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Autore: naka_chan_92    01/02/2011    2 recensioni
Pezzo tratto dalla ff:
- Cavolo!... - imprecò Ruki.
Sopraggiunse Kai.
- Che succede? -
La risposta pronta dell'altro: - Uh... no, no, niente, tutto ok! -
- Ah, capisco... sicuro di non avere bisogno di nulla? -
- Ti ho detto che è tutto ok, ora vai... -
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Compleanno con imprevisto Lol xD
Sono riuscita a scrivere una ff su Ruki per il suo compleanno...
(il 1° febbraio! ^3^)
Ovviamente non è solo dedicata a lui in vista di questa occasione, ma tutti i fans la possono leggere, perciò...
So che le persone si dovrebbero chiamare con il proprio nome, ma facciamo finta che si chiamino per i nomi che usano quando sono i The GazettE xD
Siccome riguarda persone esistenti preciso che ogni fatto che ho scritto è puramente inventato, l'eventuale corrispondenza con la realtà è puramente casuale!

Buona lettura! Mi sono dilungata abbastanza con il testo, spero abbiate la pazienza di leggerla!
(Spero anche di riuscire a strapparvi qualche sorriso... e segnalatemi se ci sono degli errori o se ci sono frasi costruite tali da risultare poco comprensibili! ^^)




Compleanno con imprevisto


- Buon compleanno, Ruki-san! - dissero tutti in coro quattro ragazzi, appena il loro amico fa capolino dalla soglia di casa sua.
- Hey! Grazie... entrate pure! - disse accennando un grosso sorriso il proprietario.
Aoi, Kai, Uruha e Reita, gli amici nonchè componenti della band, erano venuti a visitare il festeggiato, Ruki, direttamente alla sua dimora. Il ragazzo di piccola statura si scostò per lasciare passare i quattro ragazzi e li accompagnò al luogo dove potevano levarsi tutto ciò che li appesantiva, tenendoli al caldo. Cappotti, sciarpe, guanti... Doveva fare piuttosto freddo quel giorno, quel freddo 1° di febbraio. Giorno in cui il vocalist ogni anno di più invecchiava e diventava più maturo. Almeno apparentemente, mah, chi lo sa.
Tutti pensavano: << Eh, Ruki-san è vecchio di un anno in più! Chissà come sarà avere un anno in più per lui! >>
Per la verità i quattro rimpiangevano la sua età, e anche Reita qualche mese più tardi l'avrebbe già superata, e cercavano di ricordare essi stessi, nonostante fosse passato non tanto tempo, come si erano comportati durante quell'età.
Una strana presenza si aggirava per le stanze della casa. Attirata dai rumori provenienti dagli ospiti: sconosciuti oppure no per la creatura, avrebbe giudicato solamente quando si sarebbe imbattuta in loro. Una piccola pallina di pelo corse sprizzando curiosità ed energia da tutti i pori come solo essa potrebbe fare, raggiungendo il posto dal quale sentiva provenire le voci, disturbata nel suo sonnellino. Li riconobbe, e iniziarono le feste!
- No... Koron, buono! Sta' giù! - ordinò il padroncino al suo amato cagnolino, tra una risata e l'altra dei presenti.
- Oh, toh! Koron-chan! Come stai piccolo? - disse Aoi amorevolmente, suscitando ancora qualche sorriso.
- Ruki ti fa ancora dannare, eh? - disse quello sfrontato di Reita, che si prese istantaneamente le maledizioni di Ruki.
- Ma è solo per dire! -
- Ah, va bene... - rispose sarcasticamente Ruki. - Cerchiamo di non fare troppo chiasso, Koron è già abbastanza emozionato per la vostra presenza... evidentemente gli siete mancati! - dopodichè prese il piccolo e grazioso cane in braccio e, calmandolo con un po' di carezze, lo depose. Quello, dopo avere ormai capito che a casa sua non c'erano estranei o soggetti pericolosi che potessero minacciare l'incolumità della casa e del suo padrone se ne tornò beato nella sua cuccia a dormicchiare.
Poi Ruki fece cenno di andare di là, in cucina.

