Mi guardai allo specchio. Chi ero? Non mi riconoscevo più. Izzie Stevens,quella forte,dedita al suo lavoro,pazzamente innamorata.
Prima.
E ora? Non ero più sicura di quello che stavo facendo. Amavo Alex. Lo amavo ancora. Lui era l'amore della mia vita,in fondo lo avevo sempre saputo.
Mi avevano licenziato. Si,licenziato. Per uno stupido,stupidissimo errore. La fusione. Solo a pronunciare questa parola mi viene la nausa. Loro,gli invasori,hanno occupato casa nostra,ci hanno distrutto la vita.
Non potevo rimanere lì. Non potevo e basta.
Mi guardai allo specchio senza riconoscermi,un'estranea. Ecco cos'ero. Se ci fosse stato George mi avrebbe stretto la mano e mi avrebbe detto che sarebbe andato tutto bene e magari dopo avremmo ballato un po',come hai vecchi tempi.
Ma lui non c'era più. Era morto. E' morto.
Nel giro di...quanto? Un mese? La mia vita è andata in mille pezzi.
Lo so che Alex mi ama anche se non lo dimostra sempre,anche se ultimamente mi stava lontano come se avessi la peste,o meglio come se avessi il cancro.
Perchè io avevo e ho il cancro.
Guardai lo specchio e piansi. Lacrime amare e roventi rigavano le mie guance. Mi presi la testa tra le mani.
Poi qualcosa guizzò nella mia mente:
Ti amo. Alex. Lui credeva in me.
Un sorriso. George. Lui era,è e sempre sarà un eroe.
Della musica,delle risate: Cristina e Meredith
Mi mancavano. Quanto mi mancavano. Ma non potevo tornare. Non prima di ritrovare la mia autostima,non prima di essere nuovamente me stessa.
Non prima di essere Izzie Stevens,quella forte,dedita al suo lavoro,pazzamente innamorata