Troppe
coincidenze finiscono per essere etichettate semplicemente come destino
3 Gennaio
2011 - Jude Law and Sienna Miller’s Heathrow landing
Le cose tra lui e Sienna non andavano bene, lo sapeva già da tempo, ma aveva
sperato che quella vacanza in Kenya avrebbe risistemato le cose e permesso a
lei di tranquillizzarsi prima dell’inizio delle riprese di Sherlock 2 e quindi
della pubblicazione di altre centinaia di gossip riguardanti lui e Rob.
Che poi fossero gossip veri o meno, solo loro lo sapevano.
Aveva provato, con quel viaggio, ma aveva fallito per l’ennesima volta.
Non riusciva nemmeno più a tenerla per mano in pubblico, si comportava come se
fossero due buoni amici di ritorno da una vacanza.
Nessun contatto fisico, qualche sorriso qua e là, lontananza fisica e
psicologica.
Non c’era più quella scintilla che li aveva convinti a ritornare insieme
qualche mese prima e a comprare quell’enorme villa a Londra.
Volevano il loro nido, volevano il loro matrimonio. Avevano ottenuto il primo,
ma aveva seri dubbi di riuscire ad affrontare anche il secondo.
Ed ora erano finiti a sporadici contatti e qualche sorriso di ritorno da un
viaggio in Kenya, con i tabloid che rumoreggiavano su un loro possibile
matrimonio.
L’ennesimo errore.
27 Gennaio
2011 – Robert Downey Jr. and Jude Law feuding over Mel Gibson?
Praticamente non avevano nemmeno cominciato a girare, che già si era
rumoreggiato su una lite tra lui e Rob per colpa di Mel Gibson.
“Roba da
pazzi.”
Jude aveva chiuso il giornale, gettandolo sul tavolino davanti al divano e
lasciando andare la testa sullo schienale, pizzicandosi la base del naso e
chiudendo gli occhi.
Rob era uscito dal bagno in quel momento, pulendosi dagli ultimi residui di
schiuma da barba e abbandonando l’asciugamano sul letto.
Era disordine vivente, quell’uomo.
“Cosa è da pazzi?” si accigliò. Aveva perso la prima parte del discorso, troppo
impegnato a cercare di non crearsi un paio di cicatrici stile Joker con il
rasoio.
Jude non si mosse.
“Tutti questi giornali.” Con un ampio gesto del braccio indicò le decine di
riviste scandalistiche sparpagliate sul tavolino. E tutte che riportavano lo
stesso pettegolezzo: lui e Rob erano in rotta a causa delle frequentazioni di
quest’ultimo con Mel Gibson e sul set si respirava una cattiva aria.
Quante cazzate.
Rob gettò un’occhiata distratta alle copertine, notando l’articolo su di loro
spiccare praticamente ovunque.
Si strinse nelle spalle, per poi far vagare lo sguardo per la stanza in cerca
della maglietta.
“Ho già avvisato il mio portavoce, se ne occuperà lui.”
Jude rialzò la testa ed aprì gli occhi, osservando il suo uomo che si aggirava
per la stanza cercando la maglietta che gli aveva tolto la sera prima, misteriosamente
scomparsa.
Probabilmente era stata risucchiata dalle trame del tappeto assieme ai suoi
boxer.
Doveva però ammettere che quei lievi spifferi che gli arrivavano attraverso i
pantaloni erano abbastanza piacevoli sulle parti intime.
Si alzò e andò vicino a Rob, abbracciandolo da dietro e lasciandogli un bacio
tra collo e spalla.
L’altro si rigirò tra le sue braccia.
“Passerà anche questa, vedrai.”
4 Febbraio
2011 - Annette Bening and Robert
Downey Jr. are among Oscar presenters
Era spaparanzato sul divano
della suite di Robert, un cuscino dietro alle spalle ed il portatile sulle
gambe.
Adocchiò l’altro che si muoveva fuori dalla finestra, gesticolando animatamente
al telefono con Susan.
Quando rientrò gli sorrise, rassicurante. La loro filosofia era “quando sarà
pronto te ne parlerà lui”.