- Dopo avere riempito la pancia... non c'è niente di meglio che una partita alla Play!! -
- Reita, sei sempre il solito! Non pensi che Ruki voglia fare qualcos'altro, nel giorno del suo compleanno? Lasciamo decidere a lui! - lo rimproverò Kai.
Intanto sul divano del salotto Uruha si stava gustando una fresca birretta e Aoi si stava rimpinzando di salatini, mentre scambiava ogni tanto qualche parola con l'altro chitarrista; Ruki invece era parecchio assorto nei suoi pensieri.
- Ruki, che hai? Non sai che cosa fare? Allora non esitare, vieni qui che facciamo una partita! - detto questo Reita stava facendo gesto per accendere il televisore e la console, ma Kai lo bloccò.
- No! Non vedi che non vuole? -
- Ho capito, ma io voglio giocare. Non posso almeno essere io a godermi un po' di videogiochi? -
- Ma è chiassoso! -
<< Ma tu sei un rompiballe! >> ribattè mentalmente.
Aoi e Uruha si voltarono in direzione di Kai e Reita che stavano iniziando a discutere. Ad un certo punto pure Ruki.
- Certo che non sapevo di essere così invidiato tra i miei compagni di band, il giorno del mio compleanno! Se devono pure litigare... - disse, non tentando neanche tanto a nascondere quel ghigno sul suo viso. I due chitarristi ebbero la reazione di scoppiare a ridere, ma si contenerono, visto che non volevano innervosire ulteriormente il bassista e il batterista. Ma Aoi non riuscì più a trattenersi e disse: - Ma guarda, litigano come due fidanzatini! - suscitando ancora più clamore tra i presenti, eccetto i due litiganti, che diedero un'occhiata torva al moro. Lo seguì Uruha: - Macchè fidanzatini! Litigano perchè sono entrambi cotti del nostro cantante, i miei bei due furbetti! - ma questa volta non solamente i destinatari della frase rimasero sbigottiti, pure Ruki restò scioccato.
- Adesso non esageriamo. -
Uruha e Aoi si guardarono rassegnati, di fronte alle altre tre espressioni corrucciate.
- Ooook, scusateci, d'ora in poi faremo i bravi bambini! -
- Già proprio dei bambini siete! - esordì Kai, che doveva ancora sbollire un po'.
- Ah, vedremo, vedremo... - disse concludendo con una fragorosa risata il più basso fra tutti.

- Ruki! Ma dove cavolo è andato?! - urlò Reita. La sua voce risuonò per tutta l'abitazione.
- Taci! Non urlare, accidenti! - fece Kai.
- Ma che hai tu oggi, che mi devi sempre contestare tutto?! -
Arrivò di fretta Ruki, che aveva sentito le ultime frasi.
- Basta, ragazzi, non vi è bastato prima, pure ora? -
- Cercavamo giusto te! - disse Aoi.
- Ma dov'eri finito? - chiese Uruha.
Attimi di silenzio. Poi il tono tagliente di Ruki.
- Ma vi preoccupate così tanto per me il giorno del mio compleanno? Solo perchè sono andato un attimo in bagno... - inarcò un sopracciglio. Continuò: - Magari vi preoccupaste per me tutti i giorni... sarei più contento! Invece ultimamente mi maltrattate anche peggio di come trattiamo Kai! -
Gli occhi di Kai si fecero due strette fessure, quando gli giunse quella frase.
- Magari trattaste me come ogni leader si meriterebbe! - e gli altri accennarono qualche risata e qualche sbuffo seccato, compresa la verità inconfutabile del loro "capo".
- Ritornando a prima... Una festa di compleanno non è una festa di compleanno se non c'è una torta e non si ricevono regali! - esclamò saccente Kai.
- Toh, la scoperta dell'acqua calda! - bisbigliò Reita, ma evidentemente non tanto piano da non essere sentito dal batterista, il quale gli mollò una leggera gomitata al braccio.
- Hey! Con questo braccio suono il mio basso! -
- Basta lagnarti! Dicevo... prima che questo cretino mi interrompesse... -
- Oh, ma una vespa ti ha punto sul tuo fondoschiena, che ti arrabbi con me? -
- Sì, sei tu la vespa... -
Aoi e Uruha cercarono di bloccare con la presa delle loro braccia un'imminente rissa tra i due; Ruki, osservando la scena, si nascose la faccia con la mano, e domandandosi come si è ritrovato con quei due nella band.
- La volete piantare? Volete rovinare il compleanno a Ruki? -
<< Ecco, ci risiamo, si mettono a gareggiare su chi è il più leccaculo tra di loro... >> pensò tra il seccato e il divertito Ruki. Prese l'iniziativa e interruppe tutta la scenetta.
- Se avete finito con lo spettacolino, signori... - disse ironicamente.
- Sissignore! - rispose Reita.
- No, sissignore lo usi con Kai, non vorrei provasse invidia nei miei confronti e che si sentisse maltrattato... -
- Cerchi di metterti nei guai con me, Ruki? Perchè non sei da meno, oggi... - affermò prontamente Kai, esibendo un sorriso amaro; poi il batterista decise di lasciare perdere tutto quanto e di ignorare che Ruki gli rispondesse o meno e fece cenno agli altri di andare in cucina con le borse che si erano portati dietro.
Chiamò Ruki, che si incamminò nella stanza dov'erano tutti gli altri.
- Wow! Che bella torta! ... Aspetta... - esitò - Non è che... -
Aoi gli tappò prontamente la bocca, perchè evitasse di dire quello che stava per dire. Kai se ne accorse.
- Non serve che facciate tutti questi sforzi per non dirmi che non vi piace come cucino... Ma mi è sembrato carino preparare una torta, l'ho fatta con amore d'altronde... -
<< Tsè, con amore... >> pensarono gli altri.
- Se l'hai fatta davvero con amore, allora mi aspetto che tu ci abbia messo del vel- ... mmm... - Aoi gli tappò nuovamente la bocca. Kai cercò di fare finta di niente e di sopportare; sospirò.

