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Autore: Sophrosouneh    31/01/2011    5 recensioni
*Prima Classificata al concorso "specchio" di Mattichan
"Ma rinascerai un giorno sulle sponde di quel lago tiranno. Nascosto dalle lacrime dei salici Piangerai onde al cielo azzurro, Pallido riflesso inanimato." (Narciso)
Genere: Drammatico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '*Universo in Boccio'
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*Prima Classificata al concorso "specchio" di Mattichan
 


Narciso

 

 
 L’acqua scura di peccato
Ti brucia nei polmoni
Come l’aria riarsa
delle pianure sconfinate dell’arida Persia.
Ma non ti penti di niente.
 
Hai voluto cercare di possedere
Quel tuo amore così profondo,
che ti ha condotto tra le braccia di Thanatos.
Tratto in fragile inganno mortale
Da una freccia scoccata alle spalle
Da un nume crudele.
Che si è preso gioco di quello che sei.
 
Il respiro ti si mozza nel petto.
La vista ti viene meno.
E nel buio delle tue tenebre eterne
Puoi solo ricordare il pallido volto
Del tuo amante morente.
 
Ma rinascerai un giorno
sulle sponde di quel lago tiranno.
Nascosto dalle lacrime dei salici
Piangerai onde al cielo azzurro,
Pallido riflesso inanimato.
 
Tu sei Narciso.
E così vivrai nella morte.
Rincorrendo l’amore
Sul fondo di uno specchio.
 
 Piccola Spiegazione: Mia personale rivisitazione in chiave poetica del mito di Narciso che venne condannato ad amare la su stessa immagine riflessa sull’acqua. E, per raggiungere il suo più grande amore cadde in acqua e morì. Da quel giorno i Narcisi cominciarono a nascere sulle sponde del lago e, proprio come il giovane, si sporgevano verso il basso come per osservare la propria bellezza riflessa sull’acqua. Dal nome di Narciso vennero poi coniati vari aggettivi utilizzati anche ai nostri giorni (vedi: Narcisista..). 
 

 
 
  
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