Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Lady Arwen    25/01/2011    3 recensioni
La paura dell'ignoto mi incatenava e mi faceva impazzire, ma dovevo andare avanti. Dovevo andare incontro a ciò che mi aspettava, ormai era tutto deciso. Sarebbe stato l'inizio della mia nuova vita, o l'inizio della fine?
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Inanzitutto, Ciao a tutte quelle che leggeranno questa mia nuova storia. Ricomincio a scrivere dopo due anni, non sono bravissima, ma è un modo per passare il tempo e sfogarmi. Mi rendo conto che il capitolo è piccolo e noioso, ma è soltanto il prologo, scritto per introdurre alla storia vera e propria, in cui presenterò per bene la protagonista e tutto il resto. Spero che vi piaccia almeno un pò :)



-The beginning of the end.-



Eccomi quì. Guardai lo specchio, che mi restituiva l'immagine di un adolescente comune, coi capelli castani lunghi fin sotto il seno, occhi grigi e profondi e un fisico asciutto. Il gran giorno era arrivato ed io come al solito mi facevo prendere dalle mie mille ansie. Stasera partirò. Aspettavo questo momento da mesi, se non da anni e finalmente ce l'avevo fatta, era ad un passo da me. Avrei trascorso il quarto (e possibilmente anche il quinto) anno di liceo in California, a Newport Beach. Sì, nel paese dove era ambientato the O.C. uno dei miei telefilm preferiti in assoluto. Sinceramente non mi importava granchè di essere lì o in un'altra città, l'importante era andarmene via da quì, da questa città che a mio parere non aveva più nulla da offrirmi. Abito in una città del centro Italia, Roma, che mi ha già stancato del tutto. Mi ha stancato la città, mi ha stancato la gente, mi ha stancato la mia vita. Fino ad oggi non vedevo l'ora di andarmene, non avevo più nessuno per cui restare qui, se non la mia famiglia. Ma erano troppi i ricordi da cancellare, e qui non ci sarei mai riuscita. Ho 17 anni e sembra uno stupido luogo comune il mio stato d'animo. Tutti gli adolescenti passano momenti difficili, ma io non ce la facevo più. Il ragazzo di cui ero innamorata da ormai due anni mi ha lasciata così, senza spiegazione, senza un motivo valido. Inoltre eravamo nella stessa classe, e la mia sofferenza nel vederlo ogni giorno a divertirsi ed ignorarmi è insopportabile, sebbene io sia una persona che riesce a nascondere bene i sentimenti, senza farli capire agli altri. Non avevo tante amiche di cui avrei sentito la mancanza. Le mie compagne di classe, da quando mi ero legata a lui mi ignoravano per lo più. Solo due di loro, Federica e Vittoria mi erano rimaste vicine, ed ero grata per questo. Il resto delle mie amiche e dei miei amici per ironia della sorte erano tutti impegnati. Loro cercavano di essermi vicini comunque, ma ovviamente non potevano certo pensare sempre a stare con me, nè io volevo imporre la mia presenza a nessuno. Mi sentivo davvero sola in mezzo a loro. Per una che è sempre stata circondata da amici e da persone che avevano bisogno di lei, è davvero uno schifo. Nessuno mi calcolava tanto, se non per chiedermi favori o sfogarsi per un litigio. Ero una ragazza normale, ma nessuno mi guardava più, nessuno mi cercava e impazzivo cercando una spiegazione di tutto ciò. Non la trovavo. Ecco perchè avevo colto l'occasione al volo. I miei zii e mio cugino si erano trasferiti in California una decina di anni prima, poichè la nostra famiglia aveva dei lontani cugini che abitavano lì. Io e mio cugino eravamo molto legati, perciò quando aveva saputo la mia situazione aveva deciso di invitarmi da loro per le vacanze. I miei genitori, avevano acconsentito subito, sapevano quanto avessi bisogno di staccare e andare via, e insieme ai miei zii si erano preoccupati addirittura di iscrivermi ad un liceo. Nel frattempo sarei partita già da ora, una settimana dopo la fine della mia scuola, per ambientarmi e informarmi su qualche lavoretto. Non volevo pesare sui miei zii per sempre, erano stati fin troppo comprensivi e buoni.

E ora mancavano poche ore alla mia partenza, e nonostante lo volessi con tutto il cuore, avevo una paura matta. Paura di trovarmi faccia a faccia con l'ignoto, paura di ritrovarmi di nuovo da sola e abbandonata dagli amici, paura di non riuscire a cominciare una vita lì. Ma ormai era fatta. Penso che sentirò la mancanza di un paio di amiche, le uniche che si sono preoccupate di chiedermi se potevano venire a salutarmi. Sapevo che erano sincere, ma sapevo che non avrebbero sentito granchè la mia mancanza, dopotutto avevamo la possibilità di sentirci come al solito, quindi non ci sperai troppo. Ma era ora di farmi forza, quindi chiusi le mie mille valigie stracolme di roba, e raggiunsi mia madre che mi chiamava dal salotto.


Sarebbe stato l'inizio di una nuova vita, o l'inizio della fine per me?
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Lady Arwen