Dopo avere spento le candeline, il festeggiato fece richiesta per i regali.
- Oh, dai, Reita, non fare il timido! - esclamò Kai, per fargli un dispetto e svergognarlo davanti a tutti.
- Sei tu il timido, perchè non hai il coraggio di ammettere che oggi tu ce l'hai con me! - controbattè il biondo, che poi si avvicinò al cantante seduto e gli porse una grossa scatola.
<< Mh, sembra una scatola contenente un vestito... Già, magari un bel completo! >> pensò Ruki, e l'aprì; ma rimase deluso, trovandoci un altro genere di "vestito"...
- Eh? Che sarebbe questo? - disse un po' deluso: si aspettava chissà che, magari qualche bell'elegante costume da usare in occasione del concerto di quella sera. E invece...
- Un costume da... da... ? - rivolse lo sguardo verso gli altri in cerca di una risposta al suo interrogativo. Gli occhi finirono puntati su quelli di Reita, che pareva non tramasse nulla e che quando si accorse che Ruki si era girato verso di lui accennò un timido sorriso che non lasciava trasparire alcuna ironia.
Ruki invece non sapeva che dire, gli si era bloccata la lingua per paura di apparire in ridicolo davanti ai presenti; la sua occhiata divenne preoccupata e sempre più insistente nei confronti di Reita, dal quale esigeva una giustificazione per tutto ciò. Finalmente lo slanciato bassista aprì bocca, con grande sollievo del vocalist.
- Non hai capito di cosa si tratta? - ma la frase pareva sospesa, o almeno lo era secondo Ruki, il quale invece voleva concreti chiarimenti.
Quest'ultimo si alzò, cercando di farsi venire in mente una frase per giustificare ciò che stava per fare, ma alla fine mandò tutto in fumo; si diresse verso la porta della cucina per andare in salotto, ma non senza essersi portato dietro colui che gli doveva delle spiegazioni. Gli altri naturalmente restarono a bocca aperta, non sapendo che dire; Uruha ruppe il silenzio: - Non gli è per caso piaciuto il regalo? -
Aoi scherzò: - Oppure così tanto che deve ringraziare Reita "in privato"! -
- Ahhhh... Kai non è geloso? - rise.
- Guarda, non ti do nemmeno la soddisfazione! - rispose l'interpellato.
Ancora più sorpreso invece fu Reita, che non capiva il motivo di quell'azione, ma che molto probabilmente Ruki voleva dirgli qualcosa; cominciò.
- Perchè mi hai portato qui? - disse un po' seccatamente.
- Vorrei farti un paio di domande... Però, per favore, rispondi sinceramente e non scherzare! - rispose in tono supplichevole l'altro.
Nel frattempo i tre che erano rimasti in cucina decisero di appostarsi alla porta, ma senza farsi vedere, a origliare i discorsi dei due.
- Va bene. So che non dovrei farmi dei problemi, però... Sì, insomma, perchè mi hai regalato quella cosa? -
- Il costume da panda? Ah... - apprese Reita - C'è qualcosa che non va? Non ti va bene? -
- No, è che... pensavo volessi prendermi in giro, regalandomi quello! Non volevo dirlo davanti a tutti, così sono stato zitto, finchè ti ho trascinato qui... - ammise imbarazzato.
Reita capì tutto e, comprensivo, assicurò: - Tranquillo, Ruki! No, non l'ho fatto apposta a farti questo regalo per prendermi gioco di te o umiliarti. - si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla - Almeno non il giorno del tuo compleanno! Tutto ok? -
- Sì, tranne per il fatto che potevi benissimo risparmiarti l'ultima frase! - rimproverò per gioco - Queste frasi da baraccone te le devi risparmiare per Kai, non per me! -
- Hey! Ho sentito tut- ... - urlò Kai, che venne subito zittito dai chitarristi accanto a lui, nel tentativo (inutile) di non essere scoperti a spiare.
Ruki si schiarì la voce, indispettito: - Forza, venite fuori! -
Arrivarono un Kai, seguito da un Uruha e un Aoi con la coda tra le gambe.
- Mi scusi, signor Kai... e quanto a voi due, non avevate detto che avreste fatto i bravi bambini? -
- Allora per punizione niente torta! - aggiunse Reita, ridacchiando sadico.
Kai invece aveva un'aria inferocita, non ne poteva più dei soprusi ricevuti quel giorno. Quando gli altri stavano facendo ritorno in cucina, trattenne Reita per un braccio.
- Eh no, bello mio, tu rimani qui! Dobbiamo fare un discorsetto! - si rivolse al bassista, e continuò - Ah no, non vi preoccupate, la mia solita predica... andate pure a divertirvi, io e il ragazzo qua vi raggiungeremo dopo... - concluse con voce cupa; avrebbe liberato tutto ciò che era riuscito a trattenere.

