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Autore: SailorMercury84    01/02/2011    9 recensioni
Questa è la storia Amy, a noi nota come Sailor Mercury. In questa storia, vorrei far emergere non la storia della combattente, ma della ragazza di tutti i giorni. Amy che si racconta in prima persona.
Tratto dal primo capitolo:
"Mi chiamo Amy, ho 27 anni e sono originaria del giappone.
Finalmente mi sono laureata, e sono diventata un medico, per l'esattezza, medico d'urgenza. Sono
due anni che lavoro presso la struttura ospedaliera del Guy's Hospital, nella zona di London Bridge."
Spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
Buona lettura...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ami/Amy, Taiki, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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Una settimana di libertà.
Prima parte.
 
 
Erano le 9 del mattino e mi alzai di corsa dal letto, dovevo attaccare alle 10.30.

Mi fermai di colpo mentre cercavo disperatamente il maglioncino azzurro a collo alto che mi ero 
 
preparata sulla sedia la sera prima.

Un pensiero mi balenò nella mente e lo dissi ad alta voce:
 
-Ma oggi...sono in ferie!!-
 
Era il mio primo giorno di ferie, sembrava incredibile!

Mi diressi verso la cucina, dove c'era un viavai di ragazze, le mie adorate coinquiline. Vidi Bunny 
 
che con tutta tranquillità, indossava il mio maglioncino azzurro mentre inzuppava i biscotti nel 
 
caffè d'orzo:
 
-Buongiorno Bunny! Mi sembra di conoscere quel maglione che indossi...-
 
Le dissi con aria fintamente infastidita.

Interruppe la sua colazione, e con le briciole ancora sulla bocca rispose:
 
-E' colpa di Rea!-
 
Rea era già uscita per il lavoro e non poteva difendersi, quindi Bunny proseguì:
 
-Ieri sera mi ha detto che da oggi eri in ferie, e così ne ho approfittato per indossare il tuo 
 
maglioncino, tanto non devi uscire! Questo mi piace proooprio taaanto!! Ah già! Me lo presti?-
 
Come facevo a non ridere, aveva sempre un'aria così ingenua mentre parlava! Le risposi sorridendo:
 
-Anche se è usato, se ti piace tanto te lo regalo!-
 
-Coooooooosaaa?!? Davvero? ......Davvero davvero davvero?!?-
 
-Certo Bunny, ne ho una decina di maglioni simili!-
 
-Woooooooooow!!! Che bello Amy sei sempre buona!!-

Corse ad abbracciarmi, poi andò da Morea che intanto rideva sotto i baffi, e girandosi su se stessa 
 
le disse:
 
-Hai visto Morea? Guarda che bel maglione mi ha regalato Amy! Come sto? Chissà cosa dirà Marzio 
 
quando mi vedrà!-
 
Morea rideva e io la seguii nella risata, Bunny era sempre molto divertente nel suo modo di porsi!

Marta ci raggiunse in cucina:
 
-Buongiorno mondo!-
 
Quella mattina era più radiosa che mai, aveva una camicia arancione di seta, con una giacca lunga 
 
nera come i pantaloni, e un paio di decolletè dello stesso colore della camicia. Si era legata i capelli 
 
a coda di cavallo e portava due pendenti molto lunghi color argento.

Ammirata le dissi:
 
-Wow Marta, hai un servizio fotografico oggi?-
 
La sua faccia aveva un'espressione sorniona:
 
-Un servizio fotografico? Solo? Questo è molto, molto di più! Oggi ho un servizio fotografico con 
 
Yaten, per presentare le nuove linee uomo\donna della Venus Fashion! Sapete cosa significa? Che 
 
questo è l' inizio di una lunga, romantica, storia d'amore!-
 
Aveva gli occhi che brillavano e anche se scherzava, sapevamo che era veramente presa da quel 
 
ragazzo. Bevve poi un sorso di latte e si girò verso di me:
 
-Hai da fare oggi Amy?-
 
-No, sono in ferie...ho capito, Rea ha messo i manifesti eh?-
 
-Eeeeeeeeh già!-
 
Esclamò Marta..

Poi fu la volta di Bunny:
 
-Uffaaaaa anche io voglio andare in ferie!-
 
Morea interruppe il suo pagnucolio:
 
-Per oggi accontentati del maglione!-
 
Cominciammo a ridere tutte insieme, poi Marta disse:
 
-Allora Amy, vieni con me? Guarda che se sei con me puoi entrare a seguire gli scatti!-
 
-Ti ringrazio Marta, ma stamattiva vorrei andare in piscina, è tanto che non ci vado, mi manca 
 
l'acqua!-
 
-Uff, e va bene, però alle tre e venti ti aspetto davanti al Senshi Bar, non mi va di tornare subito a 
 
casa!-
 
Non mi andava di tornare al Senshi, dopo l'ultima volta:
 
-Proprio al Senshi? Non possiamo andare in qualche bel posticino vicino Bermondsey?*
 
-Ma dai, è una vita che non andiamo al Senshi! Allora alle 16 mi raccomando eh? Ops! 
Adesso vado o farò tardi! Ciao ragazze!-
 
-Marta no aspetta!-
 
Sentii sbattere la porta. Come al solito era impossibile non fare come dicesse lei.

