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Autore: DragonSlave    26/01/2011    5 recensioni
Da alcuni meme nati su LiveJournal 50 frasi che nascono da 50 parole per 'raccontare' con la voce di uno o più dei personaggi di Slayers.
Sentitevi liberi di partecipare: cliccando sul link che troverete nel primo capitolo, scegliete un set di 50 parole e lasciate che il pg che amate parli. Può raccontare di cose veramente accadute (nell'anime, manga, nei romanzi) oppure una fantasia (che sia IC). Un solo punto di vista per ogni meme. Potete fare più di un meme anche di personaggi già 'narrati' da altri utenti, usando anche lo stesso set, se vi aggrada. L'unica condizione è quella di non mischiare le parole dei vari set. Enjoy!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#01 – Anima

#01 – Anima

Tutto quel che stava cercando in quel boschetto era un’ anima candida che avesse bisogno del suo aiuto. Insomma, sul serio aveva chiesto tanto?

 

#02 - Seconda volta

Era la seconda volta che la credeva praticamente morta. L’ avrebbe presa a schiaffi.

 

#03 – Uomo

Aveva sempre creduto di essere una persona di ampie vedute, di quelle che non fanno differenze tra uomo e donna.

Questo, fino a quel maledetto giorno in cui “Bolan il guerriero” aveva tentato di baciarlo.

 

#04 – Denaro

Davvero non capiva la fissa di Lina per il denaro. A lui importava solamente averne a sufficienza per continuare la loro avventurosa, stramba, meravigliosa vita insieme.

 

#05 – Preghiera

Era ben consapevole che lo sguardo che aveva lanciato a Sylphiel in quel momento contenesse una silenziosa preghiera.

 

#06 – Padrone

Rubare la Spada di Luce alla sua famiglia non l’ aveva solo reso padrone dell’ arma.

L’ aveva reso anche padrone di se stesso.

 

#07 – Attesa

La scorgeva chiaramente negli occhi di Lina ogniqualvolta lei pretendeva lui la seguisse nei suoi discorsi sulla magia. Un’ attesa inevitabilmente inutile.

 

#08 - Miglior amico

Sotto le armi, aveva imparato che il miglior amico di un uomo è la sua spada.

 

#09 – Notte

Era come se si fosse svegliato da un’ interminabile, fonda, scura notte. La notte che l’ Hellmaster aveva fatto scendere nel suo cuore.

 

#10 – Pazzia

Aveva da sempre saputo che la pazzia vera non era quella dimostrata da chi si agitava, con gesti esagerati, esasperati. La vera pazzia era quella di individui fermamente, costantemente convinti della propria ragionevolezza. Come suo padre.

#11 – Fidanzamento

Quando, in risposta alla proposta di Martina, aveva chiesto se fosse un barattolo di cetrioli, aveva visto gli occhi di Lina fiammeggiare ed una grossa vena cominciare a pulsarle sulla fronte.

 

#12 – Vita

La sua vita era sempre stata votata a qualcosa: prima alla sua famiglia, poi al volere di chi lo assoldava; infine alla protezione di Lina.

Ma quest’ ultima volta, la sua vita aveva fatto voto di vita.

 

#13 – Noia

Non che gli fosse mai capitato di annoiarsi, insieme a Lina. Però insomma, a volte era preferibile dormicchiare, piuttosto che cedere alla noia, mentre lei studiava con espressione concentrata quei suoi indecifrabili libri.

 

#14 – Indifferenza

Fu quando si accorse di cominciare a guardare con indifferenza all’ altrui sofferenza, che decise di smettere di fare il mercenario.

 

#15 – Letto

Era rosa, tutto pizzi e merletti, ed infiocchettato come un pacco regalo. Un’ enorme, brillantante letto a baldacchino.

“Ehm, Lina… Siamo sicuri che l’ oste abbia capito bene?”

 

#16 – Stelle

A volte, come stesse sognando, aveva l’ impressione di riuscire a vedere le stelle negli occhi di Lina. Era certo che i suoi occhi contenessero tutto l’ universo. Il suo.

