Claim: Vegeta@cameraoscura
Set: personale
Numero dell'immagine: 04
Rating: per tutti
Parole: 400
Avvertimenti: spoiler saga degli Androidi
Quando l’azzurro vince sul nero
Una scia dorata nell’azzurro del cielo. Vegeta sfrecciava tra
le nuvole ad una velocità supersonica. I suoi occhi, che ora
sembravano due acqua-marine splendenti setacciavano senza sosta il
terreno sottostante. Doveva trovare quel maledetto laboratorio,
aspettare il vecchiaccio e poi spedire all’altro mondo lui e
tutte le sue inutili bambole senza cervello...Anticiparlo e
distruggere il laboratorio prima che potesse azionare i cyborg?
...quel muso verde non aveva davvero capito nulla dei saiyan, nemmeno
Kakaroth avrebbe mai agito tanto codardamente e di certo non
l’avrebbe fatto lui, il principe del mitico popolo guerriero.
Si accorse ben presto di un aura che lo seguiva...quel ragazzino
cominciava a dargli su i nervi
“non vuole smettere di seguirmi, eh? Eheheh
interessante”
Ma non gli bastò l’aumento repentino della
velocità per distanziare il giovane saiyan che vestitosi
anch’egli d’oro con rapidità lo
raggiunse nuovamente.
“oh avevo dimenticato che anche lui può
trasformarsi in super saiyan. Beh logico, visto che è mio
figlio”
Suo figlio, già… Si stupì di come la
cosa non gli fosse balenata alla mente nell’istante stesso in
cui quella donna gli rivelò di essere incinta di un
moccioso. In quel momento il terrore l’aveva avvolto con
troppa velocità per permettere al suo cervello di fare il
più semplice dei collegamenti. Che stupido... se ci fosse
arrivato prima si sarebbe risparmiato un sacco di odio ingiustificato
nei confronti di quel giovane che anni fa, su una landa desolata, si
era trasformato nel guerriero della leggenda davanti ai suoi occhi.
Pensava di aver perso l’occasione di ottenere la sua vendetta
su Freezer per colpa di quel ragazzo. Ma la realizzazione che fosse
sangue del suo sangue e carne della sua carne cambiava completamente la
visione delle cose. Quella maledetta lucertola sfruttatrice era stata,
non solo uccisa, ma annientata con una facilità disarmante
da suo figlio! Aveva avuto la sua vendetta indirettamente. Anche se non
lo avrebbe mai ammesso era orgoglioso di quel ragazzo dai capelli color
lavanda. Che strano colore quello per un saiyan, strano come quello
della madre in fondo. Aveva visitato innumerevoli pianeti, i suoi occhi
avevano visto diverse popolazioni, ma non aveva mai incontrato nessuno
con i capelli di quel colore particolare. Azzurro come
l’oceano che stava sorvolando, Azzurro come il cielo nel
quale stava sfrecciando. Azzurro come i suoi occhi di donna senza
paura... Azzurro... l’unico colore che riuscì a
placare e a vincere l’oscuro animo del principe dei saiyan.