-Wow! originale,la tua camicia- fece Liz appena entrata nella stanza di Nick. In effetti il ragazzo indossava una camicia dai colori molto vistosi, concentrati tutti in una strana fantasia di cerchi concentrici.
-Grazie! Lo stesso posso dire della tua gonna con i gattini!- disse lui, anche se sapeva che in realtà era orrenda.  -Ah, sai, me l'ha regalata mia madre!-
"Si vede" avrebbe voluto dire il ragazzo, ma decise di tenersi il pensiero per sè, afferrando un bicchiere stracolmo d'acqua e un altro di aranciata, che porse lentamente a Liz.
I due continuarono a parlare per un pezzo e poi furono chiamati dalla madre della ragazza.  Scesero le scale di corsa e quando arrivarono al piano terreno si ritrovarono spaesati.
- Che succede?- chiese Liz, osservando accigliata il caos che aveva davanti. -Liz, noi partiamo- disse tranquillamente la donna, come se le annunciasse di dover fare la spesa.
-Questo "noi" indica te e il papà, vero? E poi dove andate? Per quanto tempo state via? Insomma, ho bisogno che qualcuno mi spiegi al più presto quello che sta accadendo!-.
Intanto degli uomini vestiti di bianco trasportavano dentro e fuori dalla casa degli scatoloni pieni di roba, e Liz capì quello che stava accadendo: stavano traslocando. - Ma come? Io non rivedrò mai più Nick? Mamma,lo sai che siamo piccoli ma che ci vogliamo bene davvero! Non ci puoi dividere! Nick sta da noi per queste brevi vacanze pasquali, così per divertirci un po', e poi tu tutto d'un tratto dici che dobbiamo andare chissà dove?-  Intanto Nick ascoltava con le spalle appoggiate al muro, già pensando a come avrebbe fatto a stare senza la sua compagna di giochi e anche d'amore degli ultimi sei anni. I due erano davvero inseparabili, infatti si spostavano dalle loro case ogni settimana per condividere lo stesso tetto e per volersi ancora più bene. Ma la madre della ragazza interruppe i suoi pensieri: - La Florida ci aspetta. Saluta Nick: alle cinque partiamo per l'areoporto-.                    La ragazza corse tra le braccia del fidanzato in preda alle lacrime, e quest'ultimo le sussurrò nell'orecchio: - Non ti preoccupare. Verrò di sicuro a trovarti. Addio, Liz. Sai che non ti dimenticherò mai e ti chiamerò tutte le sere -.  Nick si affrettò per prendere le sue cose al piano di sopra, lasciando che le lacrime gli scorressero sul viso e guardando per l'ultima volta la stanza che aveveva condiviso con Liz per sei anni, dei diciassette della sua vita. Quella stanza così piena di ricordi come un diario gli era entrata nel cuore come Liz, e lui non avrebbe di sicuro mai dimenticato nessuna della due.     Scese di nuovo la scala, facendo toccare i polpastrelli delle sue dita sul corrimano che sapevano del bagnoschiuma della ragazza e salutò la famiglia per l'ultima volta.