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Autore: Ju_Chan_x    04/02/2011    2 recensioni
E se un giorno, uno strano ragazzo, ti dicesse di essere la discendente di nobili provenienti da un'altra dimensione?
Di dover combattere contro esseri indescrivibili per evitare la frammentazione dell'equilibrio fra i pianeti e le dimensioni parallele?
Ovviamente, crederesti di stare in un sogno, attendendo semplicemente di risvegliarti.
E se... fosse tutto vero?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sembra scontato iniziare questa storia con " Salve a tutti! Il mio nome è bla bla bla " per cui... troviamo un'inizio più diverentete. Iniziamo con quello strano episodio che mi accadde una mattina d'estate...



Ormai l'estate stava giungendo alla fine, e come sempre, mi ritrovavo a dover svolgere tutti i compiti delle vacanze in una sola volta. Beh, sì, ancora vado a scuola, per mia sfortuna. Mamma dice che dovrò andare pure all'università. Non credo che sopravviverò così tanto a lungo. Comunque, ormai che sono in tema, beh, frequento il secondo anno delle superiori.
Quindi, eravamo rimasti alla fine dell'estate, così stavo approfittando di quegli ultimi giorni per recuperare tutte le ore di sonno perse nel precedente anno scolastico e le ore pomeridiane, quando riuscivo a scollare il sedere dal letto, a svolgere gli ultimi compiti. C'era un'unica regola: la mattina nessuno doveva disturbare il mio sonno. Nessuno tranne...


" Ehi, svegliati! "
Sentì una vocina, o forse la immaginai. La ignorai completamente, continuando a dormire. La mia sveglia "mentale" sarebbe suonata fra qualche oretta, prima di allora non ero capace di intendere o volere.
" E-ehi! Allora? Mi stai ascoltando? "
Ero nel meglio del sonno! Pensava davvero che mi sarei svegliata? Povero illuso.

Quasi instintivamente mi voltai verso il lato apposto, colpendo il mittente di quelle parole. Credo che quest'ultimo non rimase molto contento, dato che mi svegliai di colpo, lanciamdo un'urlo straziante: mi aveva morso. Aprendo gli occhi, potè finalmente capire chi o cosa mi ritrovavo davanti: un ragazzo.
Sì, c'era un ragazzo in camera mia. Un rosso da gli occhi verdi. Mi era bastato un semplice sguardo per poterlo squadrare dalla testa ai piedi. Indossava dei vestiti davvero strani: cos'erano, preparativi per halloween un pò troppo in anticipo?


" Ma sei impazzito!? Perché mi hai morsa!? E soprattutto... chi ti ha dato il permesso di entrare in camera mia?! "
No che mi avesse dato molto fastidio il morso, più che altro non sopportavo che qualcuno entrasse in camera mia senza il mio permerso, era una cosa che mi mandava su tutte le furie. Nonostante ciò, non riuscii a trattenere un'enorme risata: sulla guancia del ragazzo si poteva chiaramente osservare una chiazza rossa a forma di mano. Con il mio precedente movimento il ragazzo aveva ricevuto un bello schiaffo. Lo avevo punito indirettamente per il morso e per l'aver oltrepassato la porta della mia stanza.

" Ora capisci perché ti ho morsa? "
Mi rispose, con estrema tranquillità, tuttavia massaggiandosi con una mano la guncia che lentamente riprendeva il suo normale colorito.

" Beh... andiamo subito a dunque, perché sei in camera mia? Anzi... chi diavolo sei? "
Le mie domande erano sempre dirette e ben definite. E avrei preteso che le sue risposte sarebbero state altrettanto.
Intanto, mi ero alzata col busto, andando ad appoggiare la schiena contro il muro, mentre lui, liberamente, si era seduto sul mio letto, affiancandomi.


" Piacere, Reid. "
Mi porse la mano, sorridendo.
Rimasi quasi imbambolata prima a fissare la sua mano, poi quel piccolo sorriso che gli era sbucato sul viso. Scossi velocemente il capo, afferrandogli lentamente la mano.

" I-io... io sono Jun. "
Esatto, ora conoscente il mio nome! A me piace il mio nome. E' parecchio semplice, sono solo tre lettere e riesco con esso a creare diversi soprannomi!
" Conoscevo già il tuo nome. "
Mi rispose, cambiando il tono di voce, che divenne molto serio. Conosceva già il mio nome? Chi era in realtà questo ragazzo? Che fosse un alieno? Un'agente della FBI? Un nonsocosa?
" Sono qui perché... abbiamo bisogno di te. "
" B-bisogno di me? "
Rimasi parecchio stupida da quelle parole; qualcuno necessitava del mio aiuto, ma chi? E perché? La mia mente fra poco sarebbe esplosa a causa di tutte quelle domande a cui non riuscivo a trovare una maledetta risposta.

