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Autore: Haibara Stark    09/02/2011    6 recensioni
Ho faticato tanto,ma finalmente adesso ho un lavoro! Niente di importante. Mi hanno preso come guardiano notturno da Madame Tussauds,il museo delle cere.[...]
“E’ tutto apposto?” Corruccia le sopracciglia in un’espressione preoccupata.Sbatto le palpebre un paio di volte,per interrompere il contatto visivo.“No! Non è apposto per niente!” Mi guarda,sbalordito dalla mia reazione.“Voi non dovreste parlare,camminare…e …e…e tanto meno cantare!”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Walking in an Alternate Universe.'
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Night at the Museum

 

 

Ho faticato tanto,ma finalmente adesso ho un lavoro! Niente di importante. Mi hanno preso come guardiano notturno da Madame Tussauds,il museo delle cere.
Però per uno studente come me ogni lavoro è buono. E questo è buonissimo! Dopo aver fatto il giro del museo,posso tranquillamente mettermi a studiare. Il pomeriggio mi è impossibile poiché devo prepararmi per il campionato. La mia squadra di calcio è in una buona posizione in classifica e – anche se giochiamo solo per puro divertimento – ci stiamo preparando molto duramente. Quindi avere un tranquillo lavoro notturno può dare i suoi vantaggi.
Stanotte sarà il mio primo giorno di lavoro e così Ben – l’ex guardiano – mi ha portato a fare il giro di tutte le sale. Questo posto è incredibile! Puoi camminare tranquillamente tra David Beckham e George Clooney,stringere la mano a Picasso oppure fare fotografie insieme a Wolverine e Iron Man. E sono tutte statue così somiglianti! Sembrano quasi vere…
Mentre passiamo dalla sala dei Personaggi,la mia attenzione viene attirata da una delle figure. Quella di Sherlock Holmes. Ho sempre avuto un’idea precisa di come sarebbe dovuto essere il suo aspetto. E non era certamente così! Mi avvicino,curioso,osservandolo attentamente. No,decisamente non è come appariva nel mio immaginario mentre leggevo le sue avventure. Però devo ammettere che è realizzato in maniera impeccabile. Tutto di lui sembra reale. Persino gli occhi. Sono così profondi che se non sapessi che si tratta di una statua di cera penserei di trovarmi di fronte a una persona reale. Sento la voce di Ben chiamarmi dall’altra sala e mi appresto a raggiungerlo.
Arrivati al capolinea,l’ex guardiano si raccomanda di tenere sempre gli occhi bene aperti,ma in particolar modo le orecchie.
“La notte,qui,è sempre come un grande concerto” Ha detto. Ma che diavolo significa??

