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Autore: _Darklight92_    05/02/2011    2 recensioni
ON LINE IL CAPITOLO 25
Questa storia non tiene conto degli avvenimenti accaduti dopo la prima apparizione di Ulquiorra sulla terra. Aizen non ha mai fatto rapire Orihime, ma si è interessato ad un'altra ragazza, anch'essa dai poteri particolari. Incaricato di controllarla e risvegliare le sue capacità è Ulquiorra, il protagonista della fanfiction.
All'interno della storia vi saranno anche tutti i personaggi del fumetto.
Dal capitolo 5:
-Ma è assurdo! E' privo di logica e... Stupido.- Esclamò lei.
Ulquiorra le sia avvicinò piano, arrivando a fronteggiarla. La ragazza poteva vedere distintamente tutte le sfumature dei suoi occhi verdi e lui poteva cogliere perfettamente tutta la vasta gamma di emozioni che gli occhi castani di lei esprimevano.
-E' la legge che ci ha sempre guidati, che ci ha creati. Questo siamo noi Arrancar: Uno stadio superiore di Hollow, un coacervo caotico, nel quale una delle anime che ci forma ha saputo prevalere sulle altre, ha
divorato le altre, assumendo il controllo e sopravvivendo.-[...]-Pensi davvero di poter dire che la legge che ci ha generati è stupida?- Domandò, facendo una piccola pausa. -Non è affatto stupida. Solo che tu non la puoi capire, perché non sei una di noi.-
R&R Please (_._)
Dedicata a Treccia.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Espada, Nuovo personaggio, Schiffer Ulquiorra, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ci si rivede gente!
Purtroppo sono un po' idiota, quindi ho perso password e indirizzo del precedente account e ho dovuto rifarlo da capo ehehehe [Cacchio ridi? -.-'' NdR] (Tu devi smetterla di maltrattarmi ndMe)
Questa volta il campo scelto per la fanfiction è Bleach, sul quale avevo qualche mezza idea da un po', ma non mi decidevo a smetterla su carta.
Ho scelto come protagonista Ulquiorra, un personaggi che inizialmente non mi stava molto simpatico, ma che con l'andare avanti è diventato uno dei miei preferiti.

