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Autore: Medea Astra    13/02/2011    3 recensioni
Già, i grandi, che bella parola. Uno quando sente parlare un grande dovrebbe fidarsi ciecamente delle sue parole perché intrise di saggezza, eppure spesso i grandi sono quelli più ignoranti perché le loro menti non sono libere ma sono schiave del pregiudizio.Qualsiasi cosa tu debba subire nel corso della tua vita non arrenderti mai, insegui i tuoi sogni: un giorno troverai l’amore e la felicità, basta solo non mollare mai!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano appena passate le quattro del pomeriggio e tutti i bambini erano usciti a giocare.
Le femminucce giocavano tra loro a farsi i capelli e a truccarsi come molte volte avevano visto fare alle loro mamme.
I maschietti giocavano a fare la lotta brandendo temibili spade di legno e tirandosi i capelli, talvolta qualcuno cadendo si faceva male, allora correva tra le braccia della madre per farsi consolare.
Nell’aria c’era una parvenza di serenità destinata presto a finire.
Uscì infatti da una capanna dismessa e alla periferia del villaggio un piccolo bambino con il viso paffuto e l’abito rosso.
I suoi modi erano impacciati, sembrava esser timido o aver paura ad avvicinarsi agli altri bimbi.
Chissà come reagiranno i piccoli alla vista del mio bambino… pensava intanto la mamma del bambino.
Il piccolo si avvicinò agli altri e questi come lo videro lo cacciarono via disgustati chiamandolo lurido mezzo demone.
I bambini lo evitavano, lo insultavano ma certo non era colpa loro, erano solo esseri innocenti riempiti dalle cattiverie sentite tra le mura domestiche dai grandi.
Già, i grandi, che bella parola. Uno quando sente parlare  un grande dovrebbe fidarsi ciecamente delle sue parole perché intrise di saggezza, eppure spesso i grandi sono quelli più ignoranti perché le loro menti non sono libere ma sono schiave del pregiudizio.
Il bambino dopo essere stato cacciato corse indietro verso la madre che premurosa lo prese tra le sue braccia sperando di poter colmare con il suo amore il vuoto lasciato dall’odio degli altri.
Era un ottima madre ma non aveva il potere di cancellare dalla mante del suo bambino tutte le angherie subite, lei lo voleva, ma non poteva.
Dopo aìla morte della donna il cucciolo di mezzo demone crebbe forte e emarginato, il suo cuore si fece cupo finchè una giovane sacerdotessa di nome Kikyo non si innamorò di lui e cercò di aiutarlo.
A causa della giovane età però entrambi caddero vittime dell’odio misto ad amore del ladro Onigumo che pur di avere la sacerdotessa solo per sé vendette l’anima al diavolo.
Da lui nacque Naraku che impossessatosi della mente di Kikyo la costrinse a sigillare Inuyasha all’albero sacro.
Il cuore del giovane mezzo spettro rimase intrappolato nell’oblio per oltre cinquant’anni fin quando una giovane studentessa venuta dal futuro non lo liberò.
Insieme lottarono per sconfiggere Naraku.
Inizialmente intimorito dal resto del mondo il giovane ragazzo era scontroso e burbero poi però la ragazza del futuro riuscì con la forza del suo amore a distruggere la sua corazza e a farlo tornare a sorridere.
Qualsiasi cosa tu debba subire nel corso della tua vita non arrenderti mai, insegui i tuoi sogni: un giorno troverai l’amore e la felicità, basta solo non mollare mai!
   
 
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