 

#17 – Minuto

Il tempo che era passato tra la sua innocente osservazione e lo scappellotto infuriato di Lina. Un minuto di perplesso choc.

 

#18 – Limite

Sapeva che tutti hanno un limite, anche lui. Eppure, per essere un bravo spadaccino, aveva dovuto tracciarne uno nuovo giorno dopo giorno.

 

#19 – Cuore

Era intimamente convinto che chiunque possedesse un cuore. Avrebbe giurato lo avesse perfino Xelloss.

 

#20 – Fede

Gli era bastato poco per sviluppare un’ affettuosa eppure onesta ammirazione per quella piccola, insofferente maga. Aveva in lei una fede incrollabile.

 

#21 – Estate

Nel Regno di Elmekia l’ estate era una stagione splendida, e lui la aspettava sempre con ansia.

Lontano da Elmekia, l’ estate non se n’ era mai andata.

 

#22 – Pioggia

Sotto le coltri invisibili ma dolorose della pioggia, vedeva estendersi davanti a sé il campo disseminato di vite infrante.

..Che cosa ho fatto..”

 

#23 – Cielo

Il cielo non era fatto per gli esseri umani, ne era sicuro. Insomma, era contro natura! Odiava doversi ritrovare appeso a Lina al grido di “Levitation!

 

#24 – Nero

“Lo vedi il mio mantello?! E’ nero! Nero!!

Non capiva perché lei continuasse ad insistere su quel punto. Perché, una cameriera non poteva avere un mantello nero?

 

#25 – Medico

Spesso pensava che il loro gruppo avesse il bisogno permanente di un medico. Poi però ricordava che sia Zel che Amelia – ed in minima parte Lina – usavano la magia bianca.

Continuava però ad avere l’ impressione della sua necessità.

 

#26 – Parole

Non avrebbe mai pensato che le parole potessero diventare un motivo d’ attrazione. Quando si rese conto di starlo pensando, strabuzzò gli occhi in un’ espressione tra le più stupide che dovesse mai aver fatto.

“Non stavi ascoltando, vero?!” lo riprese la maga, piccata.

“Ehm.. no.”

 

#27 – Uccidere

Era sicuro che se fosse stato sarcastico almeno quanto Zel, si sarebbe reso conto, a posteriori, di quanto fosse ironico che per poter vivere, dovesse uccidere.

 

#28 – Posto

Ah sì, ci teneva molto al suo lavoro! Non avrebbe scambiato il suo posto di guardia del corpo con nessun altro al mondo.

 

#29 – Credere

Era stata una sorta d’ illuminazione, per lui. La sera in cui avevano deciso di combattere contro Shabranigdu, aveva capito la differenza tra le battaglie che intraprendeva come mercenario e quelle attuali: credere in ciò che si sta facendo.

 

#30 – Lontano

S’ innalzava velocemente, sfuggendo nell’ aria, trapassando impunita l’ atmosfera, sempre più in alto, sempre più lontano, più lontano.

 

#31 – Barca

Aveva quasi creduto che sarebbero morti tutti su quella barca, quando Zel aveva tolto loro anche l’ unico gabbiano che avessero catturato, riuscendo solamente a spennarlo, prima che la chimera lo liberasse.

 

#32 – Ricordi

Lina gli rimproverava spesso di non ricordarsi niente. Ovviamente non era vero. Sapeva, per esempio, che nulla avrebbe cancellato i suoi ricordi di lei.

 

#33 – Morte

Ogni tanto, aveva l’ impressione che stare insieme a Lina significasse correre incontro alla morte con la spada spuntata ed un sorriso ebete in faccia.

 

#34 – Peggio

In quella frenetica giornata aveva creduto che non potesse esserci nulla di peggio di essere rincorsi da un infuriato drago nero.

Si rese conto di essersi sbagliato quando venne rincorso da un intero villaggio ancor più infuriato.

