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Autore: _Sama_    10/02/2011    1 recensioni
Questa è la versione di Ricominciare ad amare dal punto di vista dei personaggi maschili.
Ragazzi diversi con una sola cosa in comune:Rose. I loro pensieri,le loro emozioni verso Lei, una ragazza dal carattere difficile che dopo aver perso il suo ragazzo cercherà di ricominciare ad amare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricominciare ad amare'
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Come promesso ecco la versione di Ricominciare ad amare raccontata dai personaggi maschili.

Cap 1 Mia sorella
Pov Davide(cap1-2-3 di Ricominciare ad amare)



Avevo saputo che la mia sorellina Rose aveva perso Andrea,il suo ragazzo. Al telefono mi era sembrata a pezzi e d’altronde ne aveva le buone ragioni. Avrei voluto essere li con lei ma il lavoro me lo impediva. Odiavo la nostra distanza, avrei voluto che abitassimo più vicini. Non eravamo fratelli di sangue ma ero legato più a lei che alla mia vera sorella. Ricordo la prima volta che lei e Andrea sono venuti a trovare me e il mio ragazzo. Non credevo fosse la persona giusta per la mia sorellina, era troppo timido,monotono e chiuso per una persona viva,spontanea e solare come Rose, ma bastava guardarli per riuscire a vedere quanto in realtà si amassero. Erano una coppia stupenda,nonostante l’enorme differenza di carattere. Lui non la perdeva di vista neanche un attimo, era geloso di Rose tanto geloso. Ricordo che mi aveva lanciato un’occhiataccia quando mi prese a braccetto e in fondo aveva ragione. Non esiste persona che non potrebbe amare la mia adorata sorellina. Io stesso se fossi etero ci proverei. Mi ritenevo fortunatissimo ad averla conosciuta perché la sua sola presenza riusciva a riempirti di gioia. In più eravamo tanto simili, i nostri amici dicevano che come coppia saremmo stati perfetti, io e lei invece pensavamo che oltre al sesso tra di noi non ci sarebbe potuto essere altro proprio perché eravamo simili. Ogni tanto mi divertivo a provocarla, peccato che a quanto a pensieri non proprio casti anche lei non scherzava. Mi divertivo a fare apprezzamenti sul suo ragazzo, per carità il pensierino c’era sempre stato, ma il più era fatto per vederla arrabbiarsi e sbuffare. Anche se Andrea si fosse mai scoperto gay, non avrei mai fatto un tale torto a Rose, le volevo troppo bene. Faceva male sapere che adesso stava soffrendo come un cane. Miriam mi aveva appena avvisato che Rose sarebbe stata da lei per un paio di settimane e questo mi rincuorava. La sapevo in mani sicure, e non c’era persona più adatta di lei per aiutare Rose in questo periodo così delicato, anche se so per certo che testarda com’è Rose non si farà consolare anzi fingerà che tutto vada bene. Stavo facendo i salti mortali per avere almeno una giornata libera e andare a trovarla li da Miriam. Volevo fosse una sorpresa, volevo andare dalla mia sorellina e guarire le sue ferite anche se sapevo di non poterlo fare. Ferite così grandi faticano a rimarginarsi.
Avevo avvisato il mio ragazzo che mi sarei assentato per una giornata. Avrebbe voluto accompagnarmi ma sapeva bene che Rose aveva bisogno di me. Lui e la mia sorellina andavano d’accordo certo ma non avevano un rapporto profondo, non c’era un vero motivo,semplicemente non c’era stata occasione di approfondire la conoscenza. Giulio rispettava il nostro rapporto, sapeva che certe cose le condividevo solo con la mia sorellina perché lui non poteva capirle.
E’ bruttissimo non poter condividere qualcosa con il tuo partner ma in tutte le coppie, soprattutto se fatto da persone con passioni e gusti differenti, c’è sempre qualcosa che per quanti sforzi fai sai che non sarai mai compreso del tutto. E io e Rose avevamo questa cosa in comune, un qualcosa che ci legava profondamente oltre l’affetto. Non che i nostri partner non sapessero di cosa si trattasse, se c’era una cosa che ne io ne la mia sorellina amavamo erano le bugie, ma sapevano che loro non potevano darci ciò di cui avevamo bisogno in quell’ambito, lacuna che risolvevamo stando assieme.
Come posso spiegarlo?E’ come parlare di musica.Se sai che il tuo partner ama la classica e tu il rock è ovvio che ti troverai meglio a parlare con qualcuno a cui piace il rock,sempre se non cerchi il confronto.
Be è così che ci siamo trovati io e la mia sorellina. Solo che il nostro rapporto era cresciuto a dismisura. Lei mi riempiva la vita. Speravo di fare altrettanto con la sua.
Quando partii per raggiungerla da Miriam, avevo paura di non vedere quella ragazza piena di vita ne il suo sorriso. Quando mi vide mi saltò letteralmente in braccio. Ero contentissimo di rivederla, ma il suo sguardo era spento,non era quello solito. Chissà quanto stava male. Da quello che mi aveva raccontato Miriam,faticava a dormire. Mi sentivo inutile. Giurai a me stesso che prima di fine giornata le avrei strappato un sorriso e ci riuscii grazie a Giovanni. Ho sempre pensato che Giovanni fosse ambiguo, e solo perché era sposato non vuol dire che mi sentissi sicuro,soprattutto quando mi faceva proposte indecenti. Sapevo che scherzava ma in fondo non si sa mai nella vita. Diciamo che la mia faccia scandalizzata non era poi tutta una finzione quando mi disse che mi riteneva più attraente. Be se fosse un bel pezzo di figo anche potrei farci il pensierino ma non è proprio il mio tipo,anzi secondo me dev’essere anche un po’ perverso. Certo non lo chiederò mai a sua moglie,lei quando si arrabbia fa più paura di lui quindi meglio evitare. Io poi non sono mica tanto coraggioso,basta pensare che non riesco a vedere un film horror senza farmela sotto. Tuttavia la nostra scenetta strappò un sorriso a Rose e non potei non dirle che è più bella quando sorride. Peccato che la giornata volò in fretta. Non volevo staccarmi da Rose,sapevo che aveva bisogno di ridere di più ma il lavoro mi attendeva. Ovviamente le feci promettere di chiamarmi tutte le volte che voleva. Sapevo che adesso aveva la parte più dura della sua vita da affrontare e mi rassegnai a non poterle stare più vicino di così.
  
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