UNA FIABA PER DIRE:

                                              TI AMO

Eccomi sono tornata a tormentarvi con questa ficcy che non so proprio da quale angolo remoto del mio cervello sia uscita! XD (Non mi ammazzate per aver stravolto un classico Disney, per favore!)

Comunque, sta a voi giudicare!
Buona lettura =D

I bambini stavano tranquillamente giocando mentre i loro fratelli maggiori parlavano.

Yamato e Takeru si trovavano a casa di Taichi poiché erano stati invitati da quest'ultimo a trascorrere la serata insieme come conseguenza dell'assenza dei genitori del secondo.

I bambini stavano giocando quando:

- Hikari, Takeru, è ora di dormire! - esclamò Taichi

- Uffa! - i tre litigarono un po' finché:

- Va bene! - esclamarono i due bambini vinti - Ma dormiremo solo se ci raccontate una storia! -

- Ma non se ne parla! -

- E noi non andiamo a letto! - Hikari incrociò le braccia sul petto

- Uff... e va bene! Forza, datemi il libro! -

I due porsero un libro che si intitolava:

                                 Cenerentola

- Ma che storie leggete? - Taichi squadrò il libro

- Dai Tai, inizia a leggere - esortò Yamato

- D'accordo... c'era una volta... -

...un ragazzo che viveva in una casa insieme alla matrigna cattiva e a due sorellastre. Egli svolgeva tutti i lavori più duri come cucinare, lavare, stirare....

Aveva capelli di grano e occhi di mare; il suo nome era Yamato ed aveva una bellezza rara e proprio per questo lo costringevano a quel tipo lavori.

Un giorno arrivò un invito da palazzo: il re chiamava tutte le damigelle del regno per il gran ballo reale. Ovviamente, le sorellastre erano corse a prepararsi mentre il povero Yamato, sebbene dovesse fare solo il cocchiere, non aveva vestiti adatti da indossare e, triste, si era ritirato nella sua stanza.

Qui, era apparsa una fatina buona che aveva esaudito il suo desiderio; le sorellastre non si erano neanche accorte dei nuovi abiti del ragazzo.

Quando furono giunti al castello, le due si erano dirette nella sala ballo mentre Yamato era rimasto nei giardini della reggia. Da quelle parti passava il principe Taichi, sfuggito al controllo del re suo padre. Appena vide il ragazzo, restò ammaliato dalla sua bellezza quindi gli si era avvicinato:

- Ciao - Yamato si voltò:

- Oh! -

- Come ti chiami? -

- Yamato -

I due trascorsero la sera a parlare e nascondersi: il re aveva mobilitato le guardie alla ricerca del figlio scomparso.

Stavano correndo quando l'orologio batté la mezzanotte. Yamato fuggì ricordando le parole della fata:

- Aspettate! Dove andate?! - il principe lo inseguì - Fermatevi! - lo prese da un braccio

- L-lasciatemi andare! Non voglio che mi vediate con i miei quotidiani abiti!- cercò di dimenarsi dalla stretta del ragazzo che però lo abbracciò

- Non mi importa; non voglio vedere i vostri abiti ma voi -

Yamato arrossì e si lasciò andare all'abbraccio, d'altronde, anche lui se ne era innamorato a prima vista! Si guardarono e poi si baciarono.

- ...e vissero tutti felici e contenti! - chiuse il libro e notò che Yamato, oltre a Hikari e Takeru, si era addormentato poggiandosi sulla sua spalla. Sorrise e lo stese sul letto, cosa che poi fece con i bambini:

- 'Notte, angelo mio - mormorò rivolto a Yamato dandogli un bacio sulla tempia e poi, si diresse in salotto chiudendo la porta dietro di sé.

Poco dopo, Yamato si svegliò:

- Taichi? - si guardò intorno e notò l'oscurità della stanza. Si alzò e si recò in salotto dove vide Taichi seduto sul divano a cambiare continuamente canale.

- Tai...-

- Yamato! Ti sei svegliato! - il ragazzo gli si sedette accanto.

Cadde il silenzio, Taichi guardava la TV mentre Yamato guardava lui; avvicinò la sua mano a quella del compagno e le loro dita si unirono; Yamato le guardò arrossendo mentre Taichi gli prese la mano:

- Yama, ti ricordi il finale della storia? - Yamato arrossì: ricordava la sua storia!

- I due... -

- ...vissero felici e contenti - terminò Taichi e si voltò a guardarlo

- Ti amo, Yama -

- A-anch'io, Taichi -

I loro visi si avvicinarono e le loro bocche si unirono, in una calma notte.

                                                                                                                                                                                                                   FINE