 

#35 – Braccia

La sue braccia, forti, di cui andava orgoglioso, non bastavano, non erano sufficienti. Disperatamente, non arrivavano ad afferrarla, non arrivavano!

 

#36 – Elettricità

Provare la sensazione dell’ elettricità? Nulla di meglio di un bel Dig Volt dopo aver sbagliato punto d’ appiglio su Lina.

 

#37 – Cellule

Era sbalordito: erano bastate tre ghiande, ed il potere delle cellule auto rigeneranti di quei troll si era ritorto contro di loro.

 

#38 – Promessa

Era indeciso se scoppiare a ridere o rimanere sconvolto: e così, lui le avrebbe promesso di regalarle la Spada di Luce, eh?..

 

#39 – Speranza

Spesso si ritrovava a pensare che il loro strambo assortimento di persone fosse accomunato però, se non da altro, almeno dal sentimento della speranza. Sì, perfino il cupo Zel, al contrario di quanto lui stesso probabilmente credesse, era l’ incarnazione stessa della speranza.

 

#40 – Buco

Lina l’ aveva preso per un pazzo, la prima volta che l’ aveva visto mostrarglielo: ma quello non era un semplice buco, nossignore. Da quel buco, si sprigionava un’ energia fenomenale. L’ energia della Spada di Luce.

 

#41 – Rivelazione

Era un po’ offeso, a dir la verità. Ora erano tutti sorpresi dalla rivelazione di Philia, che in realtà fosse un drago dorato.

E si erano dimenticati di come lo avevano trattato male quando aveva detto di aver visto una coda??

 

#42 – Volontà

L’ orizzonte in lontananza, la mano di Lina che sfiorava la sua, e dentro, incontrovertibile, la volontà di mettere un piede davanti all’ altro.

 

#43 – Facile

Si divertiva sempre quando vedeva gli occhi spalancati della gente mentre dimostrava come fosse facile, per lui, spezzare in due perfino un filo d’ erba con la spada.

 

#44 – Terrore

Aveva sempre finto di non vedere il terrore rispecchiato negli occhi di chi aveva dovuto uccidere senza pietà. Perché era lo stesso terrore che provava lui nel dover uccidere.

 

#45 – Fuoco

Non poteva non essere una costante, se avevi deciso di condividere almeno un’ ora della tua vita con lei. Il fuoco.

Anche solo per tutte le Fire Ball che lanciava al minuto.

E lui, con lei, avrebbe voluto condividere ben più di un’ ora.

 

#46 – Risposta

“Perché, sembro davvero così diversa, vestita così?”

Annuì freneticamente, aggiungendo: “La larghezza del torace è decisamente aumentat-..

Venne immediatamente investito da un Burst Rondo.

Risposta sbagliata.

 

#47 – Chiaro

L’ alone di luce apparsogli tra le mani si stava facendo sempre più chiaro, ed allo stesso tempo, insperatamente consistente.

 

#48 – Insieme

Sapeva che lei aveva capito al volo: le aveva lanciato la Spada di Luce perché potesse usarla insieme al suo potente incantesimo.

 

#49 – Mente

Quante volte faceva arrabbiare Lina che gli diceva di essere un cervello di medusa, uno che quasi non possiede una mente pensante..

Eppure, se pur per scherzo, lei non poteva immaginare che una volta lui fosse così sul serio. La mente spenta, ed un corpo che ripeteva meccanicamente i movimenti dell’ assassino.

 

 

#50 – Strada

 

Di fronte a loro, un cartello dai colori vivaci ammoniva chiunque ad oltrepassarlo.

Ahh.. Ci toccherà cambiare strada, Lina..”

Lei alzò gli occhi al cielo, e diede una pedata al cartello con tutta l’ impudenza che – ne era sicuro – volontariamente aveva inteso metterci. Dopodiché l’ aveva oltrepassato calpestandolo col naso per aria, si era girata, e vedendolo ancora là, disse spazientita: “Avanti Gourry, il mondo non aspetta che cambi strada!”

 

  
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