Change
Nella vita tutto può succedere
È un banale martedì mattina di novembre a Milano, Clelia
sta sorseggiando un espresso nel suo ufficio mentre rilegge un profilo che
aveva fatto anni prima ad un noto piromane, mentre sta mettendo in ordine
alcune scartoffie sente bussare alla porta del suo ufficio.
“Avanti” risponde la sua voce cristallina. La porta si
apre e il Capitano della polizia entra nel suo ufficio ansante.
“Buongiorno dottoressa Landini, le devo parlare!” cerca
di dirle l’uomo con la voce rotta dal affaticamento, dovuto forse alla rampa di
scale che ha salito in fretta o alla sua notevole stazza.
“Mi dica Capitano!” risponde la ragazza riponendo il
fascicolo che aveva in mano.
“Ricorda il profilo che ha fatto all’ Artista?” le chiede
l’uomo guardandola negli occhi.
“Certo! Avevamo fermato un uomo che rientrava nel
profilo, ma abbiamo dovuto rilasciarlo per mancanza di prove certe” la ragazza
inizia a frugare tra le sue scartoffie
cercando il fascicolo di quel uomo.
“Si, Alessandro Gabella, non ce l’abbiamo fatta ad
incastrarlo il bastardo!” dice battendo il pugno sulla scrivania.
“Ha colpito ancora? Si era fermato, ma ero certa che
sarebbe tornato ad uccidere” chiede la ragazza abbandonando le ricerche e
guardando il Capitano negli occhi.
“È proprio di questo che le devo parlare. Sono stati
rinvenuti cinque cadaveri mutilati e marchiate nella stessa modalità delle
vittime dell’Artista.” La giovane profiler lo
interrompe:
“Stessa Firma e stesso modus operandi?” prendendo il suo taccuino
e iniziando a scriverci.
“Si. Ma la prego mi faccia finire…”
la ragazza lo interrompe di nuovo.
“Dove sono stati rinvenuti i cadaveri?” , il Capitano
inalberato le risponde alzando la voce di un tono:
“Se lei non mi interrompesse ogni secondo glielo avrei
già detto! I cadaveri sono stati rinvenuti nella contea di Madison in Virginia negli U.S.A.”
“In America? Pensate che l’artista sia arrivato fino in
America per uccidere!” chiede di nuovo la ragazza spalancando i suoi enormi
occhi blu.
“Non sappiamo se questo sia possibile, secondo il suo
profilo lo è?”
“Un attimo mi lasci riflettere…
il nostro è un uomo colto, raffinato e soprattutto ricco. Non avrebbe problemi
a lasciare il paese e trasferirsi in un’altra nazione. È un uomo molto furbo ed
intelligente, ha cercato di placare il suo istinto di uccidere per non essere
scoperto. Ma è anche un codardo è per
questo è possibile che abbia deciso di cambiare scenario e scomparire, quindi
si è possibile che sia il nostro uomo!” conclude la ragazza.
“Bene, allora si prepari a partire domani mattina alle 10.30”
dice il Capitano alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta.
“A partire? Per dove?” la ragazza si alza dalla sua comoda
sedia in pelle confusa
“L’unità comportamentale di Quantico, notando delle
analogie ci ha chiesto il tuo profilo sull’artista giorni fa, poi questa
mattina ci ha chiesto di mandare da loro la profiler
che lo aveva fatto per farle analizzare le scene del crimine, scoprire se è lo
stesso assassino e nel caso fare un profilo più dettagliato.” Le spiega l’uomo
aprendo la porta.
“Quindi io dovrei partire domani mattina per l’America?”
la ragazza è incredula.
“Si Landini. In America hanno bisogno di lei. Passi tra 2
ore nel mio ufficio e le farò trovare i biglietti aerei, paga il Governo
Americano” dice strizzando l’occhio e chiudendo la porte alle sua spalle.
-andrò in America - bofonchia la ragazza lasciandosi scivolare
sulla sedia.
Unità Comportamentale, Quantico.
“È in arrivo una giovane Profiler
dall’ Italia” dice JJ sventolando un fascicolo davanti agli altri membri del
team.
“Wow, un italiana nella nostra squadra, sarà divertente” dice Morgan sorseggiano del caffè.
“Ho qui il suo curriculum: allora si chiama Clelia Landini,
ha 29 anni e si è laureata con il massimo dei voti in criminologia con un anno
di anticipo. Dopo la specializzazione in Profiling ha
subito trovato lavoro presso la polizia locale.” Legge la bionda
“Oh no un’altra ragazza prodigio” dice Prentiss facendo roteare gli occhi platealmente e
rivolgendo un sorriso divertito a Reid.
“Oh guardate c’è
anche una sua foto. È carina” continua JJ, mentre tutta la squadra la circonda
per vedere la foto.
“Una rossa” dice Morgan,
“E guarda che occhi, sono blu come dei Lapislazzuli” dice
Emily
“Veramente ricordano di più l’azzurrite” dice il più giovane del gruppo sorridendo.
“Oh mi scusi!” gli risponde la mora. JJ chiude il fascicolo riportando tutti all’attenzione
dicendo:
“Arriverà domani sera e qualcuno di noi dovrà andare a
prenderla all’aeroporto”
“Nessun problema andremo io e Reid”
conclude Morgan rivolgendo un sorriso divertito al giovane che lo guarda
confuso.
ANGOLO
DELL’AUTRICE:
Avevo già pubblicato questa fan
fiction ma non mi aveva convinto perciò ho deciso di riscriverla cambiando
anche un po’ la trama. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se sia il caso di
andare avanti o no. Aspetterò i vostri commenti
per aggiornare. Baci a tutti!!!