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Autore: k a p p a    28/01/2011    2 recensioni
Continuiamo a baciarci, con forza e lentezza allo stesso tempo. Intanto tocco i suoi fianchi, per poi passare ad accarezzare i suoi capelli.
Le nostre bocche si aprono contemporaneamente e un attimo dopo sento la sua lingua che tocca la mia.
E' come toccare il cielo con un dito. È il paradiso subito prima dell'inferno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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E sono qui, in questa fottuta cucina, senza fare niente. Domani a mezzanotte Dean morirà, a causa del patto che ha stretto con il demone, per salvare Sam.
Ed io? Io non ho potuto fare niente per evitarlo. Niente. Mi sento così inutile, debole, affranta. Come sarà la mia vita dopo la sua morte?
Il mio compagno di caccia... Non ho avuto nemmeno il tempo di capire quali fossero i miei sentimenti e lui..? Domani andrà all'Inferno.
Continuo a piangere senza sosta. Le lacrime scendono, voglio fermarle, lo giuro! Purtroppo non ci riesco.
Vedo Dean entrare nella stanza ma non riesco ugualmente a fermarmi, nonostante tutti i miei sforzi: non voglio che stia male anche lui.
È la sua ultima notte, dovrebbe essere con suo fratello a divertirsi, non qui a vedere come piango e come mi dispero. Abbassa gli occhi, come se si sentisse in colpa.
«Jen...» dice. Guarda in basso e io decido di fare lo stesso. «Non piangere. È la mia ultima notte sulla Terra, così mi rendi più triste di quanto non lo sia già.»
Ha ragione: decido di asciugarmi le lacrime. «Ok, basta.» dico alzando lo sguardo.
Poi lo guardo. Mi trovo davanti due occhi verdi e umidi, uno sguardo triste e pieno di dolore. In ogni modo, si sa com'è Dean, cerca comunque di sorridere. Continuo a guardarlo e scoppio di nuovo: è inevitabile. «Non posso...» dico con voce roca, rotta dal pianto.
Lui mi accarezza il viso, asciugandomi una lacrima. «Ehi, avevi detto che avresti smesso.»
«È che non posso Dean. So che questo non è il tuo prototipo di "Ultima notte sulla Terra", ma mi dispiace. Non posso trattenermi. A questo punto mi sentirei meglio se tu ti andassi a divertire con Sam in qualche locale.»
«Lo so. So che non vuoi vedermi triste.» fa una piccola pausa. Si avvicina a me così tanto che riesco a sentire il suo respiro sul mio viso. «Ed è per questo che ti amo.»

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Non posso crederci, l'ho detto sul serio. Le ho detto che l'amo. In 30 anni non ho mai detto un "ti voglio bene" a mio fratello, ed ora ho detto a Jen che la amo. I suoi occhi sono ancora umidi, continua a piangere. La sua pelle bagnata la rende ancora più bella ma continua ad essere insopportabile il fatto che lei stia soffrendo a causa mia.
Un'altra lacrima scende sulla sua guancia rossa ed io la mando via con un bacio. Lei sembra paralizzata. Mi guarda negli occhi, senza muoversi. Non è come quando caccia: è così diversa, così fragile. Mi avvicino ancora di più, come per baciarla. Non lo faccio, almeno non subito.
Mi fermo a contemplare il suo viso, mentre odoro il suo profumo. Di solito, sfrutto tutte le occasioni per farlo. Cerco di captare la fragranza del suo profumo di nascosto, senza che nessuno se ne accorga. Farlo in questo modo, liberamente, è così sollevante.
Chiudo gli occhi e le do un soffice bacio sulla fronte: è caldissima. Poi le bacio il naso, la guancia, per poi avvicinarmi alla bocca.
Il momento che ho tanto aspettato è arrivato. Domani andrò all'Inferno, ma prima voglio essere in Paradiso. Voglio godermi ogni secondo.
Le sue labbra si avvicinano sempre di più alle mie e i nostri nasi si toccano, posso sentire il suo respiro cercare rifugio nella mia bocca. Le nostre labbra si sfiorano. Ad un certo punto, sento come se mi mancasse il respiro. Di ragazze ne ho avute un bel po', ma è la prima volta che sperimento tali emozioni.
Finalmente, dopo anni di attesa, le sue labbra sfiorano le mie e nello stesso momento sento che afferra la mia camicia in modo che io mi sporga. È vero, non sono molto alto, ma a lei manca ancora qualche centimetro.
Infine, le nostre labbra si toccano. Le mie sulle sue, le assaporo man mano. Non ho mai baciato così una persona. Continuiamo a baciarci, con forza e lentezza allo stesso tempo. Intanto tocco i suoi fianchi, per poi passare ad accarezzare i suoi capelli.
Le nostre bocche si aprono contemporaneamente e un attimo dopo sento la sua lingua che tocca la mia.
È come toccare il cielo con un dito. È il Paradiso subito prima dell'Inferno. Non avrei potuto desiderare un'ultima notte sulla Terra più bella di questa.
Smette di baciarmi ed allontana il suo viso dal mio, lentamente.
«Anche io ti amo, Dean.» mi dice con voce fragile. Ha gli occhi umidi. So che non è una cosa da Dean Winchester, ma devo dire che è lo spettacolo più tenero che abbia mai visto.
Quelle parole sono così belle, pronunciate da lei. L'abbraccio. Non voglio allontanarmi da lei, non voglio lasciarla. È così bello accarezzarle i capelli, sentire il suo profumo. Ma so che prima o poi dovrò allontanarmi.
Eppure in questo preciso istante, sono così maledettamente felice. Domani morirò, ma almeno potrò vantarmi con le altre anime dell'Inferno di aver conosciuto il Paradiso. Sono felice. Essere qui con lei mi basta.
«Ti amo.» le sussurro di nuovo all'orecchio. «Ti amo.»

  
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