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Autore: LadyJonas    31/01/2011    1 recensioni
Shot di poco conto....gradirei comunque che lasciaste una recenzione, per farmi sapere cosa ne pensate!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento la porta aprirsi.

- Arrivo! - grido dalla cucina. Ma chi diavolo può essere, a quest’ora non viene mai nessuno.

- C’è nessuno in questo bar? - chiede la voce all’ingresso.

- Ho detto che arrivo. Un momento per la miseria - dico furente. Non sopporto le persone impazienti.

Esco dalla cucina, catapultandomi su per le scale; mi ferma un attimo prima di attraversare la porta e cerco di ricompormi.

- Buongiorno - dico andando dietro al bancone - come posso aiuta… - alzo la testa per guardare la persona davanti a me e le parole mi muoiono in gola. Il ragazzo più bello che abbia mai visto in tutta la mia vita mi sorride raggiante, conscio dell’effetto provocatomi.

Capelli neri come la pece, un leggero accenno di barba, maglia a mezze maniche con i muscoli in bella vista, jeans stretti e scarpe da ginnastica, gli occhi coperti da un paio di Ray-ban viola e il tutto contornato da un sorriso a dir poco splendente.

Rimango a fissarlo a bocca aperta, con espressione ebete sul volto. Lo vedo ridacchiare e togliersi gli occhiali, guardandomi dritta negli occhi e facendomi arrossire violentemente.

- Buongiorno…. - dice, lasciando la frase in sospeso per farsi di re il mio nome.

- Erika! Mi chiamo Erika - dico con un filo di voce. Sorride ancora una volta e il mio cuore comincia a battere ferocemente. Cosa diavolo mi sta succedendo??

- Piacere, io sono Joseph. Puoi chiamarmi più semplicemente Joe - dice allungandomi la sua mano.

Rimango imbambolata a guardargli la mano, incapace di fare alcun movimento.

- Guarda che non mordo! - dice ridendo. Io, rossa come un peperone, allungo la mano e stringo la sua.

- Scusami. Piacere mio Joe - cercando di rimediare alla brutta figura fatta.

- Allora Erika, me lo faresti un caffè? - chiede, appoggiando i gomiti sul bancone e avvicinandosi a me.

Lo guardo e inghiottisco rumorosamente, facendolo ridere.

- Ce..certo - dico, allontanandomi e iniziando a preparare il caffè.

- Grazie - dice prendendo la tazzina e portandosela alla bocca.

Involontariamente il mio sguardo si posa sulle sue labbra e inizio ad avere un caldo insopportabile. Non  ho mai visto delle labbra così dannatamente sexy; così morbide, calde e invitanti. Vedo che mi sta fissando in maniera strana, facendomi notare così i suoi occhi: marroni, così profondi da potersi perdere.

- Ho qualcosa sulla faccia? - chiede preoccupato. Ancora imbambolata rispondo senza pensare.

- Si, un paio di labbra e due occhi da togliere il fiato - accorgendomi poi di aver parlato ad alta voce.

Mi guarda spalancando i suoi magnifici occhi, sorpreso quanto me della mia risposta. Incapace di sostenere il suo sguardo, abbasso gli occhi sul pavimento e sento il sangue fluire nelle guance. L’imbarazzo è troppo, così scappo e correndo cerco rifugio nel bagno. Lo sento entrare e posarmi una mano sulla spalla, facendomi voltare e guardarlo in volto. Mi sento una vera stupida e le lacrime minacciano di uscire prepotenti dai miei occhi.

- Senti, mi dispiace. Non so cosa mi sia preso, io non sono così e non avrei mai detto una cosa del genere - urlo cercando di non passare per una pazza maniaca - lo so che non ti conosco, ma appena ti ho visto sono rimasta come folgorata e una cosa del genere non mi era mai capitata; mi sento tanto stupida e non… - blocca il mio ciarlare a caso poggiandomi un dito sulle labbra.

- Shhh!! Tu non sei stupida. Hai appena avuto quella cosa chiamata “Colpo di fulmine” - dice guardandomi dritta negli occhi.

- Colpo di fulmine? - chiedo stupita e con voce tremolante.

- Si! È il sentimento più potente a questo mondo, ti travolge come un uragano e non puoi certamente prevederlo - dice avvicinandosi lentamente, spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

- Che stai facendo? - chiedo stupidamente.

- Sai una cosa? Parli troppo - dice prima di posare le sue labbra sulle mie. Quelle labbra che prima avevo tanto desiderato, adesso le posso sentire sulle mie ed avevo completamente ragione; sono così morbide, calde ed hanno una sapore buonissimo.

Una bacio delicato e dolce, molto dolce. Porto le mie mani fra i suoi capelli, facendo leva per poter avvicinare ancora di più i nostri corpi. Lo sento sorridere e staccarsi quel poco per riprendere fiato.

- Anche i tuoi occhi sono favolosi e avevo sottovalutato le tue labbra - dice facendomi sorridere come una bambina.

- Beh, grazie allora - dico, prima di riavvicinarmi e baciarlo ancora una volta.

- Che ne dici se torniamo di là? Il bagno non è proprio il luogo migliore per fare queste cose - dice sorridendo - poi se è arrivato qualche cliente, sarà sicuramente infuriato e non voglio che perdi il posto di lavoro per colpa mia -

- Che si arrabbi pure e che mi licenzino, adesso non me ne importerebbe assolutamente niente. Comunque sono d’accordo con te, il bagno non è il luogo più accogliente - dico prendendolo per mano e trascinandolo fuori.

- Che ne dici se andiamo a cena una sera di queste? - dice sorridendomi.

- Dico che per me non ci sono problemi - dico con un sorriso a trentadue denti.

- Allora ci sentiamo - ci scambiamo i numeri di telefono e prima di andarsene mi da un altro piccolo bacio.

Poco dopo torna il titolare del bar per farmi andare a casa e mi trova al bancone con espressione ebete sul volto.

- Erika? Hai visto un fantasma? - chiede scherzando.

- Cosa? Un fantasma? - chiedo ancora intontita.

- Hai una faccia strana e non mi stai ascoltando - dice ridendo.

- Già, credo di aver trovato il mio Principe Azzurro -

   
 
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