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Autore: potterfanlalla17    30/01/2011    18 recensioni
Eccomi...sono tornata con una seconda storia, questa volta a capitoli (ma vi prometto che saranno solo 3 o al massimo 4)! Potrebbe essere un continuo della mia shot Why do you keep coming back, Rick?, ma non necessariamente! E' il compleanno di Kate, ma non sarà solo quello a rendere la giornata particolare...spero vi piaccia e che mi direte cosa ne pensate! A presto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maledetto telefono!

 

Il capitano Montgomery era da alcuni minuti al telefono nel suo ufficio. Esposito dalla sua scrivania poteva vederlo annuire più volte e ogni tanto voltarsi verso quella che normalmente è la postazione del detective Beckett.

-Secondo te cosa sarà successo?- chiese Esposito lanciandosi come suo solito verso il collega con tutta la sedia. Una brutta abitudine imparata da Castle!

-Non ne ho idea! So solo che la telefonata arrivava dalla sezione furti e rapine. Ma dov’è Beckett? Di solito a quest’ora è già alla sua scrivania! È sempre la prima ad arrivare…

-Magari prima di venire in ufficio ha deciso di passare ad interrogare il socio della vedova Crowd. Ieri sera diceva che c’era qualcosa nelle parole della vedova che non la convinceva fino in fondo, ricordi?

Ryan per tutta risposta si limitò ad annuire con un cenno del capo. Esposito notò che tutta la sua scrivania era disseminata di confetti di ogni forma e colore.

-Si può sapere che cosa stai facendo? Vuoi suicidarti ingoiando una dose massiccia di zuccheri? O aumentando pericolosamente il tuo colesterolo?

Ryan alzò per la prima volta gli occhi dalla scrivania per fissare l’amico.

-Ahahah, davvero divertente, Javier! Jenny sostiene che non sto facendo abbastanza per organizzare le nozze e questo, sempre secondo lei, sarebbe indicativo di un mio ripensamento! Io le ho detto che non è vero e per dimostrarglielo mi sono preso l’impegno di sistemare alcune cosette per il matrimonio…ad esempio i confetti! In effetti, sono tutti molto buoni, ma sono molto indeciso! Credo che chiederò a Castle un consiglio…

-Perché a Castle?- evidentemente Esposito era risentito per essere stato messo in secondo piano dallo scrittore. A Ryan non sfuggì il tono dell’amico.

-Forse perché Castle si è già sposato due volte…ma se dovessi aver bisogno di aiuto per eliminare la mia futura suocera…mmhh, no, in effetti chiederei ancora a Castle! Credo mi sarebbe comunque più utile…

Esposito guardò il collega con aria fintamente offesa, ma non ebbe il tempo di replicare.

-Ehi, ragazzi! Sapete dove è Beckett questa mattina?- il capitano aveva terminato la telefonata e ora era davanti alla scrivania di Ryan.

-Ce lo stavamo giusto chiedendo…- rispose Ryan mentre analizzava un confetto delle dimensioni di una pallina da baseball chiedendosi mentalmente come fosse possibile ingerire una cosa del genere senza morire all’istante.

-Sì, beh…vedo che siete molto impegnati- commentò Montgomery rivolgendosi ad Esposito.

-C’è qualche problema, capo?

-Pare che qualcuno stanotte sia entrato nell’appartamento di Beckett…tranquilli, molto disordine ma sembra che non sia sparito nulla. Il vero enigma è che nessuno sembra sia riuscito a trovarla!

-Che intende, signore?

-Beh, ieri sera Beckett se ne è andata da qui verso le 18.30, giusto? Se nessuno l’ha mai vista tornare a casa, dove può essere finita?

Ryan ed Esposito si guardarono per una frazione di secondo: nella loro mente passarono in rassegna tutte le possibili (e sensate) risposte alla domanda posta dal capitano.

-Capitano, lei non crederà che qualcuno…- cominciò titubante Ryan.

-Io non credo niente, detective Ryan! Vedete di ritracciarla al più presto e di informarla di quanto è accaduto!- e afferrando uno dei confetti di Ryan se ne tornò in ufficio.

Esposito lasciò che Montgomery si allontanasse prima di rivolgersi all’amico.

-Credi che dovremmo preoccuparci?

-Magari è solo da Josh!- suggerì Ryan speranzoso.

-No, non è possibile. Lanie si è accidentalmente lasciata sfuggire che il medico se n’è andato in Africa e che per questo si sia lasciato con Beckett. Ehi, però tieni la bocca chiusa su questa cosa! Se Lanie scopre che ti ho detto qualcosa mi uccide!

Ryan sorrise in direzione dell’amico annuendo nuovamente come poco prima.

-E se chiamassimo Castle? Magari lui sa dove è finita…quei due vivono praticamente in simbiosi- suggerì Esposito.

-Buona idea. Io chiamo Beckett e tu chiama Castle. Magari uno dei due avrà fortuna!

 

 

 

Qualche isolato più in là, nel cuore dei quartieri alti di New York, una donna dai lunghi capelli castani dormiva beatamente con la testa appoggiata al petto di Rick Castle. L’uomo la guardava dormire in silenzio accarezzandole i capelli e cercando di non svegliarla da un sogno che sembrava essere piacevole, o almeno così pareva visto il sorriso stampato sul volto della donna.

Adorava osservarla dormire tenendola tra le proprie braccia: per una volta non era lui a sembrare un bambino! E di certo mentre dormiva Kate Beckett era molto meno pericolosa di quando era sveglia!

Pochi istanti dopo la donna si mosse strofinando il viso sul petto di Rick, cosa che lo faceva impazzire ogni volta. Segno che si stava svegliando.

-Buongiorno dormigliona!- le disse Rick sorridendole teneramente.