- Secondo te si scanneranno? - chiese un po' preoccupato Aoi.
- Ma va', lasciali fare... -
- Uruha! -
- Ma non succederà nulla! Le solite prediche... Ah, hanno fatto presto a quanto pare! -
Reita e Kai non avevano però più un'aria alterata, evidentemente dovevano avere chiarito le faccende. Kai si avvicinò a Ruki, in modo che potesse sentire bene.
- Già abbiamo fatto presto... In quanto a te, invece, aspetto che finisca questo giorno... Intanto goditi il tuo compleanno, ma ti giuro che appena scocca la mezzanotte faremo i conti, va bene? - affermò risoluto e con un sorriso di sfida stampato in faccia. L'altro assunse la stessa espressione.
- Non ti facevo così precisino! - disse divertito il cantante.
- Faccio finta di non avere sentito... Guai a te se mi provochi ancora, vedrai quante te ne ritorneranno indietro! -
Intervenne Reita: - Non ti facevo così sadico, pensavo che il tuo soprannome quando sei nella band... -
Kai lo interruppe subito, prendendolo per la collottola e avvicinandolo al suo viso: - Sono soprattutto sadico, quando la gente mi rompe i cosiddetti... Se non sbaglio abbiamo già chiarito, perciò piantiamola qui! - concluse il batterista in preda ormai all'esasperazione. Aoi e Uruha osservavano tutto e si divertivano un mondo, ma smisero quando si accorsero dell'occhiata severa del leader.
Quella giornata poteva continuare.

