DrunKurt
Che tipetto, quella April.
Si era offerta di aiutare Kurt ad affrontare ogni
giornata con coraggio, il coraggio necessario ad esprimere tutto il suo essere.
Gli bastava solo fare due sorsi ogni mattina di quel liquido dolce e con un
retrogusto di cadavere che gli aveva dato April.
Ma sì, che gli costava fare un tentativo?
*
-Che diavolo è successo a Kurt?- chiese Mercedes
strabuzzando gli occhi. Rachel avrebbe risposto, se non fosse che era troppo
concentrata su come si stava comportando Kurt.
Infatti, quello era l’unico in piedi, e continuava a
sfogliare una rivista che aveva tutta l’aria di essere una rivista porno. E
intanto rideva e blaterava robe del tipo “Questa sì che è buona!” oppure “Che
forma buffa!”. E quando esclamò “Ma allora è così che è fatta una vagina?”,
Rachel si alzò e andò a scrollarlo dalle spalle.
-Kurt, hai perso il cervello??- gli chiese con sguardo
preoccupato. Kurt le diede una discreta attenzione, poi si voltò verso gli
altri compagni del Glee club. Mercedes, Artie, Tina, Quinn, Mike, Santana e Brittany
lo guardavano, chi con disappunto, chi con delusione, chi con tenerezza.
Kurt li fissò con sguardo vacuo per un bel po’, poi
scoppiò a ridere sputacchiando Rachel in viso.
-Ahahah, guardate, ci sono i sette nani! Dove l’avete
lasciata Biancaneve, eh? Dove?- e riprese a ridere. Doveva avere per forza le traveggole.
-Oh, eccola Biancaneve!- esclamò poi, indicando Rachel
che, imbarazzata, decise di lasciar perdere Kurt e di tornare al suo posto.
-Ti sembro una nana?!- Santana scattò in piedi.
-Abbastanza, cara. Ehi, Biancaneve, dov’è Finn?-
-Aveva allenamento oggi…-
borbottò quella.
Kurt alzò le spalle, afferrò la radio che aveva di
fianco e a passo incerto uscì dalla classe.
Ma non prima di essersi slacciato “per caso” i pantaloni e aver mostrato
le sue belle mutandine di Dolce & Gabbana a tutti i presenti. Un ululato
tra lo schifato e il sorpreso investì i ragazzi del Glee
club.
-Oh, che sbadato.- fece Kurt. Si tirò su i pantaloni e
andò via traballando.
*
-No no no no no no,
Kurt, questo non mi sembra il caso di…- Finn si mise le mani tra i capelli.
-Ehi, quello è il mio cappello!- urlò un altro tizio
di cui Kurt non ricordava neanche il nome.
Hummel ignorò entrambi, poggiò la radio nel bel mezzo del
campo, attaccò Single Ladies
e si mise a sgambettare in modo osceno davanti ai giocatori di football che
guardavano la scena increduli. Kurt provò anche a cantare, ma riusciva solo a
boccheggiare.
-Signorina, non è una pista di ballo, questa!- esclamò
Azimio puntandogli addosso un dito grassoccio.
-Sì, levati di mezzo, finocchio! Fai pena.- aggiunse Karofsky.
Kurt si fermò un attimo, li guardò entrambi appena,
poi si voltò incamminandosi verso gli spogliatoi e salutando con una mano a
coppa.
-Ciao ciao, King Kong.-
salutò, con leggerezza.
-A chi hai detto King Kong?!- urlarono all’unisono Azimio e Karofsky, facendosi
spazio per andare a dare una lezione a quel ragazzino. Ma Finn,
Puck ed altri li trattennero e lasciarono che Kurt
entrasse negli spogliatoi maschili.
-E adesso che avrà intenzione di fare?- si chiese Finn preoccupato.
-Che ti importa? Continuiamo a giocare.- lo esortò Puck.
*
-Ehi ragazzina.- fece Sue Silvester
quando passò dal campo di football e vide Hummel
entrare barcollando negli spogliatoi.
-Che diamine ci fai nello spogliatoio maschile?-
chiese raggiungendo il ragazzo, che reggeva fra le mani qualcosa.
Con uno scatto, allargò quel “qualcosa” e se lo mise
in testa. Erano le mutande di Finn.
-Ma che diavolo…?-
contrariata, Sue lo prese per il braccio e lo fece voltare. Gli tolse mutande e
cappello non suo dalla testa e fece una faccia schifata.
-Hai un odore disgustoso! Tornatene in classe,
citrullo!- e lo spinse fuori dalla porta.
*
L’alcol gli era ormai entrato completamente in circolo
e l’odore delle mutande di Finn gli avevano stranamente
provocato il vomito. Ormai non si reggeva più in piedi, sembrava uno zombie,
tanto era pallido e con occhiaie che gli arrivavano alle ginocchia.
Camminava per i corridoi della scuola senza una vera
meta, finchè Emma non lo fermò.
-Kurt, sono un’esperta di disinfettanti e ti puzza l’alito
di alcol etilico.-
-Oh, Bambi.- mormorò Kurt. –Ho pianto tanto quando i
cacciatori hanno ucciso la tua mammina.- e finì per vomitare sui piedi di Emma.
§
Oh, bambi…
E’ una delle interpretazioni più belle di Chris Colfer,
a mio parere!
Ho adorato questa scena!
E ho immaginato cosa avrebbe potuto combinare Kurt da ubriaco. XD
Spero vi sia piaciuta!
Mirokia