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Autore: NiNieL82    30/12/2005    0 recensioni
[REVISIONE COMPLETA DELLA STORIA: CORRETTO TREDICESIMO CAPITOLO]
Ilaria ha una bambina di nome Hannah avuta da una relazione sbagliata e complicata che l'ha fortemente segnata. Vive a casa di Peter Jackson, regista splatter, e di sua moglie Fran Walsh che l'hanno adottata dopo la morte dei genitori di lei, grandi amici di vecchia data della coppia. Inevitabilmente verrà coivolta nella fantastica avventura di Peter che vuole trasportare sul grande schermo IL SIGNORE DEGLI ANELLI, libro scritto dal Tolkien anni prima.
La giovane verrà quindi a contatto con il cast e la sua vita cambierà per sempre. Proprio quando credeva che non avrebbe più amato, che non avrebbe più affidato la sua vita a nessun altro se non sua figlia, il destino le mette davanti un gruppo di ragazzi che le faranno d'amici, da mentori e tra cui troverà il grande amore.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Boyd, Dominic Monaghan, Elijah Wood, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'inizio di una straordinaria avventura'
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Meno due

Meno due. Eccoci qua al penultimo capitolo. 
Sono davvero felice che la storia che ho scritto vi sia piaciuta e vi abbia tenuto compagnia in questo mese e mezzo (credo). Davvero. Sono stata molto titubante se pubblicarla. Come sono indecisa se pubblicare la fic sul ISDA nella categoria libri, oppure la terza (che sarebbe stata la seconda se non avessi seguito lo sclero di Natale a New York) nella categoria celebrità. Credo che opterò per la seconda, dato che la prima è un’idea che ho, ma che la mia mente malata non ha ancora partorito. Ebbene si. Non vi libererete facilmente di me.
Allora penultimi ringraziamenti.
Fr@ tranquilla. Non mi annoi con le tue recensioni. Anzi, mi puoi solo fare felice. ^____^. Comunque. Per il finale, Hannah beh.. Spero che sia felice… Non gli e lo ancora chiesto. Buahahahahahahah. Scherzo. No. Davvero. Credo che domani lo saprai, quando pubblicherò il mio ultimo capitolo. Mi sta venendo la tristezza. T___T accidenti…
Fefe e Vampyre… Mi spiace che vi abbia fatto diventare Dom un ragazzino viziato. Non era un mio intento. Anche se, anche per riscattarlo, ho usato una frase di Vampyre, che ha messo nelle recensioni. [In questa storia Dom ha fatto la figura di quello che vuole tutto e subito]. Spero che abbia avuto l’effetto sperato.
Che dirvi a parte che sono felicissima perché il mio gruppo preferito si sta riunendo. I mitici Take That…Scusate la divagazione.
Va bene. Penultimo capitolo. E un bacio a tutte.
Buona lettura. Niniel.


                                                                           L’ultimo ciack.
                                                         (e la fine di una fantastica avventura).

Dopo quella sera i due ragazzi siglarono una sorta di armistizio, un patto di non belligeranza che mirava più che a non litigare e a non farsi la guerra e a cercare di non parlare dell’accaduto. Così la loro mezz’ora di passione rimase una cosa che solo loro due conoscevano.
Passarono le settimane e dopo giugno arrivò luglio. E tutti assieme, gli attori che per quattro anni avevano lavorato alla trilogia, si apprestavano a lasciare per sempre il set e mettere fine a quella loro fantastica avventura.
Ma stava per succedere qualche cosa che Ilaria non aveva calcolato. Qualche cosa avrebbe cambiato molte cose.