- Oh, ma è un costume... Panda? Ma che idee strane si è fatto venire in mente Reita? -
- Uruha, non è un'idea strana... quando ho visto nella vetrina questo costume... Un panda! Mi è venuto in mente subito Ruki! -
- Che fantasie perverse... - punzecchiò Ruki. Il biondo assunse un'aria seccata.
- Toh... ma se non sono l'unico ad averle... - provocò a sua volta, e per confermare quanto detto si rivolse verso tutti, in cerca di consensi.
Aoi: - Mi sa che sei l'unico invece! -
Dopo questa si misero tutti a ridere, tranne una piccola risata amara del pivello di turno, che si trattenne dal mandare tutti a quel paese.
Uruha: - Forse gliel'ha comprato apposta perchè... avete presente "Kung Fu Panda"? E' chiaro non vedersi Ruki come un panda, è praticamente uguale al protagonista! -
- Che?! - esclamarono sorpresi Aoi e Kai; Ruki e Reita rimasero impietriti per l'uscita fatta dall'alto chitarrista.
- Ma sì! E' così cicciottoso! Vero, Ruki? - fa per tastargli la pancia, ma il basso si ritrae prima ancora che riesca a raggiungerlo sfiorandolo sentendo sotto il proprio palmo, al di là della stoffa della maglia, qualche tipo di "consistenza".
- Niente commenti sul mio peso! Ma come ti è venuta in mente una cosa del genere, non vedi che sono magro come un chiodo? - e per finire piegò la bocca in un broncio, e come se non bastasse dimostrò di essere in perfetta forma fisica cominciando a fare delle pose da fare invidia ad un culturista.
- Bravo Ruki, fai vedere a Uruha che macho sei! - lo incitò Aoi, facendolo sorridere compiaciuto.
- Tra l'altro, con tutte le lattine di birra e non so che altro che si scola - Reita indicò la pancia di Uruha - si permette pure di dire che gli altri sono sovrappeso! -
- Ma stavo solo scherzando! - si giustificò il chitarrista - E poi mi restano comunque le mie preziose gambe! -
- Ci mancherebbe altro che capitasse una perdita collettiva di sangue dal naso in questo preciso istante! - sopraggiunse Kai. Scoppiarono tutti a ridere.

Il rumore di una zip che si chiude.
- Ahah, ti sta benone! - commentò Reita; Ruki continuava a guardarsi e a sistemarsi.
<< Chissà poi in che occasioni potrei indossarlo... che regalo sciocco! Ma davvero sembro un panda? ... >> continuava a domandarsi Ruki.
- Dici? -
- Sì, proprio un panda! -
- Ma la smettete? E' a causa della troppa matita nera che metto, per caso? -
- Nah... - disse svogliatamente Uruha.
- E tu zitto, la figura magra me l'hai già fatta fare prima con quella tua uscita! -
- Ahah, magra! Volevi dire figura gra-... -
- SHHHH! Pensa per te! - lo zittì il cantante, con un'occhiataccia e un dito indice davanti alle sue labbra.

