Intervista col pazzoide..
Ricordo
bene quel giorno, quel 24 Luglio…
E
come potrei dimenticarlo? Cazzo, ho
incontrato Nikki Sixx…
“incontrato”, si fa per dire.
In quegli anni, seguivo assiduamente la carriera dei Motley Crue, band della quale
faceva parte Nikki. Correva l’anno 1987 ed io avevo
21 anni. Da circa un anno, ero diventata la
presentatrice di un Talk Show televisivo, chiamato “Wako’s Interview”. Questo
ingaggio, non rientrava di certo nelle mie aspettative,
ma quando venni a sapere che avrei dovuto intervistare Nikki
Sixx, cambiai idea…
“Salve
amici telespettatori!
Io
sono Jude McLeod e vi do il
benvenuto nel programma “Wacko’s
Interview”, prodotto dalla CBS.
Oggi,
avremo come ospite speciale Nikki Sixx,
il bassista dei Motley Crue! Benvenuto Signor Sixx, e
grazie per essere venuto.”
“Cazzo, ma io seguo sempre il tuo show!!
Mi piacciono soprattutto le tette. Comunque, grazie a
te Honey per avermi invitato.”
Si
sedette sul divanetto di pelle rossa, posizionato al
centro dello studio, di fronte alla mia scrivania.
“Ma bene, ne sono felice. Okay,
cominciamo! Innanzi tutto, come stai oggi Nikki?”
“Beh,
considerando che ieri notte, mi sono sparato in vena tanta di quella roba da
far rabbrividire Sid Vicious,
sto tutto sommato bene, dai.”
“Non
so come tu sia riuscito ad arrivare fin qui con le tue gambe..”
“Sai baby, non lo so nemmeno io…non so nemmeno perché mi trovi
qui, oggi. Forse perché sapevo che sarei dovuto venire qui
da te e dalle tue tette…TETTE!”
Oh cazzo…
Beh, a
dire il vero era proprio così che me lo immaginavo Nikki…e
poi, gli piacevano le mie tette!
“Così
mi fai arrossire, davvero…vabè,
parliamo d’altro. Molti dei tuoi fans si
pongono la stessa domanda, e anche io me la faccio continuamente…Com’è
strutturata una tua giornata? Cosa fa nel tempo libero Nikki Sixx?”
“Oh,
sesso…tanto sesso, tanto alcool e soprattutto, tanta droga.”
Bah, me
lo immaginavo in fin dei conti…era come se già sapessi la risposta.
“La
normalità, insomma.”
“Esatto…per
me questa è normalità. Io mi diverto così!”
“Davvero
un bel modo per divertirsi, non c’è che dire. In fatto di musica invece?? Che mi dici? Stai lavorando a
qualche nuova canzone, insieme agli altri del gruppo?”
“Per
ora no…cioè, è appena uscito “Girls,
Girls, Girls”. Ci serve un
po’ di tregua, un po’ di relax.”
“Ah,
capisco…quindi se, facciamo ipotesi, domani ti dovesse
venire l’ispirazione per un nuovo brano, non andresti immediatamente allo
studio di registrazione per incidere il demo?"
"No,
non c'è fretta...Vedi, incidere un disco è come farsi
una scopata. Devi aver voglia di farlo, deve esserci
l'atmosfera giusta.
Se questi elementi sono presenti, allora sì che puoi sbattere la puttana al
muro e godere mentre te la fotti,
capisci?
Così funziona per me...deve esserci la stessa atmosfera quando compongo qualche
sorta di melodia. Devi provare piacere mentre lo fai,
devi sentire la musica...che sia una scopata o una canzone, non fa differenza.
Certo, non vado ad infilare il mio cazzo nell'amplificatore
o nel mangianastri...a dire il vero, ci ho provato una volta, ma questa è
un'altra storia..."
“Ohoh, cazzo nel mangianastri?? Emn…cioè,
volevo dire…hai infilato il tuo membro nell’amplificatore e nel mangianastri?”