Ilaria stava guardando gli schizzi fatti da Peter per girare una scena.
“Direi che questo sta bene qui. Perché se Legolas deve saltare giù dall’olifante, allora dobbiamo centrare l’inquadratura…”
Ilaria stava annuendo, quando, portando una mano allo stomaco, disse:
“Scusa pà. Devo andare in bagno…” e senza dare il tempo a Peter di rispondere, si allontanò dalla sala. 
Fran, che stava andando in cucina, vide la ragazza sfrecciarle davanti ed entrare in bagno sbattendo la porta. La donna, poggiando la testa allo stipite aspettò che la figlia uscisse. E quando la vide spuntare dalla porta, disse:
“Che hai?”
Ilaria tirò su col naso e disse:
“Nulla. Nulla.” 
Fran scosse la testa e continuò:
“Ti sto osservando da un paio di giorni. E non è la prima volta che fai una capatina al bagno di mattina presto. Ilaria, c’è qualche cosa che devi dirmi?”
Ilaria scosse la testa e disse:
“Ti ho detto che non ho nulla mamma. E sai meglio di me che non può essere quello che credi sia…” e allontanandosi rientrò nella sala, lasciando così quel discorso.
Ma per quanto potesse mentire alla madre, sapeva di non poter mentire a se stessa.

Ilaria guardava nauseata l’insalata che il catering aveva propinato alla troupe. Tirò sul col naso e disse:
“Odio l’influenza. Che cazzo! Erano anni che non ne prendevo una così brutta…” si lamentò con Liv che, guardandola sorridente, rispose:
“Sicura che sia una banale influenza?”
“Che vuoi dire?” chiese Ilaria spostando un ricciolo d’insalata nel piatto.
“Ti osservo da un po’…” sorrise l’attrice.
-E daje. Ma allora è un vizio. Sembra che da un po’ l’intera troupe non faccia altro…- pensò la ragazza guardando storto l’attrice che, pormai era diventata una sua amica. “Occhio elfico. Allora mi posso fidare.” Scherzò Ilaria bevendo un sorso d’acqua.
“Stai male tutte le mattine. Ma devo dire che sei molto più luminosa in questo periodo. Quasi la tua pelle si fosse fatta più chiara. E sei molto più morbida. Le vedo le tue curve. Sembrano più tonde..” disse Liv guardandola di sottecchi, mentre, a sua volta, mangiava anche lei insalata.
“Che vuoi dire?” chiese Ilaria fissando stupita l’amica col bicchiere ancora sollevato.
“Nulla. Nulla che non si possa risolvere in nove mesi..” sorrise Liv.
“Liv. Non sono incinta..” sentenziò Ilaria laconica.
“Fai un test. Che ti costa?” disse l’attrice.
“Quale test?” chiese Miranda aggiungendosi alle due.
“Ilaria aspetta un bambino” annunciò sorridente.
“LIV!!” disse Ilaria, ma Miranda, partita per la tangente, disse:
“Davvero? Allora tu e Dom…?”
“Non è successo proprio niente Miranda. Non sono incinta. Liv stava scherzando.. E se ora mi scusate, devo andare..” e sollevandosi si allontanò a passo svelto dal tavolo.
Quella frase l’aveva oppressa. E questo perché ci aveva pensato anche lei.

La mattina dopo, uscì di casa e, prima di andare sul set, entrò in una farmacia e comprò un test di gravidanza.
Quando risalì nell’abitacolo rigirò la confezione tra le dita, preoccupata. Quello che aveva tra le mani era il suo destino. E pensare che, dopo Hannah, aveva giurato a se stessa che mai più le sarebbe successa un cosa simile. Se avesse avuto un’altra gravidanza, avrebbe avuto accanto un uomo.
Buttò la busta nel sedile posteriore e andò sul set.
Aspettò un’intera giornata, poi, quando tornò a casa, mise a dormire la bambina e fece il test.
Camminò avanti e indietro, tormentandosi l’unghia del pollice destro, fino a che il timer che aveva programmato, suonò. E quando lo fece un sussulto percorse la schiena di Ilaria.
Guardò la linguetta e le gambe cedettero. POSITIVO. Aspettava un bambino. E il padre era Dom.