- Cavolo!... - imprecò Ruki.
Sopraggiunse Kai.
- Che succede? -
La risposta pronta dell'altro: - Uh... no, no, niente, tutto ok! -
- Ah, capisco... sicuro di non avere bisogno di nulla? -
- Ti ho detto che è tutto ok, ora vai... -
- Vabbe' - e detto questo, Kai uscì dalla camera da letto. La sua voce si sentì dal corridoio: - E se hai bisogno di qualcosa chiamami! -
Stavolta Ruki stava per maledire lui, invece che la cerniera del costume, che pareva, anzi era decisamente bloccata!
Il batterista continuò: - So che ti ho fatto arrabbiare! Scusa se insisto, ma un leader deve essere sempre disponibile e gentile con tutti... - avrebbe pure voluto aggiungere "anche con chi lo tratta male!", ma se lo tenne per se.
Anche Ruki, dal canto suo, avrebbe voluto dirgli "lascia stare le tue manie da leader e vattene via il più presto possibile!" e anche "è il diavolo in persona se sa sempre ciò che una persona sta per dire o sta pensando di dire", ma si trattenne, rilassandosi non appena sentì i passi delle scarpe divenire sempre più flebili e lontani.
Di lì a poco si sarebbero tutti diretti presso il luogo dove si sarebbe svolto il concerto...
<< ... e questa cavolo di cerniera non si apre! Che figure faccio se... mi presento conciato così! Un panda poi! Sarà pure divertente per i fans ma non mi si addice e basta... >>
Il torrente di pensieri che lo tormentavano fu interrotto da delle voci provenienti dal piano di sotto. Si sentì la voce di Kai: - ... Prima mi aveva detto che non aveva bisogno di nulla... no, non lo so Reita, mi pareva stesse trafficando con il costume, non ne ho la più pallida idea... -
- Cosa? Ha ancora il costume da panda? Ma il concerto, se l'è dimenticato per caso? -
<< Tsè! Ma hai voglia di prendermi in giro, Uruha? Se fosse veramente come dici tu, allora non starei qua sul punto di desiderare di uccidermi per evitare di fare una brutta impressione per colpa di una lampo difettosa! >>
- Boh... Aoi, Uruha, Reita! Andate là intanto... Io invece vengo a vedere che cosa sta combinando il nostro di sopra; poi lo accompagno io con la mia auto! -
<< Ecco, sono fregato! Adesso devo farmi subito venire in mente un'idea geniale perchè non capisca che sono in queste condizioni... Poi, una volta giunti, nel mio camerino cercherò di farmi venire alla svelta un piano! >>
Le suole delle scarpe di Kai cominciarono a fare rumore sugli scalini; passo dopo passo si faceva sempre più vicino, e più era vicino più l'agitazione di Ruki cresceva: doveva farsi venire un'idea alla svelta, altrimenti, chi glielo avrebbe spiegato l'impiccio nel quale involontariamente era intrappolato?
<< Accidenti, è camera mia questa, o no? Provo a vedere se trovo qualcosa nell'armadio di sufficientemente adatto per nascondermi... Un bel cappotto lungo è sufficiente!... >>
E dopo avere trafficato frettolosamente nelle ante del mobile, e avere buttato alla rinfusa per ogni angolo di stanza un numero imprecisato di vestiti e cianfrusaglie, miracolosamente trovò ciò che faceva per lui.
<< Kami, ti ringrazio! Mi davo per morto! Ora speriamo se la beva... >> nello stesso preciso istante che pensò queste parole, il batterista faceva ingresso nella stanza, visibilmente scocciato.
- Ruki! Se non sbaglio abbiamo un concerto stasera, o no? Vuoi deludere i fans? E' tutto apposto come mi hai detto poco fa? -
- Sì, tutto in ordine! Certo che so che ho un concerto, se no non mi sarei preparato così in fretta! - accennò un sorriso un po' falso, per non lasciare intendere ciò che nascondeva. L'altro annuì.
- Uhm... Sì, vedo... - rispose esitante quando il suo sguardo vagò per tutta la stanza, dove appena una decina di minuti fa invece era tutto in ordine, poi finì - Dai, se sei pronto, andiamo! -
- Ok! -
Entrambi si precipitarono giù per le scale, il tempo per un veloce saluto a Koron, e già erano alla porta di casa.
- Wow, che bel cappottone che hai! Io invece devo accontentarmi di questo... Oggi fa molto freddo. -
- Già... - lo asserì, sudando freddo quando il suo pensiero andò dritto al suo "segreto".
Salirono in macchina.

Durante il viaggio nessuno dei due aveva proferito parola; non appena arrivarono Ruki si fiondò fuori e senza aspettare l'altro si diresse verso l'edificio. Lo conosceva già, quindi senza attendere un secondo corse nel proprio camerino, nel quale si chiuse dentro, senza badare di avere sbattuto la porta o meno. Nel camerino vicino Aoi, Uruha e Reita si erano riuniti.
- Hai sentito quel rumore? -
- Che modi di sbattere la porta! - esclamò il delicato Aoi.
- Bah... dev'essere Ruki... non mi sorprende, visto che solo tra meno di un'ora ci esibiremo e abbiamo fretta... e non abbiamo pure fatto prove! Beh, sempre meglio, almeno quel pitbull di Kai non ci alita addosso le sue prediche... bla bla bla! - e cominciò a raccontare ciò che gli aveva detto Kai riguardo il suo comportamento irrispettoso nei confronti del leader, recitando e mimando alla perfezione qualsiasi parte. I due spettatori ascoltarono divertiti, assecondandolo ad ogni battuta del copione. La voce improvvisa di Kai fece loro prendere un bello spavento.
- Sappiate che io appaio sempre, quando meno ve lo aspettate! -
- Kai! -
- Paura, vero? - rise giocondo. - Colti in flagrante, eh? - li derise.
Il biondo, rassegnato: - E va bene... per oggi depongo l'ascia di guerra, lo prometto! -
- Così mi piaci! -
- Ma aspetta, non è giusto che tu origli i nostri discorsi! Noi per punizione abbiamo fatto a meno della fetta di torta per questa cosa! La parità non esiste? - protestò Aoi.
- Aoi... - lo guardò male. Uruha deglutì, quando il leader della banda osservò anche lui con aria truce, evitò che proferisse alcun suono dalle sue labbra. Era nervoso, fu meglio non metterlo in discussione.
- Per quanto riguarda Ruki, invece... Boh, mi è sembrato un po' strano. Speriamo non gli sia capitato nulla! -

