serio.

« Ci troviamo di fronte ad un caso che va altamente oltre le nostre conoscenze »

 


 

 

A discapito di quello che possiate pensare…sono sempre viva!! xD
Mi scuso ancora una volta per l’attesa u.u

Grazie a chi ha la pazienza di aspettarmi e a chi recensisce!

 

Delucidazioni.

 

-          Nel 1870 l'accoppiamento della dinamo alla turbina idraulica diede avvio alla produzione commerciale di energia elettrica. La prima centrale termoelettrica venne invece impiantata in Pearl street a New York nel 1882 per rifornire la prima rete di illuminazione pubblica.

 

-          Sembra che il primo esempio di segnaletica riconducibile al semaforo odierno risalga al 10 dicembre 1868 quando a Londra fu installato un segnale, derivato da quelli ferroviari del tempo, inventato a Nottingham da J.P.Knight, con indicazioni tramite cartelli e illuminazione durante l'uso notturno. Il primo semaforo moderno è stato invece progettato negli USA e messo in funzione nel 1914 a Cleveland; era anche questo mutuato dai segnali ferroviari e composto di 2 sole luci, rossa e verde. Per avere i primi esempi di semaforo a 3 luci bisognerà attenderne l'installazione alcuni anni più tardi, nel 1920 a New York.

  
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