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Autore: Lady Ginevra    23/01/2011    4 recensioni
- L’alba di un nuovo regno sembra essere ormai alle porte e tutti guardano a quel giorno con estrema gioia ed entusiasmo. Merlino ha dato inizio al suo destino e con lui il grande Re Artù.
Ma la leggenda è già stata scritta e la fine non lascia molto spazio all’immaginazione, almeno per quanto ci è dato sapere: Ginevra infedele al suo grande amore, Artù ucciso da Mordred e Camelot in rovina. E se fosse lo stesso Merlino a vedere la fine del grande mito cosa accadrebbe? Riuscirebbe a cambiare i fili del destino? –
Gli eventi di questa fan fiction si basano sulla fine della terza stagione, perciò attenzione agli Spoiler. Buona lettura
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Nel futuro
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Incipit 
 

(SPOILER: Per chi non avesse visto la terza stagione e non volesse avere nessun genere di informazione sugli eventi futuri vi invito a non leggere quanto scrivo J…ma mi raccomando ritornate non appena avrete visto i nuovi episodi )
I fatti della fan fiction si basano all’incirca alla fine della terza stagione, quindi in seguito al tradimento di Morgana e alla sua improvvisa fuga.
Ho fatto il possibile per rimanere il più fedele possibile al carattere dei personaggi originali. A tal proposito ci tengo a precisare che Merlin e i personaggi descritti non mi appartengono e che questa fan fiction è stata scritta per divertimento, senza perciò alcun scopo di lucro.
Spero vi piaccia....diciamo che è stata un’idea nata all’improvviso.
Buona lettura.
 

 
 