Sono le sette e trenta. Il Madame Tussand si appresta a chiudere ed io mi preparo ad iniziare il mio primo giorno – lo si può definire giorno? – lavorativo. Con chiavi e torcia alla cintura,inizio a vagare senza una meta precisa,domandandomi se vi è realmente la possibilità che qualcuno possa tentare di rubare una statua. Mi stufo quasi immediatamente e decido di andare a recuperare il mio zaino e di mettermi a studiare. Tra due giorni ho un esame e non ho ancora aperto libro!
Prendo il mio Easpack e vado a sedermi all’entrata,prendendomi la briga di poggiare la torcia in un punto di immediato accesso nel caso succedesse qualcosa. Anche se sono più che certo che non accadrà un accidenti. Comincio a leggere e a sottolineare,fino a quando non sento uno strano suono. Raddrizzo la schiena e cerco di captarne la fonte. Niente. Tutto in torno c’è solo silenzio. Probabilmente l’ho soltanto immaginato. Torno a leggere. Ed il suono ritorna. Mi alzo,prendendo la torcia, e comincio a camminare. Magari se mi sposto riesco a localizzarlo meglio…
Mano a mano che mi allontano dalla postazione iniziale,sembra farsi più forte e distinto. Sembra quasi…Musica? Sì,è della musica! Ma come è possibile? Che ci siano dei ragazzi e non me ne sia reso conto? Inizio a dirigermi con cautela dove le mie orecchi mi guidano,tenendo la torcia bassa,per non farne vedere la luce. La musica si fa sempre più forte e ad essa si aggiungono anche delle voci. Sembra che qualcuno stia litigando. Ora che lo noto,però,non si tratta di una musica sola. Sembrano tante,sovrapposte,come se ognuna volesse prevalere sull’altra. Che cosa assurda! Cammino lentamente,fino ad accorgermi che sto andando verso la sala delle Pop Star. E’ decisamente una strana coincidenza…
Le voci si fanno sempre più distinte. La musica si è fermata ed ormai mi è chiaro che qualcuno – più precisamente delle donne – stanno litigando. Posso distinguere anche due voci maschili,che paiono  cercar di porre fine a quel battibecco.
…Tu non sai con chi hai a che fare!
Ragazze vi prego. Ogni volta è la stessa storia
Le luci della sala sono accese,quindi posso tranquillamente spegnere la torcia e proseguire senza farmi notare.
Possibile che non riusciate a farvelo entrare nella zucca? Qua nessuna di noi è migliore dell’altra
Dici così solo perché sai che perderesti
Credo di aver già sentito queste voci,ma non riesco a dargli un volto. Anche perché trovo impossibile che conosca delle persone che sono entrate di nascosto nel museo. Avanzo ancora un po’,fino a riuscire a vedere chi sono quei disgraziati che hanno osato disturbarmi subito il mio primo giorno di lavoro. Quello che vedo,però,mi lascia senza fiato. Davanti a me vi sono Lady Gaga,Amy Winehouse e Britney Spears che stanno litigando,mentre Robbie Williams e Justin Timberlake cercano di calmarle. Non può essere vero!!
“Oh. Mio. Dio”
Si zittiscono tutti,voltandosi verso di me.
“Cosa succede?” Dietro di loro,Michael Jackson e Cheryl Cole si allontanano dalle loro postazioni,stiracchiandosi.
Sto sognando. Mi sono addormentato sul libro ed adesso sto sognando. Non è possibile che le statue abbiano preso vita!! Faccio qualche passo indietro,senza staccare gli occhi da loro.
“Il nuovo guardiano!” Jennifer Lopez.
“Già,Ben ce ne aveva parlato” Robbie Williams.
“Ma non è un po’ troppo giovane…?” Elvis Presley.
Non riesco a stare li un secondo di più. Giro i tacchi e inizio a correre. Ma,con mio orrore,scopro che tutto il museo sta prendendo vita. Cristiano Ronaldo mi sfreccia accanto calciando un pallone,mentre sopra la mia testa,appeso al soffitto,Spiderman si sposta tranquillamente da una sala all’altra con l’ausilio della sua ragnatela. Dickens discute animatamente con Picasso e Jim Carrey intrattiene la Kidman e la Jolie,facendo infuriare Brad Pitt.
Mi guardo intorno,spaesato,incapace di dare una spiegazione logica a tutto questo. Cammino a ritroso,fino a sbattere contro qualcosa. O qualcuno.
“Attento. Ti sei fatto male?”
Mi sento prendere per le spalle e mi volto di scatto,spaventato a morte. Appena mi giro,i miei occhi ne incontrano un paio color cioccolato,costellati di pagliuzze verdi. Mi ci vuole un momento per focalizzare chi ho davanti. Sherlock Holmes. O meglio,Robert Downey Jr,se vogliamo essere pignoli.
“E’ tutto apposto?” Corruccia le sopracciglia in un’espressione preoccupata.
Sbatto le palpebre un paio di volte,per interrompere il contatto visivo.
“No! Non è apposto per niente!” Mi guarda,sbalordito dalla mia reazione.“Voi non dovreste parlare,camminare…e …e…e tanto meno cantare!”
Resta immobile,a guardarmi,per poi improvvisamente scoppiare a ridere. Se fossi un cartone animato adesso mi cadrebbe la mascella in terra.
“Cos’hai da ridere!?” Chiedo,furioso.
“Perdonami,ma non avevo ancora mai avuto modo di vedere la reazione di un nuovo guardiano. E la tua è stata veramente esilarante”
Ma mi sta prendendo in giro o cosa?
“Non ti sto prendendo in giro. Comunque,se vuoi,posso renderti parte di quello che accade qui ogni notte”
“Te ne sarei molto grato” Aspetta… “Un momento! Hai detto…Hai detto non ti sto prendendo in giro? Io non ho mai detto che mi stavi prendendo in giro!Come hai…”
“Mio caro guardiano,la tua faccia parla per te” Mi sorride. “Vieni con me. Ti racconterò ogni cosa”
Mi prende sotto braccio ed inizia a condurmi per le sale.
“Ogni notte,quando la città va a dormire,noi ci svegliamo. Per poi tornare ai nostri posti con l’arrivo dell’alba” Spiega tranquillamente,come se fosse la cosa più normale del mondo. “I primi a svegliarsi sono sempre i cantanti. Che purtroppo non fanno altro che litigare”
Ora capisco cosa intendeva Ben con la notte,qui,è sempre come un grande concerto.
“E com’è che…vi svegliate?”
Come saprai Marie Tussaud ha imparato l’arte del modellare la cera quando era molto piccola. Una sera desiderò che le statue potessero essere vive,per fargli compagnia nei momenti di solitudine. E qualcuno,lassù,l’ha ascoltata” Sono ancora più sconvolto di prima. “Dalla sua scomparsa,ogni figura in cera che entra in questo museo prende vita”
“Solo in questo??”
“Sì. Poiché questo è stato il primo. E poi con noi vi è la statua di Madame”
Annuisco appena.
“E com’è che Ben non mi ha detto niente di tutto questo?!”
Ride.
“E’ tradizione far scoprire da soli  ai nuovi guardiani cosa succede qua dentro. Alias:è tradizione spaventarli a morte”
“Concordo con l’ultima frase”
Sorride. Adesso che sono un po’ più tranquillo,ho notato che ha un sorriso davvero bello. E’ un vero peccato che di giorno abbia le labbra chiuse…Ma cosa sto dicendo???
“Non mi hai ancora detto come ti chiami”
“Jude”
“Bene Jude. Benvenuto al museo di Madame Tussauds!”
“Grazie”
Mi cinge le spalle con un braccio e si volta verso gli altri.
“Ehi!” Alza l’altro braccio per attirare la loro attenzione. “Lui è Jude,il nuovo guardiano” Mi indica con un gesto della mano.
In un attimo mi sono tutti davanti,salutandomi e dandomi il benvenuto. Forse la permanenza qui sarà più dura del previsto.