“Ahah…beh, considerando che il mio cervello galleggiava nel Jack Daniel’s, mi sembrava una
cosa del tutto normale farlo. Io non ricordo nulla di quel giorno,
ma Tommy disse che avevo infilato il cazzo nell’amplificatore e urlavo “Ora ci penso io ad
allargartelo questo buco, puttana”…poi passai al mangianastri, evidentemente
perché l’amplificatore, non mi aveva dato abbastanza soddisfazioni.”
Okay,
era fuso, mooolto fuso…ora in confronto, è un
angioletto.Però io lo adoravo così infondo…anche
questo loro essere “strambi” o “estremi”, mi ha spinto
ad amarli nella mia giovinezza.
“Che storia avvincente! Comunque,
tornando al discorso di prima, tu riesci a comporre musica, solamente con la
giusta atmosfera e con il giusto clima intorno a te…l’ispirazione non c’entra
nulla.”
“Esatto!”
“Mmmh…interessante!”
“Scusa
un attimo…sai, fa molto caldo qui.”
Si tolse
il giubbotto di pelle, per poi sfilarsi anche la maglietta nera che portava
sotto di esso, fino a che non rimase a petto nudo…lì,
seduto su quel divanetto rosso.
Lo fissai
per qualche secondo…i miei occhi si erano letteralmente
incollati alla sua figura e la mia mente, cominciava a viaggiare tra gli
oscuri meandri dell’erotismo perverso. Diciamo che
immaginai cose che, di casto, non avevano proprio nulla.
Ma
come biasimarmi infondo?
Eravamo
in diretta TV e credo che molte delle ragazze che erano sintonizzate su quel
programma in quel momento, abbiano fatto gli stessi,
identici pensieri che ho fatto io.
“Oh,
non preoccuparti…emn…okay, comunque…sì…”
“Stai
bene honey? Ahah”
Lo faceva
apposta il bastardo!
“Sì, sto bene…qualcuno dalla regia potrebbe portarmi un bicchiere
d’acqua?”
“Acqua?? Ci porti della birra, per favore!”
“Ma sì, che birra sia!”
Stan,
il tizio della regia, ci portò due lattine di birra e iniziammo a bere.
“Allora,
dove eravamo rimasti? Ah sì…per te fare musica, è un po’ come fare del sesso…”
“Sì!”
“Ecco,
ora vorrei porti una domanda che mi è venuta in mente ora, fanculo
alla scaletta!”
Direi
che la scaletta, l’avevo già mandata a quel paese da un pezzo…
“Certo,
dimmi tutto.”
“Ecco,
la domanda è la seguente…” – diedi un ultimo sorso di birra, per poi poggiarla sulla
scrivania- “incideresti mai delle canzoni o
addirittura, un disco intero, mentre ti fai la tua proverbiale “scopata”? Cioè, potrebbe venirti l’ispirazione mentre fai del sesso
con una ragazza?”
“Non
saprei…” – si
alzò dal divanetto, venne verso la scrivania e appoggiò i palmi delle mani
sulla sua superficie, inarcandosi in avanti – “Vuoi provare?”
Mi guardò
con sguardo malizioso…
Cazzo
se era bello!
Io non dissi nulla…ero rimasta di stucco!
“Beh,
chi tace acconsente, no?”
Non avevo
idea di ciò che stava per consumarsi lì, davanti a quelle telecamere…davanti a
migliaia di persone.
Mi prese per mano, mi sollevò dalla sedia e mi condusse su quel
divanetto di pelle rossa, dove era stato seduto per tutta la durata
dell’intervista e mi fece sedere.
Poggiò le
mani sul mio petto e mi spinse all’indietro, facendo appoggiare la mia schiena
al bracciolo destro del divano.
“Cazzo, che tette!” Ripetè più volte,
sussurrando.
Si posizionò davanti a me e si distese prono sul mio petto,
affondando la testa nel mio collo ed iniziando a baciarlo con bramosia.
Sentivo i suoi lunghi capelli, farmi il solletico…questo mi procurò qualche risatina vogliosa.