Spero che la mia storia vi piaccia e che mi lasciate un commentino, anche terribile (non troppo la mia autostima finirà col liquefarsi XD).
Nota: Questa fanfiction è scritta senza alcun scopo di lucro. I personaggi di questa fanfiction sono di proprietà di Tite Kubo, esclusione fatta per Hikari Reino e i nuovi personaggi, che sono di mia invenzione.
Titolo: Light's Soul (Lo spirito di luce) [Provvisorio]
Autrice: Darklight92
Dedicata a: Treccia
Personaggi: Ulquiorra Schiffer, Espada, Shinigami, Nuovo Personaggio.
Avvertimenti: What If? (Possibilità di un leggero OOC)
Genere: Romantico, Avventura.
Raiting: Arancione.
Prologo:
Cancellate tutto ciò che avete letto da dopo il primo combattimento tra Ichigo e Grimmjow.
Aizen non ha mai ordinato ad Ulquiorra di rapire Orihime e nessun umano ha mai messo piede nell'Hueco Mundo. Detto ciò... Abbandonate per un attimo Karakura. Spostatevi un po' più lontano, ad Osaka.
Lì vive Hikari Reino, femmina, diciassette anni, umana.
Hikari è una normalissima ragazza come tante altre. Anzi, più che normale, il termine più corretto sarebbe banale. Diventa addirittura insignificante quando si trova accanto suo fratello maggiore Kyo Reino, maschio, diciannove anni, umano.
Perché? Perché lui può combattere i fantasmi.
Capitolo 1:
Task.
-Aizen... Ne sei proprio sicuro?-
-Non ricordo che il tuo ruolo fosse dubitare delle mie decisioni, Gin.- Rispose con tono falsamente sorpreso l'ex capitano della quinta compagnia.
Stranamente, Ichimaru si zittì all'istante, evitando lo sguardo del superiore.
Gli occhi color brace di Aizen tornarono a fissare lo squarcio di vita sulla terra, concentrando la sua attenzione sulla protagonista, una ragazzina non più grande del diciassettesimo anno di vita.
Le labbra dell'uomo si incresparono in un sorriso paterno ma allo stesso tempo inquietante.
-Non sembra, ma questa ragazza ha un'energia sopita enorme. Aporro!- Chiamò, e lo scienziato dai capelli fucsia fece il suo ingresso, con un lieve inchino.
-Il suo potere è sconosciuto. E' qualcosa di diverso sia dagli Shinigami sia dagli Hollow... Ed è di gran lunga superiore rispetto a quello degli umani intorno a Ichigo Kurosaki. Sicuramente lei è ignara di tutto ciò, altrimenti non se ne andrebbe sventolando ai quattro venti l'enormità della sua aura.- Spiegò l'Esparda.
-Appurato che questa ragazzina abbia poteri sconosciuti e non indifferenti, non capisco a cosa serva scomodarsi fino a Osaka per catturarla.- Tentò nuovamente Gin, inarcando un sopracciglio.
Aizen sospirò chiudendo per un secondo gli occhi. A volte era davvero seccante dover spiegare sempre tutto.
-Hai sentito cosa ha detto Aporro? La sua aura è enorme, sicuramente anche gli Shinigami se ne saranno accorti. Mi sembra superfluo farti notare che siamo nel bel mezzo di una guerra, quindi dobbiamo appropriarci di qualsiasi potenziale arma prima del nemico. Sconosciuto è pericolo, ricordalo sempre.
Ciò che non conosci va temuto. Va controllato. E se non ci riesci... Va distrutto. Prima che possa diventare un reale pericolo per te.-
Ichimaru abbassò la testa, facendo sparire gli occhi dietro i ciuffi argentati.
-Se hai capito chiamami Ulquiorra.- Aggiunse con noncuranza Aizen.
Gin si congedò con un breve inchino, lasciando il suo capo e l'Esparda rimasero soli.
-Lord Aizen.- La voce della quarta Esparda era distaccata e pacata come al solito.
Il giovane era entrato senza provocare il minimo rumore e si era arrestato sulla soglia rigido in attesa di un cenno dal superiore.
-Ulquiorra... Ho un incarico molto speciale per te. Che ne diresti di una bella vacanza ad Osaka?- Disse Aizen, quasi come se gli stesse facendo una proposta invece che imporgli un ordine.
Per una frazione di secondo i grandi occhi smeraldini dell'Arrancar si sgranarono leggermente, come se fosse sorpreso.
-Prego Lord Aizen?- Domandò incerto.
Aizen sorrise.
-Vedi, Aporro ha trovato qualcosa di molto, molto speciale ad Osaka.- Aizen mostrò all'Esparda l'immagine della ragazzina.
-Questa ragazza possiede un'aura particolare, simbolo di un potere diverso dal normale e sconosciuto. Dobbiamo scoprire che tipo di potere e appropriarcene prima degli Shinigami. Il tuo compito è trovarla e condurra a Las Noches viva e tutta intera.-
Ulquiorra inarcò entrambe le sopracciglia.
-Con tutto il rispetto signore... Non che voglia mettere in dubbio i suoi ordini, ma non sono un baby-sitter. Non potrebbe affidare questo incarico a qualcun altro?- Domandò il ragazzo.
Aizen si alzò dalla sedia dove era seduto, socchiudendo gli occhi e sospirando.
-Potrei farlo, ma non mi fido. E' un incarico troppo delicato... Grimmjow l'ammazzerebbe prima ancora di darle il tempo di seguirlo, Yammy se la farebbe subito scappare, Nnoitra devasterebbe direttamente tutta Osaka...- L'uomo assunse un'aria rassegnata.
-D'accordo signore. Esattamente quando devo partire e in che parte di Osaka devo recarmi?- Domandò Ulquiorra.
-Adesso. Setacciala tutta da cima a fondo, ma cerca di uccidere meno umani possibile. Più gli Shinigami sono all'oscuro delle nostre mosse, meglio sarà per noi.-
La quarta Esparda si congedò con un breve inchino, partendo immediatamente.
Una volta che il ragazzo fu andato via, Sousuke tornò ad osservare la ragazza, accorgendosi solo in quel momento di un altra persona.
-Aporro... Questo chi è?- Domandò, indicando un giovane dai capelli corvini e spettinati accanto alla ragazza.
L'ottava Esparda si sistemò meglio gli occhiali rettangolari sul naso.
-A giudicare dai dati sulla sua aura... Dovrebbe essere un parente della ragazzina in questione. Probabilmente il fratello, perché?-
Aizen non rispose, continuando a fissare il ragazzo.
Sentiva provenire un'aura minacciosa da quel ragazzo, e questo non gli piaceva affatto.

