Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: mangagirlfan    24/01/2011    3 recensioni
Prompt Numero 9: Autunno, Marrone
[...]Orihime non amava il colore marrone. Le pareva quasi... insignificante. Tante persone avevano gli occhi marroni. Così tante da farle venire il mal di testa. E nessuno che sembrasse avere un marrone diverso dagli altri...Orihime aveva sempre detestato il marrone perché era il colore dei suoi occhi. Un colore come un altro, dannatamente insignificante. E lei ultimamente detestava sentirsi così... Priva di alcunché. Ma era bastato posare il suo sguardo in quello così distratto di quel ragazzo, da cominciare a credere che forse non erano poi così terribili i suoi, di occhi.[...]
Personaggi: [IchigoxOrihime][HimeCentric!]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Kurosaki Ichigo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Behind These Hezel Eyes
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: [IchigoxOrihime][HimeCentric!]
Prompt: #9 Autunno; marrone
Rating:PG (Per tutti)
Conteggio Parole:691
Riassunto: [...]Orihime non amava il colore marrone. Le pareva quasi... insignificante. Tante persone avevano gli occhi marroni. Così tante da farle venire il mal di testa. E nessuno che sembrasse avere un marrone diverso dagli altri...Orihime aveva sempre detestato il marrone perché era il colore dei suoi occhi. Un colore come un altro, dannatamente insignificante. E lei ultimamente detestava sentirsi così... Priva di alcunché. Ma era bastato posare il suo sguardo in quello così distratto di quel ragazzo, da cominciare a credere che forse non erano poi così terribili i suoi, di occhi[...]
Note: AU; One Shot

Ok, altra cosa nata così, per caso. Mi piaceva l'idea che Orihime non amasse particolarmente il colore dei suoi occhi ma che aprezzasse quelli di Ichigo. Anche se, alla fine sono del medesimo colore. Inoue frequenta l'università ed è l'assistente di un professore (da qui il cartellino ed il fatto che il prof si lamenti dei suoi ritardi u.u)
Altro da dirvi non c'è se non buona lettura XD

Behind These Hezel Eyes.

Orihime non amava il colore marrone. Le pareva quasi... insignificante. Tante persone avevano gli occhi marroni. Così tante da farle venire il mal di testa. E nessuno che sembrasse avere un marrone diverso dagli altri. Eppure ce n’erano a migliaia, di tipi di marrone! Quello del cioccolato, per esempio. Quello dei tronchi degli alberi. Persino quello delle foglie ormai scure che lentamente cadevano leggiadre sul terreno in autunno era accettabile, purché fosse diverso da quello che vedeva riflesso tutti i giorni nello sguardo di mille e più persone che le passavano davanti. Prima di allora il marrone non le era mai piaciuto molto. Prima di quel giorno di autunno.
Non aveva mai visto degli occhi così belli, nonostante considerasse il marrone così insignificante. Sembravano opachi, ma allo stesso tempo erano lucidi. Non sapeva definire come fossero in realtà quegli occhi. Poi, beh, erano buffi. Con quelle sopracciglia perennemente aggrottate ad incorniciare il tutto non poteva fare a meno di trovarli davvero belli. La facevano sorridere. Un po’ come le espressioni che contorcevano il viso del proprietario di quegli occhi così affascinanti.
Le era mancato il respiro, la prima volta che li aveva visti. Le si era fermato a metà, tra la bocca e la trachea, facendola boccheggiare. Se fosse morta in quel momento, ne era certa, sarebbe morta felice.
L’aveva incrociato per puro caso, nel viale alberato del parco vicino a casa sua. Si era fermata per un momento, senza che lui se ne accorgesse nemmeno, continuando ad osservare quegli occhi così belli e così... espressivi.
Lui manco l’aveva vista, troppo perso nei suoi pensieri. Ma la cosa non le importava molto. L’unica cosa che in quel momento le dispiaceva per davvero era la consapevolezza che, molto probabilmente, non li avrebbe più rivisti quegli occhi così malinconici. Dannatamente simili ai suoi.
Orihime aveva sempre detestato il marrone perché era il colore dei suoi occhi. Un colore come un altro, dannatamente insignificante. E lei ultimamente detestava sentirsi così... Priva di alcunché. Ma era bastato posare il suo sguardo in quello così distratto di quel ragazzo, da cominciare a credere che forse non erano poi così terribili i suoi, di occhi. Così, quando si guardava allo specchio, al mattino, non vedeva più una ragazza troppo banale per essere notata. E, inconsciamente, quando per caso incrociava un paio di occhi del suo medesimo colore, sperava di ritrovare quello sguardo così particolare ed intenso che l’aveva colpita.
Ma le settimane erano passate. E di quel ragazzo neanche l’ombra. Solo quando si decise a cedere smettendo di farsi strani castelli in aria, lo rivide. Più che altro le finì addosso, nei corridoi dell’università. Non importava se i suoi libri fossero caduti tutti e lei era costretta a raccoglierli, uno per uno. Non importava se si era fatta male al fondoschiena e probabilmente, quando alla sera si sarebbe fatta il bagno, avrebbe notato un grosso livido scuro far capolino su quella pelle candida. Non le importava se il professore l’avrebbe rimproverata perché aveva fatto nuovamente tardi. Le bastava aver rivisto quegli occhi così belli per sentirsi meglio.
Si era scusato, quel ragazzo. Si era scusato, aiutandola addirittura a recuperare tutti quei tomi così pesanti per delle braccia così esili. E si era anche presentato.
“Ti chiami Inoue, vero?”
Le era mancato un battito quando aveva pronunciato il suo nome. Se avesse continuato così sarebbe morta sul posto, poco ma sicuro.
“C-come fai a saperlo?”
“Beh, c’è scritto sul cartellino.”
Ecco. Un’altra figura delle sue. Come sempre.
“Comunque mi chiamo Kurosaki, del primo anno di Medicina. Se ti ho rotto qualcosa fammelo sapere, cercherò di ripagare tutto. Ora scusami ma sono dannatamente in ritardo.”
La ragazza sorrise, quasi il suo cuore fosse diventato più leggero. E continuò a farlo, anche quando Kurosaki sparì dalla sua vista, alla ricerca di un’aula che probabilmente avrebbe fatto fatica a trovare, nonostante tutta la buona volontà.
Continuò a sorride, la nostra Inoue, troppo presa dai suoi pensieri per sentire il suono della campanella che indicava l’inizio delle lezioni. A lei bastava aver rivisto quegli occhi così belli.
E di un nocciola così intenso da risultare tutt’altro che insignificanti.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: mangagirlfan