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Autore: Lady Trash    30/01/2011    5 recensioni
Ma la felicità è un fotogramma del film di una vita, la felicità è effimera e se ne va quando meno te lo aspetti, magari con una lettera ...
"Domani ripartirò, ricorda di non dimenticare: mille o più chilometri non potranno scioglierci.
Domani ripartirò, inutile dire che fa male, ma rende incantevole ogni istante che passo con te."
La canzone è Domani dei Finley.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rin era ormai sposata con Sesshomaru da due anni.
La vita però non era delle migliori: lui mancava quasi sempre da casa e faceva lunghi viaggi per controllare il vasto impero che obbediva ai suoi ordini ed evitare che altri demoni tentassero di conquistarlo.
Se quando era piccola infatti  Sesshomaru se la portava dietro non avendo altro posto dove lasciarla, ora che si erano sposati e che aveva scoperto di amarla le faceva fare la bambola di porcellana dentro la campana di vetro che era il Palazzo.
La fanciulla non sorrideva più e nel castello si udiva ormai solo l'eco delle sue risate .
Certo, non che Sesshomaru se la spassasse meglio: il Sempre Glaciale Principe dei Demoni se non stava vicino alla sua Rin aveva la testa totalmente altrove.
Insomma, nessuno dei due era contento della vita che non conduceva accanto al compagno.

La brezza soffiava dalla parte di Sesshomaru quel giorno, gli avrebbe permesso di arrivare prima dalla sua Rin.
Sesshomaru tornò a casa dopo mesi che non vi metteva piede, chissà quanto era cambiata nel frattempo sua moglie, la sua piccola Rin.
Il castello era pulito e ordinato, Rin infatti nelle lunghe giornate in cui non aveva niente da fare si metteva di buona lena a pulire l'immensa reggia.
<< Rin >> solo un flebile sussurro che però rimbombò per tutto il castello fino a raggiungere le orecchie dell'interessata che stava ancora dormendo.
Rin si alzò di scatto dal letto, si infilò velocemente la prima cosa che le capitava a tiro e senza nemmeno mettersi le babbucce corse  a perdifiato verso la fonte di quella voce.
Sesshomaru intanto attendeva all'ingresso inspirando la dolce fragranza che la sua amata aveva lasciato nella stanza la sera precedente; sentì il rumore di passi leggeri ma allo stesso tempo veloci dirigersi verso di lui, il profumo di Rin sempre più vicino. Appena il tempo di girarsi verso di lei che Sesshomaru si ritrovò praticamente inglobato nell'esile corpo della sposa che lo stringeva così forte come se lo volesse soffocare.
Quante lacrime pianse la piccola Rin quel girono, quanti singhiozzi, e quante carezze dovette farle Sesshomaru per farla smettere.
Il primo giorno passò tra le lacrime ma il secondo, il terzo, il quarto, il quinto, fra la passione, fra i baci, fra i gemiti e i sospiri di piacere dei due amanti.
Quanta gioia nel vedere di nuovo la sua Rin sorridente, di poterla amare tutte le notti, la certezza di averla vicino, e quanta euforia nel poter anche solo toccare di nuovo Sesshomaru, di poter incontrare sempre il suo sguardo, di potergli stringere la mano.
Ma la felicità è un fotogramma del film di una vita, la felicità è effimera e se ne va quando meno te lo aspetti, magari con una lettera ...

Rin si era svegliata con uno strano presentimento quella mattina, presentimento che era mutato in preoccupazione quando accanto a sé nel letto aveva trovato non Sesshomaru ma un foglio.
Con mani tremanti e con l'angoscia nel cuore Rin lo prese e incominciò a leggerlo:

Quante volte, ancora troppe  volte, ti dovrai svegliare
 e leggere i saluti che ti scrivo prima di partire?
Quanti quei momenti in cui hai bisogno della mia presenza, cerchi dalla tua finestra la mia sagoma in lontananza.
Ma  stamane non c'è, sappi che rivolgo ogni mio pensiero a te.
Domani ripartirò, ricorda di non dimenticare: mille o più chilometri non potranno scioglierci.
Domani ripartirò, inutile dire che fa male, ma rende incantevole ogni istante che passo con te.

Forse a volte avrai dipinto tele senza alcun colore, spazi bianchi dove raccontare questo tuo dolore.
Forse è dalle lacrime che nasce l'opera migliore, forse quei dipinti tu non me li vorrai mai mostrare!
Ma, non chiedo il perchè, sappi che rivolgo ogni mio pensiero a te.
So solo che un luogo non c'è, dove tu sia assente, sei costantemente viva in me.

Domani ripartirò, ricorda di non dimenticare: mille o più chilometri non potranno scioglierci.
Domani ripartirò, inutile dire che fa male, ma rende incantevole ogni istante che passo con te.

Sognami che io farò lo stesso e ci potremmo rincontrare in un mondo di cui nessun altro sa le coordinate, ti darò la chiave.
Lì ti aspetterò, lì ti cercherò, lì ti aspetterò ...

Domani ripartirò, ricorda di non dimenticare: mille o più chilometri non potranno scioglierci.
Domani ripartirò, inutile dire che fa male, ma rende incantevole ogni istante che passo con te.

Sesshomaru                                     

p.s. Come ho già scritto: DOMANI  ripartirò, per cui puoi trovarmi di sotto.

Ho modificato la storia, la punteggiatura per lo più, ma non la voglio riscrivere: è un segno della mia cresciuta come scrittrice. Un giorno forse rientrerò su Efp e rileggerò queste storie con un sorriso sul volto. 
Correggerò anche le altre
Lady Trash è tornata.

-Prima mi chiamavo Argentea Michaelis, ho deciso di cambiare-

   
 
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