Elena.
Solo sentire il suo nome ti fa rabbrividire,solo vederla ti fa sentire più umano.
Lei non è Katherine, lei non farebbe mai quello che ha fatto Katherine.
Lei ha già scelto con chi vuole stare.
Stefan.
Lui la merita, Damon, non tu. Lui la può rendere felice, tu no.
Tu sei cattivo.A te piace essere cattivo.
Stefan non beve sangue umano, Stefan ha ancora la sua umanità.
 


 
Damon si avvicinò alla finestra della stanza di Elena, il suo volto era rilassato. I capelli setosi erano sparsi per il cuscino. Così fragile, così dannatamente umana. Se si concentrava poteva sentire il suo cuore battere.
 
Stai da parte Damon, lei è troppo buona per te.
 
Entrò lentamente nella sua camera. Dormiva ancora. Il suo respiro regolare era l’unico suono quasi impercettibile che si sentiva nella camera.  Il vampiro si avvicinò al suo viso, accarezzandolo con la punta delle dita.
 
“ Ti amo”  sussurrò avvicinandosi un po’ al sua faccia.
“ Non ti farò mai del male.” E questo voleva dire solo una cosa.  Lui non avrebbe mai potuto stare con lei. Perché gli avrebbe sempre fatto del male.
Si allontanò nella fredda notte. A cercare qualcuno da uccidere, perché questo era lui, un cattivo. E questo sarebbe sempre stato.
 
 
Iniziò a preparare le valige. Doveva andare lontano, starle vicino voleva dirle farle male. Non era mai stato così altruista in vita sua. Nemmeno per Katherine, che l’aveva amata per più di un secolo, per nessuno.
Ma Elena era diversa.
Damon, per la prima volta in vita sua, la lasciò vinta al fratello.
 


-Lui si saprà prendersi cura di lei, tu cercherai Klaus e informazioni su di lui, la proteggerai a distanza.
Ma non puoi starle vicino. No, no puoi più farle del male per il tuo egoismo.
 


Stava chiudendo la grande borsa che conteneva le sue svariate camice quando sentì una mano che gli toccava la spalla.Si girò, Elena.
 


“ Ti prego Damon, non farlo.”