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Autore: Judith Kylem Sparrow    12/02/2011    6 recensioni
Mia prima PuckxRachel, coppia che adoro sia come migliori amici che come innamorati! Spero vi piaccia :)
«Non siamo tutte uguali, Puck.» ok, quando iniziava a chiamarlo per cognome significava che stava per arrabbiarsi. «È una cosa soggettiva! Puoi piacere, come anche non piacere!»
«Tesoro, ti prego, stai parlando con Puckersex, il dio del sesso della McKinley. Per sbaciucchiarmi con una ragazza mi basta schioccare le dita.»
«E allora, “Puckersex”, pensaci. Da quando il tuo interesse per Lauren è diventato così forte da ridurti ad un ameba?»
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fucking Perfect

Fucking Perfect

Gli spalti del campo da football non erano mai sembrati così vuoti: in genere, durante l’ora di pranzo, era possibile scorgere qualche cheerleader o dei giocatori allenarsi con qualche lancio, ma quel pomeriggio solo una persona padroneggiava fra quelle panche fredde e grigie.

Puck aveva i gomiti poggiati sulle ginocchia, le mani intrecciate e lo sguardo perso nel vuoto. Era una posa che non assumeva quasi mai, ma quelle poche volte che accadeva c’era da preoccuparsi. Lauren lo aveva rifiutato, per l’ennesima volta. Cosa aveva di sbagliato, per quella ragazza? Mai nessuna l’aveva rifiutato, allora perché quella grassona con gli occhiali, che lui trovava inspiegabilmente attraente, non gli concedeva un appuntamento? Perché aveva osato dirgli che lo trovava poco eccitante, dopo un semplice bacio?

Sbuffando lasciò cadere il capo in avanti e la fronte si posò sulle mani. Tanti perché e poche risposte.

Ok, forse l’intelligenza non era uno dei suoi pregi, ma mai come in quel momento avrebbe voluto essere uno di quei cervelloni che sapeva dare una spiegazione a tutto.

«Disturbo?»

La flebile voce di Rachel Berry lo distolse dai suoi pensieri e alzando lo sguardo su di lei un piccolo sorriso non poté non increspare le sue labbra.

«No.» disse, scostando la felpa posata accanto a lui. «In effetti stavo per chiedermi dove diavolo fosse l’altro cuore spezzato del Glee Club…»

Rachel sospirò e una piccola risatina le sgorgò dalla gola. «A sbollire l’adrenalina. Mi sono chiusa in bagno e ho cantato di nuovo “Firework”»

«E hai pianto?» chiese lui, notando delle strisce lungo le guance che stonavano con il phard rosa pallido. «Sai che odio quando lo fai, soprattutto se è per un idiota!»

«Non ho pianto.» mormorò Rachel, aggrottando le sopracciglia scure. «Te l’ho detto, ero a sbollire…»

«L’adrenalina in bagno, sì! A volte sarò anche stupido, Rach, ma non puoi darmela a bere!»

«Wow, e da quando Noah Puckerman si preoccupa per me?»

«Da quando siamo amici, forse?»

Quell’affermazione per un attimo spiazzò Rachel, ma nel profondo del suo animo le aveva fatto piacere. Fra lei e Puck le cose non erano mai state semplici: passavano in poco tempo dallo stare insieme all’indifferenza più totale, ma ultimamente erano riusciti a raggiungere un equilibrio e notare quelle gentilezze che lui compiva nei suoi confronti non poteva che renderla felice, eppure…

«E cosa turba il mio amico Noah? Hai le mani intrecciate e quando succede non è mai un buon segno.»

Puck appiattì le labbra e, indeciso se parlarne o meno, distolse lo sguardo da Rachel, posandolo al terreno.

«Hey…» la ragazza gli posò due dita sotto al mento, costringendolo così a guardarla negli occhi. «Posso sembrare egocentrica ed egoista, ma se una persona a cui tengo sta male, allora pretendo di sapere cos’ha, perché voglio rendermi utile ed aiutarla.»

«Non è quello, è che… oh, al diavolo! Si tratta di Lauren!»

«Lauren? Non credevo ti interessasse così tanto.»

Puck sbuffò, lanciandole un’occhiata indecifrabile. «Non dedico canzoni a sproposito, Berry.»

«Con me e Mercedez l’hai fatto.» gli fece notare la ragazza, incrociando vittoriosa le braccia al petto.

«Era diverso.» borbottò lui, mentre un leggero rossore si impadroniva delle sue guance scure. «Voi mi avete dato comunque una possibilità, Lauren fa la difficile! Forse le faccio schifo…»

Rachel addolcì lo sguardo e prendendogli le mani, lasciò che le dita del ragazzo si sciogliessero. «Noah, tu non fai schifo. Lauren è… una ragazza e nonostante le piaccia minacciare e fare la dura… in fondo ha un cuore anche lei.»

«L’ho corteggiata in tutti i modi possibili, le ho anche regalato uno di quegli anelli di plastica che colleziona mia sorella.»

Rachel si morse il labbro inferiore, indecisa se porgli o meno quella domanda.

«Non ti è mai passato per la testa che… il suo interesse nei tuoi confronti non è poi così forte?»

«Cosa? Rachel, nessuna resiste al mio fascino!»

«Non siamo tutte uguali, Puck.» ok, quando iniziava a chiamarlo per cognome significava che stava per arrabbiarsi. «È una cosa soggettiva! Puoi piacere, come anche non piacere!»

