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Autore: AyakoChan    27/01/2011    10 recensioni
Shippo è cresciuto e Kagome, Inuyasha, Sango e Miroku devono fargli un discorsetto... un discorsetto che a quanto pare viene continuamente frainteso.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati parecchi anni da quando avevano sconfitto Naraku.

Inuyasha e Kagome si erano da poco sposati e vivevano felicemente nel villaggio di Musashi, anche perché Kaede stava invecchiando sempre di più e aveva bisogno di aiuto. Presto la ragazza avrebbe dovuto prendere il suo posto e diventare la protettrice del piccolo villaggio.

Miroku e Sango, che anche loro erano sposati e avevano tre figli, vivevano un po’ più lontano da loro, ma riuscivano comunque a vedersi molto spesso durante la giornata.

Shippo era ormai diventato un bel ragazzo e si era da poco dichiarato ad una graziosa fanciulla che conosceva da un paio di mesi.

I due avevano iniziato pochi giorni fa a scambiarsi lievi effusioni amorose e adesso iniziavano a fare sul serio. Kagome lo aveva notato e ne aveva parlato con il marito:

“Inuyasha, non pensi che dovremo parlarne con Shippo prima che… i-insomma loro…”

“Eh?”

“Beh, che gli abbiamo mentito e che la cicogna non esiste!”

“Ma veramente la cicogna esiste!” ribatté sicuro di se Inuyasha

“No! Non l’animale, nell’altro senso!”

L’hanyou la guardò confuso, solo dopo capì.

“Ahhhhhhhhh! Sta tranquilla, quel cucciolotto non ne è in grado”

“Io non ne sono poi così sicura, gli parlerò oggi stesso”

“Ok, buona fortuna”

“Eh no mio caro, tu verrai con me!”

“E perché dovrei, scusa?”

“Dai Inu” lo pregò la ragazza con fare suadente, avvicinandosi al mezzo-demone. Gli accarezzò un orecchio e continuò a parlare “Ti prometto che dopo ti cucino quello che vuoi!”

“Tutto quello che voglio?” domandò sorpreso Inuyasha, beatosi del tocco delicato della giovane.

“Hai la mia parola!”

“Ok, allora muoviamoci” l’hanyou afferrò il polso di Kagome e la trascinò fuori dalla casa.

Andarono proprio verso il giardino in cui il demone volpe e la sua ragazza andavano di solito.

Appena arrivarono sbiancarono per qualche secondo: i due si stavano baciando in modo molto, molto passionale e Shippo era a torso nudo.

I sospetti di Kagome non erano dunque infondati!

I due sposini, che al momento li stavano spiando, fecero per uscire dal loro nascondiglio e avvicinarsi a loro quando arrivarono nello stesso luogo due persone che conoscevano benissimo…

“Ehi, piccioncini, che cosa ci fate tutti soli qui?” domandò un monaco depravato che li guardava maliziosamente.

“Miroku non è il momento per queste stupidaggini! Vedi, Shippo…”

“Non dirmi che ha compiuto il grande passo con la sua ragazza! Oh no, andrebbe contro tutti i principi che gli ho insegnato io!” esclamò l’uomo disperato.

Proprio in quel momento era arrivata Sango che, guardandolo sospettosa, gli chiese: “Miroku, c’entri tu in questa faccenda?”

“N-no Sanguccia mia, io ho solo insegnato i trucchi del mestiere a Shippo che mi è sembrato avesse tanta voglia di imparare. E poi i nostri bambini sono troppo piccoli, dovevo pur parlare a qualcuno della mia profonda cultura!”

“E cosa gli hai detto di preciso?”

“Beh, che per esempio non deve sposarsi troppo presto…”

“C-che cosa hai detto?!” urlò una Sango furente d’ira.

“Non fare così Sanguccia, sei l’unica donna che amo e non sono pentito del mio gesto!”

“Ci mancherebbe altro…” sussurrò la moglie, stavolta cercando di trattenere la rabbia.

“Ma io non intendevo quello. Secondo me non abbiamo fatto in tempo a fare quel discorso a Shippo…” li interruppe Kagome.

“Che discorso?” domandò Miroku.

La moglie gli diede una gomitata e solo dopo, dolorante per il colpo ricevuto, capì.

“Ci andrete tu e Miroku!” continuò la sterminatrice di demoni.

“Ok, prima andiamo e prima finisce questa storia del cavolo!” Inuyasha, visibilmente scocciato, insieme al monaco si avvicinò verso i due innamorati.

“Ehi cucciolotto, rimettiti immediatamente la tua veste e seguici, dobbiamo parlare!”

Shippo guardò la ragazza che, dopo aver ricevuto il messaggio, si congedò con una scusa davvero assurda.

“Perché dovrei? Guarda che fa caldo…”

“Pensi che io creda ad una scusa così banale?” ironizzò Inuyasha.

“Ma è vero che fa caldo…” intervenne Miroku.

Il mezzo-demone gli diede un pugno in testa e nel frattempo Kagome si avvicinò al trio.

“Shippo, dobbiamo parlarti”

“Cosa è successo Kagome?”

“Beh, vedi… la cicogna non esiste!”

“Ma la cicogna esiste!”ribatté il demone volpe.

Kagome e Miroku caddero a terra con i piedi in aria, non si immaginavano una simile ingenuità da parte del ragazzo.

“Visto? Ve lo avevo detto io! La cicogna esiste!” esclamò un Inuyasha soddisfatto.

“Inuyasha, te lo dico per il tuo bene e per la tua sanità mentale, lascia perdere” tagliò corto il monaco.

 

(Con la frase “La cicogna non esiste” Kagome vuole intendere che i bambini non li porta la cicogna quando vuole ma che si hanno quando… Capito, no?)

  
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