Indicò lo schermo quando gli si avvicinò.
“Congratulazioni. E così presenterai agli Oscar, eh?”
“Già, a quanto pare.”
Gli sollevò le gambe, sedendosi e portandosele in grembo.
“Bè, dopo lo spettacolo dei Golden Globes non potevano non volerti.” Sorrise,
ripensando alla serata.
“Bè, effettivamente. Sono troppo simpatico e carismatico per non essere scelto
come presentatore agli Oscar.”
Jude rise, scuotendo la testa.
“E anche fin troppo modesto, direi.”
9 Febbraio 2011 – Ennesima rottura
tra Jude Law e Sienna Miller
Evitò un tacco a spillo scartando improvvisamente di lato e strisciò fino al
letto tenendosi raso pavimento mentre Sienna si riforniva di munizioni.
Afferrò il cellulare e tentò una fuga verso il bagno proprio mentre la gemella
della scarpa di poco prima gli sfrecciava a pochi centimetri dall’orecchio.
Compose velocemente il numero di Rob e si abbassò con uno scatto, scansando il
vaso di lillà che era originariamente accanto alla finestra.
Ripiegò sul corridoio quando Sienna gli si parò di fronte, bloccandogli la fuga
nel bagno e brandendo minacciosamente un paio di sandali con la zeppa.
Portò il cellulare all’orecchio, correndo verso l’isola di salvezza costituita
dalla porta dell’ingresso e pregando che Robert rispondesse.
“Pronto?”
“Finalmente!”
SWIIIISH! Zeppa contro il tavolino.
Si buttò di lato.
Peggio che la guerra.
“Jude?” avvertiva il tono perplesso di Rob. “Cosa sta succedendo lì?”
BUM! La scatoletta porta chiavi che stava appesa nell’ingresso si schiantò sul
pavimento a qualche centimetro dai suoi piedi, finendo in mille pezzi.
“Il tuo portavoce avrebbe sistemato tutto, eh?!” quasi urlò nella cornetta,
recuperando le Nike dalla scarpaia nell’ingresso ed infilandosele saltellando
mentre Sienna appariva da dietro l’angolo con l’idoletto acquistato in Kenya in
una mano.
Ignorò la voce di Robert dall’altro lato della cornetta, occhieggiando il suo
Mac stretto nell’altra mano.
“Cazzo, il Mac no!” si trasfigurò in una maschera di terrore puro, spalanco
occhi e bocca mentre Sienna sogghignava malvagiamente.
Sentì Rob urlare, ma non se ne curò particolarmente mentre la scultura kenyana
si infrangeva dietro di lui.
Afferrò al volo la giacca, notando Sienna farsi impercettibilmente più vicina,
e, salutando con sguardo malinconico il suo computer – ogni guerra, dopotutto,
aveva i suoi sofferti caduti – e sparendo oltre la porta di casa, chiudendosela
alle spalle mentre l’urlo di Sienna gli feriva le orecchie.
“JUDE, SI PUO’ SAPERE CHE CAZZO SUCCEDE?”
Scese in strada, infilando il cappotto.
“Succede che Sienna mi ha appena tirato dietro tutto quello che le capitava
sotto mano per colpa del tuo portavoce
che avrebbe sistemato ogni cosa, Rob!”
“Ma se quell’articolo è uscito secoli fa!”
“Lo so, ma Sienna l’ha trovato solo ieri e la frase ‘Robert e Jude dormono
ancora insieme’ diciamo che non l’ha colpita particolarmente. Stava per
lanciarmi dietro il mio portatile! Il mio amato portatile, ti rendi conto?!”
Silenzio.
Si preparò, chiudendo gli occhi per provare a mantenere il controllo quando
sarebbe scoppiato a ridere, dando inizio alla presa per il culo più lunga della
storia.
E… tre, due, uno.
Come prevedeva, la risata di Robert si spanse tutt’intorno.
Jude allontanò leggermente il telefono dall’orecchio. Dio, gli era presa
proprio male. Una delle sue risate irrefrenabili.
