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Autore: Liy    01/02/2011    1 recensioni
[1. "Nessun problema"] Ange era sempre stata riluttante a fidarsi delle persone.
[2. "Il fiore del male"] Voleva solo che capisse, che ricordasse.
[3. "Tela"] Il sorriso sulle labbra dell'uomo s'allargò ed Ange sentì qualcosa crollare dentro di sé.
[Spoiler ep4][BatoBea][AmaAnge]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ange Ushiromiya, Battler Ushiromiya, Beatrice Ushiromiya
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Tela
Personaggi: Ange, Amakusa.
Pairing: Sligh onesided-Ange/Amakusa.
Rating: Verde.
Genere: Introspettivo, slice of life.
Avvertimenti: One-shot.

Note: Non ho abbandonato questa breve raccolta, visto? Eccovi qui questa AmaAnge che lascia -tanto- desiderare. Non è la mia OTP, che ci posso fare? Scrivo su di loro solo per amore di Micchi! <3<3<3

Disclaimer: Umineko non è mio, sennò... sennò boh. Non so che dire 'sta volta.




Tela

 

Le dita di Ange correvano veloci sull'orlo della sua gonna, stringendo di volta in volta le bianche pieghe, nervosa. In volto non trasmetteva alcuna emozione che potesse tradirla o rivelare quanto fosse agitata.

Seduta in auto nel posto accanto a Juuza, continuava a fissarsi i piedi, il capo talmente abbassato che quasi il mento le toccava il collo. I capelli di tanto in tanto le solleticavano il volto, ma cercò di non dar loro troppo peso, impegnata com'era nell'essere vigile e pronta a scattare se ce ne fosse stato bisogno.

Prima... aveva sentito un po' del discorso di Amakusa al telefono. Non aveva capito tutto, ma aveva carpito dei dettagli importanti. Aveva capito chi era il suo assassino nel 1998, su Rokkenjima.

Le parve improbabile – credette di aver sentito male – all'inizio, ma si ricredette quando vide improvvisamente i pezzi del puzzle accostarsi ed incastrarsi così facilmente nella sua mente. E ormai, ora che era seduta inevitabilmente accanto a lui, non aveva più alcun dubbio: sarebbe morta ancora e lui si sarebbe macchiato per una seconda volta – o chissà quante altre in altri frammenti – la mani con il suo sangue.

Sentiva quasi il suo fiato sul collo, anche se sapeva perfettamente che era impegnato a guardare la strada.

“... Qualcosa non va...?”

Ange sentì distrattamente le sue parole, concentrata com'era a cercare di rimanere in vita, di non morire per una volta prima di scoprire la verità.

“Eh?”

Uno sciocco sorriso increspò le labbra di Amakusa, gli occhi sempre fissi sulla strada.

“Va tutto bene? Sei silenziosa... più del solito, almeno.”

“Sì, va tutto bene...”

Era strana come situazione. Ange era sempre stata diffidente nei riguardi delle altre persone... eppure, per qualche motivo, non si sarebbe mai immaginata che la sua guardia del corpo, che Amakusa la tradisse in quel modo. Si aspettava che Okonogi prima o poi l'avesse abbandonata a se stessa... ma mai che avrebbe commissionato il suo omicidio attraverso Amakusa, la persona – in carne ed ossa - che più di ogni altra le era stata accanto sin dalla morte della sua famiglia.

Non poteva credere che Juuza era colui che avrebbe posto la parola fine al suo viaggio e alla sua vita.

La sua mente iniziò a macchinare piani e diverse situazioni in cui avrebbe potuto scappare, convincere Amakusa a non ucciderla o ad ucciderlo per salvarsi.

E, per la prima volta in vita sua, sentì un forte impulso in lei che le urlava di sopravvivere e di non lasciarsi sopraffare da un fato che altri avevano deciso per lei.

Lasciò andare l'orlo della gonna e, lentamente e con quanta più disinvoltura potesse mostrare, accavallò le gambe e incrociò le braccia, fissando il paesaggio urbano che scorreva veloce fuori dal suo finestrino.

Amakusa aveva tante armi con sé, si disse. Sarebbe bastato rubargliene una al momento giusto e, nel migliore dei casi, avrebbe potuto usarla per fuggire... nel peggiore, gli avrebbe sparato. Avrebbe sparato per uccidere, però, non per ferirlo.

Sentì un senso di vuoto improvviso in lei, ma non riuscì ad allontanare il pensiero della sopravvivenza. Voleva vivere. Non voleva uccidere Amakusa... ma voleva vivere e se fosse stato necessario, l'avrebbe fatto: avrebbe premuto il grilletto e posto fine alla vita di quell'uomo che aveva creduto fidato.

“Niijima è proprio laggiù, Milady!”

Il sorriso sulle labbra dell'uomo s'allargò ed Ange sentì qualcosa crollare dentro di sé.

“Sì, la fine del mio viaggio.”

 

   
 
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