*

Ulquiorra apparve nella periferia di Osaka provocando una voragine nel terreno.
Sospirò rassegnato. Era sempre così quando si recava nel mondo degli umani. Sembrava quasi che quella dimensione stessa si piegasse alla loro essenza di esseri superiori. Nonostante ciò quegli stupidi Shinigami continuavano ad opporsi al grande Aizen.
L'Esparda mosse qualche passo guardandosi intorno. La zona era completamente deserta, non si vedevano né umani né animali. Qualcun altro avrebbe trovato inquietante quella situazione, ma non lui. Provava un senso di pace che placava il suo animo, un senso di serenità che lo portò inavvertitamente a sfiorarsi il contorno del buco del collo.
Fu riportato alla realtà da qualcosa, o meglio qualcuno, che gli tirò la parte inferiore della giacca bianca.

Maledicendosi per la sua disattenzione, si voltò di scatto, la mano già pronta sull'elsa della katana.
Per la seconda volta in quella giornata fu quasi sorpreso, non trovando nessuno dietro di sé.
-Signore ti senti bene?-
Ulquiorra abbassò gli occhi verdi, ormai palesemente sorpreso.
Ad attirare la sua attenzione era stata una bambina poco più del suo ginocchio, vestita con uno strano abito rosso acceso abbinato ai nastri che portava tra i capelli.
Una persona normale avrebbe pensato cosa diavolo ci facesse una bambina di non più di cinque anni da sola per una strada di periferia, ma la prima domanda che si pose la quarta Esparda fu di un genere ben diverso.
Era sicuro che in quella strada non ci fosse nessuno, il suo pesquis, il più avanzato tra gli Esparda, non aveva rilevato la presenza di nessun Reiatsu, neanche debole.
E invece adesso si trovava davanti un essere umano che non solo era in grado di vederlo, ma anche di toccarlo.
-Non puoi parlare signore? Allora stai davvero male. Vuoi che ti riaccompagno a casa?- Domandò ancora la ragazzina, senza lasciare il mantello di Ulquiorra.
L'Esparda aprì la bocca per dire qualcosa >anche se non sapeva neanche lui che cosa<, ma una voce dal tono affranto e preoccupato proveniente dalle sue spalle lo precedette.
-Shizuka!-
Il ragazzo e la bambina si voltarono verso la fonte del suono.
Una donna giovane, non oltre i trent'anni, si avvicinò di corsa alla bambina, prendendola in braccio.
-Shizuka, quante volte devo dirti di non fuggire così? Vuoi farmi venire un infarto?- E si incamminò nella direzione opposta alla quale era venuta, ignorando l'Arrancar.
La bambina, abbracciata alla madre, salutò con la mano Ulquiorra mentre si allontanava, con un sorriso innocente e puro sul volto.
Una volta che la donna ebbe oltrepassato un angolo, l'Esparda ritornò in sé, tornando a guardarsi intorno.
Che diavolo aveva quel posto? Gli abitanti di quella zona erano in grado di nascondere la loro aura? Eppure quella donna non lo aveva neppure visto, segno che il la sua anima non aveva una grande consistenza.
Ma la bambina...
Voltò un angolo, immerso nei suoi pensieri.
-Bene, bene, bene... Cosa abbiamo qui?-
Un gruppo di ragazzi si pose davanti all'Esparda, con le braccia incrociate e un'espressione di sfida sul volto.
-Che bel damerino... Cosa diavolo sei, un cosplayer? Oppure un praticante di una qualche nuova setta religiosa?- Continuò il ragazzo che aveva parlato per primo.
-Oh, beh... Chi se ne frega... Fuori tutti i soldi che hai.- Riprese qualche secondo dopo, vedendo che Ulquiorra non reagiva.
Niente, l'Arrancar rimase immobile a fissare i ragazzi.
-Sei sordo amico? Guarda che non abbiamo tutta la giornata!- Esclamò un secondo ragazzo.
-Potreste levarvi? Dovrei passare e non ho tempo da perdere con voi.- Disse brevemente Ulquiorra, facendo scorrere gli occhi verdi sul ragazzo.
-Che fai, prendi per i fondelli, bastardo?- Il secondo ragazzo afferrò l'Esparda per il colletto della giacca.
Neanche due secondi più tardi lui, o per meglio dire ciò che restava di lui, si ritrovò a terra in una pozza di sangue.
I restanti indietreggiarono di qualche passo, guardando inorriditi la scena, e spostando poi lo sguardo sullo strano ragazzo in piedi di fronte a loro.
-Che diavolo...- Mormorò un terzo, ma non fece in tempo a terminare la frase che fu aperto in due.
-Devo continuare o mi lasciate passare?- Il tono era sempre distaccato e inespressivo, come se invece di aver squartato due persone li avesse semplicemente spostati.
-Che cazzo sei tu?- Mormorò un altro, sudando freddo per poi scappare, imitato dai restanti.
Ulquiorra li osservò allontanarsi, impassibile.
-Avete fortuna che mi è stato espressamente ordinato di uccidere meno persone possibili.- Mormorò, riprendendo a camminare, concentrandosi per cercare di avvertire altri Reiatsu, seppur deboli.
Camminò non seppe per quanto tempo, fino a quando non avvertì un'aura particolare e sconosciuta.
Affrettò il passo, scorgendo dietro un angolo la stessa ragazzina che gli aveva mostrato sua eccellenza Aizen.
Si arrestò, prendendosi qualche secondo per analizzarla meglio.
Il signo Aizen aveva parlato di un incarico delicato e per questo lo aveva affidato addirittura a lui, la quarta Esparda. Aveva parlato di un grande potere sopito e sconosciuto, ma più guardava quella ragazza, più le sembrava una comune ragazzina umana, anche se doveva ammettere anche lui che la sua aura era diversa dalle altre.
Tuttavia, non capiva il perché dovesse scomodare proprio lui. Sorvolando su Yammy e Nnoitra, poteva andare benissimo Grimmjow. Se l'avesse ammazzata poco male, né loro né gli shinigami avrebbero
avuto una nuova potenziale arma, non sarebbe stata questa grande perdita.

