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Autore: Kate_88    30/01/2011    5 recensioni
In secondo superiore nulla è facile, ancor meno se ci sono le prime difficoltà, gli amori e un nuovo nemico che non è per niente facile. Tutto cambia quando si cresce e sapere che un giorno si dovrà indossare una corona, grava ancora di più sulla schiena della povera Usagi.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Capitolo 9 – L'incertezza di un cuore.

 

 

Minako stava correndo per tutta Tokyo alla ricerca di Yaten, con il fiatone e rincorsa da Artemis che non avrebbe mai lasciato sola la sua padroncina.

Correva in lungo e largo, non sapeva dove cercarlo, poi però, cambiò direzione, muovendosi verso la torre di Tokyo.

Stranamente si accorse che tutti erano fuori alla torre, delle ragazzine urlavano mentre dall'ultimo piano uscivano fiotti di luce.

Minako, seguita da Artemis, si sbrigò ad entrare nella torre, scavalcando i poliziotti che vietavano alle persone di entrare e trasformandosi nell'ascensore, salì fino all'ultimo piano, vedendo così Tanos che attaccava Yaten.

« Fermo lì! Cosa stai facendo a Yaten? »

« Ancora tu? Bene. Prenderò due piccioni con una fava! »

Tanos aveva ridotto Yaten in un pessimo strato. Rivoli di sangue rigavano il viso del bel giovane, la vista era offuscata, eppure era abbastanza forte da vedere la sua Minako lì, pronta a difenderlo.

Un lieve sorriso, un po' di gioia riempiva il cuore del ragazzo che, in un gesto veloce, cogliendo l'occasione, si trasformò.

Tanos rideva quando vide Yaten trasformarsi.

« Cosa pensi di fare? Avanti, non farmi ridere. Non hai speranze. »

Dopo aver parlato, tuttavia, non attaccò Yaten, bensì Minako che rispose con la sua catena che tuttavia fu respinta.

« Non toccarla! » urlò Yaten alzandosi in piedi, portandosi davanti a Minako per difenderla.

Tanos era piuttosto forte e gli aiuti ancora non arrivarono, così attaccò nuovamente, in contemporanea, sia Yaten che Minako che urtarono violentemente contro una parete, scontrandosi poi tra di loro.

Il nemico rideva, ormai la vittoria era nelle suo mani ma Sailor Moon arrivò in tempo con Milord, distraendo Tanos che venne colpito dalla freccia di Rei e dal Vortice acquatico di Ami.

Sailor Jupiter corse in soccorso di Minako e Taiki e Seiya andarono da Yaten.

Tanos era leggermente stordito e si stava riprendendo quando il Maremoto di Nettuno e la Bomba di Urano lo colpirono in pieno volto.

La vittoria sembrava davvero dalla parte delle Sailor ormai giunte, tuttavia il nemico si rialzò e invocando il suo potere, recitando qualche arcana magia oscura, invocò un nuovo personaggio delle fiabe: Biancaneve, con una mela nera tra le mani e il volto con il sorriso deformato, era appena apparsa.

« Occupati di queste scocciatrici! » ordinò Tanos mentre riprese a muoversi verso Yaten.

« Lascialo in pace! » esclamarono Taiki e Seiya mettendosi a protezione dell'amico.

Minako insieme a Makoto stavano cercando di correre in loro soccorso, tuttavia non riuscirono ad avvicinarsi che il mostro le colpì.

Biancaneva riusciva a tenere testa a tutti i presenti, lanciando contro le sailor i succhi della mela avvelenata che altro non erano che acidi in grado di sciogliere tutto.

Le Sailor erano decisamente in difficoltà e in breve anche le Starlight furono scagliate via, lasciando Yaten indifeso.

« Cosa vuoi da me? »

« Sei sofferente. Ti voglio! » esclamò Tanos puntando contro Yaten una sfera di cristallo.

« Lasciami in pace! »

« Tranquillo! Sarai una persona diversa. Ti piacerai anche di più! »

Le ragazze e Milord provavano a liberarsi ma ancora non si avevano risultati, intanto Tanos recitò alcune parole alla sfera e in breve, senza che Yaten o le altre se ne accorsero, sulla fronte del ragazzo apparve una stella nera che in breve sparì come assorbita dalla pelle.

In un attimo gli occhi del ragazzo s'offuscarono per poi ritornare in vita.

« Bene. Il mio compito al momento è finito. Sappi Yaten che ci rivedremo e non potrai fare a meno di rispondere al mio richiamo. »

In uno schiocco di dita Tanos sparì e fece segno a Biancaneve di seguirlo, lasciando così libere le Sailor e Milord.

Minako accorse subito da Yaten con le lacrime agli occhi.

« Che ti ha fatto? Che succede? »

« Non lo so. Ha detto che non potrò fare a meno di rispondere al suo richiamo. Non so cosa succederà »

Yaten riprese le sue sembianze civili e portò la mano alla fronte, avvertendo un lieve bruciore.

