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Autore: Paolo Ciraolo    11/02/2011    2 recensioni
Un Aquilotto umano e dotato di buoni sentimenti affronta una realtà spesso crudele e ferrea.
Un Aquila reale arriva al momento giusto in suo soccorso.
Ma una lotta tra due avversari formidabili metterà a dura prova la vecchia e la giovane aquila
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Favole Fatate'
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L'AQUILOTTO GENTILE.

 

 

C'era una volta...in una grande foresta, un Aquilotto Gentile.

Un giorno l'Aquilotto che aveva da poco iniziato a volare, incontrò il Falco Cacciatore e gli disse <>. Il Falco Cacciatore rispose:

<< Ciao piccolo Aquilotto! Io come dice il mio stesso nome sono un predatore >> e così dicendo avvistò una preda e volò giù in picchiata per acchiapparla.

L'Aquilotto incuriosito e un po' affamato, si accostò vicino al Falco Cacciatore che stava mangiando un grosso coniglio e ne chiese di questa preda un po' anche per se; ma per sua grossa sorpresa fu malamente respinto dal Falco che gli diede per di più una beccata in testa.

Tutta la scena era stata avvistata da un Aquila Reale che aveva il dominio in quella parte di cielo.

L' Aquila si avventò sul Falco Cacciatore scacciandolo e diede all'Aquilotto Gentile la sua parte di preda e prese il resto per se.

L'Aquila disse poi all'aquilotto << Noi due abbiamo lo stesso sangue ed io , finché esisterò ti proteggerò in quanto tutto qui intorno è di mio dominio; ma è bene, che da oggi, impari a cacciare da solo se vuoi mangiare >>. Il piccolo Aquilotto imparò questa prima lezione e un giorno che era in volo avvistò dall'alto un topolino.

Scese giù in picchiata e dopo un breve inseguimento, catturò la sua preda.

Stava per addentare lo sventurato topolino, quando ebbe un attimo di pietà per un esserino destinato a scomparire dentro la sua bocca. Bastò un attimo di esitazione che un avvoltoio venendo dall'alto rubò all'Aquilotto la sua preda.

Ancora da più in alto sopraggiunse l'Aquila Reale che tolse dalle fauci dell'avido avvoltoio il topolino, restituendolo all'Aquilotto.

Ma l'Aquila gli disse anche << Aquilotto io ti dissi di cacciare da solo e questo tu lo hai fatto ma ora ti dico anche che, se vuoi sopravvivere, devi far parte del grande ciclo della vita e mangiare subito la tua preda senza esitazioni, prima che sopraggiunga qualche altro uccello che te la porti via >>.

L'Aquilotto fece tesoro di questo nuovo insegnamento e un giorno che vide un criceto adulto, lo cacciò e lo mangiò prima che qualcuno potesse fare la stessa cosa al suo posto.

Non aveva ancora digerito il suo pasto che incontrò un grifone che gli disse << Aquilotto se vuoi gustare meglio la preda che hai cacciato devi bere questa pozione. Sai è davvero buonissima >>.

Così dicendo il Grifone che era molto cattivo, offrì il suo strano miscuglio all'Aquilotto che lo bevve. In men che non si dica questi sputò il criceto fuori dalla bocca, tanto era indigesto quell'intruglio e il grifone mangiò la preda scappando via. Ma a mezz'aria fu acchiappato dall'Aquila Reale che si riprese il criceto dandolo Aquilotto.

Da quel giorno il piccolo Aquilotto imparò a fidarsi solo di se stesso in fatto di caccia.

Il tempo passò ed il piccolo Aquilotto divenne una giovane Aquila, robusta e nel pieno delle sue forze.

Una volta che era in volo incontrò un condor che gli disse << Scommetto che non riesci a fare i volteggi e le acrobazie di cui io sono capace >> e così dicendo il Condor fornì prova della sua destrezza volteggiando radente su di un picco di montagna, passò poi sotto un intreccio di rami e volò infine a pelo d'acqua.

Dopo che ebbe finito disse << Prova a fare lo stesso giovane Aquila >>.

La nostra Aquila che non volle essere da meno provò ma nonostante la sua abilità, lascio qualche penna in cima al monte, restò impigliata nell'intreccio dei rami degli alberi e si bagnò volando a pelo d'acqua.

Il Condor più abile ed esperto della giovane Aquila era inorgoglito per avere vinto quella gara.

Ma passava di lì la vecchia Aquila che come al solito aveva assistito a tutta la scena e disse << Sono state delle prove di abilità buffe. Mettetevi alla prova seriamente ! Il primo di voi due che prende in aria quel passerotto avrà vinto la sfida >> . I due si buttarono in picchiata e sgomitandosi a vicenda giunsero contemporaneamente sulla preda prescelta.

Addentarono insieme il passerotto e ognuno tirava dalla parte opposta per aggiudicarsi la sfida finale,ma nel tirare finirono entrambi nell'acqua. Successe allora che il condor ormai stanco, finì per bere l'acqua del mare e mollare la preda, mentre la giovane aquila raggiunse il cielo da sola con la sua cacciagione.

L'Aquilotto Gentile di un tempo era ormai divenuta un Aquila Reale ed ora anche a lei spettava il dominio di una parte di cielo.

Un dì mentre la nostra Aquila volava in cielo incontrò una beccaccia molto furba che prima di farsi mangiare disse << Aquila se mi risparmi t'indicherò un posto dove troverai moltissime prede facili da cacciare >> e così dicendo la furba Beccaccia gli indicò quella parte di cielo ricca di prede a suo dire. La nostra Aquila che in una parte del suo cuore era rimasta gentile risparmiò la Beccaccia considerando anche che la sua proposta poteva essere conveniente. Ma disse tuttavia alla Beccaccia << Bada a te se non hai detto la verità tornerò a mangiarti >>.

L'Aquila volò così nel cielo indicatogli dal volatile e li trovò al posto di tanta cacciagione due aquile reali molto grosse a male intenzionate che l'attaccarono per cacciarla dal loro territorio.

La lotta si era messa male contro due formidabili nemici, quando ad un tratto, sbucò dal cielo la vecchia Aquila Reale che in tante circostanze aveva aiutato l'Aquilotto Gentile di un tempo.

La lotta era ora alla pari e la giovane e la vecchia Aquila Reali sconfissero le due grandi avversarie. La nostra giovane Aquila ringraziò per l'ultima volta la vecchia amica e quindi ritornò infuriata dalla Beccaccia Furba e in un sol boccone la mangiò.

Mentre la digeriva pensò tra se e sé << Questa è la vita ! Ed io mai più lascerò il mio angolo di cielo che difenderò dai miei nemici a costo della mia stessa vita >>.

 

 

 

 

 

Vecchia Aquila: mondo duro, mondo di lupi di tutti i tipi, fortificati o mio aquilotto e fiero svetterai nel tuo cielo.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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