How I feel
“I'm
completely unconnected, constantly rejected
Like everything I've ever loved is coming down
I'm drowning in emotion in the middle of the ocean
Never knowing when it's over and I'm going down
That's how I feel”
(How I feel –
Alexz Johnson)
«Dovete smetterla di baciarmi!»
Si sottrasse con forza alla presa di
Tyler ed entrò in casa. Sbattè
la porta alle sue spalle, chiudendo gli occhi – serrandoli, anzi. Come le mani: le sue dita si
strinsero a pugno, mentre crollava seduta sul pavimento.
Ma che
prendeva a tutti quanti? Perché si ostinavano a complicarle la vita, quando era
già complicata di suo?
«Caroline?»
Sollevò lo
sguardo: sua madre la fissava, con indosso ancora la divisa da sceriffo, «Come
mai… sei a casa?» mormorò, pregando che non notasse quanto tremasse. No, se
l’era ripromesso; non avrebbe mai più coinvolto sua madre nei suoi problemi
personali. Mai più.
«Dovevo
passare a prendere una cosa… anche se la serata è stata abbastanza stressante.
Preferirei dormire.» corrugò le sopracciglia, probabilmente chiedendosi perché
era seduta per terra. Caroline non aveva bisogno di chiederle cosa intendesse
con “stressante”, nonostante credesse di non esserne a conoscenza: sapeva bene
che si riferiva ai vampiri, «Che ci
fai a terra?»
«Niente.»
tagliò corto, rialzandosi in piedi dopo qualche secondo di indecisione. Spazzò
via le lacrime con una mano e afferrò la borsa, aprendo poi la porta per
sbirciare fuori – Tyler se n’era andato; prese le chiavi rimaste nella
serratura esterna e richiuse la porta, per poi buttarle sul mobile, chissà
dove. Non le importò minimamente, «Assolutamente niente.» mormorò, passandole
accanto.
Poco dopo la
sentì uscire di casa, segno che non l’avrebbe raggiunta per indagare oltre.
Sospirò, entrando in camera e liberandosi delle scarpe: non che se lo aspettasse,
ma forse era un bene per una volta. Aveva bisogno di stare da sola, ragionare,
capire che diavolo prendesse a tutti quanti.
Matt che
tornava. Tyler che fraintendeva.
Era passata
dal non avere nessuno che provasse anche solo a pensare di stare con lei, a due
ragazzi – completamente diversi – che tentavano in tutti i modi di starle
accanto. Lei, che aveva imparato a non demordere di fronte alle delusioni
d’amore, non era in grado di sostenere una situazione del genere. Era così
impegnata a non lasciarsi scalfire il cuore per l’ennesima volta, da ignorare
persino che forse aveva esagerato con Tyler.
Si portò le
dita alle labbra, mentre si sedeva sul letto con una gamba sotto l’altra. Il
sapore del suo bacio era ancora lì e lei sospirò, chiudendo gli occhi e
rivivendo quel momento nella sua testa. Non si era sottratta immediatamente,
forse troppo scioccata, forse perché non voleva nemmeno separarsi. Eppure lei amava Matt. Lo amava, diavolo, con tutto
il cuore, con ancora quel briciolo di umanità e di anima conservata nel suo
corpo da vampiro. Lo amava, e glielo aveva anche detto e dimostrato con quelle
stupide lacrime. Odiava piangere, si sentiva ridicola e patetica. Odiava
sentirsi vulnerabile, si era esposta troppe volte per permetterselo di nuovo.
Si lasciò
cadere a pancia in su sul materasso, fissando il soffitto pensierosa: aveva
bisogno di parlarne con qualcuno o sarebbe impazzita. Prendendo il telefono si
rese conto che non ci sarebbe stato nessuno.
Elena era con Damon, li aveva intravisti a scuola. E Stefan era sparito,
volatilizzato nel nulla, per tutto il giorno. Bonnie, forse?
Compose il
numero dell’amica, mordendosi un labbro, “Pronto?”
“Bonnie…
ciao, ti disturbo?”
“Caroline!
No, stavo…” la sentì esitare un attimo, poi un sospiro, “Dimmi pure.”
“Matt mi ha
baciata.”
“Oh, oh.”
Bonnie comprese immediatamente, non aveva bisogno di spiegarle cosa
significava, qual’era il rischio di tornare con Matt.
Chiuse gli
occhi, aspettando una reazione che non
sarebbe tardata ad arrivare, “E anche Tyler.”
“Arrivo
subito.” riattaccò ancora prima di poterla salutare. Fissò il telefono per
qualche secondo, convincendosi sempre di più che chiamare Bonnie era la scelta
giusta; nonostante i diverbi, nonostante la linea che ora le separava sapeva
che avrebbe potuto sempre contare su di lei. Esattamente come aveva fatto
quando Bonnie la chiamava dopo la morte di sua nonna. Si erano sentite tutti i
giorni e quando aveva visto la delusione nei suoi occhi non appena era
diventata vampiro, si era sentita come se lei non sarebbe stata più dalla sua
parte. Perché voleva dire stare dalla loro
parte.
