07/02/2011
6 recensioni
I am a Pirate,
you are a princess ~
Everyday, your life will never be the same...
Era bella, la mia principessa.
Davvero bella, con le ciglia lunghe che le sfioravano dolcemente le guance, rosse come pomodorini maturi. Con quel visino tondo, incorniciato dai capelli color cioccolato, ed il suo sorriso ingenuo e sincero...
Ma la cosa più bella erano gli occhi.
Già, i suoi occhi che cambiavano colore e, a seconda della luce, erano ora di un intenso verde smeraldo, ora di un dolcissimo color nocciola.
Erano speciali, i suoi occhi, così com'era speciale lei.
Così com'era speciale anche la sua ostinazione nel cercare di essere fredda, di non avvicinarsi a me per colpa del suo orgoglio.
Era perfetta in una maniera tutta sua, in una maniera speciale.
Era bella, la mia principessa, era bella davvero.
~~~
Era bello, il mio pirata.
Era bello davvero, con un sorriso sicuro sempre in bella vista su quel viso perfetto, con quel corpo splendido e quel modo di muoversi così sinuoso ed ipnotico...
Ma la cosa più bella erano gli occhi.
Aveva due occhi sottili, del colore dei libri vecchi ed impolverati, che si leggono la sera di nascosto, alla luce di una candela. Occhi all'apparenza dolci e rassicuranti, occhi a ben guardare illuminati da quella scintilla di malcelata ed insana eccitazione che mi toglieva il respiro.
Erano speciali, i suoi occhi, così com'era speciale lui.
Così com'era speciale quel velo di fascino misto ad inquietudine che lo circondava come un muro, che mi sbarrava la strada quando tentavo di avvicinarmi.
Era incantevole, ammaliante, in un modo unico, esclusivamente suo. Ma ovviamente non l'avrei mai ammesso.
Era bello, il mio pirata, era bello davvero.
~~~
Si chiamava Antonio. Era una persona importante, a giudicare dal rispetto che gli riservavano.
Aveva un enorme cappello nero, pieno di piume, che gli nascondeva i riccioli castani, intrecciati a tratti con delle gemme colorate.
La camicia con le maniche arrotolate, sempre la stessa, sempre sbottonata, a scendere morbida sul petto abbronzato; i pantaloni troppo grandi legati alla meglio, gli stivali neri e lucidi.
Sorrideva, Antonio, sorrideva sempre. Sorrideva al mattino, alla sera, quando la nave salpava e le poche volte che attraccava. Sorrideva quando guardava le stelle e l'orizzonte, sorrideva quando teneva il timone tra le mani. Sorrideva quando carezzava piano i capelli alla sua principessa, sorrideva perfino nel momento in cui la sua sciabola si sporcava di sangue.
Sorrideva, sorrideva di mille sorrisi diversi.
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« Come ti chiami, Pequeños? »
L'aveva presa con sè senza esitazione.
Semplicemente l'aveva trovata, in lacrime, mentre saccheggiava l'ennesima nave.
Gli era piaciuta, e se l'era presa.
« Non vuole parlare, credo che mi odii. »
Dopotutto era anche per quello che era diventato un pirata, no? Per poter avere tutto quello che voleva.
« Sei troppo altezzosa per i miei gusti, piccola... »
E che problema c'era se preferiva un paio di occhi del colore degli smeraldi, a delle banali pietre preziose?
« ...altezzosa come una principessa. »
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« Cosa ci fa qui, questa? »
« Il capitano si è portato dietro una puttana... »
Le donne non possono salire a bordo della nave. Non c'è un motivo preciso, semplicemente, è la regola, e va rispettata.
Però Antonio non è il tipo che fa molto caso alle regole, a quanto pare.
« Buttiamola fuoribordo! »
Sono venuti a prenderla, la portano sulla chiglia. Ridono, la prendono in giro, la picchiano.
E per quanto morda, o si dimeni, non è mai abbastanza; loro sono tanti e forti, lei è una sola. La vogliono buttare in mare, non ha il diritto di stare su quella nave.
Ha paura
Potrebbe permettersi di piangere, ora. In fondo in una situazione del genere chiunque piangerebbe, allora perchè si vergogna tanto?
No. Lei è forte. Non ha intenzione di chiedere aiuto.
Chiude gli occhi, mentre mille braccia la sollevano di peso per cederla all'oceano...
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Un secondo. Due. Tre. Risa. Urla.
Silenzio.
E' ancora all'asciutto, respira ancora, perchè tutti si sono fermati?
Rumore di una lama sguainata. Urla, a lacerare quell'innaturale silenzio.
Un corpo che si accascia al suolo.
Può sentirlo, può sentire il suono impercettibile delle gocce di sangue che scivolano lungo la sciabola. Può sentire lo stridio dei mille cuori che sembrano essere lì lì per esplodere all'unisono, può sentire il respiro calmo e rilassato del suo salvatore, può sentire il suono delle labbra che si piegano in un sorriso tagliente, può sentire su di sè l'insopportabile peso del suo sguardo.
« Qualcun altro vuole far del male alla mia principessa? »
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Si è ripromessa di odiarlo, quel pirata.
L'ha promesso a se stessa, ed all'inizio non è nemmeno stato difficile.
Da quand'è allora, che il suo sorriso sornione ha smesso di infastidirla?
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Jekkun No Corner ~
Ispirato a questa splendida canzone.
Tonio è troppo piccolo per fare il pirata! Ma lui fa il capitano 8D
...okay, no.
Fem!Lovi non mi va proprio giù, lo ammetto. Però in questo caso...boh, mi piaceva il contrasto tra il suo carattere da scaricatore di porto ed il ruolo della principessa <3
Inizialmente doveva essere un'InghilterraxFem!America (anche perchè Iggy è molto più piratesco di Tonio, suvvia uAu") ma la mia coscienza malvagia ha cominciato a fanghèrleggiare per la Spamano e a tirarmi padellate, e...D:
L'altro ieri giravo per casa con la bandana da pirata, Yarrrl!
Grazie mille a tutti quelli che mi hanno dedicato 10 minuti della loro vita e se la son letta, e ancora più grazie (???) a quelli che mi lasceranno una recensioncina, anche se sarà piena di insulti e bestemmie ~
Alla prossima Puntata! (What...?!)