Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: ArashiStorm    09/02/2011    0 recensioni
[old fic]
Non sempre occorre pronunciare delle parole per dire Grazie...
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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La mia primissima fanfic...quanto tempo è passato da quanto l'ho scritta XD Spero piaccia anche se vecchia.

Titolo: Grazie
Disclamer: i personaggi sono delle CLAMP, ovviamente.
Note: spoiler vari fino al volume 8



Era una giornata come tante altre, le lezioni si susseguivano noiose come sempre oltretutto oggi era in programma anche un rientro pomeridiano di studio in preparazioni agli imminenti esami...

"Ma dico io possibile che arrivati alle superiori non si possa evitare di fare dei giorni di studio pomeridiano a scuola? Nonostante odi essere comandato a bacchetta da Yuuko-san , è comunque preferibile cucinare per lei che non dover stare seduti davanti al banco"

Watanuki, non perdeva occasione per lamentarsi ad alta voce durante l'intervallo per il pranzo. Questa volta però non c'era nessuno ad ascoltarlo, Himawari e Doumeki erano stranamente assenti...

"Entrambi assenti...non sarà che...NO!!!! Non posso pensare che Himawari-chan possa essere con quel maledetto di Doumeki, non può essere che siano usciti insieme fugando la scuola!!!NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!HIMAWARIIII-CHAAAAAAAAAANNNNNNNNN!!!!!!!!!!!" urlò al cielo il ragazzo, non preoccupandosi di essere sentito dagli altri studenti.

Il trillo della campanella lo fece tornare in sè, e cercando di autoconvincersi che la doppia assenza fosse solo una coincidenza si avviò verso la classe.

Fortunatamente il rientro finì prima di quanto pensasse e alle 5 del pomeriggio era già sulla via di casa quando, passando vicino ad un gruppo di ragazze, non potè fare a meno di ascoltare i lori discorsi...

"ehi domani c'è la gara di tiro con l'arco, ci verrai?"
"certo, anche se il mio beniamino non sarà presente!"
"Davvero?come mai, so che è uno dei migliori del liceo...."
"Già, ma ieri ha subito un incidente, sembra che per proteggere una ragazza sia stato investito e adesso siano entrambi ricoverati in ospedale"
"Cosa? Non lo sapevo...speriamo che non sia nulla di grave..."
"Già!"

"!?... Possibile che ... stessero parlando di Doumeki e che la ragazza fosse ...Himawari-chan!!"

Watanuki si sentì mancare...quello spiegherebbe perchè oggi non erano presenti a scuola...non è possibile…ricoverati in ospedale!? Non potendo rimanere con quell'angoscia nel cuore, il ragazzo, ancora in uniforme scolastica, si diresse velocemente alla fermata della metropolitana per poter arrivare in ospedale il prima possibile.

In poco meno di 10 minuti arrivò alla sua meta, entrando ancora con il fiatone nell'anticamera si avvicinò al bancone di accettazione e si informò sul numero di camera dei due ragazzi ricoverati.

"Ieri sono stati ricoverati due miei amici per un incidente, sa indicarmi la loro stanza per favore? Come stanno? Sono due studenti liceali, un ragazzo e una ragazza..."

"Ah, si si ho capito,stai tranquillo sono fuori pericolo... stanza 131, sono entrambi li"

"Grazie mille"

Fuori pericolo... parole che era davvero felice di aver sentito... L'ultima volta che aveva chiesto informazioni sulla salute di qualcun altro con tutta questa preoccupazione in corpo si era visto rispondere solo con uno sguardo di una tristezza allucinante, solo ripensarci gli faceva tornare le lacrime agli occhi...

"Infermiera ... Co...come stanno mamma e papà? Perchè non vengono nella mia stanza?"

"…… Kimihiro-chan..loro..."


NO! NO! Non doveva pensarci. L'indovina aveva detto che stavano bene e sono contenti di come era cresciuto...e se loro sono contenti, lo doveva essere anche lui...e poi questa volta non era successo, nessun volto triste da interpretare...solo due parole...Fuori pericolo...