<< Maledizione! >>
Sperava la cerniera si sbloccasse ma gli toccò arrendersi alla dura realtà dei fatti. Si immaginava già tutto: sarebbe rimasto in costume da panda; Kai lo avrebbe ammazzato prima ancora che mettesse piede sul palco, pensando che lo stesse prendendo in giro; avrebbe perso la sua reputazione da star dall'abbigliamento impeccabile... Scrollò la testa, non volendo pensarci più: oltre ad essere controproducente, perdere tempo prezioso avrebbe portato al nulla.
Cercò di non demordere e di non lasciarsi prendere dal panico. Pensò a qualche altro metodo tradizionale diverso dalla forza dei propri muscoli (non voleva nemmeno rischiare di rompere la zip), che non aveva riscosso apparentemente alcun successo; qualche minuto dopo gli venne un'illuminazione, sperando fosse quella buona. Entrò nella toilette, e vide con suo grande piacere che c'era una saponetta; l'idea era quella di sbloccare il meccanismo con un po' di acqua e sapone, anche se un po' patetico, ma tanto valeva provare qualsiasi cosa. Fece il primo e il secondo tentativo; il terzo non andò meglio dei primi, e al quarto che tirava dall'uno all'altro verso la cerniera incastrata insaponata perse la pazienza e si arrese.
<< Cosa faccio adesso?! >> e si prese la testa tra le mani. << Tanto vale continuare come prima... non cambia nulla! >>
Il tempo intanto passava, mancavano solo dieci minuti all'esibizione dal vivo; ogni volta era vana, ogni speranza infranta quando cercava con potenza di smuovere il pezzettino di metallo ma si rivelava tutto un nulla di fatto.

<< La porta è ancora chiusa! >> e Kai cominciò a colpire il pavimento ritmicamente con il piede, in preda all'impazienza, che avrebbe lasciato ben presto spazio alla collera più risoluta. Anche l'autocontrollo degli altri tre sarebbe andato a farsi benedire.
Fu Uruha a prendere iniziativa e bussò.
- Ruki! - chiamò dentro, in cerca di un'anima viva. Si fa per dire, Ruki si considerava già morto.
<< Merda! >> - Ehm... Uruha! -
- Allora! Siamo tardi! Il concerto è tra pochissimo... non ti è successo niente, vero? -
- Ehm... solo... solo qualche minuto, perdonatemi! -
- Ma è davvero tutto apposto? - si avvicino pure l'altro chitarrista; Reita invece rimase seduto al suo posto, ascoltando quello che gli altri avevano da dire, siccome non aveva voglia di entrare in azione.
- Sì sì! - mentì spudoratamente per l'ennesima volta, non sapendo più che inventarsi. Cercò di tenersi stretto all'ultima ancora di salvezza, ovvero temporeggiare, in fondo c'era la porta chiusa, che gli trasmetteva una certa sicurezza, e non potevano sapere cosa stava realmente succedendo; sperando naturalmente che qualcuno di loro non si fosse fatto venire la bella idea di sfasciare la porta. Deglutì ansioso.
<< E' passato tutto questo tempo qua dentro? Mi sono veramente tenuto occupato allora! >> - Sì, è tutto ok... - riconfermò la precedente risposta - ... è solo che... -
- Solo che? - risposero in coro i due ancora incollati alla porta.
- ... Mi manca un accessorio... Sapete già com'è! Io non vado senza... senza... non trovo la cravatta e la cintura, santo cielo! - si inventò, mentre continuava ancora a trafugare con le mani sulla cerniera.
Si fece sentire Kai, rabbioso: - Siamo sempre alle solite! E meno male che eri tu che mi avevi dato del precisino! -
Ruki non badò alle sue lamentele e continuò nella sua "missione" primaria.