Stava per avanzare verso la ragazza, quando un enorme esplosione proprio di fronte al suo obiettivo.
Che diavolo... Un Hollow? Non dovrebbero esserci Hollow! Ma cosa diavolo prende al mio pesquis? Non sono in grado di avvertire neanche questi spiriti? Pensò l'Arrancar, portandosi la mano alla spada.
La ragazzina si fermò di fronte all'Hollow. Ulquiorra si aspettava che lo fissasse terrorizzata e che tentasse di scappare a gambe levate, ma l'umana non fece nulla di tutto ciò. Si fermò davanti allo spirito
maligno, osservandolo con sguardo leggermente sorpreso.

-Un altro spirito? Se cerchi Kyo non è con me, spiacente. Riprova nel pomeriggio.- Disse, sorpassando come se niente fosse l'Hollow.
La quarta Esparda inarcò un sopracciglio, chiedendosi per un secondo dove diavolo lo avesse mandato Aizen. Gli umani di quel posto si comportavano in tutti modi, fuorché da umani.
Senza dire nulla, l'Hollow si fiondò, come Ulquiorra si aspettava, contro la ragazza con la bocca spalancata.
L'Arrancar sguainò la spada per proteggere il suo obiettivo, ma prima ancora che si potesse muovere, tra la ragazza e l'Hollow si frappose un scudo bianco, che sbatté lo spirito contro un muro non appena lo sfiorò.
Ulquiorra lasciò la spada, osservando meglio la situazione.
La ragazza si voltò leggermente annoiata verso lo spirito.
-Così non va bene. Se cerchi di attaccarmi, Kyo poi ti uccide.- Mormorò, arrestandosi.
Kyo? Pensò l'Arrancar, valutando meglio la situazione.
L'Hollow non si scoraggiò, rialzandosi e fiondandosi nuovamente contro la ragazza, che sospirò, restando ferma.
-Che tipo cocciuto...- Mormorò.
Ulquiorra sguainò la spada, pronto ad intervenire, ma una voce ironica lo colse alla sprovvista, facendolo voltare.
-Non credevo che mia sorella avesse ammiratori tanto strani.-
L'Esparda alzò lo sguardo e vide, seduto comodamente su un muro, un ragazzo dagli spettinati capelli neri e gli occhi blu cupo.
L'aura che proveniva da quel ragazzo era della stessa natura di quella del suo obiettivo, ma era più stabile.
-Chi sei?- Domandò l'Esparda, senza lasciare l'elsa della sua spada.
Il ragazzo rise, mandando la testa indietro.
-Non sai che è cattiva educazione chiedere il nome a qualcuno senza essersi prima presentati?- Rispose, nello stesso tono ironico di poco prima.
-Sono Ulquiorra Schiffer, quarta Esparda.-
-Kyo Reino, nessun titolo.- Si presentò il ragazzo.
Al sentire quel nome, l'Arrancar prestò maggiore attenzione al ragazzo.
-Dimmi... Lo scudo intorno a quella ragazzina sei stato tu a crearlo?- Domandò.
Era certo che non fosse così, ma doveva accertarsene. L'aveva sentita, quell'aura anormale e instabile, provenire da quella ragazzina, tanto quanto aveva sentito l'aura stabile provenire da quel ragazzo.
Le labbra del giovane si piegarono in un mezzo sorriso divertito.
-Chissà... Perché questo interesse?-
-Non sono affari che ti riguardano. Rispondi alla mia domanda e basta.- Rispose Ulquiorra.
-Oh... Abbiamo un duro, eh?-
-Non provocarmi, umano. La mia missione prevede la minor uccisione di persone possibile, e già ne ho fatte fuori due. Vorrei evitare la terza.-
Questa volta Kyo sorrise in maniera ferina.
-Già "ne hai fatte fuori due e vorresti evitare la terza"? Sei piuttosto sicuro di te, Ulquiorra Schiffer. Vediamo se questa sicurezza traballerà un poco dopo aver combattuto contro di me.-
