DRAGON BALL NEXT GENERATION
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capitolo 1 -
the meeting
Sono passati
parecchi anni dall’ultimo torneo Tenkaichi, Goku jr e Vegeta jr hanno messo su
famiglia, i loro figli sono metà saiyan e
metà umani… ma la nostra storia, a dire il vero, si svolge ancora
più in là nel tempo…. Era una bella mattina di primavera a Satan City. Da un piccolo appartamento nel cuore della
città uscivano due giovani ragazzi: erano i figli di Goku
e Vegeta jr. Kait, il più giovane, aveva 16
anni; i capelli lisci di media lunghezza erano neri come gli occhi, dolci e
buffi allo stesso tempo.
L
‘altro, invece, si chiamava Li: 17 anni e un simpatico taglio di
capelli che si intonava con gli occhi seri ed intelligenti. I due amici
abitavano ormai da un anno in città: tutte le mattine, prima di entrare
in classe, i due si sottoponevano ad un breve allenamento in compagnia di un
altro personaggio molto importante. Si trattava di Tatsu,
un giovane namecciano stabilitosi ormai da più
di un anno sulla Terra: l’alieno attendeva i due amici
seduto nel prato dietro la scuola.
” Scusaci per
il ritardo Tatsu, ma ci siamo addormentati!!” disse sorridendo l’ingenuo Kait.
“Ti sei
addormentato, cretino, non incolpare anche me come al
solito!” lo rimbeccò Li.
“ Ah-ehm…
bene! Iniziamo l’allenamento?”
“ … Sarà meglio!
“ esclamò Tatsu.
“Allora quando
è che la piantate di allenarvi!? “. La
voce proveniva da una ragazza dalla chioma mossa e dagli occhi rossi come un
sole al tramonto: la giovane si chiamava Ran, ed era
l’amica sedicenne dei due saiyan
mestizi.
“ Sbrigatevi a
finire il vostro stupido allenamento, tra poco iniziano le lezioni!!”
“ Agli ordini signorina Ran!”
“ Fà meno lo spiritoso, Kait,
e tu Tatsu vedi di non saltare la lezione per andare
a leggere quel Shake… qualcosa, i tuoi voti peggiorano! “
“ Si chiama Shakespeare, ignorante, e poi salto solo alcune lezioni che
non mi vanno a genio, non faccio nulla di male!”
“Incredibile
un namecciano con la passione per la letteratura, sei
davvero particolare… “ intervenne Li.
“ Tappati
quella boccaccia, bada ai fatti tuoi! “ ringhiò Tatsu.
“ Il solito
caratterino,eh? Comunque sia,
sbrigatevi.“ Detto questo Ran si diresse in
classe lasciando finalmente allenare i tre amici. Ma,
all’improvviso, si sentì l’urlo di una ragazza.
“ Temo di
sapere a chi appartiene quella voce… “ sussurrò Li. In men che non si dica, il giovane saiyan accorse al suono della voce disperata che
apparteneva ad una loro amica di nome Lain: la
diciassettenne tendeva a cacciarsi sovente nei guai a causa del suo
inseparabile computer portatile. Questa volta sembrò che, per dare una
lezione ad alcuni ragazzi dell’ultimo anno colpevoli di aver infastidito
una ragazza del primo, Lain avesse fatto dei
fotomontaggi un po’ troppo spiritosi per essere
accettati dai giovani delinquenti.
“ Questa volta hai esagerato Lain, adesso te la facciamo pagare!!”
“ Ora ti distruggiamo quel dannato
computer, così forse la pianti di fare scherzi così stupidi!! “ esclamarono in coro i tre.
” Starete
scherzando spero, non vi permetterò mai di mettere le vostre sporche
zampe sul mio computer, mi serve per la scuola oltre che per punire dei
mascalzoni come voi!!” urlò Lain.
” Taci,
stupida ragazzina!!”, così dicendo il
ragazzo infuriato stava per tirare un pugno alla povera Lain……
ma si ritrovò catapultato dall’altra parte della scuola per mano
del giovane Li! Voltandosi per affrontare gli altri due restò di sasso
vedendo che dei ragazzi non c’era più traccia.
” Ce ne hai
messo di tempo! Potevo finire molto male, non mi hai sentito urlare, stupido
scimmione che non sei altro!?”
” Senti, ti ho salvata
per l’ennesima volta, potresti anche ringraziarmi!” ribattè Li.
” Sì,
sì certo, grazie tante, ehi le lezioni incominciano tra due
minuti, andiamo!”
“ Cosa…
oh no, non siamo riusciti ad allenarci, è tutta colpa tua!!”
” Che coosa? Come osi darmi la colpa, io stavo combattendo per il trionfo della
giustizia e tu mi insulti ancora!!”
