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Autore: Horus Lupercal    12/02/2011    1 recensioni
I Deathwatch sono Space Marine al servizio dell'Inquisizione. Sono diversi dagli altri Capitoli perchè operano in piccole squadre di pochi elementi chiamate Kill Team. Ogni squadra è formata da Astartes reclutati da altri Capitoli... Marine che si sono distinti in battaglia e che vengono scelti per missioni segrete dove la minaccia Xeno va fermata.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'Inquisitore Vixen stava finendo di studiare i documenti audio-visivi quando sentì l'inconfondibile rumore di passi di un Astartes. Lo “stumpf... stumpf...” riempiva l'intero corridoio e sebbene l'Inquisitore fosse ormai abituato a quel rumore si domandava come fosse possibile che il pesante passo di uno Space Marine non si sentisse in tutto lo spazio. Appena il rumore cessò Vixen con un cenno della mano spense tutti gli schermi e si girò verso l'entrata della stanza. Pochi secondi dopo la porta cominciò automaticamente ad aprirsi fino a sparire all'interno del muro di metallo. L'Inquisitore rimase ad osservare l'imponente figura che si presentava difronte a lui: il Capitano dei Deathwatch Valraven.
I capelli e la barba, tenuti come il solito in assoluto disordine, formavano una criniera leonina grigio perlato e facevano da cornice al volto segnato da mille battaglie; l'occhio sinistro del Marine era chiuso e solcato da una cicatrice che finiva allo stesso lato della bocca. Vixen conosceva la storia di quella ferita: il Capitano Valraven se l'era procurata nella prima missione agli ordini dell'Ordo Xenos e non aveva mai voluto innestare un occhio bionico o cancellare quel souvenir perché gli ricordava quando “aveva spaccato il culo al Tirannide più grosso che avesse mai visto” come raccontava spesso alle nuove reclute. In realtà l'Inquisitore sapeva che non era andata solo cosi; Valraven in quella missione non fu solamente l'unico superstite della squadra ma anche dell'intero pianeta. Dalle ricostruzioni risultò che da solo fu in grado di eliminare un'intera orda di alieni. Vixen guardò la spalla destra dell'Astartes e rimase ad osservare il simbolo degli Space Wolves: “si” pensò, “Valraven incarna la furia e la potenza del Capitolo da cui proviene”.

-Entra non vorrai rimanere tutto il tempo sulla soglia della porta...- il tono dell'Inquisitore fu insolitamente amichevole e privo di superiorità; lui e il Marine avevano passato assieme molto tempo negli ultimi anni e svolto molte missioni. L'imponente figura accennò un sorriso e accompagnato dal pesante rumore dei suoi passi si spostò al centro della stanza.
-Abbiamo un problema di nome
Cortinus...-
Valraven sapeva benissimo che quando Vixen accostava la parola problema al nome di un pianeta significa che probabilmente si dovrà versare parecchio sangue alieno; rimase ad ascoltare l'Inquisitore mentre già pensava ai Fratelli più adatti a quel tipo di missione.

 

L'Ultramarine si trovò davanti ad un porta metallica con incisi i numeri 151 e vicino all'accesso un soldato che per attirare la sua attenzione agitava il braccio come se dovesse accogliere un gruppo di turisti appena sbarcato.
-Canus Atavian?! Matricola di Reclutamento CA07011981?!- Ovviamente il giovane soldato sapeva già che la risposta del Marine sarebbe stata positiva ma l'Inquisizione dava sempre importanza alla procedura.
-Affermativo. Reclutato dal Capitano Valraven mentre ero in missione su Zora con gli Utramarines-.
Il soldato guardò l'armatura potenziata dell'Astartes ancora tutta del colore del proprio capitolo e i simboli sulle spalle: Terza Compagnia, Squadra Tattica. Poi continuò -Presto cambieranno il colore del tuo completino, spero ti piaccia il nero- disse l'uomo con ironia -sai cosa troverai dietro a questa porta?-.
Il Marine non aveva apprezzato il tono scherzoso del soldato ma finse di aver gradito e rispose con il classico movimento della testa ad indicare il “no”.
-Periodicamente affronterai prove come questa. Consistono nel combattere singolarmente contro esemplari di alieni di mondi sconosciuti... questo serve a prepararti ad affrontare qualsiasi Xenos abbia la sfortuna di incontrare la tua squadra e l'Imperatore. Dietro a questa porta farai amicizia con l'Esemplare 151; non potrai uscire finché non l'avrai terminato o ti ridurrà talmente male da non sapere più come ti chiami. In questo caso sarai curato e combatterai ancora lo stesso alieno. Giusto per informarti... In pochi sono riusciti a sconfiggere l'Esemplare 151 al primo tentativo... e quei pochi sono rimasti li dentro almeno due ore. Buona fortuna e che l'Imperatore ti aiuti Marine!- prima di terminare il lungo discorso diede un pugno alla parete di metallo e la porta cominciò ad aprirsi.
Atavian osservò il soldato, fece un sorriso e mentre varcava l'accesso gli rivolse la parola – Gli Ultramarines non hanno bisogno della fortuna... uscirò dalla stanza prima che tu abbia finito di fumare un bastoncino di lho-. Nello stesso istante in cui la porta chiuse l'Astartes all'interno della stanza un vox da parete attirò l'attenzione del soldato -Calavera non fare entrare l'Ultramarine, test rinviato non abbiamo il tempo di aspettare, il Marine ci serve subito!-. L'uomo riconobbe la voce, era quella del Capitano Valraven e con timore rispose che ormai era troppo tardi.

 

 

  
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