 

­­­____________

 

Sono passate tre settimane. E le cose non sono state disastrose come pensavo. Sono riuscito a convincere le cantanti a non litigare e ad alternarsi le performance di notte in notte,così da allietare anche gli altri. Per ora la cosa sembra funzionare. Non ho superato l’esame che avevo in programma,ma ho avuto modo di rimediare. Anche se l’idea di studiare mentre mi trovo al museo l’ho accantonata ormai da un po’ di tempo. Più precisamente quando ho iniziato a passare il mio tempo con Holmes. Quindi fin da subito. Lui mi racconta di come sono gli altri,di come sono soliti passare il loro tempo e dei rapporti che hanno fra di loro. Io lo ascolto,con un interesse che non avrei mai pensato di avere,e intanto faccio la mia ronda,per evitare che possa accadere qualcosa di spiacevole. La sua compagnia mi piace. Mi piace lui. Noninquelsenso! O forse sì…

“Holmes…”
“Robert” Mi corregge ancora una volta.
“Sì. Robert,non mi hai ancora mai detto niente di te”
“Non c’è molto da dire”
“Beh. Io non credo. Come facevi solitamente,prima che arrivassi io?”
“Quello che mi riesce meglio”
“Ovvero?”
“Osservare” Sorride.
“Giusto”
Continua a camminare,sorridendo.
“Perché mi vieni sempre a cercare?”

Sussulto appena,arrossendo lievemente.
“Sto bene in tua compagnia”
Annuisce,senza guardarmi.
“Come mai me lo hai chiesto?”
“Non ho mai passato così tanto tempo con qualcuno da quando sono qui
“Lo trovo impossibile!”
“Ricordi?” Si indica. “Egocentrico e asociale. E’ questo che è Sherlock Holmes”
“Ma tu non sei lui. Lo dimostra il fatto che ti fai chiamare Robert”
“E questo cosa dovrebbe significare?”
“Se c’è una cosa che ho imparato stando qua dentro,è che nessuno di voi è realmente chi rappresenta. Siete unici. Tutti con una personalità diversa dal personaggio reale. A parte le pop star che sono montate a prescindere…” Sorride. “E so per certo che tu non sei né egocentrico né asociale”
Mi guarda,sorridendo. I suoi occhi brillano di una luce particolare ed io non riesco a non perdermici dentro.
“Qualcosa non va?”
“No. Assolutamente”

 

____________

 

 Il tempo passa ed io non riesco a fare a meno della sua presenza. Ogni sera aspetto con ansia lo scoccare dell’Ora della Vita – loro la chiamano così – per vederlo. Per sentire la sua voce. Per godere dei suoi sorrisi e dei suoi sguardi. Non riesco a non pensarlo. Non riesco a non volerlo.

