Disclaimer: non li conosco, non li diffamo,
nulla ci guadagno.
Stuck Together
Non era
nemmeno la prima volta che andavano in scena, ma la fine di Goin’ Back to Hogwarts iniziava a fargli
salire l’ansia da prestazione che ogni attore ha ogni volta che deve entrare in
scena. Per certi punti di vista è meglio essere subito sul palco nel momento in
cui si accendono le luci: il pubblico ti vede come parte integrante della scena
e non si sorprende più nel vederti comparire. Dover entrare al momento giusto,
stando attento a fare i passi giusti e arrivare nel punto preciso, lo mette
sempre in ansia. Anche se si tratta di uno spettacolo amatoriale. Anche se si
tratta della parodia di uno dei suoi libri preferiti – e ovviamente di tutti
gli altri Starkid.
Brian
Holden, suo omonimo nonché regista, si aggira dietro le quinte per controllare
che siano tutti pronti e al posto giusto. Guarda con aria critica il trucco
sulla faccia di Joe e annuisce compiaciuto: il cerone bianco è perfetto e con
le sfumature hanno reso i lineamenti di Joe ancora più affilati. Sono riusciti
persino a fargli sparire il naso. Sembra davvero Voldemort, se non stesse
sorridendo, potrebbe anche pensare che lo sia realmente. E il sorriso non
scompare mentre si avvicina a lui con indosso il suo costume di scena: una
calzamaglia nera attillata. Come sempre dovrà recitare a torso nudo, come
sempre le mani di chi sta dietro la loro follia dovrà impallidire velocemente
il corpo di Joe e sfiorare i suoi muscoli alla vista perfetti. Probabilmente,
dopo averlo visto, molte persone sono passate al lato oscuro. O semplicemente
hanno ricominciato a valutare l’idea di essere un Mangiamorte. Con un Voldemort
come Joe… Sapere di passare tutto il primo atto dello spettacolo con Joe dietro
di lui gli fa venire un brivido. L’unico peccato è la camicia che deve
indossare. Joe può permettersi di stare a torso nudo, anche perché sotto il loro
costume fa caldo. Molto caldo. E per Brian ancora di più, nonostante il suo
viso non sia coperto dal velo sintetico di un turbante bordeaux e non sia
costretto a camminare all’indietro per tutto il tempo.
“Pronto?”
gli domanda Joe avvicinandosi mentre Nick Lang – oltre a Darren e AJ, l’altro genio
che sta dietro la loro eccezionale colonna sonora – gli passa la tunica.
“Resistete
solo il primo atto” gli dice Brian come ogni volta che devono andare in scena.
Intanto di là c’è Dylan che sta dando il benvenuto al Ginny e tesse le lodi di
Harry Potter. Nel momento in cui Brian e Nick si allontanano, Brian è certo di
sentire Joe sogghignare da sotto il turbante e palparlo senza troppe
esitazioni.
“J-joe?”
lo chiama Brian.
Già è
teso, sono arrivati al momento in cui Joe – l’altro Joe, Moses – sta
interrogando gli alunni ottenendo solo le risposte di Hermione. Bonnie riesce
ad essere persino meglio della Watson, di sicuro molto più simile all’Hermione
della Rowling. Ecco, dovrebbe pensare ad Emma Watson, o a ripassare le battute,
non pensare alla sensazione di Joe appiccicato a lui con le mani che
continuamente gli sfiorano le gambe. In questo modo non lo sta di certo
aiutando.
“Una dose
di Felix Felicis” sibila l’Oscuro Signore allungando le braccia e raggiungendo
senza fatica l’allacciatura dei pantaloni di Brian.
“Non-non
credo s-sia-”
“Il tuo
personaggio non balbetta” lo riprende Joe saccente. Non è di certo in una
posizione comoda, ma ha le braccia abbastanza lunghe per riuscire a circondare
il corpo del suo compagno di scena e infilargli una mano nei pantaloni,
trovandolo già eccitato. Con gesti veloci e goffi a causa della scomoda
posizione e della tunica che di certo non gli facilita i movimento, Joe muove
la mano sull’erezione di Brian, rendendosi conto di quanto folle sia quel
momento, ma passa metà dello spettacolo attaccato alla sua schiena, lo sente
tremare, lo sente agitato - anche se sa perfettamente quanto in realtà si
diverta -… in questo modo avrà sicuramente qualcos’altro a cui pensare la
prossima volta che andrà in scena.
“Ci siamo
quasi” gli bisbiglia Holden passandogli accanto e Brian è tentato di
rispondergli anch’io, ma riesce a trattenersi.
Joe
stringe leggermente la sua erezione e Brian non vede più nulla. Riesce a
simulare il rantolo dell’orgasmo con un colpo di tosse. Nessuno sembra farci
caso, anche se Nick arriva lesto con una bottiglietta d’acqua. Brian rantola un
grazie e beve mentre sente la mano di Joe ritirarsi e tornare dove avrebbe
dovuto essere: dietro di lui.
Come è
arrivato, Nick se ne va e Brian ne approfitta per riallacciarsi i pantaloni. Ha
come l’impressione che Joe stia continuando a ridere alle sue spalle.
“Lasciati
stare il costume” gli ringhia dietro Matt mentre passa di lì.
No,
decisamente dietro le quinte non c’è mai un attimo di pace o tranquillità.
“Avevo la
camicia dentro i pantaloni, mi dava fastidio” si giustifica Brian mentre sente
Joe sogghignare divertito e soddisfatto, ma Matt è già passato oltre e non l’ha
nemmeno ascoltato.
Poco
distante da loro, ma abbastanza perché non notasse nulla, Holden inizia a fare
il conto alla rovescia.
Tre…
“C’è uno
schifo allucinante qua sotto!”
Due…
“Vedi il
lato positivo. Ora siamo ancora più appiccicati” sibila Joe divertito da sotto
il turbante.
Brian
finge di non sentirlo.
Uno…
E’ ora di
andare di scena.
Note dell’autrice:
Ci è
voluto il p0rnfest perché scrivessi finalmente qualcosa su AVPM XD Stavo
curiosando la masterlist e… puff! Mi sono ritrovata davanti quel prompt. Il mio
cervellino non ha resistito e la storia è nata in una sera praticamente. Non è
tanto p0rn, lo so, ma il setting non permetteva di fare chissà cosa XD