Billy guidava tranquillamente con Ilaria accanto. 
Erano passato due giorni da quando Ilaria aveva scoperto la sua gravidanza. E ancora non aveva detto a nessuno dell’evento.
“…I swam across 
I jumped across for you 
oh what a thing to do 
'cos you were all yellow 
I drew a line 
I drew a line for you 
oh what a thing to do 
and it was all yellow..” canticchiò allegramente Billy, mentre Ilaria, innervosita dalle nausee, ringhiava:
“Boyd. La vuoi smettere o preferisci che ti tiri il collo?”
“Come siamo violenti di prima mattina. A parte il fatto che mi devi spiegare come mai, tutto ad un tratto odi questa canzone, con cui tu e Dom mi avete distrutto i maroni per due anni e mezzo. E poi… Mi vuoi dire una volta per tutte che diavolo hai? Sei pallida. Non riesci a guidare. Sei sempre di catt…”
“Aspetto un bambino” disse Ilaria con le lacrime agli occhi, facendo inchiodare di botto l’amico. E meno male che erano le prime ore del mattino sennò avrebbero avuto un incidente.
Billy spostò la macchina dalla carreggiata e posteggiando al lato del marciapiede, disse:
“COOOSAAA?”
“Aspetto un bambino Bill. Un bambino di Dom…” disse Ilaria prendendo un fazzoletto e asciugando gli occhi.
“Un bamb.. UN BAMBINO DA DOM! MA TE NE RENDI CONTO? DICO IO AVETE PIÙ DI VENT’ANNI TUTTI E DUE. NON SIETE DUE BAMBINI. LO SAPEVATE CHE SE NON USAVATE LE PRECAUZIONI POTEVI RIMANRE INCINTA…”disse Billy guardando la ragazza che stava piangendo vicino a lui.
“Lo sapevo. Ma è successo tutto così in fretta. E non siamo riusciti a fermarci…” rispose Ilaria con gli occhi già rossi.
Billy l’abbracciò e disse:
“Lo so. E credo ce tu sia davvero spaventata. Molto spaventata. Lo hai detto a Dom?”
“No” rispose Ilaria piano affondando la testa nella giacca del ragazzo.
“Allora devi dirglielo. È anche suo figlio ricordalo. E poi è una vita… Va salvaguardata…. Peter lo sa?” chiese ancora lo scozzese.
Ilaria scosse la testa in segno di diniego. Billy sospirò e piano disse:
“Bella responsabilità. Sapere queste cose per primo. Sappi che qualsiasi cosa accada, io ti starò vicino, sempre…. Davvero” e baciandole la fronte poggiò la testa su quella d’Ilaria. Infondo, gli amici si vedono sempre nel momento del bisogno.

Ilaria partecipò all’addio di tutti gli attori. E, per ognuno di loro, era davvero commossa.
Naturalmente c’era la preoccupazione per la gravidanza. Infatti, dopo averlo detto a Billy, Ilaria diede la notizia ai genitori. E Peter, abbastanza apertamente, la minacciò di dire lui stesso la verità a Dom se non lo avesse fatto lei.
La sera propizia, secondo Ilaria era quella dell’addio del ragazzo. E decise che lo avrebbe fatto lì.