“Merlino…dobbiamo andarcene!” lo richiamò la voce di Artù, la quale appariva decisamente più incrinata e debole del solito.
Fredde gocce d’acqua scendevano dalle stalattiti formatesi nel soffitto, rendendo l’aria della caverna ancora più rigida di quanto già non fosse.
Una debole fiaccola di fuoco rappresentava l’unica fonte di luce in quelle oscure ore notturne che, incredibilmente, parevano del tutto prive di luna e stelle. Come se persino loro si fossero rifiutate di assistere ad una simile nottata.
“…Merlino….” lo richiamò nuovamente la voce preoccupata del giovane dai capelli biondi.
Gli occhi del mago, solitamente accesi e pieni di vita, in quel momento apparivano vuoti,  persi in un luogo del tutto estraneo a quella caverna. La sola cosa degna di nota ai suoi occhi velati era una piccola scheggia di cristallo a pochi metri dal corpo snello del ragazzo, l’unica e principale fonte di interesse delle sue profonde iridi chiare.
Persino le palpebre rosee non davano alcun segno di vita, come se una qualche sorta di maleficio si fosse abbattuta su di lui, rendendogli impossibile qualsiasi movimento.
Immobile e privo di energie, Merlino giaceva a terra, con la schiena appoggiata alla fredda e umida parete rocciosa. Le braccia, stese lungo i fianchi, apparivano piene di tagli e lividi, come se le ultime ore lo avessero visto protagonista di una dura e cruenta battaglia.
Non ricevendo risposta alcuna dall’amico, il giovane principe fece affidamento agli ultimi sgoccioli di forza che gli erano rimasti, avvicinandosi al corpo provato di Merlino.
Al contrario di quanto accadeva solitamente, in quell’occasione la persona senza speranza era proprio lui, Merlino, il servo distratto che mai e poi mai lo aveva abbandonato al suo destino.
In quegli anni di “servizio” il giovane dai capelli scuri non si era mai tirato indietro. Non c’era stato cavaliere, drago, spirito o stregone in grado di tenerlo lontano da lui, nonostante in più di un’occasione avessero entrambi rischiato di assaporare il gusto amaro della morte.
Chissà perché solo in quel momento apprezzava gli sforzi del ragazzo.
No, non era così. Aveva sempre nutrito cieca fiducia nei confronti di Merlino. Forse a volte aveva faticato nel credere ad alcune delle sue più assurde storie, come quella che vedeva Uther sposato ad un troll, ma mai aveva osato dubitare della sua lealtà. O ancora, spesso aveva dimostrato un’eccessiva incompetenza e una sorta di goffaggine del tutto naturale, ma non lo aveva mai abbandonato, mai, neanche di fronte alla morte certa. E lo stesso aveva fatto in quell’occasione.
Era venuto a salvarlo, incurante di ciò che lo avrebbe atteso.
- Sono venuto a salvare il Re! –
Quelle parole piene di speranza risuonavano ancora chiare nella mente di Artù; così incise da dargli la forza necessaria per alzarsi, nonostante la profonda ferita al fianco smorzasse nettamente il suo respiro di per sé già irregolare. La carne bruciava dal dolore e il sangue aveva oltrepassato la spessa cotta di maglia, rendendo fin troppo chiara la sorte che attendeva il quasi re di Camelot.
Stava morendo e le poche energie rimaste le avrebbe spese unicamente per Merlino.
“Svegliati maledizione!” urlò il principe, strattonando il ragazzo dai capelli scuri “…razza di idiota dobbiamo andarcene!” aggiunse stanco, abbassando la testa, alla ricerca di altre energie.
Senza fiato, Artù cercò di alzarsi, cercando qualcosa di utile per trascinare il corpo dell’amico.  Non lo avrebbe di certo lasciato lì a morire; e se il suo corpo gli impediva di uscire da quella tomba, lo avrebbe fatto lui al suo posto.
“Mordred ti ucciderà…”
La voce ovattata di Merlino richiamò improvvisamente l’attenzione di Artù, il quale, sforzandosi di allontanare il dolore al fianco, si avvicinò nuovamente al fedele compagno, inginocchiandosi davanti a lui.
Con fatica lo aiutò ad alzarsi, riuscendo poco alla volta a metterlo a sedere, con la schiena ricurva appoggiata alla parete.
Gli occhi chiari apparivano liberi da quella sorta di trance che lo avevano attanagliato fino a pochi istanti prima, ma nonostante ciò il suo volto sembrava vuoto e privo di ogni energia vitale.
“Merlino…dobbiamo andare via!” lo riprese Artù, ignorando le parole appena pronunciate dal giovane.
“a che scopo…non c’è nulla che possiamo fare!”
“ma che dici…siamo ancora vivi no?!”
“…Mordred ti ucciderà e Camelot cadrà…” riprese Merlino, ignorando la voce di Artù.
“ma che diavolo stai dicendo…chi è Mordred?” gli chiese confuso Artù, cercando un qualche spiraglio di lucidità in quello sguardo decisamente troppo scosso.
“Ascolta Merlino…dobbiamo solo trovare il modo per uscire da qui. Non so che stregoneria abbia usato quella strega ma vedrai che tornerai come prima…”
“la strega non c’entra…Il Grande Drago aveva ragione…è tutto scritto…il destino….il destino è già scritto e non c’è nulla da fare…ormai è troppo tardi!”
“di che destino parli?!” gli chiese isterico Artù, stringendo eccessivamente quelle sottili braccia pallide.
“il tuo….il mio….il destino di Camelot..” sussurrò privo di speranza, senza mai guardare in faccia il suo fedele compagno “…ho sbagliato tutto…dovevo uccidere Mordred…dovevo uccidere Morgana…ed ora ne pagheremo le conseguenze!”
“Stai delirando Merlino…”
“NOOO…” tuonò improvvisamente il giovane, mostrando un’aggressività che mai prima d’ora Artù aveva visto in quegli occhi solitamente allegri e pieni di vita “Non capisci???? È finita…per quanto ci sforzeremo, per quanto lotteremo…la fine non cambierà, tu morirai…Ginevra morirà…”
“smettila. Nessuno conosce il futuro….nessuno sa come andrà finire, tanto meno tu Merlino …”
“Io…io so molto più di quanto tu creda…”
“E come riusciresti a sapere tutte queste cose…”
Merlino rimase in silenzio. Il respiro mozzato e lo sguardo nuovamente catturato da quella sottile scheggia luminosa. Le labbra carnose del ragazzo avevano assunto un colore vermiglio, del tutto contrastanti con il pallore insano della sua pelle.
Il cristallo. Una sottile scheggia di cristallo lo aveva svuotato di ogni speranza.
“Perché…”
“Perché è un mago…”
Un’improvvisa voce femminile alle loro spalle rispose al posto di Merlino, obbligando Artù a voltarsi improvvisamente, lacerando ulteriormente la profonda ferita al fianco.
“…e ha visto la fine giovane principe…la fine del grande Artù Pendragon!”

 
 
 
 
Eccoci qua….allora che ne dite???
Questo è l’inizio della mia fan fiction…anche se a voler essere precisi qui siamo già verso la fine. Ma come la maggior parte degli incipit lo scopo è quello di attirare la vostra attenzione e spero davvero di esserci riuscita.
Fatemi sapere cosa ne pensate, sia nel bene che nel male.
Un bacio grande…ci sentiamo nel prossimo capitolo.
 
Lady Ginevra

  
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