Affrettò il passo leggendo i numeri delle stanze

“128...129...130...131! Eccola!”

Entrò nella stanza completamente bianca, ma non era preparato a ciò che si parò davanti ai suoi occhi...

Seduti sui due letti uno a fianco all'altro non c'erano nè Himawari nè Doumeki!!!

"Ma allora, chi...?" pensò Watanuki avvicinandosi ai due letti...(non poteva certo girare i tacchi dopo essere entrato con passo così spedito...)

"e tu chi sei?" chiese la ragazza

effettivamente assomigliava un po' ad Himawari, anche se non era carina come lei...

"Non vedi l'uniforme...deve essere un nostro compagno di scuola..." ribbattè il ragazzo nel letto accanto al suo

"Già, infatti, avevo sentito dell'incidente e allora ero preoccupato che potesse essere successo qualcosa di grave e allora....." disse Watanuki sfoggiando uno dei suoi amabili sorrisi, in fondo non era proprio una bugia...preoccupato lo era per davvero....

"Preoccupato? per noi? ma se non ci conosciamo neanche? sei davvero un ragazzo gentile....e anche molto carino" Sorrise la giovane paziente

"Ehi Kazumi, guarda che sono io il tuo ragazzo....non vorrai ingelosirmi"

"ahahah ma cosa dici? Pensi che potrei innamorarmi di qualcuno che vedo per la prima volta...e poi tu hai rischiato la vita per salvarmi....non posso non voler bene a una persona meravigliosa come te" arrossì Kazumi voltandosi verso il letto del suo ragazzo.

"mi dispiace solo che tu non possa partecipare alla gara di tiro con l'arco di domani...è tutta colpa mia"

"Non preoccuparti, vincerà comunque il nostro liceo senza dubbio...Doumeki-kun è imbattibile"

Watanuki sussultò al suono del nome del suo cosidetto rivale

"Doumeki -kun?" continuò Kazumi " ah si... ora ricordo quel bel ragazzo alto, dal portamento solenne...davvero affascinante"

"Ehi ma la finisci, quante volte ti devo dire che sono io il tuo ragaz...."

"Lo so lo so, stavo solo scherzando. E poi quel Doumeki è troppo freddo per i miei gusti, se ne sta sempre per i fatti suoi e sembra che non gli importi di niente e di nessuno..."

"….Non è affatto così…" la voce di Watanuki uscì quasi impercettibile dalle sue labbra mentre con la testa abbassata si ritrovava a fissare il pavimento...

"eh?" fecero i due fidanzati all'unisono

"Ah.." si riprese Watanuki "niente niente, dicevo che non era affatto come pensavo...sembra che stiate bene, ne sono molto felice, a quanto pare non era grave come avevo immaginato"

"Già ce la siamo cavata con qualche ferita e un paio di lividi...tutto grazie ad Akira"

"Siamo stati fortunati" concluse il giovane paziente

"Akira, Kazumi!!!!" si sentì gridare fuori dalla stanza. I 3 si voltarono verso la porta e ben presto i proprietari di quelle voci si palesarono... Erano un gruppo molto numeroso di ragazzi e ragazze...

"Come state?”
“Abbiamo appena saputo dell'incidente.”
“Ci hanno detto che state bene, ma è davvero così?”
“Cos’è successo?”

a quanto pare dovevano essere loro amici, a giudicare dalla preoccupazione nelle loro voci almeno...
Watanuki, decise di approfittare della leggera confusione per togliere il disturbo, era felice che Himawari e Doumeki non fossero stati coinvolti in quell'incidente, ma qualcosa continuava a turbarlo...

E poi quel Doumeki è troppo freddo per i miei gusti, se ne sta sempre per i fatti suoi e sembra che non gli importi di niente e di nessuno...