Quella sera, Dom, era chiuso in una giacca nera, con sotto una maglietta gialla. Era commosso e, sospirando, con una mano sul cuore, chinando e grattandosi la testa disse:
“…Lavorare al film, stare in Nuova Zelanda. Essermi aperto a tutti voi, aver visto i vostri figli crescere. Tutto questo mi ha fatto desiderare di divenire una persona migliore. Non credo ci sia un complimento migliore per voi.. Grazie. Grazie davvero.”
Elijah e Andy Serkis abbracciarono Dom commosso. E lo stesso fece Peter.
Ilaria invece, da una parte, ripensava ad una frase detta dall’inglese:
“…aver visto i vostri figli crescere…”
Aveva ascoltato quella frase e sapeva che aveva indicato lei e Peter. Era vero. Dom aveva visto crescere Billy e Katie, ma in particolar modo Hannah e le aveva voluto molto bene. Quasi fosse su. E lo era diventata. A parole.
Quando la festa d’addio fu finita, Ilaria decise di avvicinarsi e tirando la manica della giacca di Dom, gli disse, piano:
“Devo parlarti…”
Dom socchiuse gli occhi, ma senza aggiungere una parola, la seguì. Solo quando furono lontani da tutti gli altri, disse:
“Che c’è”
Ilaria guardò in basso, disegnando cerchi immaginari son la punta del piede sul pavimento. E sollevando la testa, con un sorriso, ma tradita dagli occhi che si fecero lucidi, disse:
“Ho deciso di partire con voi…Quando partirete, prenderò il vostro stesso aereo..”
“E..?” chiese Dom curioso.
Ilaria sospirò. Sentì il cuore farsi più pesante per via della reazione del ragazzo. Ma omai era in ballo. E doveva continuare a ballare. Dom aveva capito che la frase non era finita. E l’avrebbe perseguitata, scherzosamente, ma comunque perseguitata, sino a quando non gli avrebbe detto tutto. E abbassando di nuovo la testa, disse, piano:
“Hai ragione. C’è dell’altro..”
“Cosa?” chiese Dom incrociando le braccia l petto.
“Io.. Non so da dove cominciare…” disse Ilaria.
“Che ne dici dall’inizio?” scherzò Dom.
Ilaria sollevò la testa. Respirò forte e guardò Dom dritto negli occhi. E tutto di un fiato disse:
“Ricordi che un mese fa, siamo stati assieme nella roulotte. Bene. Quello che tu non sai è che, dopo che ci siamo lasciati, a Roma, ho preso degli antidepressivi e ho smesso di prendere la pillola. Il bello è che ancora non ho ricominciato a prenderla. Quindi, quella sera, quando abbiamo fatto quello che abbiamo fatto, non avevamo nessuna protezione…”
“Ilaria che vuoi dire?” chiese Dom che stranamente cominciò a tremare.
“A marzo sarò mamma. E tu papà.”
Dom sbarrò gli occhi azzurrissimi e le mani cominciarono a tremare. Quello che aveva desiderato avere assieme alla donna che aveva amato alla follia, ora, lo aveva. Stava per diventare padre, per uno strano scherzo del destino. E sorridendo, disse:
“Sei..? Aspetti…?”
Ilaria sorrise davanti alla tenera espressione ai movimenti dolcemente impacciati del ragazzo. E piano, disse:
“Sono incinta” 
Dom la strinse fortissimo e disse, quasi cercasse la conferma:
“Sarò padre. Sarò padre…” e si mise a correre dagli altri urlando la stessa litania: “SARÒ PADRE… SARÒ PADRE…”
E mentre tutti si congratulavano con Dom, Ilaria pensò che, se aveva accettato così l’idea di diventare padre, un po’ era cambiato. E che essere la madre di suo figlio la onorava e basta.