Anche la donna sorrise, ma solo per pochi istanti. Giusto il tempo di rendersi conto di quello che era accaduto. Di nuovo. Facendo leva sulle braccia forti, la donna si sollevò quanto bastava per guardare Rick dritto negli occhi.

-L’hai rifatto vero? Mi hai di nuovo guardata mentre dormivo! Lo sai che non lo sopporto, Castle!

-Oh, andiamo, Kate! Che male c’è? Non te ne accorgi nemmeno! Stai dormendo!

-Non è vero, me ne accorgo benissimo! E lo sai che mi mette in imbarazzo!

-Ma come è possibile? Sei totalmente incosciente mentre ti fisso!

-Beh, ma io lo sento! E poi quando mi sveglio capisco che mi stavi fissando!

-Soffri di imbarazzo retroattivo, Beckett?

La donna non rispose, ma si limitò a fissarlo in tralice. Come al suo solito. E quello sguardo normalmente poneva fine alla discussione.

-Ok, prometto che non lo farò più, contenta?

Rick assunse la sua solita aria da bambino dispettoso e Kate non riuscì a non sorridere.

-Sarei più contenta se tu riuscissi a mantenere la promessa, ma so già che non lo farai. Forza, è ora di alzarci! Devo andare al distretto e sono già in ritardo!- disse Beckett prendendo il cellulare che aveva appoggiato sul comodino prima di andare a dormire la sera prima.

-Dannazione! Si è spento! Devo decidermi a cambiarlo! Anche perché è uguale al tuo, Castle. Prima o poi finiremo per scambiarcelo!

Kate riaccese il telefono notando la presenza di diverse chiamate in segreteria. Probabilmente dall’ufficio. Ma non fece in tempo a controllare perché le braccia di Rick la riportarono accanto a lui sotto le coperte.

-Dove credi di andare, Kate? Non ti sei scordata qualcosa?- chiese l’uomo con un sorriso infantile sul volto.

La detective lo fissò perplessa per qualche istante non comprendendo a cosa si riferisse, complice il fatto che quando Rick l’abbracciava così lei tendeva a dimenticare tutto il mondo circostante.

-Oh, vuoi farmi credere che non ti ricordi che oggi è il tuo compleanno, vero?

-Il mio cosa? Ma che giorno è?

-Comincio ad essere preoccupato per te, detective! E pensare che quello distratto, sbadato, superficiale, smemorato dovrei essere io tra i due!

-Ok…hai finito di vantarti, Castle? Con il caso che ho per le mani ho poco tempo per pensare al mio compleanno. E onestamente non è che l’abbia mai festeggiato in modo particolare.

-Lo so…ma quest’anno è diverso! Quest’anno, mia cara Kate, ci sono io…

-Sembra una minaccia, Rick, lo sai, vero?

-Vagamente lo è…

-Cosa hai in mente?- e lo sguardo di Kate divenne severo. Conosceva le abitudini dispendiose e soprattutto eccentriche di Rick e temeva le sue iniziative faraoniche. Ma nello stesso tempo Kate non poteva non essere felice per l’attenzione che lui le riservava per ogni più piccola cosa. Sentiva finalmente di poter contare su qualcuno stabilmente.

Rick per tutta risposta tirò ancora più a sé la sua Kate e la costrinse a riappoggiare la testa sul suo petto per poterle nuovamente accarezzare i morbidi capelli.

-Niente di cui ti debba preoccupare, promesso! Non ho affittato dirigibili con la scritta ‘buon compleanno, Kate’, né ho pagato perché una scritta del genere apparisse in Times Square! So che tu preferisci qualcosa di più semplice e intimo…qualcosa che non sia assolutamente alla Castle! E verrai accontentata…sarò fastidiosamente sobrio! Tu vedi solo di tenerti libera per questa sera!

Kate sorrise continuando a disegnare con la punta delle dita strane figure sul petto nudo di Rick. Sapeva quanto potere aveva su di lui e sperava con qualche moina al momento giusto di scucirgli qualche informazione.

-E quindi, non posso sapere di cosa si tratta?

-No, è una sorpresa…ma ti piacerà! Fidati di me!- e l’espressione che Rick assunse era così tenera che Kate guardandolo negli occhi non potè trattenersi dal dargli un bacio. Inizialmente semplice ed innocente. Ma Rick con un gesto improvviso ribaltò le posizioni e si trovò sopra di lei, impegnato in un bacio tutt’altro che innocente.

-Rick, devo andare in ufficio…- disse la detective non troppo convinta.

-E non puoi prenderti un giorno di pausa? Dai, Kate…un giorno solo! Noi due soli…

Kate aveva sottovalutato la potenza persuasiva a disposizione di Rick. E se in quel momento un telefono non avesse cominciato a squillare Kate probabilmente avrebbe acconsentito senza esitare alla proposta dello scrittore.

-Maledetto telefono- e nello stesso istante un secondo telefono cominciò a squillare.

Kate e Rick si guardarono ed allungarono il braccio destro ognuno verso il comodino più vicino.

-Pronto- dissero in contemporanea.

-Castle?- sentì dire Rick a Ryan dall’altra parte dell’apparecchio con un tono non poco sorpreso.

-Beckett?- fu invece quello che disse Esposito con lo stesso tono tra lo stupito e lo scioccato.

Rick e Kate si guardarono per pochi istanti prima di capire quello che era appena successo. Si erano scambiati il telefono!

 

 

 

Nota dell’autrice:

Questo è il primo capitolo: mi piaceva trovare un modo simpatico per far venire alla luce la storia tra Kate e Rick! Spero sia piaciuto anche a voi…e adesso come la prenderanno Ryan ed Esposito? Fatemi sapere! A presto! Laura

 

   
 
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