" Tranquilla, ora ti spiego tutto. "
Fortunatamente, il ragazzo notò il mio stato confusionario e decise di spiegarmi tutto. O forse sarebbe stato meglio di no.

" Io vengo da un'altro pianeta, o meglio, un'altra dimensione. Solo in pochi hanno la possibilità di raggiungere il vostro ed altri pianeti. Ma ora chiunque può. Tutto questo è successo poiché le sette gemme, custodite nei rispettivi regni, sono sparite o meglio, sono state rubate. Ogni regno custodiva una gemma dal caratteristico colore. "
Si fermò qualche secondo, giusto il tempo per farmi capire tutto ed anche per riprendere il fiato.
" Essendo sette, come avrai capito, prendono il colore dai sette colori dell'arcobaleno. Sparendo, queste gemme, hanno distorto il legame che era presente fra i diversi pianeti e la nostra dimensione ed ora, il nemico, può spostarsi dove vuole... a suo piacimento. "
" Vorresti dire che mi potrei ritrovare una sottospecie di drago davanti!? "
No, dai, stavo ancora dormendo. Era troppo assurda come storia! Ma lui, sembrava parecchio serio. Nelle sue parole, purtroppo, c'era un fondo di verità.

"Più o meno sì. Ecco perché, abbiamo bisogno di te. Devi aiutarci a ritrovare tutte le gemme. "
Improvvisamente, ponendo una mano dentro ad un marsupio, tirò fuori una pietruzza di un rosso davvero acceso, quasi cremesi.
" Questa è una delle gemme? "
" Purtroppo no, questo è solo un frammento. Chi l'ha portata via deve essere stato molto sbadato. Ma fortunatamente, anche con un pezzo così piccolo, possiamo ricavare moltissimo potere. Scometto che ti stai chiedendo a che cosa ti serva questo "potere", vero? "
Aveva anticipato la mia domanda. Il ragazzo si rivelava più intelligente di quanto immaginassi!

" Sì, e poi... perché avete scelto proprio me? Io non sono capace di fare molte cose, ed oltrettutto non ho nemmeno una gran forza fisica e nemmeno molta logica. Cioè! Sono l'ultima persona a cui avresti dovuto rivolgerti. "
Mi stavo letteralmente demotivando da sola.
" Però sei una... discendente. "
Mi bloccai sentendo le sue parole. Discendente di cosa? Quindi era proprio destino che loro avessero bisogno di me? Già, che strana cosa il destino. Colui che ora stava riservando davvero qualcosa di strano per me.

" Abbiamo analizzato tutti gli esseri che vivono sulla terra, e tu sei una di quelle persone che ha presentato analogie con i precedenti sovrani del regno rosso. Quindi, come puoi capire, sei colei che rappresenta la gemma rossa. "
Nelle mie vene scorreva sangue nobile, allora? Davvero divertente come cosa! Prentendo di vivere in un castello, ed avere mille subordinati.
" Ora, ho una sola domanda da porti. "
Era la prima volta che era lui ha farmi una domanda. Deglutì, quasi spaventata da quella sua unica domanda.

" Dimmi pure. "
Osai rispondere.

" Vuoi aiutarci? Non voglio costringerti, perché i pericoli contro cui andrai saranno davvero tanti. Prima di sapere la tua risposta, sappi solo che non sarai da sola. Oltre a recuperare le gemme, dovrai trovare gli altri 6 discentendi, che ti aiuteranno nella ricerca. "
Era davvero difficile prendere una decisione. Se avessi detto di sì, la mia vita sarebbe radicalmente cambiata, e un pò la cosa mi divertiva. Quella monotonia si sarebbe finalmente spezzata. Però... c'era un però.
" So che è difficile prendere una decisone, per cui non voglio metterti fretta. Pensaci oggi, quando avrai preso la tua decisione, basta che tu pronunci il mio nome, ed io arriverò da te. Se non mi chiamerai entro oggi, vorrà dire che avrai deciso di rifiutare la nostra richiesta d'aiuto. Quindi, per ora, ti saluto. "
Così dicendo, si alzo dal mio letto e con un cenno della mano, inteso come un saluto...
 " E-ehi! No, aspetta! "
...sparì via.

Io, ancora incredula, mi limitai e tirare su le coperte, ricoprendomi completamente. Che cosa fare ora? Avevo bisogno di un consiglio, ma chi mai avrebbe creduto ad una storia del genere se a malapena ci credevo io?


  
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