Titolo: Gli occhi, specchio dell’anima
Fandom: Tokyo Babylon / X-1999
Paring: Hokuto Sumeragi
Rating: per chiunque abbia letto le due serie sopraccitate sopportandone l’angst
Spoiler: presuppone conoscenza della serie completa di Tokyo Babylon…ancora meglio se si è letto anche X -1999
Parole: 535
Disclamer: Tokyo Babylon, X-1999 e i loro personaggi sono proprietà CLAMP
Note: scritta per e su seguente prompt di shu_maat : “Hokuto, uscita serale” 



Tokyo…la città che non dorme mai. Tokyo, la città magica, piena di luci e divertimento..una città come tante altre in fondo, eppure Tokyo è la tua Tokyo. Non vi sei nata, è vero, ma hai imparato a conoscerla, a gestirla e a viverla appieno come è tua peculiarità. Hai lo stesso viso di tuo fratello, ma il carattere, la vitalità che emani è esattamente il contrario di quella del tuo geniale gemello. Lo vedresti mai Subaru canticchiare e saltellare tra le vetrine e locali in piena notte come stai facendo ora? Lo vedresti soffermarsi a chiedersi quale tè sarebbe più buono per accompagnare quella torta che hai visto su un manifesto che pubblicizza l’apertura di una nuova pasticceria all’angolo della strada? No, certo che no. Subaru non può permettersi questi pensieri da comuni mortali. Il tuo adorato fratello è un Onmyouji e vive per il suo lavoro, legato ad un destino di solitudine e incomprensione. Per quello esisti tu, tu sei la sua ancora di salvezza, tu lo leghi alla realtà e lo riporti a vivere alla luce del sole. Sei fermamente convinta di essere nata per quello. Devi vivere il mondo anche per lui e quindi non ti fermi davanti a nulla. Per questo anche questa sera sei uscita a fare la tua conoscenza con la Tokyo che non ha paura di illuminare il mondo gareggiando con le stelle in cielo.

Hai fatto una raid in tutti i negozi di vestiti possibili, passato tutti i locali per assaggiare le specialità di quello o quell’altro quartiere e ora te ne stai passeggiando per quelle vie che fino a pochi anni fa erano completamente diverse. Passeggi guardando le vetrine di nuovi negozi in cui non puoi ricordare di aver acquistato abiti per Subaru nonostante li in vetrina ce ne siano davvero di belli. Sei li, davanti a quell’adorabile giacca in pelle blu quando noti sul vetro della vetrina il riflesso dell’orologio illuminato dell’edificio sull’altra parte della strada.
Si è fatto tardi…è ora ti tornare, devi organizzare una gita al mare con un amico domani…
Volti le spalle alle luci colorate e ti incammini. Fai solo qualche passo prima di notare una bimba che, anche lei, prosegue tranquilla per la tua stessa direzione.
È un bimba molto carina, con lunghi capelli castani, vestita con un abitino bianco, molto semplice che assomiglia più ad una tunica che ad un vero abito. Si volta verso di te e le puoi vedere gli occhi color nocciola che incrociano il tuo sguardo, diventando ancor più grandi quando il volto della bimba si tinge di un sincero stupore. Si avvicina a te correndo con il sorriso sulle labbra. Non dice nulla. Ti prende la mano con una delle sue, mentre l’altra si alza ad indicare qualcosa. Segui con gli occhi quel piccolo ditino candido, alzato e puntato verso una lontana figura avvolta in un lungo cappotto bianco. La riconosci immediatamente e la bimba ti guarda, notando solo ora l’espressione dei tuoi occhi cambiare radicalmente.

“siete davvero gemelli” dice con flebile voce mentre ti stringe la mano. E anche nei suoi occhi si insinua un’amara tristezza per il vostro destino…perché anche a voi anime, in fondo, ogni tanto, è concesso essere tristi.