Passarono altri minuti; il concerto doveva iniziare da un quarto d'ora, tuttavia ancora nessun segno di cedimento.
Si concentrò per benino e...
<< O la va o la spacca! >>
Non l'avesse mai pensato! Il piccolo pezzetto di metallo ancorato alla cerniera si spezzò per il grande sforzo al quale era sottoposto; ciononostante...
<< Porca miseria, ci è mancato poco! Kami, ti sono debitore questa volta! >>
Fortunatamente, il caso ha voluto comunque essere benevolo con quel pover'uomo, che è riuscito a fare scendere la lampa di qualche centimentro; ci avrebbero pensato questa volta le sottili dita di Ruki a finire il lavoretto. In tutta fretta si liberò del costume, emanando sollevato e felice un sospiro di sollievo, anche se ciò in realtà era ben altro che lo attendeva e non doveva perdersi in inutili chiacchere ed esultazioni.
<< Che caldo quel costume! Mi ha fatto prendere un bello spavento! Non so più se fidarmi delle cose che mi compra Reita, ma so che non è colpa sua... Ora però mi aspetta tutt'altro di peggiore; se non muovo il mio bel culetto e non mi preparo gli altri si infurieranno da matti e non mi parleranno più per una settimana almeno! >>

- Ah... avete visto che meraviglia? -
- Già, tutti acclamavano me! Ovvio, io sono il preferito! -
- Abbassa la cresta, Reita... Io naturalmente sono il più bello di tutti! -
- Certo Aoi, come no... Questa non me l'aspettavo! Ruki è andato proprio bene oggi... Ma l'hai visto? -
- Quello ha bruciato benzina, altro che zuccheri! -
- Ruki... mi è sembrato piuttosto contento! E' pure il suo compleanno oggi, ricordiamocelo... -
- Ruki? -
Era assorto. Forse sperava nessuno degli altri si domandasse perchè si comportasse in modo così strano quel giorno. Si accorse che Kai gli stava parlando.
- Uh? Sì-sì... -
- Ci ha fatto anche un po' patire, ancora una volta, per il fatto che perde le cose... Ma dai, oggi ti perdoniamo! -
<< Strano che ora siano di così buon umore... Dev'essere l'effetto che il pubblico in adorazione ha avuto su di loro, grazie tante! >>
- Mi sei sembrato allegro stasera! -
<< Non dire niente del costume, non dire niente del sollievo che hai provato quando te ne sei liberato... >> - Ehm... sì! E' stato proprio un bel concerto! C'era una bella atmosfera! -

Sulla soglia di casa.
- Oggi sono proprio stanco! - sbuffò Ruki.
Reita: - Giornata intensa! -
Gli altri annuirono.
- Quindi niente festa e ubriacatura, mi state dicendo questo? - si lagnò Uruha.
- Anche Uruha è il solito, come sempre! - rise Aoi di gusto, che gli diede una pacca sulla spalla.
Il cantante trafficò con le chiavi e finalmente aperse la porta.
- Bene, ci vediamo domani! -
Si allontanarono. Solo in tre. Brutto segno.
- Non così in fretta, caro mio... Devo pure fartelo ricordare? Non ti facevo così smemorato! Bene, tra qualche minuto vorrà dire che ti farò ritornare la memoria! Non pensare che la giornata sia finita, aspetta che venga mezzanotte... - prese per le spalle il piccoletto e lo spinse dentro in casa. Lo lasciò fare, di malavoglia.
<< E' proprio vero: al peggio non c'è mai fine! Se sa cosa ho patito oggi... Ma devo proprio raccontargli cosa mi è successo? Non mi crederebbe! Penserebbe sia una stupida scusa per spingerlo a graziarmi! >>
- ... E se pensi che il fatto di oggi sia rimasto inosservato o che tu ti sia salvato, ti sbagli di grosso! Ti farò sputare sangue, finchè non mi darai una spiegazione plausibile... Aspettati lo stesso trattamento anche dagli altri. -
<< Ma non mi aveva perdonato?! >>
Eh sì, era proprio una lunga giornata: chissà quanto ancora sarebbe andata avanti.
  
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