"Sono giorni che mi hanno rinchiusa qui. Ho sempre più fame,sono debole e nessuno si degna di passare...ma io uscirò,questo è sicuro.
Mi sto adeguando alla "dieta di Stefan" e devo dire che è disgustosa,qui si trovano solo topolini. Questo vestito è terribilmente scomodo e sporco e in più il buio inizia a diventare davvero noioso. Guai a chi dice che sono viziata... a nessuno di voi piacerebbe stare qui.
Ho letto l'antico libro dei Petrova almeno una decina di volte.
In ogni caso non riesco a togliermi dalla testa ciò che sta accadendo fuori di qui,Klaus li ucciderà tutti - e in realtà questo non mi dispiace,se lo meritano - ma la cosa più preoccupante è che ucciderà me e io non potrò scappare. Poveri sciocchi,non capiscono la mia importanza in tutto questo. Isobel mi aiuterà. Mi deve aiutare. Quanto vorrei che qualcuno passasse qui sotto,vorrei solo uno spuntino decente,non mi sembra tanto da chiedere,è da quando è passato il giovane Gilbert,il fratello di Elena - Jeremy se non sbaglio - che non faccio un pasto decente. Quella schifezza in bottiglia che mi ha dato Elena non conta.
Scarabocchiare i muri con questi sciocchi pensieri è tutto ciò che mi resta... a parte pianificare la mia uscita da qui e il mio ritorno glorioso. Solo Katherine Pierce sa cosa Katherine Pierce ha in mente"

Katherine gettò la pietra con la quale stava scrivendo a terra e si appoggiò alla parete,stremata. -Che noia- sbuffò. Addentò un topolino che stava passando di lì. -Ci sta lavorando- disse facendo il verso a Jhon -Che significa? Voglio uscire,adesso!- tuonò nonostante nessuno la sentisse. Chiuse gli occhi e si perse nei ricordi,tornò al 1550 che bei ricordi! A quei tempi era una giovane vampira,aveva appena 58 anni di trasformazione alle spalle,girava per il mondo,usava gli uomini a sua piacimento e... Daley! Se solo avesse potuto comunicare con lui...lui l'avrebbe aiutata.
Ma Katherine Pierce è una donna dalla mille risorse e quando si mette in testa qualcosa la ottiene,sempre e comunque