In quel momento, Morea e Bunny approfittarono della loro mezz' ora di tempo per farmi la domanda 
 
che avrebbero voluto pormi quando qualche mattina prima mi avevano vista con gli occhi rossi dal 
 
pianto.

Raccontai loro di Ryo, di com' era finita, stavolta senza versare una lacrima, ero troppo stanca 
 
persino di piangere. Bunny mi guardava con i suoi occhioni azzurri, erano lucidi, e alla fine del mio 
 
racconto, mi strinse forte:
 
-Coraggio Amy, sono sicura che troverai presto l'amore. Ti ricordi quando ti raccontai di François? 
 
Mi sentii crollare il mondo addosso quando mi aveva lasciata, e non volevo più avere storie, non 
 
volevo più nessun ragazzo al mio fianco, avevo paura di rimanere nuovamente delusa, di rimanere 
 
ferita. Ed ora eccomi, sono 4 anni che sto con Marzio, e adesso vedo di nuovo il mondo a colori, mi 
 
sento realizzata e appagata. A proposito di questo, ho un annuncio da farvi, ma lo farò una sera che 
 
saremo tutte insieme d'accordo? Ora pensa a goderti questi giorni di ferie, sono certa che da 
 
qualche parte nel mondo, ci sarà anche il ragazzo giusto per te, quello che ti completerà e sarà la 
 
tua perfetta metà! E sono anche sicura che lo incontrerai presto!-
 
Bunny spesso si comportava come una bambina, alcune volte era piagnucolona ed infantile, ma in 
 
alcune occasioni, come questa, dimostrava di essere una donna matura e riflessiva. Le sue parole 
 
mi tirarono su. Davvero avrei trovato presto l'uomo della mia vita? E questa volta, sarei stata 
 
capace di dargli il mio amore? Mentre pensavo a tutte queste cose, Morea con aria dispiaciuta 
 
disse:
 
-Amy purtroppo adesso dobbiamo andare a prepararci o faremo tardi. Sappi che per qualsiasi cosa, 
 
noi ci siamo sempre, ok?-
 
-Ok grazie, vi voglio bene!-
 
Ci stringemmo tutte e tre in un abbraccio, dopodichè loro si andarono a preparare, mentre io 
 
riempivo la borsa da mare con il costume da bagno, un asciugamano pulito ed un paio di ciabattine 
 
infradito. Volevo a tutti i costi andare in piscina quella mattina.
 
 
 
Ore 13.00, uscii dall' edificio della piscina. Mi sentivo rigenerata, era come se l' acqua mi empisse di 
 
nuova forza, e mi sentivo piena di fiducia per il mio futuro. L' acqua mi faceva quest' effetto, dopo 
 
averla sentita sulla mia pelle, fra i capelli, mi sentivo ricca di positività.
 
Era l' ora di pranzo, mangiai un panino che mi ero portata da casa, mentre mi incamminavo sulla 
 
Southwark Street che portava alla Mars Modern**, dove  lavora Rea. Erano le 13 e 40, quando arrivai 
 
alla galleria. Entrando, vidi Rea dietro al banco della biglietteria. Non appena mi vide, scherzò sul 
 
suo lavoro:
 
-Buongiorno signorina! Posso esserle d' aiuto? Se vuole posso darle un biglietto di ingresso a 
 
prezzo ridotto!-
 
Stetti allo scherzo:
 
-La ringrazio, lei è gentile, ma volevo solo sapere se ha già pranzato, in caso contrario le farei 
 
compagnia!-
 
-Sì, ho mangiato, ma non ho preso il caffè. Se vuole, posso omaggiarla di un ingresso gratuito in 
 
galleria, ma in cambio lei dovrà offrirmi un caffè, che ne dice?-
 
-Mmm...si può fare!-
 
Aspettai Rea mentre disse alla sua collega, Nina, che si assentava 10 minuti e le chiese di coprirla 
 
con il direttore. Uscì dalla porta laterale alla biglietteria e mi raggiunse:
 
-Amy, che bella sorpresa!-
 
-Mi dispiace disturbarti durante il lavoro, ma pensavo di fare in tempo per la tua pausa pranzo, 
 
invece ho calcolato male i tempi!-
 
-Ah, ma quale disturbato, non ne potevo più di stare dietro alla biglietteria con il capo che ogni 5 
 
minuti viene a chiedere quanto abbiamo incassato! Comunque, qui vicino c'è un bar molto carino, 
 
ha aperto da qualche giorno, quindi per ora i proprietari sono molto disponibili ahah!-
 
Uscimmo dalla galleria, e ci recammo al bar, chiamato "Meteorite".
Ordinammo due caffè e ci sedemmo al tavolo. Una ragazza con lunghissimi capelli e un piccolo 
 
chignon che raccoglieva i capelli laterali, ci portò i due caffè con qualche biscottino da pasticceria.

