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Autore: Sydamn    27/01/2011    4 recensioni
Syd Barret è senza dubbio la figura più carismatica, enigmatica ed anche un po' emblematica del rock psichedelico, tanti hanno scritto, parlato e cantato della sua "pazzia". Ma cosa c'era davvero nella sua testa?

Scrivere di Syd è come scrivere di qualcosa che non esiste ancora, la fantasia dilaga e il nonsense è all'ordine del giorno.
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dannazione Syd, hai sbagliato di nuovo quel passaggio-
Era la frase che mi sentivo ripetere praticamente ogni giorno da Rick negli Abbey. Roger mi guardava fisso negli occhi, senza muovere un singolo muscolo facciale, arricciava solo leggermente le labbra, come se non lo avessi capito che dentro di se, pregava, pregava il signore che io non dessi di brutto, che non avessi una delle mie crisi, scordassi la chitarra e mandassi tutto a puttane, come l'ultima volta all'UFO.
 
 
Mi chiamo Roger Keith Barret, passato alla storia come "Syd" Barret, lo storico creatore di uno dei gruppi rock più famoso del mondo, o una cosa del genere. 
Qualcuno afferma che sono pazzo, che l'acido mi ha scoppiato il cervello.. ma io i mostri li ho iniziati a vedere prima, sin da quando ero bambino, su quelle dannatissime colline, e non solo mostri, ma anche gnomi, animali parlanti, di tutto. E quella non era droga, era qualcosa di molto simile alla magia. 
Così un giorno, un gatto mi salì in groppa alle gambe e mi sussurrò "Prendi la chitarra, suona, racconta la nostra storia, la storia dei tuoi veri amici!" 
E così è nato "The piper" dal suggerimento di un gatto, un gatto che aveva qualcosa.. che proprio non riuscivo a spiegare! Ma la musica... oh sì, la musica spiegava tutto, eppure loro mi hanno tolto anche quella. Io neanche volevo inciderlo quel disco, suonavo per i miei amici, per lo gnomo, il gatto e lo spaventapasseri, ma loro non lo capivano, volevano solo che io scrivessi la musica ed i testi delle loro canzoni, le canzoni che avrebbero continuato a suonare anche a venti anni dalla loro separazione, canzoni che avrebbero cantato insieme a stupidi concerti di beneficenza, dedicandole a me, quando lo so benissimo che di beneficenza a loro interessava solo la propria.
E così quando uscì il loro disco, i miei amici mi abbandonarono.. fu lo spaventapasseri a dirmelo, lo ricordo come se fosse il '68, mi fece correre alle colline, e mi disse con le lacrime ai bottoni, che non mi avrebbero più cercato, che ero fuori dal gruppo.
E allora cosa dovevo fare? Mi dissero che quella cosa chiamata LSD mi avrebbe fatto vedere perfino gli gnomi, ed era tutto quello che volevo, rivedere i miei vecchi amici, ridere e scherzare con loro.. e così iniziai a farmi.
Ma non vidi mai nessuno gnomo, nessun gatto o spaventapasseri.. vedevo solo quel mostro rosa, quel mostro a due teste che piano piano mi divorava il cervello.
E così Nick, Rick e Roger mi rimpiazzarono con Dave. 
Che caro ragazzo che era Dave, aveva un talento innato per le sei corde, peccato non avesse mai visto i miei amici, altrimenti credo sarebbe davvero il chitarrista più bravo del mondo.. Purtroppo è il prezzo da pagare per essere diventato parte del mostro rosa.
Non ricordo bene cosa successe gli anni dopo, mi pare solo di rivedere una cantina buia, ed una ragazza che mi ripeteva "un grande gruppo è molto meglio di te"... 
Ma io non l'ho mica mai capito cosa volesse dire quella ragazza! Eppure mi rendeva davvero triste.. ma per fortuna i miei amici tornarono a trovarmi, un bel giorno di luglio, di un anno che non era più di quelli che valeva la pena di essere vissuto, e mi promisero che non mi avrebbero più lasciato, che il mostro rosa ormai era sconfitto.
  
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