“Jude?”
“Mpf?” Rispondo,masticando uno spuntino.
“Tu hai qualcuno che ti aspetta la fuori?”
Mi volto a guardarlo,un po’ stupito.
“Beh” Rifletto. “Ci sono i miei genitori,mia sorella,mio nipote. Ed i miei amici”
“Ed anche una ragazza?”
Resto basito per un attimo. Poi sorrido.
“No. Nessuna ragazza. E attualmente non ho nessun interesse a trovarne una”
Alza lo sguardo su di me,visibilmente confuso.
“Il mio cuore è già impegnato”
I suoi occhi si illuminano e le labbra si distendono in un sorriso involontario. Mi avvicino leggermente a lui,fino a che i nostri volti distano soltanto un respiro. Mi perdo nel suo sguardo e mi inebrio del suo profumo. Sì,per quanto assurdo possa sembrare,anche lui ne ha uno. Ed è buonissimo. Annulla la poca distanza che ci separa e mi bacia. E’ un bacio dolce,anche nel sapore. Le sue labbra sono morbide e dannatamente invitanti. Sento il cuore battere furiosamente nella cassa toracica ed ho la sensazione che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Da quanto tempo aspetto questo momento? Da quando mi sono irrimediabilmente innamorato di lui?

 

____________

 

 
Sono passati altri cinque mesi. Mi sto dirigendo come è usuale al museo,ma vi è molto traffico e sono costretto ad avvertire che arriverò con qualche minuto di ritardo. Quest’oggi non è stata una giornata particolarmente fortunata e non vedo l’ora di vedere Robert. Ho bisogno di sentirmi stretto nel suo abbraccio,completamente protetto dal mondo esterno. Ho bisogno delle sue labbra e delle sue parole di conforto che è solito dirmi nei momenti difficili. Ho bisogno di lui.
Ma vi è qualcosa di diverso,al museo. Tutti paiono inquieti e parlano tra di loro,evitando il mio sguardo quando tento un approccio. Qualcosa non va. Ho una brutta sensazione…
Mi muovo tra di loro,confuso,cercando Robert fra di loro. Non c’è. Continuo a cercarlo freneticamente,fino a che non mi sento prendere per un braccio. Mi volto,sorridendo,credendo che sia lui. Ma davanti a me vi è Hrithik Roshan.
“Jude-”
“Dov’è Holmes?!”
Mi tiene per le spalle. I suoi occhi sono tristi,ma la sua espressione è dura e decisa.
“Jude. Stamattina è venuta una scolaresca in gita. E c’è stato un incidente”
Il cuore perde un battito. No. Ti prego. Ti prego…
“Holmes si è rotto”
Sento le gambe cedermi e mi aggrappo istintivamente alle sue braccia.
“Rotto” Ripeto in un sussurro. “Cosa intendi con “rotto”?!?”
“E’ caduto a terra. Rompendosi un braccio e subendo gravi ripercussioni su varie parti del corpo”
Non riesco a credere a una sola parola. Non può essere vero…
“Lo hanno portato a riparare”
Vorrei piangere.
“E quanto tempo ci vorrà?”
“Nessuno lo sa”

 

____________

 