Con un sorriso non convincente, iniziai a parlare con Rea, e le raccontai di quei giorni e della fine 
 
del rapporto con Ryo. Dopo averle raccontato tutto d' un fiato, disse:
 
-Lo sapevo Amy. Lo avevo "visto". Ma aspettavo che me ne parlassi tu, come ti ho detto l' altra 
 
volta.-
 
Finii il mio caffè e Rea prese la mia tazzina vuota fra le mani, la scrutò al suo interno e la girava per 
 
vedere meglio qualcosa sul fondo:
 
-Tranquilla Amy. Sicuramente dovrài superare altre difficoltà, ce ne sarà una in particolare che ti 
 
priverà di molte energie...Però riprenderai il tuo cammino, ed incontrerai presto una nuova 
 
persona.-
 
Mi stupiva sempre, quando riusciva a predire delle cose, semplicemente leggendo i fondi di caffè.
 
-Una nuova persona? Rea, io incontro ogni giorno nuove persone in ospedale!-
 
Si corresse:
-Una nuova persona che ti cambierà il modo di affrontare le cose. Non so dirti se sia un uomo o 
 
una donna, ma sono sicura di tutto quello che ho detto, fidati.-
 
-Mi fido Rea, ci hai sempre preso con queste cose e so che non mi diresti mai cose non veritiere.
Mmm...nella tua tazzina cosa vedi invece?-
 
-Beh per me stessa non posso prevedere il futuro, mi è capitato solo in rare occasioni, ma 
 
su....ah!!!-
 
Si interruppe di colpo, mentre stava guardando il fondo della sua tazzina.
 
-Qualcosa non va Rea? Che cosa hai visto?-
 
-Non...oddio spero di no! Ma dai sono solo dicerie queste cose!-
 
-Rea dimmi cos'hai visto nella tua tazzina, ti prego!-
 
-Una cosa brutta...potrebbe succedermi una cosa brutta...Però ripeto, su me stessa non sono molto 
 
capace di leggere il futuro, quindi potrei preoccuparmi per niente!-
 
Presi la mia tazzina e ne versai l' ultima goccia nella sua.
 
-Adesso cosa vedi Rea?-
 
Mi sorrise dolcemente:
 
-Che tu mi sarai vicina Amy, come sempre.-
 
Pagammo i due caffè, una volta uscite dal bar, Rea doveva correre al lavoro, temevo venisse 
 
redarguita perchè era stata fuori per 20 minuti.
 
-Spero non ti dica nulla il direttore, mi dispiace di averti fatto fare tardi Rea!-
 
-Non ti preoccupare, se dovesse dirmi qualcosa, gli ricorderò che nella mia ultima busta paga 
 
mancavano i soldi degli straordinari, quindi in difetto ci si trova lui, mica io! Tsè, i piedi in testa 
 
non me li faccio mettere da nessuno!-
 
-Ahah lo so bene!-
 
Ci salutammo, ed io mi diressi verso il Senshi Bar.
 
 
 
 
*Bermondsey:  E' una  zone residenziale che si trova a sud del Tamigi. Zona popolare, urbana e dai 
 
locali alternativi. Il Bermondsey confina con il quartiere London Bridge dove si trova anche il Guy's 
 
Hospital.
** Mars Modern: Il vero nome è Tate Modern, ed è una galleria d'arte moderna che si trova sulle 
 
sponde del Tamigi, raggiungibile da Southwark Street, proveniendo da London Bridge da cui dista 
 
pochi km.
 
 
Note e commenti:

Eccoci al quinto capitolo! Sono un fiume in piena, ultimamente ho la testa piena di idee per la 
 
storia. Personalmente, questo è il mio capitolo preferito, perchè sono molto presenti anche le altre 
 
ragazze. Spero sia piaciuto anche a voi, e ringraziando infinitamente Demy84, mando tantissimi 
 
ringraziamenti anche a:
-EllieMarsRose
-LadyFire
-Usa-Mamo86
-Moon91
-Pianistadellaluna
-Miroku88
-Key17
Finisco rinnovando la mia stima per Demy84 e i miei complimenti a EllieMarsRose e LadyFire.
Grazie a tutti!
SailorMercury84
   
 
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