La situazione tra i due, però, non si mosse di una virgola. Lei e Dom non stavano assieme, nonostante la gravidanza di Ilaria.
E così, la mattina della partenza, mentre gli attori firmavano le miniature dei jet fatti dalla Qantas in onore della trilogia, Ilaria stava in disparte, con Hannah, Ally, Elizabeth e Christine.
“Ally. Lo sai che il prossimo anno la mamma e il papà compreranno un fratellino anche per me?” disse Hannah mentre giocava con la figlia maggiore di Sean.
“Davvero?” rispose Ally.
“Si! Così la mamma e il papà staranno di nuovo assieme..” disse Hannah sempre più raggiante.
Ilaria guardò le bambine e poi Christine. La donna sorrise e disse:
“Te ne rendi conto che è quello che vuole? Fallo almeno per Hannah e per quello che deve ancora nascere…”
“Se potessi lo farei, Christine, davvero” sospirò Ilaria. “Ma ho paura. E se una parte di me ama Dom alla follia e vuole essere felice assieme a lui, un’altra mi dice di stare attenta e mi mette davanti il ricordo di Dom che fa l’amore con un ‘altra. E questo, il solo pensiero che possa succedere un’altra volta, mi terrorizza. Chi sono io per pensare che andrà meglio stavolta…” e chinando il capo si accarezzò la pancia.
“L’amore è un salto nel buio. E non sta a noi decidere quanto è giusto amare o no qualcuno. Sono cose che capitano. Che ci piaccia o no..” sorrise Christine.
Ilaria rispose al sorriso e disse:
“Qualsiasi cosa accada. Ora devo solo pensare a mio figlio.. Sono sicura che dovrò avere abbastanza amore per lui e per Hannah…”
“E vedrai che allora capirai che ne avanza ancora un po’ per Dom..” finì la frase Christine.
Ilaria sorrise, accarezzando di nuovo la pancia. Quella gravidanza la legava a doppio nodo con un mondo da cui, per un anno aveva cercato di fuggire, ma che alla fine, amava più di se stessa. E di quel mondo, Dom, ne faceva parte…

“Sei sempre il solito Orlando” disse Lij dopo che l’aereo era partito e loro si erano accomodati.
“Carino Billy che mi ha messo il dito nell’ombelico. Che feticista…” disse l’inglese. “Non può possedere il mio corpo e si attacca al mio ombelico..”
“Io non sono feticista…” intervenne Billy.
“Un po’ si. Dai” scherzò Sean coccolando Ally.
“Zii” disse Hannah correndo verso il gruppetto che si era creato. “Ma quando tornerete qui?”
Viggo rise e disse, prendendola in braccio:
“Mi sa che non torneremo prima di Natale e poi verremo solo per i tuoi diciotto anni. Umh?”
“Ma sono tanti..” si lamentò la bambina.
“Non molti” disse Orlando avvicinandosi. “Facciamo che quel giorno ci sposiamo..” e baciò una guancia della bambina facendola ridere di gusto.
In quello stesso momento, Dom , si avvicinò ad Ilaria e sedendosi accanto a lei, disse:
“Perché non proviamo ad uscire di nuovo assieme una volta a Los Angeles?”
“Dom.. Io..” disse Ilaria, ma venne bloccata dal ragazzo che, abbracciandola, disse:
“Sht! Voglio solo riempirti di coccole e di cure. Voglio passare più tempo possibile assieme alla madre del mio bambino…” 
La ragazza però si scansò e piano disse:
“Dom.. Io non voglio stare con te. Te lo dico e te lo ripeto. Ho paura..”
Dom rise e accarezzandole il viso disse:
“Non hai capito vero? A ne non importa. Io non ti lascio andare stavolta, cascasse il mondo. Non posso farlo..”
“Dom… Io” cercò di dire Ilaria. Ma il ragazzo la bloccò di nuovo e piano disse:
“Ti ho persa una volta. Credi che sarei così stupido da perderti di nuovo? No. E lo sai perché? Perché non riuscirei più a guardarmi allo specchio..” e sollevandosi dal sedile, disse: “Lo capirai, ne sono certo…” e baciandole una guancia andò da Elijah.
Amava Dom. Ma la paura che tutto potesse andare a rotoli la distruggeva. 
E voltandosi, dall’oblò, guardò la Nuova Zelanda allontanarsi. L’avrebbe rivista, quattro mesi dopo. Per l’ultima premiere del film che aveva segnato la più grande esperienza della sua vita.



Tutte le cose che ho scritto, sono prese dalla realtà, per questo capitolo. È vero il discorso di Dom, che si trova nell’ultima versione estesa. Ed è vero che Billy ha messo il dito nell’ombelico di Orlando quando, per l’ennesima volta, ha sollevato la maglietta. Le foto le troverete su un qualsiasi sito di Orlando. Bene alla prossima. L’ultima. Un bacio. Niniel.






   
 
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