Guardò Minako e sorrise: « Cavoli, per avere un po' della tua attenzione, mi devo ridurre a questo eh »

« Idiota. Avresti dovuto combattere! »

« Ci ho provato ma mi ha immobilizzato e poi avevo paura che colpisse altre persone qui. »

« Già... come mai eri qui alla torre di Tokyo? Cioè, non ha senso venirci da soli... »

« Si bè... »

Minako si alzò in piedi e tornando ai suoi abiti civili lanciò un'occhiataccia a Yaten: « Salutamela! Era meglio se non venivo in tuo soccorso. »

Minako se ne andò lasciando lì gli altri.

« Voi state bene? » domando Seiya alle altre.

« Si... anche se questo nemico è davvero forte. » rispose Usagi accanto a Mamoru.

Taiki intanto aveva aiutato le altre a liberarsi, fermandosi poi davanti ad Ami.

« Tutto ok? »

« Si grazie... tu? »

« Si sto bene... bè ci voleva, una lotta prima di domani. »

Usagi rinsavì, lanciando un urlo.

« Gli esami! Non li passerò mai! » scosse il capo appoggiandosi a Mamoru.

« Dai su! Andiamo di nuovo tutti dai Generali, li abbiamo lasciati lì senza una spiegazione. » intervenne Mamoru, massaggiando il capo di Usagi.

« Si dovremo tornare! Avevo promesso a Zakar che gli avrei preparato la cena... » intervenne Makoto.

« e io avevo promesso a Jack che lo aiutavo con alcuni problemi d'abito. » seguì Rei.

« Bè allora andiamo. » esclamò Usagi.

« Io invece accompagno Yaten a casa. Già non studia di suo, direi che dopo oggi a tutto vuole pensare tranne che i libri. » Seiya fece poggiare Yaten contro di lui e iniziarono a camminare allontanandosi mentre Taiki rimanè con loro.

« Bè io invece vado a fare un giro al parco. Ci si vede. »

« Io vado a casa. Per stasera direi che non avete bisogno del mio aiuto. Ah. Dopo chiamate Minako, immagino che non starà molto allegra, magari vi raggiunge. » affermò Ami allontanandosi poco dopo Taiki.

 

Erano da poco rientrati dai Quattro Generali, quando Kaspar li fece sedere e, affiancato dagli altri con un'espressione seria, iniziò a parlare.

« Abbiamo seguito tutta la battaglia, vedendo ciò che altri non hanno visto, forse solo Rei l'ha visto. »

La ragazza annuì, sotto lo sguardo incredulo degli altri, confermando le parole di Kaspar.

« È magia nera e questo si era capito, solo che, non avevamo capito che volevano anche dei seguaci. Oggi, quel tipo ne ha dato la prova. »

« Nevius che intendi? » domandò Makoto.

« Lui voleva Yaten, non l'ha attaccato senza un motivo. Voleva un seguace e l'ha avuto. »

« No, Zakar stai sbagliando. Abbiamo visto Yaten che stava bene. » esclamò Usagi.

« Sembra così ma Tanos l'ha colpito. Sulla fronte di Yaten è apparsa una stella nera e questa è stata assorbita. Non sappiamo come potrebbe attaccare, ora, solo che Yaten potrebbe essere manovrato da Tanos e non sappiamo come si potrebbe liberare, ne se c'è un modo. » finì Jack mettendosi a sedere.

« Ma... com'è possibile? Perchè Yaten? Insomma, cercava menti brillanti da come ci avevano detto » Mamoru incrociò le braccia al petto, incerto.

« Yaten è debole. Tanos l'ha trovato debole. Ha il cuore debole ma di fatto ha una mente brillante. È pur sempre un ragazzo che ha l'arte nelle vene e usa il suo cuore debole per fare musica. »

« Cuore debole? » chiese Makoto a Kaspar.

« Si, è impensabile ma è così. Yaten ha subito un brutto colpo da Minako, anche se lui ne è stato la causa. Tanos ha visto tutto questo e Yaten, nel subconscio ha permesso a Tanos di penetrare. L'incertezza e la voglia di essere più forte, l'ha spinto a questo. » terminò Kaspar.

« Quindi Yaten, quando Tanos ha puntato la sfera ha accolto quella malvagità dentro? » chiese Makoto mentre Rei, in silenzio, annuiva.

« Dobbiamo avvertire subito Minako! È in pericolo! »

Usagi si alzò in piedi di corsa, andando verso il telefono ma Kaspar la fermò.

« A breve verrà qui, e comunque, dal cerchio, abbiamo visto tutti voi e... Minako credo abbia capito. In ogni caso, aspettiamola. D'ora in poi, finchè sarà possibile e finchè non avremo recuperato le nostre forze del tutto, seguiremo le battaglie da qui, unendoci in cerchio e raccogliendo quanti più indizi possibili. » terminò Kaspar.

Tutti i presenti annuirono e restarono in silenzio, in attesa di Minako, in quella notte prima degli Esami che non si annunciava divertente o di studio come inizialmente sospettavano.

   
 
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