danza dei peccati
Un passo. Superbia. Mela e serpente,
angelo caduto, mi sento potente.
Due passi. Avarizia. Eterno volere,
vivere in un mondo che non può mai bastare.
Tre passi. Lussuria. Mente sfuggente,
sfiora pensieri e coinvolge altra gente.
Quattro passi. Invidia. Voglio pena per te,
ogni tuo insuccesso è un bene per me.
Cinque passi. Gola. Vado oltre ciò che serve,
tolgo ad altri tutte le riserve.
Sei passi. Ira. Medito vendetta,
mio desiderio è portare sofferenza.
Sette passi. Accidia. Vivo in malinconico torpore,
non porto bene, ma neanche dolore.
Sette passi formano la danza,
danza in cui ti guido,
danza che canta,
di persone, di gente, un po' tutta uguale,
agli occhi di chi
per voi è immortale.
Per quanto ti sforzi
tu sei come tanti
e anche se neghi,
lo dimostran questi canti.
Ma se dei canti non ti fidi,
allora ascolta me,
son l'unica che sa,
che conosce la tua sorte,
perchè, mio caro,
io sono la morte.