Erano passate settimane ormai da quando Kurt non sfoggiava la sua presenza al McKinley e di questo Dave se ne accorgeva giorno dopo giorno, più andava avanti e più camminare nel corridoio e vedere l’armadietto di Kurt lo faceva sentire molto triste, solo e si disprezzava di averlo cacciato, non se lo meritava, non gli faceva niente di che Kurt; ma il suo odio così profondo nei confronti di se stesso per quello che era non lo risparmiava ogni giorno e questo odio lo esprimeva attraverso la rabbia, attraverso i pugni che affliggeva a Kurt; solo perché Kurt riusciva ad essere ciò che più desiderava e non gli importava di ciò che diceva la gente.
Dave voleva essere come lui, ma la sua famiglia non lo avrebbe mai accettato, mai.

Ormai era come un martire che si trascinava per i corridoi, immerso nei suoi pensieri, non riusciva più ad essere lucido, Kurt gli mancava così tanto che il suo dolore non gli permetteva nemmeno di respirare…era afflitto, di questo se n’era accorto, ma non riusciva più ad andare avanti così, doveva riportare Kurt al Mckinley!
Gli mancava ed avere la sua presenza li vicino, ma non tanto vicino come desiderava lui, gli bastava, gli bastava vederlo…la sua assenza lo distruggeva.
Anche se questo era molto egoistico da parte sua, poteva essere un bene anche per Kurt ritornare perché così poteva ritrovare i suoi amici. No?
Si promise che nei giorni successivi avrebbe preso coraggio e fatto quel passo che lo avrebbe reso felice, anche se non ne era sicuro, era l’unico modo per tornare vitale.

La mattina dopo si alzo presto, la madre lo chiamò per informarlo che la colazione era pronta, Dave scese e disse a sua madre che oggi non si sentiva un granché bene e che gli sembrava di avere la febbre.
"Torna a letto, figliolo.!" Gli rispose sua madre, e così lui fece.
Quando la madre chiuse la porta d’ingresso, Dave saltò giù dal letto, si vesti e prese l’autobus per andare alla Dalton.
Questo non lo entusiasmava, perché avrebbe visto Blaine; ma non ci pensò molto e salì in autobus.
Ci vollero 40 minuti per arrivare alla Dalton, appena sceso dal bus rimase incredulo nel vedere quel palazzo così imponente e al primo ragazzo che vide chiese immediatamente informazioni per trovare Kurt.
"Scusa, sono qui per fare visita ad un amico, sai per caso dove si trova Kurt Hummel?"
"Eh, si…credo sia in sala riunioni..appena superata la porta di ingresso, attraversa tutto il corridoio, alla fine gira a destra e sei a destinazione.!"
"Grazie mille" controbatté Dave. Attraversato il corridoio vide la porta, avvicinò la mano al pomello e in quell'istante ebbe paura, paura di una reazione di Kurt inaspettata, aveva paura di un suo rifiuto; ma non poteva avere altro da come si era comportato. 

Allora continuo??