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Autore: Valentyn    09/02/2011    1 recensioni
Il titolo siginifica "sogno" e un sogno è appunto il tema centrale della storia, ambientata agli inizi del manga. Il punto di vista è prevalentemente quello di Rukia.
RenRuki
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Toc, toc, toc.

“Ehi, ti ho portato la colazione Rukia.”

La ragazza aprì l'armadio e si prese il vassoio.

Beh, che ha stamattina? Non parla? Ichigo rimase a fissarla per un momento mentre lei iniziava a mangiare, poi si diresse verso il bagno: era meglio finire di prepararsi in fretta o avrebbe fatto aspettare Mizuiro anche quella mattina.

 

Rukia non stava prestando molta attenzione a ciò che buttava giù (un vero peccato dal momento che Yuzu era un'ottima cuoca pur avendo solo 11 anni). I suoi occhi fissavano il vassoio ma in realtà erano concentrati su immagini molto più lontane.

40 anni... erano passati ben 40 anni dalla sua adozione da parte dei Kuchiki, una delle quattro più potenti famiglie dell'alta nobiltà della Soul Society. Quindi... erano passati 40 anni anche dall'ultima volta in cui aveva parlato con Renji. Quello stolto. Anzi, la sua ultima conversazione con Renji risaliva a qualche tempo prima dell'adozione ufficiale. Era stato quando il suo nobile fratello Byakuya era andato a proporle di entrare nel casato. Avevano appena finito di parlarle quando era arrivato Renji... o meglio aveva spalancato la porta urlando. Ed era ammutolito quando aveva visto Kuchiki Byakuya. Subito dopo lei gli aveva spiegato la situazione e tutto ciò che lui aveva saputo dire era stata qualche stupidaggine circa il cibo dei nobili e quanto era invidioso che lei potesse diplomarsi subito all'Accademia. A quelle parole, aveva sentito qualcosa spezzarsi dentro. L'aveva ringraziato ovviamente, ma poi mentre andava via sentiva le lacrime che scendevano. Avevi notato la mia espressione mentre parlavo dell'adozione? Perché non hai capito cosa volevo sentirmi dire?

E dopo essere diventata una Kuchiki, aveva raggiunto uno status sociale per cui non aveva più potuto parlare con Renji: attualmente era il 6° ufficiale dell'Undicesima compagnia, ancora troppo in basso. Sarebbe dovuto diventare almeno Luogotenente per poterle rivolgere di nuovo la parola. Chissà se succederà presto. Anche se, considerando il casino in cui lei si era cacciata lì nel mondo reale, al suo ritorno nella Soul Society di certo non avrebbe avuto tempo per questo genere di cose.

Ma allora perché dopo tutto quel tempo, proprio quella mattina aveva sognato Renji?

Si sentì arrossire, pur essendo completamente sola nella stanza e l'unica a conoscenza del suo sogno. Forse è meglio non pensarci più. Appoggiò il vassoio sulla scrivania e uscì dalla finestra incamminandosi verso la scuola.

Però non riusciva a non pensarci... perché cavolo il suo subconscio le aveva propinato un sogno del genere?! E' totalmente assurdo! Quando erano a Rukongai aveva sempre considerato Renji parte della sua famiglia! O almeno così credeva. E ora? Beh, quello del sogno non poteva certo definirsi amore fraterno...

Entrando in classe salutò i compagni e prima del suono della campana scambiò qualche parola con Inoue, Arisawa e Honsho. Ichigo arrivò poco prima della prof e le lanciò una strana occhiata. Rukia sperò intensamente che quello strano ragazzo umano con un energia spirituale esagerata non fosse anche capace di leggere nel pensiero.

Mentre la professoressa Ochi faceva l'appello, i suoi pensieri tornarono sul sogno. Era strano, Renji non l'aveva mai guardata in quel modo né abbracciata in quel modo. E sicuramente non l'aveva mai baciata. Però... il sogno era così vivido. Come se fosse successo davvero. E anche le sensazioni che suscitava in lei erano vere. Da quando si era svegliata quella mattina si sentiva confusa. Al tempo stesso era di buon umore e tremendamente malinconica. E non c'erano dubbi che la colpa fosse tutta di quel sogno, che aveva risvegliato in lei dei sentimenti che aveva messo a tacere per 40 lunghi anni. Perché dopo tutto quel tempo lui le mancava così tanto? Che fosse davvero innamorata di Renji? D'altra parte, se anche avesse avuto di nuovo i suoi poteri, non poteva di certo tornare alla Soul Society e buttarsi tra le sue braccia. Anche se le sarebbe piaciuto essere stretta nel suo abbraccio proprio come nel sogno.

 

La professoressa Ochi iniziò a spiegare. Ma guarda, Kuchiki è disattenta. Aha, ha quell'espressione negli occhi da tipica quindicenne innamorata! Chissà chi è l'oggetto dei suoi pensieri. Forse dovrei richiamarla. Probabilmente per la sua vita da adolescente sono più importanti le sue riflessioni. Potrebbe farle nell'ora di qualcun altro però! Vabbè, va bene così... Gambatte Kuchiki! Risolvi i tuoi problemi di cuore! La prof fa il tifo per te!

 

Rukia vide che la Ochi la stava guardando. Basta, questi non sono di certo pensieri da Shinigami e ancor meno di un'appartenente al casato Kuchiki!

Portò la sua attenzione sulla lezione di giapponese contemporaneo.

 

Ichigo, nel banco a fianco, la stava sbirciando di sottecchi. Sembra che finalmente sia tornata sé stessa.

  
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