«Tesoro, ti prego, stai parlando con Puckersex, il dio del sesso della McKinley. Per sbaciucchiarmi con una ragazza mi basta schioccare le dita.»

«E allora, “Puckersex”, pensaci. Da quando il tuo interesse per Lauren è diventato così forte da ridurti ad un ameba?»

«Beh, qualche ora dopo avermi tirato fuori dal bagno chimico mi ha… rapito e trascinato nello sgabuzzino dei bidelli.»

«E… avete fatto sesso?» azzardò Rachel, avvertendo nonostante tutto un senso di fastidio pervaderle lo stomaco.

«Cosa? No! Mi ha baciato e subito dopo ha candidamente affermato che non la eccitavo! Ma ti rendi conto? Io che non eccito! È ridicolo.»

«Io trovo ridicolo il fatto che tu abbia scambiato il tuo orgoglio ferito per amore.» disse semplicemente lei, facendo spallucce. «Ti sei sentito ferito a tal punto da volerti prendere una rivincita, ma tu, Noah, non sei mai stato innamorato e sei caduto facilmente in confusione.»

«Oh, andiamo Rachel! Credi davvero che io non sia mai stato innamorato?» domandò Puck, con una risatina di scherno. «Credi davvero che io abbia scambiato l’orgoglio per amore?»

«Sì. In tutta franchezza, Noah, essere innamorati di se stessi e del sesso non è amore!»

«Posso dissentire?»

«Solo se hai una valida ragione per farlo.»

«Ce l’ho, Rach, ce l’ho eccome, perché io ho sognato la ragazza di cui sono stato innamorato! Era bellissima… sembrava un angelo con quel vestito bianco e i capelli castani sciolti sulle spalle.»

Lo stomaco di Rachel venne di nuovo attanagliato da una stretta, ma la ignorò nuovamente: lei soffriva per Finn, non poteva essere gelosa di Lauren o di uno stupido sogno… o forse no?

«E questa ragazza… esiste?»

Puck sorrise, annuendo piano con la testa. «Sì, esiste e nonostante a volte si comporti da stronza… io le voglio bene. Alla fine nessuno è perfetto, soprattutto io.»

Alzandosi in piedi, Puckerman portò le braccia al cielo, stiracchiandosi come meglio poteva. Perché le aveva raccontato del sogno? Perché le aveva praticamente detto di essere stato innamorato di lei? Aveva giurato a se stesso di non farne parola con nessuno, allora perchè?

Forse… no, era impossibile, lui l’aveva dimenticata, Rachel Berry era una sua amica, punto.

«Bah, forse hai ragione tu, Rach, forse ho davvero travisato le cose con Lauren. Grazie per avermi ascoltato.»

Recuperata la sua felpa, Puck si allontanò velocemente dagli spalti, ma Rachel, imperterrita, lo seguì, urlando a gran voce il suo nome. «Noah, aspetta!»

«Cosa c’è?»

«Ecco… io…» non sapendo cosa dirgli, Rachel lo abbracciò di slancio, nascondendo il visto nell’incavo del collo del ragazzo.

Non sapeva neanche lei il perché lo avesse rincorso e poi abbracciato, ma sapeva che era la cosa giusta da fare e finalmente trovò le parole adatte da dirgli.

«Tu sei fottutamente perfetto, Noah… sei perfetto nella tua imperfezione e a me piaci così… ti va di voltare pagina insieme?» domandò, sentendo le mani di Puck avvolgerle la vita per allontanarla quel che bastava per far incontrare i loro occhi.

Un sorriso sincero illuminò il volto del ragazzo: finalmente Noah sorrideva, sorrideva per la prima volta in quella giornata.

«Solo se mi permetterai di offrirti qualcosa al bar della scuola.»

Sì, era tempo di voltare pagina e iniziare un nuovo cammino, magari partendo proprio da una gustosa granita all’uva.

 

Fine.

 

Princess Judith’s space.

Premetto che questa è la mia prima PuckxRachel, una coppia che non disprezzo né come amici e né come innamorati. Ho immaginato cosa sarebbe potuto accadere fra i due dopo la fine della 2x12 (per chi non l’avesse vista in streaming è la puntata dedicata a San Valentino) e forse sia Puck che Rachel sono OOC, ma sinceramente mi importa poco, perché secondo me sono questi i sentimenti che provano l’uno nei confronti dell’altra, anche se la nostra cara Diva soffre ancora per Finn (che io sto odiando profondamente) e spero volti seriamente pagina… chissà, magari proprio con Puck!

Concludo dicendo che “Fucking Perfect” (grazie P!nk per l’ispirazione) è la prima shot di una piccola serie dedicata a questa coppia e svilupperò pian piano (ovviamente quando l’ispirazione non diventa mia nemica) gli avvenimenti su Puck e Rachel!

Il wall è una mia creazione, lo so, non sono fra gli spalti, ma rendeva l’idea, e nel caso vi piaccia (ma credo proprio di no :D) spero che non lo “rubiate”, c’è pur sempre una specie copyright, insomma ù.u.

Ah, dimenticavo… ovviamente è dedicata a voi (sì, anche a te che non guardi ancora Glee) che siete la mia forza e una delle parti più belle di me! Vi amo ragazze!

 

Princess Judith

 

 

 

 

   
 
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