Quando il
campanello suonò scattò in piedi, e non si accorse nemmeno di aver corso a
velocità sovrumana, fino a quando non aprì la porta troppo velocemente e Bonnie
sobbalzò, presa alla sprovvista. Si guardarono negli occhi un momento. Bonnie
sospirò e sorrise debolmente aprendo le braccia, dove Caroline si fiondò in
cerca di consolazione e lasciando andare tutte le lacrime che aveva da versare.
«Hai fatto
passi da gigante da quando adocchiavi Stefan, eh?»
Caroline
scoppiò a ridere suo malgrado, lieta che l’amica avesse trovato qualcosa da
dire per alleggerire la situazione, «Se fossi umana ne sarei quasi felice.» ed era vero. Prima avrebbe pagato oro
per avere due ragazzi che contendevano il suo amore, ma ora non era poi così
sicura che fosse un bene, «Bonnie, se mi rimettessi con Matt… potrei…»
«Lo so.»
sussurrò Bonnie, staccandola dolcemente da sé e guardandola negli occhi, «Ti va
di parlarne davanti ad un caffè?»
L’aroma del
caffè era buono e le colorava le guance, rendendola più naturale agli occhi della gente. Ne prese un sorso e ricominciò con
la sua parlantina, nel resoconto di quella giornata. Non si fece nemmeno
sfuggire un dettaglio, nonostante fosse sempre attenta e guardinga riguardo
all’entrata del Grill; se Matt o
Tyler fossero entrati nel bar, lei sarebbe scappata, ne era certa.
Bonnie
l’ascoltava, senza staccare gli occhi da quelli dell’amica, annuendo un paio di
volte. Aveva imparato che in quei casi doveva lasciarla parlare, sfogarsi,
senza interromperla. Caroline era una di quelle persone che non sapevano
arrivare al punto della situazione senza giri di parole, aveva bisogno di
raccontare tutto nei dettagli, di esternare le sue emozioni e le sue paure. Non
che capitasse così spesso: aveva imparato a sue spese ad affrontare da sola le
difficoltà e gli ostacoli, ma quando si trattava di Bonnie riusciva a tirare
fuori tutto. Il loro rapporto era diverso da quello che aveva con Elena. Si
conoscevano tutte e tre da quando erano piccole, ma i rapporti erano cresciuti
e si erano intensificati diversamente. Elena si era allontanata così tanto da
costringerla a scoprire una nuova parte di Bonnie. Ora non avrebbe saputo cosa
fare senza la sua amicizia.
«Ok, basta
caffè per te.»
Caroline
sorrise e scosse la testa, mentre Bonnie alleggeriva ancora una volta tutto, «Cosa
dovrei fare?»
«Sinceramente?»
la vide annuire, «Cercare di capire cosa provi tu e non loro.» l’amica sgranò
gli occhi, facendola sorridere, «Sei tu quella confusa, Caroline. Loro sanno
benissimo quello che provano nei tuoi confronti, credimi.»
In quel
momento la porta del bar si aprì e Caroline scattò in piedi, «Arriva Tyler,
presto.» disse con espressione preoccupata e ansiosa. Bonnie alzò gli occhi al
cielo e afferrò la borsa, pagando in fretta i caffè che avevano bevuto. Aspettarono
che Tyler raggiungesse un tavolo e si avviarono velocemente verso la porta.
Bonnie uscì per prima, ma Caroline seguendola si scontrò con una ragazza
bionda. Si accigliò, notando che la osservava con un sorrisetto: lo sguardo che
le lanciò non le piacque affatto.
• • •
Mhm… uscita
dal nulla, ieri ho affrontato più volte l’argomento “amicizia” e quindi
era inevitabile che ne uscisse qualcosa
di scritto. Caroline e Bonnie hanno un’amicizia che mi piace molto, ma
sottovalutata. Non vengono considerate molto come amiche, forse perché quando
si pensa a Bonnie si pensa automaticamente ad Elena. Però Caroline c’è sempre stata e mi sembrava giusto
donarle un po’ di quell’amicizia di cui ha bisogno, soprattutto in questo
periodo delicato della sua vita (non)vita.
È ambientata
durante la 2x12, subito dopo il bacio con Tyler e prima dell’incontro tra Tyler
e Jules. E la dedico, boh… alle amicizie? Ma sì, facciamo un discorso generale
xD è dedicata ad ogni tipo di amicizia esistente, che sia piccola, grande, nata
da poco o da quando si è nati.
Fatemi
sapere :)
Maria.