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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    26/01/2011    2 recensioni
"Ormai Gold non sentiva più nulla.
Le membra intirizzite dal freddo, gli occhi gonfi di pianto e arrossati per il vento sferzante che gli strappava la pelle e il respiro; stretto a lui, Aipom tremava.
Con un sussurro, il ragazzo cadde a in ginocchio nella neve ghiacciata, ma senza mollare la presa sul corpicino del Pokèmon scimmia; la testa gli pulsava mentre tentava di trattenersi dallo scoppiare in lacrime: aveva promesso a Red di raggiungerlo in cima al Monte, dove avrebbero cominciato ad allenarsi assieme."
Ispirata alla creepypasta EASTER EGG – NEVE SUL MONTE ARGENTO, ho voluto tentare di scrivere una shonen ai su questa coppia. Sono febbricitante, quindi se fa schifo, attribuite il tutto al mio stato…
Ah, Gold e Silver sono i personaggi della Saga di God, Silver e Crystal del manga (e dei videogiochi) dei Pokèmon, non sono in alcun modo correlati all’anime.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SNOW ON MT. SILVER

Ormai Gold non sentiva più nulla.

Le membra intirizzite dal freddo, gli occhi gonfi di pianto e arrossati per il vento sferzante che gli strappava la pelle e il respiro; stretto a lui, Aipom tremava.

Con un sussurro, il ragazzo cadde a in ginocchio nella neve ghiacciata, ma senza mollare la presa sul corpicino del Pokèmon scimmia; la testa gli pulsava mentre tentava di trattenersi dallo scoppiare in lacrime: aveva promesso a Red di raggiungerlo in cima al Monte, dove avrebbero cominciato ad allenarsi assieme.

Ma la tormenta l’aveva sorpreso, implacabile e inaspettata, e dopo aver letteralmente mandato KO Typhlosion, che fino all’ultimo aveva tentato di difenderlo, Gold aveva cercato di far rientrare anche Aibo.

Il quale si era rifiutato.

Non voleva lasciarlo solo, e quel comportamento aveva commosso profondamente il suo allenatore, però sapeva che era questione di tempo.

Doveva trovare un rifugio sicuro, e alla svelta, o sarebbero morti congelati.

Questi erano i pensieri che vorticavano faticosamente nella mente di Gold, solo pensieri, perché il suo corpo non si muoveva più; il moro sorrise con rammarico: “Ti prego, Aibo, rientra, almeno tu sopravvivi assieme agli altri…” mormorò, prendendo in mano la pokèball che avrebbe dovuto contenere il piccolo pokèmon scimmia.

Ma questi scosse energicamente la testa, il ragazzo poteva sentirlo muoversi e singhiozzare sul suo petto, non voleva davvero lasciarlo?

All’improvviso, il piccolo animaletto stretto a lui cominciò ad agitarsi e a muoversi, si divincolò dalla stretta, troppo tdebole del suo allenatore, e cominciò ad emettere strani versi, stoicamente ritto sopra la sua testa; Gold sbattè più volte le palpebre, era un’ombra quella che si stava avvicinando a loro?

Forse era un pokèmon selvatico.

No, impossibile, Aipom non si sarebbe comportato così.

Che fosse…?

“Red…?” sussurrò, prima di perdere conoscenza.

§§§

Il verso gioioso di Typhlosion svegliò di soprassalto Gold, che scattò seduto, ansimando.

Il giovane allenatore di Pokèmon si guardò attorno, spaesato e intontito, le gambe e le braccia ancora intorpidite per il gelo ma non sentiva più il vento, e anzi, sentiva solo un gran calore e una sensazione di relax.

Il corpo massiccio e caldo di Ty lo avvolse, stringendolo con autentico affetto, quasi stritolandolo.

Il moro si lasciò abbracciare era troppo stanco per opporre resistenza e comunque era piacevole il contatto con la pelliccia calda del suo starter, ed era bello vederlo in buona salute: “Che è successo?” bisbigliò debolmente il ragazzo, trattenendo le lacrime.

“Ti ho trovato in mezzo alla tormenta, eri quasi congelato; quella tua scimmietta mi ha praticamente implorato di portarti via, e così ho fatto.”.

La voce secca e decisa di Silver fece arrossire Gold, che distinse la figura del rivale seduto accanto al fuoco, con Aipom che dormiva in grembo al giovane dai capelli rossi: “L’ho curato io, adesso dorme.” aggiunse, senza però alzare lo sguardo dal batuffolo di pelo viola che pisolava sulle sue ginocchia; il ferito si alzò dal giaciglio improvvisato, stringendosi nella coperta che aveva addosso, e si avvicinò al coetaneo.

Lì, illuminato solo dalla luce del fuoco, aveva un’aria triste, non sembrava lo stesso scocciatore di sempre.

“Dovresti riposare ancora, oltre che spiegarmi cosa diavolo stavi facendo in mezzo alla tempesta. Un’allegra scampagnata?” la sua voce suonava stranamente cupa; l’altro scosse la testa: “Dovevo salire sulla cima, mi stava aspettando una persona. Però all’improvviso sono stato sorpreso dalla nevicata e dal vento.” spiegò il moro, tossendo e massaggiandosi la gola, “E di conseguenza, non ce l’ho fatta.”.

Silver alimentò il fuoco: “Sei uno stupido incosciente.” decretò con tono duro, gettando nelle fiamme alcuni rametti, “Potrei dire la stessa cosa di te.” notò Gold serio, “In fondo, anche tu stavi vagando nella tempesta.” affermò con tono cupo.

“Io ero appena arrivato in volo e ho sentito i lamenti di Aipom. Tutto qui.” replicò semplicemente il rosso, questa volta aveva alzato lo sguardo e lo fissava con espressione… era preoccupazione quella che leggeva nei suoi occhi?

Poi accadde qualcosa che Gold non si sarebbe mai aspettato.

Silver lo prese per il polso e lo riportò presso il giaciglio, sotto lo sguardo attento di Ty, lo fece distendere e, sovrastandolo, gli scoccò un’occhiata strana, che non sapeva identificare, sembrava quasi il ritratto della stanchezza stessa: “Dormi. Quando la tormenta finirà, potrai ripartire.”.

Mentre scivolava nuovamente nel sonno, Gold continuava a chiedersi perchè l’avesse salvato.

Non lo odiava?

E pure Silver, nel profondo del cuore, si stava chiedendo le ragioni di quel salvataggio, erano rivali, si, eppure c’era qualcosa in quel ragazzo che lo faceva sentire bene: anche se ogni volta che si scontravano era sempre lui ad avere la peggio, quando l’aveva visto rannicchiato nella neve, non aveva potuto fare altrimenti.

Non avrebbe potuto lasciarlo lì, ormai anche l’odio che provava l’aveva gettato alle ortiche.

Doveva solo capire perché…

 

ANGOLO DEL LEMURE:

Ispirata alla creepypasta EASTER EGG – NEVE SUL MONTE ARGENTO, ho voluto tentare di scrivere una shonen ai su questa coppia. Sono febbricitante, quindi se fa schifo, attribuite il tutto al mio stato… -.-‘’’

Si interrompe qui, ho voluto fare un esperimento. ^^

Spero vi sia comunque piaciuta. Ah, Gold e Silver sono i personaggi della Saga di God, Silver e Crystal del manga (e dei videogiochi) dei Pokèmon, non sono in alcun modo correlati all’anime.

   
 
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