Possibile che quelle parole lo avesse così profondamente scosso? Senza nemmeno rendersene conto si portò la mano all’occhio destro… “Non è affatto così” pensò nuovamente

“Oi”

“eh?”

Alzando il volto dal pavimento, che negli ultimi minuti sembrava essere diventato il soggetto preferito degli sguardi di Watanuki, il ragazzo si ritrovò davanti agl’occhi con cui divideva parte della vista…

“Doumeki!.... Che ci fai qui?”

“Potrei farti la stessa domanda”

“Umph, però si da il caso che io te l’abbia chiesto per primo, quindi sarebbe il minimo che tu ti degnassi di rispondere a chi ti fa una do….” sbottò Watanuki cercando di fare il suo meglio per inscenare una sua tipica sfuriata…

“Avevo sentito dell’incidente” lo interruppe Doumeki “ e tutto il club di tiro con l’arco è venuto a trovare Akira”

“E NON INTERROMPERMI QUANDO PARLO!!!!” Concluse Watanuki per completare degnamente la sua recita..

“Che casinista….ti ricordo che siamo in un ospedale…”

“ Ah!!” Watanuki si guardò intorno imbarazzato, fortunatamente sembrava che non avesse fatto indispettire nessuno con le sue grida “Beh , scusa tanto, non ti trattengo certo…vai pure dal tuo amico, io me ne torno a casa…” sbuffò, incamminandosi

“E chi ha detto che Akira è mio amico?”

Watanuki si bloccò di botto e lentamente si voltò verso il giovane arciere “eh?”

“Ho detto che il club è venuto a trovarlo, non che IO sono venuto a trovarlo…personalmente quei due non mi interessano…”

E poi quel Doumeki è troppo freddo per i miei gusti, se ne sta sempre per i fatti suoi e sembra che non gli importi di niente e di nessuno...

Ancora quelle parole tornarono a girare nella mente del giovane ragazzo “ ….Come puoi dire una cosa simile? Loro, o almeno lui è un ragazzo che frequenta il tuo club e…”

“e allora? Dovrei essere amico di tutti gli arcieri del club?”

“non intendevo quello, però…”

“ e poi quei due non hanno una grande fama… sono entrambi figli di ricchi industriali e quasi tutti gli amici che hanno sono i classici amici di facciata a cui interessa solo poter frequentare posti di classe…non è certo questa l’amicizia che io ritengo importante…Senza contare che per quello che gli è successo, se non fosse per i loro genitori li avrebbero di certo rispediti già a casa….”

“….” Watanuki non disse nulla , si limitò ad abbassare la testa e a dirigersi silenziosamente verso l’uscita.

Il cielo si era ormai fatto scuro e le prime stelle dell’inverno cominciavano a farsi vedere… Inverno ormai…un altro anno stava passando, un altro anno senza genitori, un altro anno in cui se l’era cavata da solo…

“Solo…già come sempre del resto…”

“Adesso non lo sei”

“AHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!” Watanuki urlò con tutto il fiato che aveva in gola, prevedere che lo avrebbe seguito era l’ultima cosa che potesse pensare

“DOUMEKI!!! Ti si è fritto il cervello! Avevi intenzione di farmi morire di infarto! Mi è venuto un colpo! E comunque CHE CAVOLO CI FAI QUI!!! Non mi avrai seguito vero?”

“sto solo tornado a casa e si dà il caso che la strada sia la stessa…”

“Umph”

“….”

“…”

Tra i due era calato il silenzio, l’unico rumore era dato dalle fredde folate di vento che si susseguivano una dopo l’altra come a ricordare che l’inverno era arrivato in tutta la sua intensità

“Non mi hai ancora risposto…che ci facevi in ospedale?”

“Avevo sentito dell’incidente e temevo che si trattasse di Himawari-chan….”

“…capisco…”

“ … e di te” quest’ultima parte fu pronunciata con così poca voce che Doumeki pensò di averla sognata

“…io? E perché?”