Volevo reagire, DOVEVO REAGIRE! Cercai più volte di respingerlo, ma niente. Lui
continuava a baciarmi il collo e a contemplare le mie tette, sussurrandomi
nell’orecchio, quanto fossero belle. Pare sapesse dire solo questo.
Tentai di
scostarlo da me, una volta, due volte, ma lui tornava
sempre lì. Alla fine mi arresi…cosa avrei dovuto fare?
Chiamare la sicurezza? Oh, mai…era il sogno di una vita questo e porca troia,
si stava avverando!
Iniziò a baciarmi sulle labbra con impeto…sembrava assatanato! Le nostre lingue
s’intrecciarono. Senza staccare la sua bocca dalla mia, iniziò a sbottonarmi la
camicetta, che però s’inceppò sul secondo bottone. Ma nulla è impossibile per Mr. Sixx,
così me la strappò letteralmente via a morsi.
Non indossavo
nulla sotto la camicia, quindi gli ho reso il lavoro molto
più facile…
Sentivo
le voci del cameraman e del produttore, che intimavano di smettere, ma Nikki non diede loro ascolto…beh, certo, lui non avrebbe perso il lavoro quel giorno stesso!
Arrivarono
ad un punto in cui dovettero interrompere la trasmissione…
Gli
ascolti erano saliti vorticosamente e continuavano ad arrivare telefonate alla
produzione di madri incazzate e di giovani arrapati.
Diciamo
che variavano…
Ma in
quel momento, cazzo io non rispondevo di me stessa…
Non
pensavo a nulla, se non a quel fottuto ragazzo che mi
stava spingendo a calci in culo,
su, in paradiso.
Ero
scossa da ogni sorta di brivido, mentre lui si accingeva a togliermi i
pantaloni…
Poi io
feci lo stesso con lui.
Ci ritrovammo
su quel divanetto rosso, completamente nudi.
Insomma,
ci facemmo i cazzi nostri per una trentina di minuti
buoni…forse i trenta minuti più belli di tutta la mia
vita.
“Allora, ti è venuta
l’ispirazione per scrivere qualcosa?” – Intimai io, dopo che il nostro “atto riproduttivo in
diretta” ebbe avuto fine…
“Oh, dopo questa
scopata ho avuto la conferma che mentre si fa del
sesso, non ti viene l’ispirazione…anche perché non pensi a nulla.”
“Bene, quindi per
ora niente nuovo album? Ahah”
“Già…beh, veramente
a qualcosa ho pensato..”
“A cosa?”
“Alle tue tette honey.”
Fissato.
“Bene Nikki, è stato un piacere poter conversare con…vabè, ti ringrazio!”
“Cazzo,
se tutte le tue interviste fossero così…INVITAMI
QUANDO VUOI, anche domani!”
“Sai, non credo che
domani io sarò ancora qui.”
“Non preoccuparti,
entro pochi giorni, almeno dodici emittenti televisive ti contatteranno per
offrirti un lavoro.”
In effetti aveva ragione.
Il giorno
dopo, il produttore mi licenziò in tronco, ma a me non importò nulla.
In
seguito a quello che era successo la sera prima, ricevetti tantissime proposte
di lavoro...
Nemmeno Ophra Winfrey ne ha mai ricevute
così tante.
Ebbi modo
di intervistare Nikki molte, molte altre volte, ma
niente cose sconce davanti alle telecamere.
Imparai
che per quello, esistevano i camerini…
………………………….
La mia mente che comunica importanti messaggi umanitari:
Okay, questa
è una stupidata…ma mi è venuta in mente questa cosa, mentre
ero in classe a trastullarmi il cervello e a non fare niente. Una cosa completamente
inventata…dalla situazione a…TUTTO! xD
Questo non
è certamente il mio modo di scrivere, ma volevo prendermi per il culo da sola.
E poi, non
mi andava di fare la solita OS demoralizzante, quindi ho deciso di optare per qualcosa di *spero* divertente.
Beh, che
dire? Leggetela, ascoltatela, scopatevela, mangiatevela, sputateci sopra…fateci
quello che volete LOL.