” Ma quale
giustizia, l’unica cosa che stavi facendo è metterti nei guai, e
rompere le scatole a me!!”
”
Stupido!!!”
Nell’aria si
sentì il rumore fragoroso di uno schiaffo coi
fiocchi… una scena quotidiana per i due amici. Nonostante
le litigate sembrava che la loro amicizia si trasformasse in un qualcosa di
più profondo. Lain si allontanò
da sola, i suoi lunghi capelli biondi oscillavano al vento, e i suoi occhi
viola erano furenti
per le parole offensive di Li.
All’improvviso
una voce gli rivolse il saluto : “Ciao Lain, hai litigato ancora con Li?”
Nel voltarsi, Lain scorse gli occhi verdi di Yuki,
un altro loro caro amico. Anche Yuki era un alieno,
per l’esattezza un Elgo: si trattava di una
popolazione venuta a vivere sulla
Terra più di 50 anni fa. L’ aspetto era simile ad un essere umano:
l’unica differenza era data dalle orecchie a punta che lo facevano
somigliare ad un elfo dei boschi.
” Sì,
ci ho litigato di nuovo, quello scemo non capisce mai i miei sentimenti!
Piuttosto tu non dovresti essere con gli altri ragazzi del tuo corso in gita
alla città dell’ Ovest?”
domandò Lain.
” No, ci sono
andati quelli del secondo anno, noi diciannovenni dovremmo aspettare
la prossima settimana.”
” Deve essere
bello frequentare già il primo anno di specializzazione che si effettua dopo i tre anni di scuola superiore, eh?”
” Sì,
la cosa più bella è che ti permettono di scegliere il corso in
cui vorresti specializzarti, così dopo questi due anni si può
iniziare a lavorare, l’attestato che ti consegnano ti permette di essere
assunto!” replicò il biondo Yuki.
DING DONG! La
campanella della scuola avvertì gli studenti di
recarsi nelle aule, così, dopo aver salutato Yuki,
Lain si diresse finalmente in classe. La
giornata proseguì normalmente; all’uscita della scuola Kait e Li decisero di recarsi da Geri, un maestro di arti marziali molto amico del padre di Kait e titolare della palestra Il DRAGO BLU. I due ragazzi
entrarono come di consueto dal retro, per non disturbare gli allenamenti dei
nuovi iscritti, poi rimasero ad osservare in silenzio le doti
dell’insegnante,
finché non si conclusero gli esercizi. Geri si accorse dei
due e li invito’ ad accomodarsi con la sua
solita allegria.
“Venite
ragazzi, vi offro qualcosa da bere, cavolo è una vita che non ci vediamo!!” Così dicendo il giovane dalla capigliatura
spettinata di colore verde scuro, e i grandi occhi neri, offri’
due aranciate fresche, notando infine gli sguardi dei due ragazzi stranamente
seri.
“Che vi prende? Credevo foste felice di rivedermi… ah , ma forse
voi…” Improvvisamente Geri si ricordo’
dell’anniversario della morte dei loro padri, avvenuta dieci anni prima.
Goku e Vegeta jr perirono in un combattimento per la salvezza del
mondo, morti comunque invano, perché il loro temibile nemico
riuscì a salvarsi. Costui, dopo aver riportato notevoli
ferite decise di ritirarsi, giurando però vendetta contro
I due amici
attendevano Geri, impegnato a cambiarsi d’abito. Successivamente
i tre si diressero al cimitero ove riposavano i loro padri, le cui tombe si erigevano
su una piccola collina fuori Satan City, da cui si
scorgeva in lontananza il mare. Dopo aver pregato in loro memoria, ciascuno rientro’
a casa, inconsapevole che il futuro aveva in serbo una minaccia….
L’indomani sarebbe arrivato qualcuno che avrebbe scosso di nuovo le loro vite.
Ciao a tutti, sono Dragon gio,
l’autrice!! ^ ^
Allora, questa fiction di cui avete letto il
primo capitolo è stata in assoluto la prima che
io abbia mai scritto, per cui pietà!!!! ^//////^
Risale al lontano
Ora sono una fan sfegatata di Gensomaden Saiyuki (dove guarda
caso c’è un altro Son Goku….),
però non mi sono ancora dimenticata di Dragon Ball!!!!
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Quando scrissi questa fiction ero al culmine della mia passione per DB! Infatti nella storia che state leggendo ci ho messo tutte le
mie conoscenze e il mio amore verso tale anime!!
Spero che riusciate a divertirvi leggendo, in
caso contrario vi chiedo perdono!! ^ ^
Se avete piacere lasciate un commento, ok?!
BY DRAGON GIO ^ ^
P.S. La storia è completa, però
pubblicherò un cap alla volta!! Che cattiva, lo so!! EHE EHE!!! ^ ^
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Akira Toriyama.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.