“ PERCHE’???? PERCHE’….PERCHE’…PERCHE’ SE FOSSE CAPITATO QUALCOSA DI BRUTTO AD HIMAWARI-CHAN TE LA SARESTI DOVUTA VEDERE CON ME!!!!!!!!!!!!!!ECCO PERCHE’!!! NON TE L’AVREI FATTA PASSARE LISCIA!!!!” sbraitò Watanuki voltandosi all’improvviso

Doumeki rispose alla sfuriata dell’amico con un solo impenetrabile sguardo portandosi le mani alle orecchie come suo solito. Watanuki dal canto suo, non si preoccupò di intendere quello sguardo e se ne restò fermo a guardare il suo rivale mentre questo cominciò a rincamminarsi …

“Io proteggo solo ciò a cui tengo veramente…”

Ancora una volta le parole dell’arciere lasciarono il giovane tuttofare di Yuuko senza una risposta pronta, costretto quindi a riprendere anch’egli i suoi passi…

“comunque non potrei mai permettere che succeda qualcosa a Kunogi, lei è troppo importante per t…”

“L’HAI DETTO!! Vedi di non dimenticartene!! Himawari-chan deve essere protetta, ma non permetterò che sia solo tua fare bella figura di fronte a lei. ANCH’IO LA PROTEGGERO’!”

Doumeki sospirò…il compagno non aveva capito nulla come suo solito, decise quindi di lasciar cadere quel discorso anche questa volta…

“…ah a proposito Kunogi mi aveva detto di dirti che avrebbe pensato lei al pranzo per il dopo-gara di domani…”

“Eh? Quindi è per questo che non è venuta a scuola oggi?”

“non è venuta a scuola? Probabilmente è stata a casa per provare a cucinare per la prima volta…”

“OHHH HIMAWARI-CHANNN !!!!! l’ho sempre detto che è la ragazza miglior del mondo” cominciò a gongolare il ragazzo

“Quindi ha perso anche lei la lezione di storia moderna…Oggi abbiamo fatto un allenamento speciale in vista della gara di domani e avevo pensato di chiederle gli appunti….” beh meglio così, in fondo l’ultima volta che ho preso un libro da lei è successo il finimondo… Concluse Doumeki nella sua testa.

“Mh?”

Dopo una piccola riflessione, d’improvviso Watanuki, farfugliando qualcosa di incomprensibile, cominciò a frugar nella sua borsa di scuola e dopo una svelta ricerca ne tirò fuori un quaderno che presentò senza alcun garbo a Doumeki…

“vedi di ridarmelo presto…”

Doumeki volse lo sguardo al quaderno che gli veniva porto

Storia moderna. Watanuki Kimihiro

E lasciandosi sfuggire un lieve sorriso lo prese in mano e lo mise nella sua borsa

“Beh? non sento risuonare i cori di ringraziamento” lo imbeccò Watanuki chiudendo gli occhi e portando la mano aperta vicino all’orecchio.

Ma l’amico non lo badò e riprese a camminare…

“EHI!!! Potresti almeno dirmi grazie” esclamò Watanuki chiudendo entrambe le mani in pugni e voltandosi verso la schiena dell’altro per poi raggiungerlo nuovamente borbottando fra se e se.

Il freddo cominciava a farsi sempre più pungente…Watanuki si sistemò il colletto del cappotto nel tentativo di proteggersi dal vento sempre più gelido, riportando comunque scarsi risultati, faceva veramente freddo. Nella corsa dalla fermata della metropolitana fino all’ospedale non si era accorto di quanto il tempo fosse cambiato con l’arrivo della stagione più fredda…Forse l’idea di tornare a casa a piedi non era stata proprio ottima. Fortunatamente l’appartamento non era molto lontano e una volta arrivato avrebbe finalmente potuto riposare…quella giornata era stata davvero stancante, strano a dirsi ma una giornata di lavoro da quella schiavista di Yuuko-san non lo stancava mai fino a questo punto…

“Beh io vado di qui, il mio appartamento è da questa parte. Addio” proclamò Watanuki senza cerimonie e alzando la mano sinistra in segno di saluto, svoltò velocemente

Tap tap tap tap….TAP!