 
Da quel giorno,non faccio altro che aspettarlo. Entro nella sala dei Personaggi sempre pieno di speranza. Ma ogni volta non faccio che rimanere deluso. Ogni volta lui non vi è.
Non ho ancora perso la speranza. Continuerò sempre ad aspettarlo. Finché non tornerà da me.
Oggi mi sento particolarmente speranzoso. Ho dato la bellezza di due esami con un ottimo risultato,la mia squadra è finita tra le finaliste del torneo e ho la sensazione che stasera lo rivedrò. Sì. Oggi è la volta giusta lo sento!
Poso le mie cose nel mio stanzino ed inizio a fare la ronda. Tutto appare come al solito. Cammino lentamente,salutando chi mi passa accanto,cercandolo distrattamente con lo sguardo. Per quanto io speri ardentemente di vederlo,una parte di me sa che non accadrà. Saluto Elle Macpherson e mi volto per tornare sui miei passi,quando qualcosa attira il mio sguardo. Una massa di capelli mossi fa capolino fra le altre figure. Il mio cuore perde un battito. Inizio a muovermi senza averne realmente coscienza e lo raggiungo. Mi da le spalle,ma lo so che è lui. E’ il mio Robert. Gli poggio una mano su una spalla e lui si volta a guardarmi. Gli sorrido.
“Sei tornato” Sono talmente felice che riesco a stento a parlare.
Lui mi guarda,inarcando le sopracciglia.
“Ci conosciamo?”
Il sorriso mi si gela sulle labbra. Il cuore si ferma completamente.
“Robert” Scuoto leggermente la testa,incredulo. “Sono io. Jude”
“Mi dispiace ma non conosco nessun Robert. Il mio nome è Sherlock Holmes e sono un detective privato”
E’ un incubo. Deve esserlo. Non può essersi dimenticato di me. Non può! Che non sia davvero lui? Che non sia il mio Robert? Possibile che non siano riusciti ad aggiustarlo?
Ingoio a vuoto,cercando di trattenere le lacrime.
“Oh. E’- E’ un vero piacere conoscerla signor Holmes. Io sono Jude,il guardiano. Spero che si troverà bene qui…” Giro sui tacchi e me ne vado il più velocemente possibile.
Non c’è più. Robert non c’è più. E’ morto quel maledetto giorno per colpa della stupidità di un bambino! E’ morto… Ed io non ho avuto modo di abbracciarlo un’ultima volta. Di potergli dire quanto in realtà lo amassi. No. No,amassi. Di dirgli quanto lo amo.

 

____________

“Perché l’hai fatto?”
Mi volto verso Jennifer,che mi guarda con disappunto.
“Non capisco di cosa tu stia parlando”
Faccio per superarla,ma mi ferma per un braccio.
“Sai perfettamente di cosa stai parlando! Tu lo ricordi,vero? Ti ricordi di Jude,come in realtà ti ricordi di tutti noi” La guardo,senza rispondere. “Perché l’hai fatto,Robert?”
Resto in silenzio,spostando lo sguardo su Jude,che sta parlando con Logan. E’ bellissimo. Esattamente come lo rammentavo. La Lopez ha ragione,non ho dimenticato niente. Ricordo tutto. Ogni singola emozione e sensazione che ho provato insieme a lui. Ogni sua più piccola espressione. Ogni suo cambiamento di umore,che mutava il colore dei suoi occhi. Mi ricordo di lui.
Ma quel giorno,quando quel bambino mi ha spinto,ho capito che era stato il destino a farlo accadere. Perché lui non può amarmi. Non può passare la sua vita con uno come me. Con una cosa come me. Io sono solo una statua di cera. Mentre lui è un uomo. Un umano,che ha una vita al di fuori di qui. Ha degli amici che lo aspettano per passare il tempo insieme. Dei familiari che lo attendono per le feste. Mentre io…Sono solo un oggetto. Non potevo permettere che continuasse a farsi del male. Perché sì,è questo che stava facendo. E per quanto egoistico possa apparire,io lo trovo il gesto d’amore più grande che posso dargli. Renderlo libero. Libero da questo amore che non può avere un lieto fine.

 

____________

 

Sono passati anni ormai da quel primo giorno in cui sono entrato al Madame Tussauds. Mi sono laureato e ho trovato lavoro negli Stati Uniti. Ho una moglie e due figli e mi ritengo totalmente soddisfatto della mia vita. Ma a volte,la notte,prima di addormentarmi,mi metto a pensare a loro e a quanto sia stato bene in loro compagnia. Soprattutto penso a lui.
I nostri rapporti non sono più tornati come prima. Ma nel mio cuore non ho mai smesso di sperare che,un giorno,si ricordasse di me. Del suo Jude.
Ed ancora lo spero.

 

 

 

 




Salve!
Allora,vediamo. Da dove posso iniziare?
Questa one shot lunghissima è stata scritta appositamente per Ilaria,
che ha insistito tanto che la scrivessi perché la riteneva una bella idea…
So,this is dedicated to her!

Ovviamente a ispirarmi è stato
Una notte al museo
con Ben Stiller che è - naturalmente - l'ex guardiano che fa fare il giro del museo a Jude x)
Tutti i personaggi citati sono realmente statue presenti
al Madame Tussands di Londra

http://www.madametussauds.com/London/OurFigures/Default.aspx

Non sono troppo convinta della riuscita di questa strana storiella.
Ma dato che c’ho perso due/tre giorni della mia vita dietro,
tanto vale condividerla anche con voi,no? XD

Adesso mi eclisso.
Grazie a chi a letto fin qui


  
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