Quando, dopo aver atteso qualche minuto, notò che essa non accennava nemmeno
lontanamente a spegnersi, ci rinunciò.
“Vengo da te, sei costretto ad ospitarmi dopo queste grasse risate che ti sei fatto.”
Avvertì Robert annaspare in cerca d’aria, ancora scosso dalle risate. Grazie a
Dio era a Londra per qualche giorno per sistemare la nuova casa.
“Come vuoi.”
E detto ciò chiuse la conversazione, mentre la sua risata aleggiava ancora
nell’aria.
9 Febbraio 2011 - Jude
Law to Present at 83rd Academy Awards
“Pronto?”
“Parlo con Jude Law?”
“Si, sono io, mi dica.” Ignorò Rob che continuava a leccargli lascivamente il
lobo dell’altro orecchio.
“La vorremmo come presentatore per una delle categorie degli Oscar. Le sarà
specificato in seguito quale. Accetta?”
Spalancò occhi e bocca, costringendo Robert ad interrompersi per fissarlo
interrogativo.
“Mr. Law?”
Si affrettò a recuperare la voce.
“Ce-certo, ci sarò.”
“Perfetto, arrivederla al 27 sera, allora. Buona giornata.”
Chiuse la comunicazione che ancora boccheggiava, per poi voltarsi verso Rob.
“Vengo agli Oscar.”
Robert non si scompose, si limitò a sorridergli.
“Mi hanno dato retta, allora.” e gli lasciò un bacio all’angolo della bocca.
Robert Downey Jr.'s new hairstyle
Gli affondò una mano tra i capelli di molto più lunghi del normale.
“Senza offesa, Rob, ma con i capelli così lunghi non mi piaci un granché.”
Vide Rob guardarlo da sotto in su.
“Tutta invidia, signor Fronte Alta.”
Jude si allontanò di qualche passo, incrociando le braccia sul petto e fissando
astiosamente l’altro.
“Non. Sono. Stempiato.”
Rob si limitò a stringersi nelle spalle.
“Come vuoi, ma lascia in pace i miei capelli.”
“Andiamo, potrei convincere Guy a lasciarteli tagliare.”
“Certo, e poi come lo spieghiamo l’improvviso nuovo taglio di Sherlock?”
“Aha! Allora ammetti che così lunghi non piacciono nemmeno a te.” Sorrise
trionfante.
Robert assottigliò gli occhi.
“Io amo i miei capelli, che siano lunghi o corti. E di sicuro non me li taglierò
perché me lo chiedi tu.”
Jude lo guardò male per qualche secondo, per poi metter su il solito broncio da
cane bastonato.
Tempo di finire le riprese di Sherlock Holmes 2 e Robert Downey Jr. sfoggiò un
nuovissimo taglio di capelli.
Non sono tanto normale, ma un angolino devo
pur averlo anche io:
Shot che mi girava in testa da un po’, più precisamente da quando
Shadowolf (grazie ancora, Vane *-*) mi aveva taggata su FB nella notizia che
anche Jude avrebbe presentato agli Oscar e dallo sclero di massa che ne è
conseguito xD
Da brava sclerotica ho recuperato tutte le notizie e se cliccate sul titolo di
ogni pezzo (accanto al giorno in cui la notizia è uscita), un link vi rimanderà
direttamente all’articolo o, nel caso del nuovo taglio di Rob (qui il ringraziamento
va a manubibi, se ricordo giusto, ma per non sbagliare ringrazio anche di nuovo
Sadowolf, non si sa mai, sono sempre loro che portano le liete novelle xD
Grazie, ragazze *-*), alle foto incriminate xD
Tutto ciò per poter dire: ragazze, vi amo xD
E…
BUON COMPLEANNO, ROBERTAAAAAAAAAAAAAAAA!!! *stritola*
Questa misera e schifosissima cosuccia è tutta per te (non so se sia un bene o
un male ._.) e buon compleanno per la terza volta, cara <3
Ed ora la parte più interessante: secondo
voi sono tutte coincidenze o si tratta di destino?
Inutile dire cosa ne penso io ù_ùA
presto,
- J