“beh perchè di sei fermato?”

Watanuki portò il pugno sinistro davanti al viso, tentando di contenere la rabbia….

“SONO IO CHE DOVREI CHIEDERTI PERCHE’ CAVOLO TU MI STIA ANCORA SEGUENDO!!!!!SEI PEGGIO DEGLI SPIRITI!!!!!”

“Ci sono degli spiriti da qualche parte?”

“eh?” Watanuki rimase per un attimo smarrito di fronte a questa domanda e controllando attorno a se si accorse che effettivamente non solo ora, ma per tutto il tragitto, non aveva incontrato un solo spirito malvagio. “No..Nessuno…”

“E allora muoviti…oggi è notte di luna piena…”

Luna piena? Watanuki alzò rapido gli occhi al cielo e di fronte a lui si parò la vista della Luna Piena in tutta la sua bellezza…già ma una bellezza inquietante per un ragazzo che fin da piccolo è sempre stato inseguito da spiriti di ogni sorte… “è notte di luna piena e non ho incontrato neanche uno spirito piccolo piccolo che mi desse la caccia??? È strabiliante”

“Ehi! allora ti vuoi muovere? Domani devo vincere una gara e si da il caso che sia stanco…”

Era…grazie a … lui!

“Ah.. arrivo arrivo…non mettermi fretta” scattò Watanuki allungando il passo nonostante le sue parole…“certo che sei ben sicuro di te, eh? Sei davvero così certo di vincere? ….beh effettivamente con tutti gli incoraggiamenti delle ragazze che faranno il tifo per te, ….sarebbe davvero brutto deluderle”

“Non ho bisogno di incoraggiamenti inutili per vincere…”

“EH? Guarda che le parole hanno un forte potere…non ricordi quelle due gemelle…Yuuko-san me l’ha spiegato se dici una cosa con grande convinzione è molto facile che sia realizzi e ...”

“Lo so! Appunto per quello! Un incoraggiamento è utile solo se detto con vera convinzione, e spesso le ragazze che tifano alle gare non hanno quel tipo di convinzione…”

“Come lo sai?…”

“Lo so e basta, e poi la persona che ti incoraggia deve essere una persona che sia importante per te…”

“Quindi tutte quelle ragazze che ti muoiono dietro non sono importanti per te?”

“Non particolarmente…”

“Ah…” “Questo tipo non si rende conto della fortuna che ha ad essere adorato da tutte quelle ragazze…” pensò tra se Watanuki con un filo di invidia.

Il resto del breve tragitto passò nel silenzio, scandito solo dai passi dei due ragazzi che procedevano affiancati, Watanuki sembrava riflettere, mentre Doumeki continuava a sbadigliare….

“Deve essere proprio stanco per sbadigliare a quel modo. L’allenamento sarà stato massacrante…” pensò il ragazzo sbirciando il volto dell’amico

“…Siamo arrivati”

“…Già” constatò Watanuki avvicinandosi alla porta “ci vediamo domani…”

“Si” rispose l’altro voltandosi indietro per ripercorre la stradia a ritroso…ma fece pochi passi prima che…

“Ohi Doumeki!”

“mh?”

“In bocca al lupo per la gara di domani!” disse Watanuki restando rivolto verso la porta di casa per nascondere il suo imbarazzo

Doumeki si volse verso di lui con un espressione sorpresa negli occhi e mentre le sue labbra si tinsero di un leggero sorriso si voltò nuovamente verso la sua strada alzando il braccio in segno di saluto

I due giovani si lasciarono così quel giorno, senza che nessuno dei due lo dicesse, ma , anche se per motivi diversi, pensandolo entrambi:

GRAZIE!





  
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