Kyo scese rapidamente dal muro, ponendosi di fronte all'Arracar. Nella sua mano era apparsa una grande spada medievale, uguale a quella dei cavalieri templari.
La spada era di acciaio e argento, incastonato nel centro della lama c'era uno zaffiro di un blu lucente.
Ulquiorra la osservò per un momento. Era più che certo che prima quel ragazzo non avesse in mano niente.
Sfoderò la katana, accingendosi a combattere.
Nello stesso istante, l'Hollow si fiondò nuovamente sulla ragazza, finendo per la seconda volta scaraventato via.
-Senti, signor quarta Esparda, non potremmo rimandare? Avrei del lavoro da fare.- Disse annoiato Kyo, indicando con la testa lo spirito maligno.
-Uccidere gli Hollow è un lavoro da shinigami. E da quanto mi è parso di capire tu non lo sei.- Rispose l'Arrancar.
-Che vuoi che me ne freghi di uccidere gli Hollow? Quello sta attaccando mia sorella. Proteggerla è l'unica cosa che mi importa.-
Ulquiorra apparve dietro di lui con la lama sguainata.
-Onorevole. Ma io ho una missione. E tu la stai intralciando. Hai due possibilità: O ti levi dai piedi o muori.-
Kyo mugugnò una risata.
-Invitante. Potrei anche levarmi dai piedi, te l'ho detto, non me ne frega niente di queste cose da Shinigami. A patto che la tua missione non coinvolga mia sorella.-
-E se la coinvolgesse?-
-Allora temo proprio di dover rifiutare la tua gentile offerta.-
Il ragazzo parò con la sua spada il colpo dell'Arrancar, facendo qualche passo indietro e guadagnando spazio.
I due combattenti si voltarono simultaneamente nel vedere l'Hollow schiantarsi ancora contro un muro.
-Certo che sei testardo! E' inutile, non riuscirai a colpirmi.- La ragazza aveva un tono canzonatorio.
Sembrava che si stesse divertendo a vedere i tentativi dello spirito di divorarla.
Ancora una volta Ulquiorra si sorprese del comportamento degli umani di quel luogo.
-Certo che voi siete degli strani umani.- Mormorò soltanto, prima di tacere e iniziare a sferrare possenti e veloci attacchi a Kyo.

 

Helloooo! Ecco la fine del primo capitolo!
Chi diavolo sarà mai questo Kyo? (A parte un grande, grande figo? °ç°)
E quali sono i suoi poteri? Dunque in realtà la ragazzina a cui è interessato Aizen non ha nessuna capacità?
*____* ragazzi io sono davvero happy!
[Qualcuno può spiegarmi perché si ostina a parlare in inglese quando è una schiappa? NdR]
Finalmente sono riuscita a scrivere una ff su Bleach! *___* Io... Sono commossa! E ancora non ho fatto morire nessuno!
(O_O""" NdPersonaggi di Bleach)
Posso fare una domanda? NdUlquiorra.
Certo, dimmi pure caro *^*
Ma io ispiro la gente a fare da balia? No, perché se dovevi proprio cambiare parte della storia e levare quella palla al piede di Orihime, perché mi hai ammollato un' altra mocciosa a cui badare? NdUlquiorra.
[Ha ragione sai? NdR]
°Darky colpisce R° Ma Ulquy... Te lo ha già spiegato Aizenuccio no? Tu sei l'unico scemo disponibile! Gli altri non hanno la tua pazienza! La tua costanza! La tua...
Ho afferrato -_-" Anche se mi sento incastrato ndUlquiorra.
°Sorriso a 32 denti° Nooooo, come ti viene in mente? Sarà una cosa... semplicissima badarle... Una cosa da niente!
[Certo... Aspetta e vedrai Ulquirra ndR]
°Darky lo colpisce nuovamente, facendolo stramazzare al suolo°
^___^ Alla prossima!
-Darklight
PS: Mi sono accorta solo ora di aver sbagliato a scrive 'Espada'. Oooops XD vi prego non fateci caso.
 

  
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